ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 18 novembre 2012

Quando i cattolici sapevano additare l'Anticristo

Era il 1880. Nel numero di ottobre, il periodico cattolico francese La Croix (che poi sarebbe
diventato quotidiano), già dedicava un articolo alla «grande probabilità politica del ritorno degli
ebrei in Giudea in un tempo molto ravvicinato». Un articolo allarmato: perché, spiegava La Croix,
il ritorno in massa degli ebrei in Terra Santa avrebbe configurato «ciò che la Scrittura chiama il
Regno della Bestia, questo messia atteso dai giudei».
Un articolo sorprendente, profetico. Che segnalava la nascita del Sionismo ben prima della sua creazione ufficiale, e ne illustrava lucidamente le tattiche e l'esito finale apocalittico, meta-storico.

L’Ordine che lavora per il Nuovo Mondo

Goldman Sachs - GesuitiVoglio lanciare da qui una serie di provocazioni, nel tentativo di smascherare i veri intenti deigesuiti e comprendere quanto ci possa essere realmente di vero che essi controllino gli eventi mondiali e la scelta dei candidati a comandare sul Mondo. Quale è per esempio la loro complicità con i Governanti, i Papi ed i Servizi Segreti, visto che sin dalla fondazione non ne hanno mai fatto mistero.
Dunque partirei da una considerazione a latere per prendere un pò tutti contropiede: può laGoldman Sachs [1] essere una struttura operativa, di controllo, gestione e partecipazioni dei Gesuiti? Bella domanda vero?
Innanzitutto i nomi: IHS (Iesus Hominem Salva=Gesù Salvatore degli Uomini -emblema “preso a prestito” da San Bernardino da Siena-) e GoldMan SacHS. (Gold Man Sac)= I+HS = l’Uomo d’Oro (Gesù) nel Sacco dei (nuovi) Salvatori degli Uomini. Potrebbe essere possibile? Mi auguro di prendere un abbaglio, perchè questo in sintesi si chiamerebbe in un altro modo: ANTICRISTO.

WebGospa

MEDJUGORJE, LA GOSPA LEGGE I FORUM SU INTERNET E POI LASCIA MESSAGGI FOTOCOPIA A COMANDO


Pontifex.Roma
La menzogna di Medjugorje, così come sostengono ben 3 Commissioni (leggi approfondimenti), continua a regalare perle di imbroglio e di falsità. Sono ben 31 anni, difatti, che i 2 Vescovi del posto parlano di falsità, menzogne, puerilità, plagio, gravi offese alla Fede e addirittura di scisma (leggi approfondimenti). Negli ambienti medjugorjani, però, tutte le voci ufficiali della Chiesa cattolica vengono censurate e si dà risalto solo a pareri faziosi e, a parer mio, falsi come quelli di Fanzaga, di Brosio e di altri "sensazionalisti" della fede.

Le nuove catechesi per adulti


C'è sempre stato, dunque... The End.

Mi è capitato anche oggi un sedicente cattolico “ben ferrato” che in un impetuoso riflesso pavloviano ha voluto a tutti i costi impartirmi la solita lezione: il peccato c'è sempre stato, dunque sarebbe inutile “scandalizzarsi” del marciume di questa società.

Sotto questo comodo sofisma il sedicente “ben ferrato” può poi proseguire nel dichiararsi scandalizzato di alcuni precisi componenti secondari di detto marciume, minimizzando tutti gli altri e mal sopportando che non gli si dia immediatamente ragione su tutto.

La realtà è ben diversa, anzitutto per il fatto che il peccato non è inevitabile (e questo la Chiesa lo insegna perfino ai bambini). Anche il più incallito dei peccatori può -anche in modo scostante- rifiutarsi di aggiungere un'altra macchia alla sua anima, cioè può collaborare con la propria volontà (pur imperfetta) al disegno divino. E questo vale anche per una società.

