ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 9 giugno 2013

Non servono le parole.

Ci vogliono i Riti !


"Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti...
Il rito è quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. 
Il piccolo principe ritornò l'indomani.
«Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora», disse la volpe. «Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice. Col passare dell'ora aumenterà la mia felicità. Quando saranno le quattro, incomincerò ad agitarmi e ad inquietarmi; scoprirò il prezzo della felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti».
«Che cos'è un rito?» disse il piccolo principe.
«Anche questa, è una cosa da tempo dimenticata», disse la volpe. «È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un'ora dalle altre ore. C'è un rito, per esempio, presso i miei cacciatori. Il giovedì ballano con le ragazze del villaggio. Allora il giovedì è un giorno meraviglioso! Io mi spingo sino alla vigna. Se i cacciatori ballassero in un giorno qualsiasi, i giorni si assomiglierebbero tutti, e non avrei mai vacanza».
Così il piccolo principe addomesticò la volpe
.". (Antoine de Saint Exupery, Il Piccolo Principe)

A dire il vero ha già cominciato..!

Papa Francesco ci stupirà. Parla il vaticanista Thavis

Papa Francesco ci stupirà. Parla il vaticanista Thavis
Gli ultimi mesi travagliati del pontificato di Benedetto XVI, l’elezione meno inaspettata del previsto di Francesco, i cambiamenti che potrebbero scuotere la Chiesa nell’immediato futuro.
Tornato in Minnesota dopo trent’anni passati a raccontare tutto ciò che si muoveva all’ombra del Cupolone, il vaticanista John Thavis ha mandato in libreria un testo che ripercorre fatti grandi e piccoli dal 1978 a oggi: “I diari vaticani – poteri e retroscena. Il racconto di trent’anni vissuti all’ombra del Papa” (Castelvecchi, pp. 288, 25 euro).

Pulizia in corso?

L’opera di pulizia tra i Legionari di Cristo

L'opera di pulizia tra i Legionari di Cristo
Era, sino a pochi anni fa, uno degli ordini più forti e potenti all’interno della Chiesa. I Legionari di Cristo, fondati da padre Marcial Maciel, godevano infatti della simpatia, mai nascosta, se non addirittura della protezione, di Papa Giovanni Paolo II che guardava a loro come ad una grande risorsa per la Chiesa.

Orribile caduta

Eleison comments CCCVIII: HORRIBLE FALL - I
Commenti settimanali di
di S. Ecc. Mons. Richard Williamson
Vescovo della Fraternità Sacerdotale San Pio X


  8 giugno 2013
Pubblichiamo il commento di S. Ecc. Mons. Richard Willamson, relativo allo scadimento della Fraternità San Pio X. Parte Prima

Questi commenti sono reperibili tramite il seguente accesso controllato:
http://www.dinoscopus.org/italiano/italianiprincipale.html


Orribile caduta - I
La caduta della Fraternità San Pio X, da ciò che era con Mons. Lefebvre tra il 1970 e il 1991 e ciò che è diventata negli ultimi, diciamo, 15 anni, è poco meno che orribile.

Il sedicente monaco spinge per l'onirico Vaticano 3

Papa Francesco, facci sognare: un’altra chiesa è possibile

Folla in piazza San Pietro
FOLLA IN PIAZZA SAN PIETRO

Dall’attenzione per gli ultimi all’unità dei cristiani: con il nuovo Pontefice “è cambiata l’aria” e crescono le attese. L’analisi del teologo di Bose

ENZO BIANCHI
Da quasi cento giorni risuona l’espressione «papa Francesco», un’espressione che accende una serenità e a volte anche una gioia in chi la pronuncia e in chi l’ascolta. Ho la chiara memoria che questo avveniva già più di cinquant’anni fa quando si evocava papa Giovanni (semplicemente, senza l’indicazione del numero che lo seguiva).

