ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 28 febbraio 2012

Legionari, la frattura "rosa"


Alcune consacrate del Regnum Christi
ALCUNE CONSACRATE DEL REGNUM CHRISTI

Malén Oriol, ex leader del ramo femminile di Regnum Christi, insieme con altre compagne rompe con il movimento e fonda una nuova comunità

ANDRÉS BELTRAMO ÁLVAREZCITTÀ DEL VATICANO
«Noi vescovi speriamo che emergano nuovi carismi tra i Legionari di Cristo». Una frase profetica pronunciata nell' agosto 2011 da un chierico spagnolo, di fronte a un gruppo di sacerdoti legati alla congregazionefondata da Marcial Maciel Degollado. Parole che si sono concretizzate negli ultimi giorni: non grazie a quei religiosi, ma per l’iniziativa di Malén Oriol, ex leader del ramo femminile del movimento Regnum Christi. Lei e altre compagne hanno appena fondato una nuova comunità, creando così la prima frattura nella Legione.

Cosa divide il Vaticano e i “veggenti di Ruini” sui miracoli di Medjugorje


La Commissione d’inchiesta presieduta dal cardinale Camillo Ruini sulle apparizioni della Madonna a Medjugorje ha finito nei giorni scorsi di ascoltare i veggenti ed entro il 2012 potrebbe essere pronta a consegnare alla Congregazione per la dottrina della fede, sotto la cui supervisione lavora, un suo parere.
Ma, secondo fonti consultate dal Foglio, aspetterà a pronunciarsi pubblicamente in merito. L’ex Sant’Uffizio, infatti, seppure in procinto di prendere visione dei risultati a cui è arrivata la Commissione, pare sia intenzionato ad aspettare molto prima di pubblicare un proprio verdetto finale: i fenomeni soprannaturali, del resto, sono ancora in corso e c’è la convinzione che sia azzardato dire qualcosa prima che questi finiscano. Oltre il Tevere la parola d’ordine è: prudenza. Che, tradotto in decisioni pratiche, significa “sospensione del giudizio”.

Il triste destino delle chiese “sconsacrate"

Irpinia: 

Un altare in una chiesa
UN ALTARE IN UNA CHIESA

“Il mondo potrebbe stare anche senza sole, ma non può stare senza la santa Messa”. (San Pio da Pietrelcina)

GIOVANNI CORSOROMA

E’ un fenomeno progressivo e preoccupante quello di assistere sempre di più alla “sconsacrazione” delle chiese, ed è un fenomeno desolante: è la secolarizzazione degli edifici adibiti al culto cattolico.

Cosa vuol dire sconsacrare una chiesa: non più adibita all’uso di funzioni religiose? Assenza del Santissimo Sacramento? O rimozione della pietra sacra?

E se fossero “sconsacrate”, cosa sarebbero? Non sono più chiese, e allora cosa sono pur conservando un’architettura di chiesa? Quello più triste è l’uso che ne viene fatto di queste chiese “sconsacrate”: musei, sale da studio, sede di convegni, biblioteche, anche sala consiliare di qualche municipio. Va bene tutto, tranne quello che potrebbe dare anche una parca idea di sacro.

Le Courrier de Tychique: La “chiesa conciliare” chiede il Nuovo Ordine Mondiale

Nel seguente numero del Courrier de Tychique, Max Barret informa di una notizia davvero interessante: il card. Peter K.A. Turkson, Presidente del pontificio consiglio per la giustizia e la pace ha partecipato al “Forum economico di Davos” il 26 Gennaio 2012. Notizia che in Italia è passata quasi del tutto sotto silenzio. Ne parla La Croix del 27 gennaio in Francia. Tutto il mondo sa o dovrebbe sapere che tale “Forum” è la più grande concentrazione giudeo-massonica del mondo, la più grande aggregazione di mondialisti di ogni risma. La posizione dell’alto prelato, iviato dal Vaticano è riassunta nel dossier: ” Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di una autorità pubblica con competenze globali”.  Si tratta proprio della richiesta di un governo unico mondiale. Su quali presupposti? Forse il Decalogo? Ma certo che no!