Le rovine del Concilio Vaticano II



Lo so, lo so. Mi si continua a ripetere che lo stato pietoso in cui si trovano gli ordini religiosi - e la Chiesa intera del resto - non ha nulla a che fare con il Concilio. La colpa é della modernitá, o della post-modernitá (come dice Enzo Bianchi), oppure é colpa dell'interpretazione eterodossa dei testi conciliari, non del Concilio in sé (chissá perché non ci sono mai state interpretazioni eterodosse del Sillabo di Pio IX. Mah).

L'empia autoadorazione dell'uomo


Il disegno infernale, che è l'attuazione della dottrina della massoneria, sostituisce i pretesi diritti dell'uomo ai diritti e alla legge di Dio, e, sconvolgendo ogni principio di ordine, pone l'uomo fine a se stesso. E' l'empia e satanica apoteosi dell'umanità, ossia l'uomo sacrilegamente messo al posto di Dio. Persino l'idea religiosa deve scomparire; tutto diventa umano, cioè indipendente dalla legge divina e da ogni fine soprannaturale, l'organizzazione, il potere, i mezzi e lo scopo.

La ragione ribelle e una falsa scienza soppiantano la fede e la verità; l'idea, impropriamente chiamata laica, e che si dovrebbe invece chiamare satanica, è sostituita all'idea religiosa.

Sulla serietà dei miracoli


Sul “Settimanale di Padre Pio” (edito dai Francescani dell’Immacolata) ho dato inizio ad un lungo viaggio sul pianeta “miracoli”. Riporto per i lettori di “Libertà e persona” il primo articolo pubblicato, chi avesse voglia di seguirmi nell’avventura lo invito ad abbonarsi alla rivista ( www.settimanaleppio.it ). Un viaggio sul pianeta “miracoli” non poteva trovare miglior veicolo di un settimanale dedicato a un Santo che ha rappresentato una sfida per tutti.

Balenotteri bianchi


A Dio piacendo. Bonanni (Cisl) c’è ma non parla. La tela tessuta da Riccardi e Vaticano. Cei in “attesa critica”


L'ira cattolica


Troppi attacchi al Vaticano E i gesuiti benedicono l'ira


In Vaticano c'è chi ci scherza su. Ma anche chi, pur sorridendo, la trova un'idea originale. Quale? Prendere alla lettera l'ultimo numero della Civiltà Cattolica, la prestigiosa rivista dei gesuiti italiani i cui testi vengono visionati in segreteria di Stato prima della pubblicazione, nel quale viene a sorpresa riabilitata l'ira, il vizio capitale che all'occorrenza può divenire «rabbia positiva», e sfogarsi contro i propri nemici. Ve ne sono tanti, di nemici. Chi ha alimentato e favorito l'esplodere di Vatileaks col suo danno d'immagine notevole contro il Papa e la governance vaticana; chi ha truffato l'ordine dei salesiani (per una questione di eredità «i salesiani rischiamo il crac», ha scritto il Corriere della Sera) e in particolare colui che Benedetto XVI si è scelto come suo fedele collaboratore nel 2006 e cioè il cardinale Tarcisio Bertone; e coloro, è anche questa cronaca degli ultimi giorni, che insistono nel dire che il Vaticano non paga l'Imu e descrivono i suoi monsignori come una sorta di casta di privilegiati.

Ciellini in astinenza di potere


Rocco Buttiglione "ultracattolico"?