VATICANO SBANCATO:

BILANCI IN ROSSO, MEGA-STIPENDI, AUTO DI LUSSO E 100 MLN € L’ANNO PER PAGARE IL PERSONALE

Papa Francesco vuole una “Chiesa povera”, ma solo per la comunicazione se ne vanno 37 milioni l’anno (dell’8 per mille) - 35mile allo svizzero tenebroso che dovrebbe far luce sullo Ior, dove i consiglieri incassano 60mila € per 3 riunioni l’anno - “Osservatore” e “Tv2000” di Boffo arrancano, ma le Mercedes aumentano…

Carlo Tecce per "il Fatto Quotidiano"
RATZINGER E BERGOGLIO jpegRATZINGER E BERGOGLIO JPEG
Non ha un suono familiare per il Vaticano: "Vorrei una Chiesa povera per i poveri", ripete Francesco, il pontefice che non vuole pezzi d'oro ciondolanti e si mostra con una croce di ferro. Quel suono può diventare un tormento per i porporati e monsignori che siedono intorno a milioni di euro liquidi.

Tradizione o modernità?

Appunti di dottrina: Tradizione o modernità? Questo è il problema                           
Cosa intendiamo per tradizione? Perché il termine viene così ricusato in alcuni ambienti? E perché la (T)tradizione apostolica e patristica è tema così caro al cattolico?

Queste sono domande tutto sommato non difficili, molto attuali, ma alle quali è d’obbligo comunque fornire una risposta anche breve, ben motivata e che non lasci spiragli o possibilità di repliche, salvo assistere ad inutili e ripetitive contro-teorie, e molte le conosciamo, sempre più risibili, inconsistenti dal punto di vista ecclesiologico e già bollate come dottrine eretico perniciose da Concilii e Papi.

Venticinque anni dopo:

San Paolo di fronte a San Pietro
di Don Régis de Cacqueray




Editoriale del n° 213 di Fideliter, pubblicato su La Porte Latine,

sito ufficiale del Distretto di Francia della Fraternità San Pio X.

sabato 8 giugno 2013

L'arte che Ravasi non può capire

 L'ARTE SUBLIME DI BARBARA FERABECOLI


Cari amici, con gioia vi propongo questo meraviglioso video dedicato alla recente creazione di Barbara Ferabecoli, eccelsa vetratista che incarna una antica tradizione e dimostra quanto il thaumasmòs, il meravigliarsi sia ancora un elemento attuale e fondamentale del vivere cristiano. Queste opere superano tutte le vacue parole, le conferenze, i padiglioni della Biennale e le squallide mostre della CEI al Maxxi come un vento possente che travolge polvere e sporcizia e ci apre lo sguardo interiore alla contemplazione del bello.

Messa omosessuale o ecumenismo omosessuale?

Vincent Nicholls e gli spostoli dell'omosessualità. Dio non odia il peccatore ma il peccato. E se il peccatore non respinge da se il peccato la sua offerta non è gradita a Dio. Questo vale per tutti i peccati mortali di ogni genere, non solo per gli omosessuali.


http://www.agerecontra.it/public/pres... - In una chiesa "cattolica" in piena comunione con Roma, situata nel quartiere di Soho a Londra si celebra settimanalmente la famigerata "gay friendly Mass", una "messa" aperta e accogliente nei confronti degli omosessuali (praticanti e impenitenti ndr).

Nel video di YouTube si puó notare un distinto signore con parrucca e abiti da donna che legge le preghiere dei fedeli, ovviamente da un ambone addobbato con bandiera arcobaleno. Il tutto avviene con l'approvazione e la benedizione dell'Arcivescovo Vincent Nichols, ovviamente "una cum Benedicto".

L'assordante silenzio vaticano

 su alcuni temi e la straordinaria loquacità su altri

Dal Blog di Raffaella che, come noi, non riesce a tacere. I pensieri corrono, emerge una profonda identità di vedute tra chi è più attento e partecipe ai problemi della nostra Chiesa. Questo scritto, così sentito, fa il paio con l'articolo che segue, che era già stato predisposto.

