ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 7 marzo 2013

Il conclave castigato?


Il Grande Castigo che ci attende è rivelato nel Terzo Segreto di Fatima

Nel primo articolo di questa serie riguardante il Grande Castigo che ci attende, ho approfondito soprattutto l’aspetto fisico di tale castigo: il ruolo della Russia nello scatenare le guerre e nel portare a compimento l’annientamento delle nazioni. La distruzione di metà del mondo è una cosa spaventosa, a dir poco - Sarebbe la più grave catastrofe sin dai tempi del diluvio universale. Eppure non è l’aspetto più terrificante del castigo predetto nel Segreto. Assai peggiore è il castigo spiritualecontenuto nel Terzo Segreto.

Boatos e siluri

E Scola torna papabile. Con lui anche gli americani


Il cardinale Angelo Scola
IL CARDINALE ANGELO SCOLA

Benvoluto da Ratzinger, è visto come estraneo alla Curia romana Dopo quattro giorni di discussione si delineano le prime alleanze

ANDREA TORNIELLICITTÀ DEL VATICANO

Dopo quattro giorni di discussioni e sei congregazioni generali, in aula ma ancor di più nei colloqui a tu per tu che avvengono lontano da occhi indiscreti sembrano delinearsi meglio i gruppi e i «papabili» più forti. Tra questi è in crescita il nome dell’arcivescovo di Milano Angelo Scola. Considerato fin dall’inizio uno dei possibili candidati al Soglio, su di lui potrebbero convergere i voti di diversi cardinali americani e di altri elettori europei, dalla Germania ai Paesi dell’Est, oltre che di qualche italiano. Non va poi dimenticato che anche grazie all’iniziativa della Fondazione Oasis, il porporato ambrosiano ha intessuto rapporti pure con le Chiese orientali, ad esempio con il patriarca libanese Bechara Rai.
Scola è stato tenuto in particolare considerazione da Benedetto XVI, che l’ha trasferito dalla sede patriarcale di Venezia a quella di Milano. Una decisione inedita letta da più di qualcuno come una segnalazione. E non è un mistero che Papa Ratzinger, condividendo il suggerimento del cardinale Camillo Ruini, aveva pensato a lui anche nel 2007 per l’incarico di presidente della Conferenza episcopale italiana. Allora fu il neo-Segretario di Stato Tarcisio Bertone a opporsi e la nomina fu lasciata cadere. Scola è dunque percepito come estraneo alla Curia romana e alla gestione che l’ha caratterizzata in questi ultimi anni. A motivo della sua conoscenza internazionale potrebbe essere uno dei due candidati forti fin dalla prima votazione nel conclave che si aprirà la prossima settimana.
L’altro candidato che al momento si prevede possa partire con un buon numero di voti, è il brasiliano Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo, che vanta una lunga esperienza curiale e vaticana e avrebbe il sostegno di alcuni autorevoli porporati della Curia, dall’ex Prefetto dei vescovi Giovanni Battista Re al decano Angelo Sodano (che però non entrerà nella Sistina a votare).
Bisognerà vedere quanto peso avranno le discussioni di questi giorni, le critiche alla gestione curiale, la voglia di rinnovamento. E anche quanti saranno i voti convogliati su altri candidati, come il canadese Marc Ouellet, l’ungherese Peter Erdö, i latinoamericani Bergoglio, Robles Ortega e Rodriguez Maradiaga; gli outsider Ranijth, Tagle e O’Malley (quest’ultimo legato a Scola da rapporti di stima).
Tutte le possibilità sono aperte. Ma già dal secondo giorno di conclave gli equilibri potrebbero cambiare e come avvenne nella seconda elezione del 1978, potrebbe profilarsi una sorpresa.

Grandi manovre per un Papa ciellino

Nelle cene del pre-conclave salgono le quotazioni di Angelo Scola, arcivescovo di Milano, che può
contare su sponsor 'pesanti' come Sodano, Ruini e Stanislaw Dziwisz, segretario di Wojtyla

Nuovo Papa, cordata europea per Scola: grandi manovre per il pontefice ciellino

Angelo Scola

Un Papa ciellino? E’ l’aria che si respira nelle sere romane di fine inverno, quando calato il buio sull’ufficialità degli scarni comunicati vaticani, è il tintinnio delle sacre forchette cardinalizie a dettare il ritmo del conclave che verrà. Non è, infatti, ciò che si dice durante le solenni congregazioni cardinalizie per tracciare un identikit del futuro Papa a consolidare voti e alleanze tra porporati spesso sconosciuti e a volte legati da sacri vincoli di amicizia fin dai tempi degli studi in seminario.