Requiem aeternam


In memoriam – Mons. Umberto Benigni

Mons. Umberto Benigni (scheda pubblicata sul n. 61 della rivista Sodalitium)
Il cattolico integrale per antonomasia fu monsignor Umberto Benigni.
Nacque a Perugia nel 1862, fu ordinato sacerdote nel 1884 e subito dopo iniziò la collaborazione ad alcuni giornali cattolici locali.
Nel 1892, dopo la promulgazione della Rerum Novarum, insieme a don Cerruti, promotore delle Casse Rurali, fondò la prima rivista cattolica sociale d’Italia, Rassegna Sociale e divenne caporedattore de L’Eco d’Italia di Genova.
Nel 1895 si trasferì a Roma, dove per dieci anni si occupò di storia ecclesiastica, prima come addetto alla Biblioteca Vaticana e poi come professore al Seminario Romano.

Riapre santa Maria Maggiore. Ma mancano gli inginocchiatoi

Quanta gioia può esserci nel cuore di un parrocchiano quando viene riaperta la chiesa nella quale ha vissuto i momenti più importanti della propria vita di fedele! E quanta gioia si somma alla precedente se tale chiesa è un gioiello dell’architettura italiana sotto la cui pavimentazione hanno trovato le vestigia della prima chiesa episcopale cittadina oltre che le tracce dell’antecedente foro municipale!
Il cuore si riempie di gioia e orgoglio per il lavoro sapiente e paziente degli studiosi che per lungo tempo si sono dedicati, incuranti del freddo, nel riportare alla luce tracce di una storia che ci qualifica come il Paese con il maggiore tesoro architettonico del mondo.
Poi però arriva alle orecchie una notizia, rumors per lo più, che ci lascia perplessi.

lunedì 27 febbraio 2012

Complotti sulle investiture?


“Complotto di morte” contro Benedetto XVI


Un appunto consegnato un mese fa dal Cardinale Castrillon, a conoscenza del pontefice, riferisce quanto detto dal cardinale Romeo, arcivescovo di Palermo, nel novembre scorso in alcuni colloqui in Cina: "I suoi interlocutori hanno pensato, con spavento, che sia in programma un attentato contro il Papa". C'è anche il nome di Scola come possibile successore. Lombardi, portavoce della Santa Sede: "Talmente incredibile che non si può commentare".

Mordkomplott. “Complotto di morte”. Fa impressione leggere nero su bianco su un documento strettamente confidenziale e riservato, pubblicato in esclusiva dal Fattoche un Cardinale autorevole, l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo, prevede con preoccupante certezza la morte del Papa entro novembre del 2012.

Affari dei Templari leghisti Appalti dei Gran Maestri



Chi sono e, soprattutto, quali sono gli scopi che si sono prefissati gli adepti alla organizzazione templare attiva in Lombardia e in tutta Italia, detta la  “Suprema Militia”, composta come abbiamo visto nella prima puntata da uomini politici, prefetti, imprenditori? Persone decise ad assumere le vesti di epigoni del gran maestro Jacques de Molay, seguaci di quei cavalieri dispersi nel quattordicesimo secolo dalle persecuzioni dal Papa e dal re di Francia.

domenica 26 febbraio 2012

Ennesima bufala anticlericale smentita:

 lo IOR e le armi Beretta

Ogni tanto è giusto occuparsi della fabbrica di bufale, attività che coinvolge i membri della missione anticlericale, uno dei tanti rami dell’ateismo militante. Da secoli circolano infiniteleggende anti-cattoliche, nate per il 90% durante il periodo illuminista. Oggi è ancora più facile attaccare la Chiesa grazie all’uso del web: una notizia può fare il giro del mondo in pochi istanti, indipendentemente se sia vera o no. Come diceva Mark Twain: «Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe».