Corsa per il Campidoglio spunta l'ipotesi Pacifici:
http://www.romadomani.it/romadomani/index.cfm?area=news&idC=4355

Per capire chi è Pacifici:
http://fr.scribd.com/doc/97770023/Riccardo-Pacifici-e-l-Operazione-Piombo-Fuso

Pacifici (a sinistra) con l'immancabile Elia Valori (al centro)
Cafonal alla giudia:
http://www.dagospia.com/rubrica-5/cafonal/ci-vuole-la-guerra-in-israele-per-mettere-insieme-destra-sinistra-e-centroil-ministro-2657.htm

Sreligio


LA RELIGIONE DEL DIALOGO 

"Hanno sacrificato a demoni che non sono Dio,
a divinità che non conoscevano,
novità, venute da poco,
che i vostri padri non avevano temuto" (Deuteronomio, 32:17)
 
Nel trionfo delle celebrazioni per il cinquantenario del Concilio Vaticano II, non potevano mancare i dolci omaggi di quella che un tempo la Chiesa di Leone XIII chiamava “inimica vis”,  “vile setta”: la massoneria, tramite le pubbliche labbra del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Gustavo Raffi: ««Il Vaticano II ha insegnato ai credenti il valore del dialogo come metodo che rende possibile l'incontro tra gli uomini, al di là di ogni credo o appartenenza; a sentirsi parte di una comunità in movimento». Sorvoliamo sul significato storico, sociale, religioso di questa dichiarazione - sorvoliamo pure sul fatto stesso che una simile affermazione esista.
Concentriamoci per un momento nella parola centrale di questo virgolettato: il dialogo. Essendo il “dialogo” un concetto fulcro del mondo massonico, dicendo che il Vaticano II ha insegnato ai credenti il dialogo, forse il Venerabile ci vuol dire che dopo il concilio i credenti sono diventati tutti un po’ massoni. Ma questa è una malizia da psicoanalisi del testo. Concentriamoci sulla parola, e basta.
“Dialogo”...
dlgGiunti alla presente altezza del corso delle vicende umane, pare che non possiamo essere risparmiati dal quotidiano bombardamento. Il "dialogo" è imperterrito. Si dialoga ovunque, quandunque, e - soprattutto - sia dialoga con chiunque. Aprasi un quotidiano qualsiasi. Per esempio, anche questa settimana «Lavoro: Fornero incontra contestatrici, “dialogo sempre positivo”» (Libero, 14 ottobre), «Formigoni: “Se la Lega vuole il dialogo ritiri le dimissioni”» (Il Messaggero, 11 ottobre), «Movida, prove di dialogo con il Comune» (Il Corriere della sera, 5 ottobre), «Caso skateboard, duello a distanza tra linea dura e dialogo con i giovani» (il Corriere di Como, 14 ottobre), «Dai Khmer rossi al dialogo» (Avvenire, 13 ottobre), «Cina-Giappone, il dialogo da ritrovare» (La stampa, 17 settembre), segnaliamo infine - poteva davvero mancare? - Enzo Bianchi su Famiglia Cristiana: «La fede al tempo del dialogo» (12 ottobre). Zac!

sabato 17 novembre 2012

I sommi sacerdoti



È Anna, il sommo sacerdote, a svolgere il ruolo di “diabolos” nel quarto Vangelo

Nel canto XXXIII dell’«Inferno», Dante Alighieri immagina che nel corpo di un frate gaudente, Alberigo Manfredi da Faenza, si sia insediato un diavolo; e che l’anima del frate sia già morta in vita, sicché non si tratta della possessione diabolica di un vivo, ma della sostituzione dell’anima di un essere umano con un Diavolo che, entrato nel suo corpo, gli dà la mera apparenza di essere ancor vivo.

Il giubileo dell'apostasia

Il card. Koch: perdono reciproco con i luterani per il Giubileo della Riforma


Si è conclusa ieri a Roma la plenaria del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani che si è svolta sul tema dell’importanza dell’ecumenismo per la nuova evangelizzazione. Al termine dei lavori, il cardinale Kurt Koch, presidente del dicastero, ha parlato anche del dialogo con le Chiese riformate che stanno preparando le celebrazioni del 2017 per i 500 anni dalla Riforma.

Errori di prospettiva

L'effetto di parallasse e Vaticano II  Lyle J. Arnold, Jr.