Mistero infinito?


Emanuela Orlandi. Mons. Vergari: “Cripta violata per una telefonata anonima”

Mons. Pietro Vergari

Tutti impegnati a fare apparire Mons. Piero Vergari, ex rettore della basilica di S. Apollinare a Roma che ospitava la sepoltura di Enrico De Pedis, come accusato del sequestro di Emanuela Orlandi per giunta ormai incastrato dalle prove. Le “prove” mandate in onda tutto sono però fuorché prove, comprese le allusioni piuttosto improprie a una telefonata “nella quale un uomo cerca di coinvolgere Mons. Vergari in discorsi su zucchine e altri ortaggi” a uso erotico. Abbiamo perciò chiesto a Mons. Vergari la sua versione. Mons. Pietro Vergari, entrato suo malgrado nel mistero che circonda la scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta 30 anni fa, è molto risentito nei confronti dei tanti che insistono contro di lui. Negli ultimi giorni a tracciarne un pessimo ritratto ci si sono messi ben tre programmi televisivi di tre emittenti tra loro completamente diverse: ha iniziato La7 con la puntata del 23 febbraio di “Le inchieste” di Pierluigi Nuzzi, quattro giorni dopo ha proseguito “Chi l’ha visto?” di Raitre e il 2 marzo ha concluso, per ora, “Quarto Grado” di Salvo Sottile a Retequattro.

I corvi di Elìa?

Vatileaks, parla un corvo: «Siamo una ventina»

Ma avvisa: «Non è il motivo che ha portato alle dimissioni del papa».

Nuove rivelazioni sul caso Vatileaks, a pochi giorni dal Conclave: «Il maggiordomo del Papa non è l'unico corvo del Vaticano. I corvi sono tanti, più di 20 persone, tutte legate alla Santa Sede.

Il tuono e le fiamme


Il papa che tuonava tanto contro il relativismo, si è rivelato poi il più relativista di tutti, spiegandoci che la misura del giusto e dell'ingiusto siamo noi stessi, le nostre forze e le nostre capacità. Un trionfo del soggettivismo. 
Davanti al papa non più missionario, ma "dimissionario", il popolo cattolico non ha fatto una piega. Per la coscienza cattolica il criterio del giusto e dell'ingiusto è il fatto compiuto, perciò le basta che il tutto sia ornato con qualche slogan, come "umiltà" o "responsabilità". La cosiddetta "fede religiosa" si rivela dunque conformismo puro.
FONTE: COMIDAD.ORG
introduzione da:

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=print&sid=11575

Le minestre riscaldate dei giussanidi



Don Carron (Cl): Benedetto XVI ci ha mostrato la bellezza della fede in Cristo


Una testimonianza della pienezza che solo la fede in Gesù Cristo può dare alla vita di ogni uomo: ad esprimersi così, in riferimento a Benedetto XVI, è don Julian Carron, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione (Cl), il quale - nell’intervista di Adriana Masotti- mette in luce uno degli aspetti a suo parere più significativo della persona e del Pontificato di Benedetto XVI: 

"Tacite ora"; Forza Curia!


La Curia zittisce gli americani “Parlate troppo”

Cardinali
CARDINALI

Vaticano irritato per lo sfogo riportato dai media. Oggi tutti i cardinali saranno a Roma: Conclave vicino

GIACOMO GALEAZZICITTA' DEL VATICANO

Oggi i 115 elettori sono tutti a Roma quindi si può fissare l’ingresso nella Cappella Sistina. Nelle congregazioni prende piede l’ipotesi che l’elezione pontificia cominci domenica o lunedì. Stamattina giurano gli ultimi conclavisti e nel pomeriggio si potrebbe votare la data d’inizio conclave. Con l’arrivo del polacco Nycz, del vietnamita Pham Minh Man, del tedesco Lehmann, dell’egiziano Naguib e del cinese Tong Hon è scattata l’ora X. «La scelta può legittimamente essere presa», spiega ai porporati l’arcivescovo giurista Sciacca che assiste Bertone nella sede vacante.