Carissimi amici, vorrei condividere con tutti voi una riflessione.
Faccio innanzitutto una premessa: sono sempre stata convinta (e chi mi ha seguito in questi anni lo sa) che la Santa Sede e soprattutto il Papa possano e debbano intervenire su tutte le tematiche che vengono dibattute pubblicamente.
Ho sempre difeso il sacrosanto diritto di Benedetto XVI di parlare a voce alta sui temi etici, sui valori non negoziabili, sull'immigrazione, sui diritti dei Rom, sulla necessità di accogliere il prossimo, sulla denuncia dello strapotere della finanza e sull'opportunismo della politica.
Sono sempre stata convinta del diritto dei Pontefici di esprimersi su ogni tematica che abbia a che vedere con l'essere umano. Libertà di parola, quindi, sulle problematiche sociali ma anche su quelle etiche.
In questi ultimi mesi (non neghiamolo!) abbiamo assistito ad una inversione di tendenza.
La Santa Sede ed il Papa intervengono moltissimo sui temi sociali (povertà, strapotere delle banche, finanza, immigrazione, tratta di esseri umani) ma notiamo un silenzio non più negabile su altri temi, come la difesa della vita, della famiglia fondata sul matrimonio fra uomo e donna, il diritto all'obiezione di coscienza etc...
Chi ha seguito il Pontificato di Benedetto XVI sa perfettamente che egli non ha mai fatto mancare la sua parola sapendo perfettamente di esporsi al fuoco dei media, della politica e dei benpensanti.
E' intervenuto più e più volte sull'accoglienza dei migranti, sul diritto di asilo, sulla crisi economica, sulla povertà di alcuni e sulla esagerate ricchezze di altri. L'enciclica Caritas in veritate è un esempio straordinario in questo senso.
Tuttavia le prese di posizione del Papa veniva sistematicamente silenziate perché egli osava intervenire anche su altre problematiche, sui cosiddetti valori non negoziabili, sui temi etici.
Parliamoci chiaro: è questo che gli ha scatenato contro la guerra dei media insieme ad un anticipo di antipatia che non è mai venuto meno.
Papa Ratzinger parlava sempre di emergenza educativa perché aveva intuito che il problema è qui, in Europa! Sapeva perfettamente che, cedendo su certi valori, si procede lungo un piano inclinato che non sappiamo dove ci porterà.
Sembra che ora, però, le priorità siano altre e ciò vale per la chiesa a tutti i livelli.
Emblematica a questo proposito la recente uscita del card. Danneels, ex primate del Belgio.
Facciamo un ripasso: alla vigilia del conclave molte associazioni pretendevano che egli non partecipasse per via dello scandalo pedofilia emerso nel 2010, ma poi tutto è stato dimenticato e Danneels ha potuto recitare una preghiera alla Messa di insediamento del nuovo Papa ed ora è corteggiato dai media del suo Paese come esempio di cardinale "illuminato".
A quale uscita mi riferisco? Qualche giorno fa questo cardinale ha detto che le nozze gay sono un problema dello Stato (clicca qui e qui), non della chiesa.
Qui abbiamo la teorizzazione perfetta del silenzio della chiesa sulle leggi dello Stato.
Personalmente non sono d'accordo. Credo che la chiesa abbia il diritto ed il dovere di intervenire quando una legge non può da essa essere accettata.
Supponiamo però che il ragionamento del cardinale sia portato alle sue estreme conseguenze.
Io potrei dire, per esempio, che il problema dell'immigrazione non è materia che debba interessare la chiesa.
E' lo Stato che deve regolare questo tema ed è un suo problema anche perché ha molto a che vedere con la sicurezza dei cittadini del Paese ospitante. E poi? Continuiamo?
Potranno esserci norme che limitino l'obiezione di coscienza o che impongano alle agenzie cattoliche che gestiscono la adozioni di bimbi di adeguarsi alle legislazioni nazionali.
Si potrà consentire la pratica dell'utero in affitto, si potranno imporre le diagnosi preimpianto.
Che cosa farà la Santa Sede? Deciderà di non intervenire?
Siamo sicuri che sia una buona idea delegare tutto ai vescovi? Abbiamo già visto (è il caso della punizione dei preti pedofili per esempio) che cosa significhi dare tutto in mano agli episcopati.
E se non è il Papa a parlare, siamo davvero certi che lo faranno i vescovi? Io ne dubito visto che non stiamo parlando di "cuor di leoni".
C'è poi un altro dato da non sottovalutare: l'autorità dei vescovi spesso non è riconosciuta dagli stessi fedeli. Non è così per il Papa che è comunque un'autorità religiosa e morale mondiale.
Certo! Parlare dei temi più scottanti e divisivi all'interno dello stesso mondo cattolico comporta molte rinunce e la consapevolezza di subire persecuzioni mediatiche.
Benedetto XVI ha sacrificato se stesso e la sua salute per non tacere la verità.
Ora c'è la pace. E non sarà che tale tregua esiste proprio perché si è deciso di non parlare a voce alta di quei temi che tanto disturbano il manovratore occidentale?
Ma è giusto tacere e fino a quando lo si potrà fare? La pace mediatica vale forse il silenzio?
La strategia ha portato i suoi frutti: tacciono i corvi, non si parla del dossier Vatileaks (che prima sembrava il decimo segreto di Fatima...), tutto va a gonfie vele... se salta fuori qualcosa di urticante (il Demonio per esempio) si ha molta cura di occultare certe frasi...
Ne vale davvero la pena? Papa Francesco ha colto nel segno qualche giorno fa quando ha messo in guardia dagli adulatori e dal politicamente corretto. Ma come si intende agire ora?
Se si comincia a tacere su certi temi, non si potrà più tornare indietro perché si pretenderà il silenzio della chiesa su tante altre problematiche.
Taci una volta e taci per sempre!
Guardiamo quindi lontano e teniamo sempre presente il più grave rischio che la chiesa di oggi sta correndo: l'irrilevanza, soprattutto in Europa e in Occidente.
Il silenzio non paga mai anche se parlare implica il disprezzo di coloro che attualmente incensano e profumano tutto ciò che Papa Francesco tocca.
Raffaella