Il parallasse è una sorta di illusione ottica: quando una persona vede la Luna da Los Angeles, la colloca in un posto diverso nel cielo di qualcuno che la vede allo stesso tempo, da San Francisco. Quindi, questa differenza di veduta sul posizionamento attuale della Luna è quello che viene chiamato parallasse. Io uso questa analogia qui per spiegare come coloro che seguono la Chiesa Conciliare senza alcuna resistenza si sono posizionati in un luogo in cui vedono questa nuova chiesa come la vera Chiesa cattolica. Purtroppo, molti conservatori, che immagino che stanno vedendo l'immagine reale, pure stanno avendo una simile illusione ottica.
Parallax vista

Il film si apre con un assassinio a Seattle, con un vero e proprio
e 'apparente' assassino
Nel 1974 un film interpretato da Warren Beatty è stato prodotto con il titolo The Parallax View . Ho trovato alcune sorprendenti analogie tra il potente 
colosso del male nella fiction immaginaria che controlla ciò che la gente vede e pensa, e i poteri progressisti dentro il Vaticano.

Lo scandalo dei vescovi che parlano di sesso


Siete delusi da sfumature di grigio che prima esaltano e poi, finito il libro, ti salutano? Volete pane per i vostri denti, voi assetati di esperienze che contano? Insomma, volete roba forte? Bene, allora leggetevi le 36 pagine degli Orientamenti pastorali sulla preparazione al matrimonio e alla famiglia ad opera della Commissione Episcopale per la famiglia e per la vita. Fidatevi, non ci troverete la solita minestra ma dinamite. Roba forte, appunto. A partire dai passaggi rivolti ai giovani di oggi, agli «adolescenti, assediati da un clima generale fortemente erotizzato nella comunicazione, nella moda, nei modelli proposti, devono essere guidati ad acquisire un sano senso critico» (p.7).

I frutti della primavera dopo 50 anni

Mancano i preti, crescono le sette religiose

un prete con la talare
UN PRETE CON LA TALARE

L'allarme lanciato da una inchiesta della rivista "Settimana" dei dehoniani


I preti mancano. Ne mancano almeno 2 milioni. Non sono affermazioni. È l’angoscioso grido d’allarme lanciato da padre Lorenzo Carraro, missionario comboniano, originario di Padova, da venti anni nelle Filippine. L’allarme arriva dalle colonne della rivista Settimana dei Dehoniani di Bologna, dedicata ai parroci ed agli operatori pastorali. Il paginone centrale dell’ultimo numero riporta una dettagliata analisi di padre Carraro. Ma anche la soluzione, pur sapendo che non sarà sufficiente, perché la crisi è «sistemica».

Dati alla mano il clero diminuisce vertiginosamente soprattutto in America del Nord ed Europa.

Vatileaks, Sciarpelletti dà battaglia.


 Si indaga su altri responsabili 


Il processo in Vaticano
IL PROCESSO IN VATICANO

Verso la richiesta di un clamoroso appello per l'informatico condannato nel processo in Vaticano


Rischia il licenziamento, ha due figli e non accetta di passare per "corvo". La difesa del funzionario della Segreteria di Stato coinvolto nella vicenda della fuga di documenti riservati dall'appartamento papale ha presentato appello contro la sentenza di condanna del tribunale vaticano. Sciarpelletti era stato condannato a quattro mesi, ridotti a due dal tribunale che aveva concesso le attenuanti generiche. La pena era stata sospesa per i cinque anni successivi.

Modernisti imbarazzati


versetti “imbarazzanti” della Bibbia: una buona risposta

Una delle numerose accuse al cristianesimo cattolico è senz’altro quella di prendere alla lettera alcune parti accettabili della Bibbia, chiedendo di contestualizzare in relazione all’epoca in cui furono scritte e alla mentalità allora diffusa, le parti oggi inaccettabili. Un esempio è il versetto 21, 9 del Levitico (“Se la figlia di un sacerdote si disonora prostituendosi, disonora suo padre; sarà arsa con il fuoco.”) o i versetti 39 e 40 del capitolo 10 del libro di Giosuè (“La prese con il suo re e tutti i suoi villaggi; li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite. Trattò Debir e il suo re come aveva trattato Ebron e come aveva trattato Libna e il suo re. Così Giosuè battè tutto il paese: le montagne, il Negheb, il bassopiano, le pendici e tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni essere che respira, come aveva comandato il Signore, Dio di Israele.”).