Deus avertat obaminides!

Un americano a Roma, verso la cattedra di Pietro
Forse l'arcivescovo di New York. Oppure quello di Boston. Nel solco di Benedetto XVI, con in più la frusta contro il malgoverno. Ma la curia resiste e contrattacca, spingendo avanti un cardinale brasiliano di sua fiducia

di Sandro Magister
ROMA, 7 marzo 2013 – La scommessa più facile è che il prossimo papa non sarà italiano. Ma nemmeno europeo, africano, asiatico. Per la prima volta nella bimillenaria storia della Chiesa il successore di Pietro potrebbe venire dalle Americhe. O a voler azzardare una previsione più mirata: dalla Grande Mela.

Timothy Michael Dolan, arcivescovo di New York, 63 anni, è un omone del Midwest dal sorriso radioso e dal vigore straripante, proprio quel "vigore sia del corpo che dell'animo" che Joseph Ratzinger ha riconosciuto di aver perduto e ha definito necessario per il suo successore, al fine di bene "governare la barca di Pietro e annunciare il Vangelo".

Nell'atto di rinuncia di Benedetto XVI c'era già il titolo del programma del futuro papa. E a molti cardinali tornò presto in mente la vivacità visionaria con cui Dolan sviluppò proprio questo tema, col suo italiano "primordiale", parola sua, ma spumeggiante, nel concistoro di un anno fa, quando egli stesso, l'arcivescovo di New York, si apprestava a ricevere la porpora:

mercoledì 6 marzo 2013

La cicala di San Francesco e la cicala di Galilei: due sensibilità e due culture a confronto

Ci sono solo due modi di accostarsi alla natura: uno basato sullo stupore, sulla gratitudine, sull’amore; ed uno basato sulla forza, sulla manipolazione, sul dominio.

CANTA IL ‘GALLO’ SUL CONCLAVE


 - DON GALLO DETTA LA LINEA AL NUOVO PONTEFICE: “LO DIVENTASSI IO, MANDEREI VIA TUTTI DAL VATICANO: SI VA PER LE STRADE IN CERCA DI CRISTIANI” - “SÌ AL SACERDOZIO PER LE DONNE, AL MATRIMONIO PER I PRETI, ALL’USO DEL PRESERVATIVO E PILLOLA DEL GIORNO DOPO” - “UN PAPA GAY SAREBBE COSA MAGNIFICA” (AMMUCCHIATA SULL’ALTARE, NO?) - “DA GIOVANE HO SUBITO DA UN VESCOVO TENTATIVI DI VIOLENZE OMOSESSUALI. L'HO MANDATO A FARE IN CULO. POI GLI DISSI : 'ECCELLENZA, SE VUOLE ANDIAMO A PUTTANE TUTTI E DUE”…

DON ANDREA GALLODON ANDREA GALLO
Comunicato stampa de "la Zanzara"
1) DON ANDREA GALLO a LA ZANZARA su RADIO 24: "FUI MOLESTATO DA UN VESCOVO, LO MANDAI AFFANCULO". "UN PAPA OMOSESSUALE SAREBBE MAGNIFICO".
"Ho avuto dei tentativi di violenze omosessuali, diciamo delle insidie, che ho respinto, sono sempre stato un ribelle. Ero un giovane prete, e fu un vescovo a farmi delle avances. L'ho mandato a fare in culo. Poi gli dissi : 'Eccellenza, se vuole andiamo a puttane tutti e due'. E' morto da tanti anni".

LA CURIA ROMANA STA FACENDO IL DIAVOLO A QUATTRO

PER COMINCIARE (E CONCLUDERE) IL CONCLAVE IL PRIMA POSSIBILE, MA SI RITROVA CONTRO TUTTI GLI ALTRI CARDINALI - QUATTRO PORPORATI DEVONO ANCORA RAGGIUNGERE ROMA, FORSE PROPRIO PER RALLENTARE DI PROPOSITO LE OPERAZIONI: IN MOLTI VOGLIONO VEDERCI CHIARO SUL DOSSIER VATILEAKS - IL NUOVO PAPA E I RAPPORTI CON LA CINA...