Quale democrazia? quella che si esporta come in Afghanistan?

IL MONITO

Papa Francesco: «I cattolici rafforzino la democrazia»

Colloquio privato con Napolitano e Bonino.

Prima visita ufficiale l'8 giugno del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano in Vaticano dopo l'elezione di papa Francesco.
Bergoglio ha rivolto un saluto «all'intero popolo italiano che, attraverso i suoi rappresentanti, l'ha recentemente rieletta».
Il dialogo tra Italia e Santa Sede «ha come fine principale il bene del popolo italiano e come sfondo ideale il suo ruolo storicamente unico in Europa e nel mondo».
Quindi ha reso il rapporto tra i due stati con «l'immagine dei due colli, il Quirinale e il Vaticano, che si guardano con stima e simpatia».

Mercenari cercansi


 Cercansi operai "Novus Ordo" per la messe...

Prendo spunto da un articolo pubblicato ieri sul Blog Messa in Latino a proposito di quella che sembrerebbe una buona notizia: vescovi che pregano per domandare vocazioni.

Purtroppo i vescovi domandano al Signore solo vocazioni "Novus Ordo" perché non sono affatto disposti ad accogliere chi è orientato alla liturgia tradizionale in latino, nemmeno alla luce del Summorum Pontificum.
Ha dell'incredibile la capacità episcopale di rifiutare vocazioni (a volte subito, altre volte dopo qualche anno di "prova") perché risultano incompatibili con le Strategie Pastorali.

Imbarazzo modernista = basso profilo

Il miracolo eucaristico di Buenos Aires
[e il Sacro Cuore di Gesù]
di Fr. M. Piotrowski SChr


Questo articolo di Fr. M. Piotrowski SChr, Eucharistic Miracle in Buenos Aires, è stato pubblicato sul sito Love one another.
Si può ascoltare parte della conferenza tenuta dal Dott. Castañon, citato nell'articolo, a questo indirizzo. Nonostante la conferenza sia in spagnolo, non è difficile seguire ciò che vi si dice.