Illustri precedenti


Se San Pietro viene chiamato “Satana”


Cari amici, mi è stato segnalato un libro molto interessante scritto da Simone Venturini, biblista e ricercatore presso l’Archivio Segreto Vaticano. Il titolo è eloquente: “I grandi misteri irrisolti della Chiesa” (Ed. Newton Compton, 279 pagine, 9,90 euro) e all’interno vengono chiariti, Bibbia alla mano, molti di quei dubbi che ogni giorno possono assalire credenti o non. Dagli esorcismi al terzo mistero di Fatima vengono passati in rassegna molti dei temi che oggi aprono grandi discussioni tra gli studiosi.

Falsi profeti


MICKIEWICZ, FOGAZZARO, GALLARATI SCOTTI, RONCALLI, MONTINI & WOYTJLA -L’influsso del marranesimo sul modernismo
“Vogliamo tutti ordinare la nostra azione. Massoneria cattolica? Sì, Massoneria delle catacombe” (A. Fogazzaro, Il Santo, Milano, Baldini & Castoldi, 1905, p. 44).
“Bisogna lavorare a riformare il cattolicesimo romano in senso progressista e teosofico, mediante un Papa che si lasci convincere da queste idee” (Ib., p. 22).
L’influsso diretto del poeta polacco Mickiewicz[1] su Giovanni Paolo II è abbastanza conosciuto, mentre quello indiretto - tramite Gallarati Scotti - su Giovanni XXIII[2] e Paolo VI lo è molto meno.
In quest’articolo riprenderò e riassumerò ciò che già ho scritto riguardo a Mickiewicz e Wojtyla, e poimi soffermerò più diffusamente su Gallarati Scotti, sul lato occultistico di Fogazzaro, intimo amico del Gallarati,  e sull’amicizia di quest’ ultimo con  Roncalli e Montini. Il tutto per capire quale causalità abbia esercitato l’esoterismo cabalistico e massonico sul modernismo, sul neomodernismo e  soprattutto sul Concilio Vaticano II ed il postconcilio[3].

Mickiewicz “profeta” degli “Ebrei Fratelli  Maggiori dei Cristiani”

venerdì 16 novembre 2012

In attesa di un linguaggio dogmatico...


Propongo di seguito un articolo di don Laurent Jestin, pubblicato sull'ultimo numero, 117/Autunno 2012, di Catholica - prestigiosa Rivista francese di riflessione politica e religiosa - non ancora disponibile on line. Il titolo già ci introduce nel cuore del problema attualissimo dell'ermeneutica - anzi delle ermeneutiche - e, insieme al corpo dell'articolo, fa riferimento al discorso di Benedetto XVI alla Curia del 22 dicembre 2005. La trattazione è articolata e interessante e si sviluppa passando in rassegna gli scritti più recenti: prende infatti in considerazione autori francesi come don Claude Barthe e don Bernard Lucien, le parole di un vescovo ausiliare di Parigi, ma attinge soprattutto a recenti apporti di autori italiani, come Pasqualucci, Gheradini, Lanzetta e - anche - la sottoscritta, citando il mio libro recente. Su alcune formule, quali il magistero pedagogico di Bernard Lucien, l'autore si pone con circospezione. Ma la visione d'insieme risulta interessante e porta alla conclusione che il discorso di Benedetto XVI ha avuto un effetto liberatorio che ha prodotto i suoi effetti, ma richiede di essere vieppiù precisato e risolto non solo teoricamente perché la posta in gioco è molto alta.