Giacomo Galeazzi per "La Stampa"

Roma vuole eleggere subito il nuovo Papa, anche a costo di aggirare le norme. Ma gli extracuriali non accettano di entrare in conclave prima che sia fatta piena luce sugli scandali di corte. Tre giorni prima di dimettersi Benedetto XVI ha autorizzato il sacro collegio ad anticipare l'ingresso nella Cappella Sistina (chiusa da ieri ai turisti) «in presenza di tutti gli elettori».
CARDINALI PER IL CONCLAVECARDINALI PER IL CONCLAVEJOSEPH RATZINGER PAPA BENEDETTO XVIJOSEPH RATZINGER PAPA BENEDETTO XVI
Ora di conclavisti ne mancano quattro, eppure il «partito romano» tenta il blitz per privare i «residenziali» del tempo necessario ad informarsi sulle responsabilità nei casi di corruzione e di consolidare candidature alternative a quelle di Curia.

Cosa si fa pur di vendere..

"L'addio di Ratzinger è nel messaggio di Fatima"
Benedetto XVI
BENEDETTO XVI

Il 7 marzo esce il suo nuovo saggio: "Il libro segreto di Papa Ratzinger.L'uomo che ha rinunciato al papato"(Newton Compton)

GIACOMO GALEAZZICITTÀ DEL VATICANO
"La verità della rinuncia di Ratzinger va cercata nel messaggio di Fatima", spiega a Vatican Insider Simone Venturini biblista e docente alla Pontificia Università della Santa Croce.
Lo Spirito Santo e il prossimo Conclave
Spirito Santo
 Gli occhi di tutto il mondo, non solo dei cattolici, sono rivolti in questo momento a San Pietro, per conoscere chi sarà il nuovo Vicario di Cristo. L’attesa che si manifesta alla vigilia di ogni Conclave è questa volta più accorata ed intensa, per il succedersi di eventi che lasciano sgomenti e confusi.

Gli obamidi, non sazi di aver rovinato l'america ora cannibalizzano la Chiesa?

Paolo Mastrolilli per "La Stampa.it"
Francis GeorgeCARDINALE SEAN PATRICK O MALLEY
Scuote la testa e sorride, l'arcivescovo di Chicago Francis George: «Non è un problema di regole: se anche tutti i cardinali elettori fossero già a Roma, io non vorrei entrare in Conclave ora. Per una ragione molto semplice: non siamo ancora pronti». 

martedì 5 marzo 2013

Giovani per un Mondo Unito: Il Nuovo Ordine Mondiale dei Focolarini




"È molto facile trarre l'idea che dobbiamo 'unirci' per sconfiggere il Nuovo Ordine Mondiale o risolvere le controversie religiose. La realtà è che ciò che può sembrare uno sforzo per ridurre il conflitto religioso è in realtà un tentativo di fare in modo che l’umanità adori collettivamente Lucifero."

Revolution Harry

"Dobbiamo ricordare che la religione New Age è la base stessa del nuovo governo mondiale; senza questa religione la dittatura del NWO è del tutto impossibile."

Serge Monast, giornalista scomparso nel 1996 (molto probabilmente ucciso)


Bravo Cardinal Walter Kasper ! Bravo Cardinal Christoph Schönborn !


Come se nulla fosse avvenuto.
Come se le “dimissioni” di Papa Benedetto XVI fossero state una cosa “normale” in un contesto di assoluta “normalità”.
Il “clima” di artificiale “normalità” clericale "anestetizzante" mi ha preoccupato fin da quel tragico 11 febbraio scorso.
E’ come se l’organizzazione costituita visivamente da P. Federico Lombardi S.J, dalla Segreteria di Stato ( sponsor-padrone ) con l’inopportuna aggiunta ora di Mons. Claurio Maria Celli , abbia preparato 115 tamponi imbevuti di cloroformio ( chiamato pure “ l’anestetico della regina” ) da destinarsi agli altrettanti Cardinali Elettori .
Come si sa prima di “addormentare” i coloroformizzanti producono negli individui a cui vengono somministrati una certa “ilarità” .


Romano Guardini
Nella rinuncia al papato,
Benedetto XVI ha citato Guardini

Marian T. Horvat, Ph.D. 
Nel suo ultimo atto da Papa, mentre ufficialmente rinunciare al papato e addio al Collegio dei Cardinali nella Sala Clementina del Vaticano il 28 febbraio 2013, Benedetto XVI ha citato Romano Guardini nel breve discorso pronunciato.                   (1) Il teologo che  ha scelto di citare nel suo intervento finale formale e lo stesso brano mi sembrano degni di nota, perché indica il pensiero generale del Pontefice "in pensione". Questa scelta di citare p. Romano Guardini (1885-1968), uno dei suoi teologi preferiti, non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno. Lo ha fatto in quasi tutti i suoi scritti.