BOMBASTICA INTERVISTA A MARCO SIMEON, IL DEUS EX MACHINA DEI VELENI IN VATICANO


1- BOMBASTICA INTERVISTA A MARCO SIMEON, IL DEUS EX MACHINA DEI VELENI IN VATICANO - 2- CONTROLLATISSIMO IN OGNI PAROLA, IL BISIGNANI DEI SACRI PALAZZI (E ADDETTO AI RAPPORTI FRA RAI E VATICANO) SCODELLA UN PACCO DI FREGNACCE (MA QUALI CONFLITTI IN VATICANO: TUTTO VA BEN MADAMA LA BADESSA) PER RIFILARE PIZZINI & MESSAGGINI - 3- “SMENTISCO QUALSIASI ROTTURA FRA IL PAPA E BERTONE OPPURE FRA BERTONE E ANGELO BAGNASCO - IL MIO ESORDIO IN SANTA SEDE? MERITO DI URBANI, CONOSCIUTO TRAMITE PIPPO CORIGLIANO, PORTAVOCE DELL’OPUS DEI - BISIGNANI? STIMA E AFFETTO PER GIGI. E NON L’HO DIMENTICATO NEANCHE NEI MOMENTI PIÙ DIFFICILI - IO CORVO? COMPLETAMENTE FALSO. NON SONO IO IL VATICANISTA OCCULTO DEL ‘’GIORNALE’’. VIGANÒ HA AGITO IN BUONA FEDE: PRESE SUL SERIO UN PETTEGOLEZZO DEL VATICANISTA ANDREA TORNIELLI - LORENZA LEI? L’HO SEMPLICEMENTE SOSTENUTA NEGLI AMBIENTI CHE CONOSCO E CHE FREQUENTO PERCHÉ LA CONSIDERO UNA DIRIGENTE STRAORDINARIA. ANCHE L’EX DIRETTORE GENERALE AGOSTINO SACCÀ È STATO DI AIUTO, ESSENDO UN DIRIGENTE BRAVISSIMO E UN UOMO DI CHIESA…” AMEN -

1- L'INCREDIBILE MARCO SIMEON
Bankomat per Dagospia
MArco Simeon con il cardinale Angelo BagnascoMARCO SIMEON CON IL CARDINALE ANGELO BAGNASCO

Cerchio/botte

“La Chiesa conceda la comunione ai divorziati risposati”

I divorziati risposati hanno diritto alla Comunione?
I DIVORZIATI RISPOSATI HANNO DIRITTO ALLA COMUNIONE?

A lanciare l’appello è un teologo tedesco. “Nelle Scritture come nella prassi non c’è un motivo che ostacoli questo passo”

GIACOMO GALEAZZIROMA
«I divorziati risposati hanno diritto alla comunione». Al seminario organizzato a Salisburgo dell’Azione cattolica austriaca il teologo tedesco Eberhard Schockenhoff, docente di Teologia morale presso l’Università di Friburgo, ha lanciato un appello per una «rivalutazione teologica» dei divorziati risposati e un nuovo modo di interagire con essi da parte della Chiesa. Secondo Schockenhoff, riferisce l’agenzia cattolica Adista, la Chiesa deve sottolineare la propria disponibilità alla riconciliazione nello spirito delle fonti bibliche e della prassi della Chiesa primitiva, distaccandosi da un atteggiamento di «condanna morale» che provoca negli interessati «un sentimento di dolorosa esclusione».

Scegli la vita!

Choose life!

sabato 25 febbraio 2012

UNIFORMITÀ ALLA VOLONTÀ DIVINA



La ‘perfezione’ cristiana (per quanto è possibile in questa terra) consiste nell’amare Dio con la virtù di carità soprannaturale. Infatti l’amor di Dio unisce la nostra volontà alla Volontà divina e quindi ci unisce a Dio stesso (“unumquodque est perfectum in quantum attingit finem suum”). Egli ama le nostre azioni quando sono secondo la sua volontà. Se facciamo l’elemosina per farci vedere farisaicamente, Dio non ama questa nostra azione apparentemente “buona”, perché non è fatta per amor di Dio o in uniformità alla sua volontà, ma per amor proprio o in uniformità alla nostra volontà.
L’uomo che cerca la sua volontà pecca, in un certo modo, di “idolatria” poiché adora la volontà propria e non quella di Dio. S. Gregorio Magno insegnava: “togli la volontà propria e hai chiuso l’Inferno”.