Cuor solo e anima sola...(per chi avesse dei dubbi)


Note di una sola melodia
Martini, Wojtyła e Ratzinger: tre verbi una Chiesa

Guerra e pace. Per decenni il rapporto tra Karol Wojtyła e Carlo Maria Martini è stato descritto in modo conflittuale. L’uomo scelto nel 1979 dal grande Papa polacco per guidare la più grande diocesi europea venne dipinto, negli oltre venti anni del suo episcopato sulla cattedra di Ambrogio e Carlo, come il primo rivale del Successore di Pietro.
Più delle ricostruzioni fantasiose di alcuni, a parlare sono le parole scritte dai due protagonisti di una guerra che non ha mai avuto né inizio e né ovviamente fine.

A proposito della religione della Shoah …


La "new wave" della memoria olocaustica: i tatuaggi


A proposito della religione della Shoah …

TENERE VIVA LA MEMORIA PER GLI OSSESSIONATI DALL’OLOCAUSTO[1]

Di Bradley Smith[2]

Riferisce Haaretz che una nuova inchiesta effettuata per commemorare l’International Holocaust Memorial Day ha scoperto che solo il 6% dei bambini israeliani cita le lezioni di storia come una fonte significativa di apprendimento dell’Olocausto: http://www.haaretz.com/jewish-world/israeli-survey-finds-school-holocaust-lessons-have-minimal-impact-1.409396

L’inchiesta annuale, condotta dal Massuah Institute for Holocaust Studies, mostra che l’istruzione scolastica ha un’influenza molto limitata nel formare la comprensione che i giovani israeliani hanno dell’Olocausto.

Solo lo 0.5% ha detto che le cerimonie commemorative dell’Olocausto, cui partecipano i bambini israeliani nei loro anni scolastici, sono state significative per la loro istruzione sull’Olocausto.
Quasi il 40% ha citato le testimonianze (la memoria) dei sopravvissuti come la fonte di più alto valore formativo.

***Apprendiamo tramite il New York Times(http://www.nytimes.com/2012/10/01/world/middleeast/with-tattoos-young-israelis-bear-holocaust-scars-of-relatives.html?_r=1 ) che uno dei modi di sviluppare la memoria, incoraggiato da molti esponenti della community degli ossessionati dall’Olocausto, è quello di incoraggiare gli adolescenti e altri a riprodurre sulle loro braccia, o forse in ogni altra parte del proprio corpo, i tatuaggi dei vecchi [sopravvissuti]. In tal modo, la loro pelle dirà: “Mai Dimenticare”.

L'undicesimo segreto:GospaChampions league.

Mancini e la Premier vinta

grazie alla Madonna di Medjugorje

Nel nuovo libro di Brosio la devozione di tanti personaggi del calcio. Il tecnico del City: "Chi prega è aiutato dal Cielo"Medjugorje, marzo 2012: la veggente Vicka prega assieme a Roberto Mancini
Medjugorje, marzo 2012: la veggente Vicka prega assieme a Roberto Mancini
"La Madonna scende in campo" è il sottotitolo del terzo libro di Paolo Brosio sulle apparizioni mariane a Medjugorje,

Ma ci sono o ci fanno..? (o la loggia ordina?)


Gaza, esplosi 85 missili in 45 minuti
Nuove esplosioni e sirene a Tel Aviv

Raid senza sosta. Israele prepara le truppe di terra.
Il premier egiziano: «È aggressione» video


"Pellegrinaggi senza rischio"

La sinagoga cattolica


La Chiesa dei falliti

(Don) Vito Mancuso, figlio spirituale del compianto Martini, è ormai il guru indiscusso della diocesi ambrosiana e oltre. Tornielli ha pure scelto di battibeccarci insieme, spererei per dirgliene quattro, ma ne dubito: del resto Tornielli è un vaticanista, mica un prelato.

Anche questo viene dal Reno...!