GODIAMOCI ‘STO CONCLAVE:


 SE HA RAGIONE IL VEGGENTE MALACHIA È L’ULTIMO - SECONDO LA NOTA PROFEZIA, SOTTO IL PONTIFICATO DEL PROSSIMO PAPA CI SARÀ “LA FINE DEL MONDO E LA DISTRUZIONE DI ROMA” - NELLA PREVISIONE, GIOVANNI XXIII ERA “PASTOR ET NAUTA” (ERA PATRIARCA DI VENEZIA); PAOLO VI “FIORE DEI FIORI” (IL SUO STEMMA AVEVA 3 GIGLI), WOJTYLA “DALLO SFORZO DEL SOLE” (VENIVA DALL'EST), RATZINGER ERA “GLORIA DELL'ULIVO” (I BENEDETTINI SONO ANCHE “MONACI OLIVETANI”)…

Armando Torno per il "Corriere della Sera"
BENEDETTO XVI RATZINGER DI SPALLEBENEDETTO XVI RATZINGER DI SPALLE
Indovini e astrologi sono sempre indaffarati all'apertura di un conclave. Una prima raccolta di previsioni è fatta risalire a Merlino: di essa si comincia ad avere notizia verso la fine del XIII secolo. Il presagio numero 164 recita: «Quando la Santa Madre del Signore comparirà in più parti e quando Pietro avrà due nomi, sarà tempo di prepararsi perché l'ora sesta (quella in cui Gesù fu appeso all croce, ndr) sarà vicina». Dopo Paolo VI si hanno due Papi dal doppio nome; le apparizioni mariane, anche in questi ultimi anni, non mancano.

SOGLIO CON LE DOGLIE


COMINCIANO LE PRIME RIUNIONI DEI PORPORATI CHE ELEGGERANNO IL NUOVO PAPA: UNA VOLTA SI DISCUTEVA DI ISLAM, OGGI DI VATILEAKS - TUTTI SAREBBERO D’ACCORDO: IL PROSSIMO PONTEFICE DEVE ESSERE GIOVANE (60-65 ANNI), ENERGICO E NON DEVE AVERE SCHELETRI NELL’ARMADIO (O PEDOFILI NELLE DIOCESI) - RUINI IN PARTICOLARE PARTEGGIA PER L’UNGHERESE ERDO E PER IL CAPPUCCINO O’MALLEY, MA CELLI PUNTA SU UN ITALIANO... -

Giacomo Galeazzi per "La Stampa"