Questo miracolo eucaristico induce a qualche considerazione circa il “basso profilo” tenuto dal cardinale di Buones Aires, Jorge Mario Bergoglio, già nel lontano 1999 e in questi ultimi tredici anni.

Non vogliono che regni...!

Sacro Cuore

CRISI FATALE PER UN’EUROPA ALIENA AL SACRO CUORE


L’Evento profetico suscitato per impedire l’esito della «trama» storica diretta alla rovina della Cristianità, dopo essere stato disprezzato, è oggi interamente obliato. Riguarda specialmente la Francia cattolica, orfana della Dinastia Borbonica. Vediamo allora un po’ della sua storia, per situare e ricordare quest’Evento straordinario.

venerdì 7 giugno 2013

Bella Chiesa Ciao!

Belgio, il cardinale Danneels apre alle nozze gay
Nozze gay e polemiche
NOZZE GAY E POLEMICHE

Polemiche dopo le dichiarazioni del porporato: “La possibilità di un’unione civile è positiva, ma non chiamiamolo matrimonio. La Chiesa ha cambiato idea anche sui suicidi”

Il cardinale belga Godfried Danneels, che da pochi giorni ha compiuto ottanta anni, uscendo così dal novero dei votanti in Conclave, e ha dovuto abbandonare tutte le cariche nelle varie Congregazioni romane, è balzato all’attenzione con alcune dichiarazioni relative alle “nozze omosessuali” e alle proteste a cui hanno dato vita cattolici e non cattolici, in Francia contro la  legge Taubira.

Povero Cristo in croce!

L'INCONTRO CON GLI ALLIEVI E GLI EX ALLIEVI DELLE SCUOLE DEI GESUITI

Papa Francesco incontra gli studenti
E confida: «Non volevo fare il Pontefice»

Ironie e battute: «Non vivo nell’appartamento apostolico per motivi... psichiatrici: non mi piace stare solo».

Papa Francesco (LaPresse)
«Io non vivo nell’appartamento apostolico per motivi psichiatrici, perché è la mia personalità!». Papa Francesco non finisce di stupire. E non ha deluso nemmeno questa mattina durante l’udienza nell’aula Paolo VI a novemila tra alunni, docenti, sacerdoti ed ex alunni delle scuole dei Gesuiti in Italia e in Albania.

Ravasi farà del male... ma fa carriera!


 Da che è stata istituita la Biennale di Venezia, e cioè dal 1895, fino ad oggi non è certo possibile dire che abbia portato un grande incremento nell’espressione artistica mondiale. Per ciò che appare ai più la Biennale si riduce a una grande macchina di propaganda e di potere. Dall’orinatoio di Duchamp (1917) alla Merda d’artista di Piero Manzoni (1961) il filo conduttore è lo sconcerto e, non di rado, la celebrazione dell’opera di dissacrazione totale delle espressioni artistiche.

Baciamo le mani vossìa..


GIANLUCA BARILE E PAPA BERGOGLIO
GIANLUCA BARILE E PAPA BERGOGLIO
Bertone sta per lasciare le redini della Segreteria di Stato. Anzi, come dagoanticipato, ha già presentato le dimissioni a Papa Francesco (che però prende tempo e nicchia e non sa se accettarle subito o rimandare "per il bene della Chiesa"). In ogni caso, Tarcisione, prima di fare un passo indietro, ha bisogno di consolidare la sua eredità di potere nella Santa Sede.

L'impronunciabile segreto



Chi era,realmente,Don Luigi Villa?                      del dott. Franco Adessa     
Per un caso fortuito ed ironico della Provvidenza, mi recai,un giorno, all’Istituto di Padre Luigi Villa, con diverse riviste e libri da consegnargli.Dopo i primi incontri, però, fui costretto a notare che, intorno a me,
amici, conoscenti e sacerdoti, manifestavano un certo disagio nel sentirmi parlar bene di questa mia nuova conoscenza. Fu in occasione di un ennesimo “spassionato”consiglio di prendere le distanze da lui che reagii, rivolgendomi direttamente a Dio. Gli chiesi un “segno” per indicarmi la giusta via da seguire.
 Pochi giorni dopo, questo segno” arrivò.