Pontifex.RomaNon solo nella teologia protestante liberale ma purtroppo anche nella teologia cattolica dopo il Concilio Vaticano II si è infiltrato diabolicamente il dubbio sulla reale esistenza degli angeli che poi  sconfina fino nella negazione dell’esistenza degli angeli, come succede in John Quinlan, che li definisce invece come “espressioni simboliche di verità più profonde” , e che decreta che “l’evangelo, la buona novella, l’ε’υαγγέλιον non sembra aver bisogno di ’άγγελος ‘messaggero’ di luce, o di tenebre che sia. In Cristo, Dio, colui che porta la buona novella e la buona novella stessa sono una sola cosa” .  Il teologo cattolico Herbert Haag e i suoi collaboratori sono su tale stessa linea, declassando gli angeli a immagini che aiutarono Israele “ad esprimere dei concetti non altrimenti esprimibili” , visto che il popolo ebraico non era incline al pensiero astratto. Infatti proprio  un collaboratore di Haag:  il teologo cattolico tedesco Meinrad Limbeck , che tratta ...

CONTINUA SU

Il riciclo dei cattodestri ed Il pavoncello mistificatore


Medjugorje, un’esperienza di fede

Il veggente Ivan
IL VEGGENTE IVAN

Intervista a Rino Cammilleri sulle apparizioni mariane più lunghe della storia (dal 25 giugno 1981)


Il 25 giugno scorso è stato il 31.mo anniversario delle più lunghe apparizioni mariane della storia della Chiesa, provenienti dalla celebre parrocchia di Medjugorje, nell'Erzegovina. L’ultimo libro di Rino Cammilleri non è un testo di devozione, o una raccolta di messaggi della Vergine Maria ma uno strumento documentato e scorrevole per capire un fenomeno imponente.

giovedì 15 novembre 2012

Balena bianca reloaded

Il ritorno della Balena Bianca
«Modernismo significava, politicamente, democrazia cristiana».
(Antonio Gramsci)

Prima la notizia “buona”: il Grande Centro Cattolico ( d’ora in poi G.C.C.) – «un’area che va dalle A.C.L.I. alla Compagnia delle Opere» – ha scelto il prossimo candidato per assumere la guida di Regione Lombardia; si tratta di Gabriele Albertini.
Ora che abbiamo tirato un sospiro di sollievo, veniamo alle notizie davvero cattive. Su La Stampa del 10 novembre scorso, Andrea Tornielli ha presentato il resoconto dell’ultima riunione di Todi, alla quale hanno partecipato cattolici e laici. Qui giunti, però, è necessario che il buon lettore mi soccorra: io, come cattolico non chierico, risulto essere un laico a tutti gli effetti. Un laico, che – per giunta – si sforza di esser fedele, pur con tutti i suoi limiti, a Santa Romana Chiesa. E, fin qui, tutto va bene. Le cose si complicano quando si tiene a mente che l’accezione di laico sposata dal mondo giornalistico è la seguente: laico è colui che «nel campo della propria attività rivendica un’assoluta indipendenza e autonomia di scelte nei confronti della Chiesa cattolica o di altra confessione religiosa». Chiediamo quindi al lettore di aiutarci a capire come possano cattolici e laici  mettere in pratica (come è scritto nel Manifesto del G.C.C.) la dottrina sociale della Chiesa.

Trinariciuti replicanti


NEL COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO (LIVORNO)

Il sindaco del Pd ai volontari della Misericordia:«Via il crocifisso dall'ufficio»

E loro: «Non si tocca, resta appeso nonostante il regolamento e la lettera del Comune»

LIVORNO – Il crocifisso va tolto dalla parete a «garanzia della laicità del locale che è pubblico e a uso civico» ordina il Comune di Rosignano Marittimo (centrosinistra, con sindaco del Pd) con tanto di documento ufficiale con timbri e firme inviato al distaccamento della Misericordia di Castelnuovo, paesino sulle colline a pochi minuti di auto dalla godereccia Castiglioncello (quella del Sorpasso di Dino Risi e dei festival dedicati al cinema). Apriti cielo. L’antica e venerabilissima Confraternita della Misericordia, una potenza cattolica del volontariato e della protezione civile (tra le altre cose le Misericordie hanno ambulanze, gestiscono cimiteri, organizzano trasporto pazienti) legge il documento e inorridisce. «Il crocifisso? Non si tocca», avvertono all’unanimità i dirigenti e immediatamente avvertono dell’affronto il vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti e i vertici nazionali dell’associazione.