vaticanoVATICANO
Mancano otto elettori all'appello. Ogni cardinale passa davanti alla presidenza e fa una personale adesione al giuramento mettendo la mano sul Vangelo. Nel 2005 parlarono di ecumenismo, Islam, secolarizzazione, stavolta di Vatileaks, pedofilia, riforma della Curia. Il «papabile» più giovane, il filippino Tagle e l'«over 80» Marchisano (che Wojtyla guarì con un miracolo dal tumore alla gola) sono i primi ad entrare nell'Aula del Sinodo. Poi su un minibus ecco tutti insieme gli statunitensi residenziali, che danno così l'idea di essere il gruppo più coeso. Ruini è l'unico che si presenta alla guida della propria auto.
CARDINALI PER IL CONCLAVECARDINALI PER IL CONCLAVE
Alle congregazioni generali i cardinali scrivono un messaggio a Benedetto XVI e affrontano gli scandali sessuali e finanziari della Chiesa. Il decano Sodano coordina con il camerlengo Bertone e il segretario del sacro collegio Baldisseri. 142 cardinali presenti, di cui 103 elettori. Pregano, giurano segretezza, sbrigano adempimenti formali. Tredici interventi liberi e coffee-break utile per conciliaboli faccia a faccia. La prima giornata (con la meditazione del predicatore Cantalamessa) serve anche a sciogliere il ghiaccio. Molti non si conoscono personalmente.
«Stiamo fraternizzando, c'è bisogno di confronto», osserva il francese Barbarin. Il sudafricano Napier si spinge a tracciare l'identikit del Papa che vorrebbe: età tra i 60 e i 65 anni, proveniente da «una chiesa fervida, viva» e in grado di continuare le riforme avviate da Wojtyla e Ratzinger. Sepe se la cava con una battuta: «Non ricordo niente». Kasper sottolinea che «non si fa un conclave in fretta e furia».
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Da giorni diverse porpore stanno salendo fino al Seminario Romano dove risiede uno dei principali «kingmaker»: Camillo Ruini. I conclavisti Pell, De Paolis, Betori, Re hanno chiesto consiglio al vicario emerito di Roma. Il suggerimento è per tutti lo stesso: puntare su un candidato giovane, energico, comunicativo e dal cui passato non ci sia il rischio che emergano vicende di insabbiamenti di abusi. Eleggere un Pontefice che poi fosse travolto da casi giudiziari, sarebbe per la Chiesa un danno irreparabile. Serve un temperamento saldo per riformare la Curia.
Ruini (la cui parola è tenuta in considerazione anche dal successore Bagnasco) orienta gli interlocutori verso l'ungherese Erdo, capo delle conferenze episcopali europee e il cappuccino O'Malley. Le prime scelte di Ruini erano Dolan e Ouellet, ma dopo la deposizione a Milwaukee del leader dei vescovi Usa si teme che altri problemi possano emergere sul fronte degli scandali nella sua ex diocesi, mentre per il prefetto canadese è affiorata una certa fragilità caratteriale che ne metterebbe in dubbio la capacità di domare i vertici indocili della Santa Sede.
benedetto xviBENEDETTO XVICARDINALE SEAN PATRICK O MALLEYCARDINALE SEAN PATRICK O MALLEY
Insomma la nave del conclave scalda le macchine. A parte i curiali che si frequentano, gli altri vengono da differenti situazioni socioeconomiche ed ecclesiali, qualcuno è inesperto dei meccanismi «romani». Molti i temi sul tappeto, dalla nuova evangelizzazione alla corruzione e alla «governance». Questioni sulle quali i porporati non italiani, a partire dagli statunitensi, vogliono vederci chiaro. Ouellet pensa di doversi «tener pronto». O'Malley è «terrorizzato» all'idea di poter essere eletto, Dolan celebra messa nelle Grotte Vaticane. Un'atmosfera di «grande serenità e costruttività», commenta padre Lombardi. Re, Sepe e Rodè si affiancano a Bertone. Sodano richiama la «solidarietà con tutta Chiesa in preghiera».

Penitenza? (°)


VACANZE ROMANE
Prima e seconda Congregazione generale. Si sono svolte ieri. La mattina, ha spiegato padre Federico Lombardi, c’erano 142 cardinali, su un totale di 207, di cui 103 elettori, sui 115 previsti finora. Mancavano all’appello dodici porporati votanti, e cioè il patriarca emerito copto Antonios Naguib, il patriarca maronita libanese Bechara Rai (che le agenzie danno in partenza per Roma), i tedeschi Joachim Meisner di Colonia, Karl Lehmann di Magonza e Rainer Maria Woelki di Berlino, lo spagnolo Antonio Maria Rouco Varela di Madrid, il senegalese Theodore-Adrien Sarr di Dakar, il boemo Dominik Duka di Praga, il cinese John Tong Hon di Hong Kong, il vietnamita Jean-Baptiste Ph?m Minh M?n, e i polacchi Kazimierz Nycz di Varsavia e Zenon Grocholewski (che pure è residente a Roma).
Re per sempre. 

Teologia di carta


Il teologo "sui generis" di Famiglia Cristianadi Antonio LiviSono note le polemiche seguite alla pubblicazione su Famiglia Cristiana di una pubblicità che propaganda l'ideologia omosessualista. Ricordiamo brevemente: si tratta della campagna governativa di “educazione civica” contro la cosiddetta “omofobia”, e il messaggio consiste in un’ingiunzione ai cittadini italiani di adottare nuove convinzioni circa la moralità pubblica, in quanto qualcuno (non si sa bene chi) ha decretato che tutti devono considerare moralmente lecita e assolutamente rispettabile la scelta di esibire la propria condotta lesbica (a scanso di equivoci, un’anonima testimonial si presentava nell’inserzione con scritta in fronte la parola “lesbica”).