Per questo motivo è assai necessaria “la vera devozione alla Vergine Maria” (S. Luigi Grignion de Montfort).

PATTI LATERANENSI.

LE RETICENZE SUL TRATTATO TRA LA SANTA SEDE E L'ITALIA E IL COROLLARIO DI AVVENIMENTI DIMENTICATI DALLA STORIA - di Marino Solfanelli




I “Patti Lateranensi”, ovvero il Trattato (Concordato) fra la Santa Sede e l’Italia, sottoscritto l'11 febbraio 1929, è stato celebrato nei giorni scorsi con manifestazioni ufficiali cui hanno preso parte alte personalità dello Stato del Vaticano e della Repubblica Italiana. Con il Trattato, pubblicato negli Acta Apostolicae Sedis n. 6 del 7 giugno 1929, si pose finalmente termine ad un annoso conflitto tra Stato a Chiesi, stabilito i confini del territorio dello Stato della Città del Vaticano, e definito l’elenco e la pianta degli immobili con privilegio di extraterritorialità e con esenzione da espropriazioni e da tributi, e quant’altro.
Il Crocifisso tornò nelle aule scolastiche e la Religione cattolica fu materia di insegnamento scolastico.
Ma chi furono gli artefici del Concordato, ovvero i personaggi che vollero, realizzarono e sottoscrissero i Patti Lateranensi? Durante le rievocazioni dei giorni scorsi nessuno lo ha detto. Ebbene lo diciamo noi: Il documento fu redatto e sottoscritto dal Cardinale Pietro Gasparri e dal Primo ministro italiano Cav. Benito Mussolini, Capo del Governo e Duce del Fascismo, che il Papa Pio XI definì “L’uomo inviato dalla Provvidenza”.

Sorriso di un santo? (o un santo da ridere?)

E' iniziataa la camPagna mediatica: fiato alle trombe e ai tromboni!
(i santi ormai si fanno così...!)

temponuovo.net: Il sorriso di don Giussani

di Angelo Busetto
23-02-2012

A sorpresa, prima della benedizione finale della Messa, l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola chiede il microfono e parla a braccio. Ricorda il modo di sorridere di don Giussani, la sua risata ampia e sonora, ma soprattutto il sorriso con il quale ti guardava quando gli parlavi. Quel sorriso non ti risparmiava nulla, non ti risparmiava il tuo desiderio di felicità, il compimento della tua vita, non ti risparmiava il tuo vero bene...

>>> Segui il link per leggere tutto >>>23/02/2012 14:06:26http://it.gloria.tv/?media=260560

Per Grazia Ricevuta

 


Nel chiaro mattino di febbraio la campagna si sta ridestando alla vita, le montagne sfolgorano di neve e la scarpa, camminando, fa scricchiolare le lastre di ghiaccio che coprono le pozzanghere, incrinandole e facendo apparire, nei raggi obliqui del sole, una trama impalpabile e iridescente d’infiniti cristalli geometricamente perfetti.
Tutto è pace e silenzio; il verso del pettirosso si spande dal bosco vicino ancora spoglio, ma già gonfio di gemme sui rami; il canto vittorioso di un gallo giunge da lontano, spandendosi nella distanza dei seminati ancora vuoti e coperti di brina.
La vecchia casa colonica sorge al margine della strada, compatta, coi suoi alti muri bianchi e i balconi di legno; quasi al centro della parete esterna, a piano terra, si staglia una nicchia di modeste dimensioni, incorniciata da quattro lastre di terracotta dipinta, con un piccolo ritratto di S. Antonio e una semplice scritta, in caratteri stampatelli maiuscoli, che la incornicia: «P. G. R. - 5 marzo 1937»; nient’altro.