La vitalità della Chiesa di mm(Melloni e Mancuso), sponsor del vescovo di Roma


Si consolida la ripresa - Parlano Melloni, Magister e Mancuso

La sottile gestualità del Papa gesuita

Umiliati e secolarizzati, ma all’assalto dei sacramenti

Le omelie a braccio di Francesco funzionano più dei video di David Bowie,quelli in cui si vede un prete che seduce una suora in un bordello. Ma nonostante tali episodi capaci di “suscitare la preoccupazione di qualunque coscienza liberale”, come scriveva domenica scorsa sul Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia, la chiesa mostra una sua vitalità, una ripresa della partecipazione popolare ai riti plurisecolari e un accostamento maggiore ai sacramenti rispetto a qualche anno fa.

Lo chiamerà a Santa Marta?

marinoCon un cattolico “adulto” al Campidoglio, il papa che farà?

La politica “è cosa vostra”, ha detto Francesco ai vescovi italiani lo scorso 23 maggio. Ma tutto fa prevedere che anche lui si troverà presto alle strette su questo terreno minato.
Da lunedì 10 giugno Roma avrà un nuovo sindaco. E i pronostici danno in testa Ignazio Marino, uno di quei cattolici cosiddetti adulti “nel senso dell’atteggiamento di chi non dà più ascolto alla Chiesa e ai suoi pastori”.

Un aiutino ai miracoli?

Repubblica: “Radio Maria chiede agli anziani di fare testamento in suo favore”

ROMA – Racconta Repubblica che Radio Maria, nella persona di padre Livio Fanzaga, avrebbe mandato agli ascoltatori più anziani una lettera chiedendo di fare testamento in favore della Radio.

Una lettera con allegati un questionario (in cui si chiede di acconsentire a che un funzionario della Radio venga a casa per far firmare il testamento) e un bollettino postale.
Questo il testo della lettera, secondo Repubblica:

Eroi perduti

Fortunato il paese che ha bisogno di eroi e (soprattutto) che ha Tolkien

In principio fu Franco Cardini. Sua, l’intuizione. Giusto trent’anni fa, mentre la critica strabuzzava gli occhi  – tra lo stupore e il fastidio – davanti all’accoglienza entusiastica del pubblico per Il Signore degli anelli, lo studioso fiorentino azzardò l’analisi più acuta: il viaggio della Compagnia dell’Anello, come gruppo e in termini di singoli, altro non è che un viaggio nell’Oltretomba, nell’Aldilà, e in quanto tale un iter iniziatico, a conclusione del quale tutti raggiungono un mutamento di status, un cambiamento interiore, attraverso una serie di prove materiali e spirituali da superare.

giovedì 6 giugno 2013

Il castigo delle api dei demoni

La Monsanto utilizzerà api robotizzate per impollinare le proprie coltivazioni

Clicca per ingrandire
Gli impollinatori svolgono un ruolo fondamentale nella riproduzione sessuale delle piante. Quando mangiate una mandorla, una barbabietola, un’anguria o anche quando bevete il vostro caffè, state degustando il frutto dell’antico rapporto tra fiori e animali impollinatori.
Purtroppo, dagli anni novanta, la salute delle api, in tutto il mondo, è stata in pericolo anche grazie all’incremento dei punti di prova di nuovi pesticidi tossici, creati da aziende come Shell e Bayer fra le altre.

Tiara no, stemma sì.