Come ti ingrasso il pavone



Cardinale Ravasi: Laurea honoris causa dall'Università Cattolica di Giovanni Paolo II a Lublino

IL PAVONAZZO. Ravasi o dell’agnosticismo


Parliamo del cardinale Gianfranco Ravasi. La domanda ai cattolici più acccorti è spesso sorta spontanea  vedendolo discettare in tv di vangeli come fossero una materia qualsiasi: ma crede davvero in quel che dice? E soprattutto: cosa dice? Ancora: ha mai con le sue stitiche e frigide analisi mediatiche (non diciamo convertito) reso ragione della sua fede a qualcuno? lui, l’uomo che all’indomani del suo imporporamento concedeva interviste dove si vantava del “successo”, dell’essere “famoso ormai”, avanzando di già illusorie prenotazioni della cattedra di San Ambrogio prima e di San Pietro poi? E ancora: qual è la sua fede, se ne ha una? A giudicare da quel che afferma nelle sue “analisi” sui vangeli, di fede ne dimostra solo una, anzi due: agnostica e sulle magnifiche sorti e progressive della sua “carriera”

Continuano i disastri tedeschi


Tre religioni in un unico tempio: l'ambizioso progetto di Berlino

Musulmani, cristiani ed ebrei che pregano ed assistono alle funzioni sotto lo stesso tetto. Nella capitale tedesca, un progetto congiunto di associazioni appartenenti a fedi diverse potrebbe introdurre una nuova concezione di "luogo sacro". Sarà “uno spazio per la comprensione ed il confronto”, spiegano gli ideatori

Il progetto della House of Prayer and Learning
Una chiesa, una sinagoga ed una moschea tutte sotto lo stesso tetto? Se vi sembra un progetto impossibile, dovrete ricredervi: a Berlino diventerà realtà. Entro pochi anni, una casa di preghiera multi-religiosa sorgerà infatti a Petriplatz, nell’Isola dei Musei, a Mitte, il centro della capitale tedesca. Sarà uno spazio aperto a fedeli ebrei, cristiani e musulmani, senza distinzione di sesso, razza né - appunto - religione.

"Veggenti "prodigi o illusioni?

Ricevo dal dr. Giorgio Gagliardi (coordinatore scientifico del terzo gruppo di studio su Medjugorje)

Ianua vaticana


La porta chiusa di Fellay


Fellay
FELLAY

Il superiore della Fraternità spiega: la situazione «è bloccata», si è tornati al punto di partenza. Definisce «cattiva» la nuova messa e parla di vescovi e cardinali che «benedicono le vie che portano all’inferno»


Lo scorso 6 settembre con una lettera alla Pontificia Commissione Ecclesia Dei il superiore della Fraternità San Pio X, il vescovo Bernard Fellay, aveva chiesto tempo prima di rispondere alla proposta della Santa Sede, che nel giugno di quest’anno aveva sottoposto ai lefebvriani l’ultima versione del preambolo dottrinale insieme a una proposta di ordinamento canonico (prelatura personale).
 
Ora per la prima volta lo stesso Fellay risponde in maniera esplicita e pubblica ricostruendo la storia degli ultimi mesi delle relazioni con Roma. Il vescovo ha parlato nell’omelia della messa celebrata a Parigi, nella chiesa di Saint-Nicolas-du-Chardonnet, lo scorso 11 novembre.