Costituzione apostolica disattesa

L’importanza di riappropriarsi senza intermediazioni di un’eredità culturale straordinariamente ricca

Perché i preti
devono studiare il latino

Pubblichiamo stralci di una delle relazioni tenute dall’arcivescovo segretario della Congregazione per il Clero nel corso del convegno organizzato dal Pontificium Institutum Altioris Latinitatis alla Pontificia Università Salesiana e dedicato al cinquantesimo anniversario della costituzione apostolica «Veterum sapientia».
La seconda metà del Novecento ha segnato — e non solo a livello ecclesiale — uno spartiacque nella storia dell’uso della lingua latina. Tramontata già da secoli come strumento della comunicazione erudita, ha resistito nella scuola, come materia di studio nei programmi educativi di livello secondario superiore, e, nella Chiesa cattolica,Severino Boezio, «De consolatione philosophiae» (manoscritto del XIV secolo)in generale, come mezzo di espressione della liturgia e tramite della trasmissione dei contenuti della fede e di un ampio patrimonio letterario che spazia dalla speculazione teo-filosofica al diritto, dalla mistica e dall’agiografia alla trattatistica sulle arti, alla musica e perfino alle scienze esatte e a quelle naturali.
Con il tempo, tuttavia, almeno sotto il profilo propagandistico, la lingua latina è finita per divenire, in massima parte, appannaggio sempre più caratteristico della formazione clericale nella Chiesa cattolica, al punto di ingenerare una spontanea, quanto forse inappropriata, identificazione tra la Chiesa romana e l’entità linguistica latina, che in essa ha trovato, in questa fase critica, un almeno apparente vigore.

Si accettano scommesse..

Medjugorje, pronunciamento entro il 2012


MEDJUGORJE

Il cardinale Ruini ricevuto dal Papa, la commissione ha ascoltato in Vaticano tutti i veggenti

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

Ancora sei-sette mesi di lavori, poi entro la fine di quest’anno la commissione internazionale d’inchiesta sulle apparizioni di Medjugorje presieduta dal cardinale Camillo Ruini concluderà i suoi lavori con un pronunciamento che sarà sottoposto alla Congregazione per la dottrina della fede e quindi a Benedetto XVI. Questa mattina il cardinale è stato ricevuto in udienza dal Papa per discutere sull’andamento dell’indagine.


Quando Ratzinger istituì questo gruppo di lavoro, all’inizio del 2010, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede disse che «non è la commissione stessa che prende delle decisioni, delle pronunce definitive, ma essa offre il risultato del suo studio, un suo voto – come si dice in termine tecnico – alla Congregazione che poi adotterà le decisioni del caso».

venerdì 24 febbraio 2012

Subito mai!

"Don Giussani santo subito". Il popolo di Cl lo vuole sugli altari

La Diocesi di Milano annuncia il via all’iter di beatificazione del sacerdote. Il cardinale Scola: "In lui una forza profetica"


Milano - «Ma voi credete davvero in Cristo?» chiedeva con la sfrontatezza dell’amore ai suoi liceali. È il 1954, l’Italia è cattolicissima o almeno così appare. A molti, quasi a tutti, ma non a lui, don Luigi Giussani. 
Dove gli altri vedono code ai confessionali, lui intuisce la secolarizzazione che avanza. Per questo compie una scelta in apparenza piccola e in verità rivoluzionaria: lasciare una prestigiosa cattedra di teologia per insegnare religione agli studenti del Berchet. Un liceo classico di quella Milano bene che si preparava a convertirsi all’indifferenza, quando non al disgusto verso la Chiesa.
Da lì è partito tutto, la fiumana di giovani e via via meno giovani che hanno seguito quel «grande educatore» in settanta e più Paesi del mondo. Come molti fondatori, non voleva fondare nulla. Si è visto nascere tra le mani un movimento ecclesiale tra i più vivi, prolifici e contestati. Nella Chiesa, nella società e nella politica.