Ratzinger vuol tenere lo stemma
Ha rinunciato spontaneamente al pontificato ma ora ne vuol ugualmente mantenere i simboli

È andata a vuoto la missione del cardinal Montezemolo
«Santo Padre, dopo aver rinunciato al pontificato non pensa di cambiare lo stemma?» «Grazie, non intendo modificarlo». Questa è la sintesi del tentativo operato dal cardinale Andrea Carlo di Montezemolo presso Benedetto XVI perché mutasse lo stemma usato dal 2005 al 2013, adottandone uno nuovo rapportato alla situazione (inattesa e con precedenti limitati e indietro nei secoli) del pontefice emerito. È lo stesso presule, esperto di araldica ecclesiastica, a darne notizia sul fascicolo n. 113 della rivista Nobiltà, nell'articolo «Un nuovo stemma per un papa emerito?».

Tempi duri per la Chiesa?

Da Sant’Alfonso Maria de’ Liguori al “Vescovo di Roma” Francesco

di Carlo Di Pietro

Tempi duri per la Chiesa? Con le “dimissioni” di Papa Ratzinger e con l’elezione al Soglio del cardinal Bergoglio, oggi Papa Francesco, numerosi critici e studiosi del cattolicesimo e della cattolicità in tutte le sue espressioni e forme, si sono addentrati in dibattiti e dispute teologiche, dottrinali, liturgiche, disciplinari. Uno dei principali temi affrontati è proprio quello dell’Autorità, requisito che acclude anche elementi quali l’indefettibilità, l’estraneità all’errore, la “tradizionalità”, ecc …

Tradizionalisti: come una sétta e come dei fanatici..

La copertina del volume
LA COPERTINA DEL VOLUME

Retroscena del potere nei diari vaticani

Un libro del giornalista ed esperto di informazione religiosa del Catholic News Service John Thavis

Un libro di retroscena. Ma di qualità nello stile del migliore giornalismo anglosassone. Che non fa sconti. Nel senso che dalla lettura emergono i problemi così come sono, senza prediche o sovrastrutture ideologiche o posizioni precostituite. Non abbiamo un autore che piega i fatti alle sue teorie.

Attraverso la viva voce della vasta galleria di personaggi che incontriamo, il lettore attento capisce che si trova di fronte un mondo che segue senza indugio regole sue proprie. Stiamo parlando del Vaticano (ovviamente) e del libro di John Thavis. Corrispondente a Roma del Catholic News Service (l’agenzia stampa dei vescovi statunitensi), quindi capo dell’ufficio di corrispondenza romana della stessa agenzia, Thavis per 40 anni ha seguito da vicino il Vaticano, prima di andarsene in pensione l’anno scorso e dedicarsi a questo libro che raccoglie aneddotica, ricordi personali, scene alle quali ha assistito di persona.

Nello stile anglosassone non troviamo una teoria su quanto l’Autore ha visto e vissuto. Troviamo un racconto gustoso e godibile, di grande interesse nel delineare caratteri e caratteristiche.  «Ho scritto questo libro – spiega tra la’ltro Thavis – pensando che di solito il giornalismo si concentra sul potere del Vaticano e sul suo impatto a livello istituzionale. Invece volevo rendere conto del alato umano, che rende il Vaticano un luogo affascinante».

L’obiettivo è riuscito grazie alla galleria di personaggi, minori ma influenti, che vengono raccontati a colloquio col giornalista. Gustosi i dietro le quinte dei viaggi papali (e delle loro peculiari modalità organizzative) o il racconto del picco di interesse assunto dal viaggio in Germania col famoso discorso di Ratisbona di Benedetto XVI. Ci sono poi i retroscena relativi all’ipotesi di beatificazione di Pio XII e la trattativa con i tradizionalisti voluta da Benedetto XVI, del cui pontificato si parla diffusamente. E via dicendo. Del resto 40 anni di professione significano la padronanza di una grande quantità di dettagli, tantissime persone incontrate a tutti i livelli della complessa gerarchia vaticana, un bagaglio enorme di pettegolezzi e la conoscenza dei sommovimenti interni di una grande organizzazione.

Gustosa la conversazione con un funzionario di Curia che accetta di parlare con il giornalista, al telefono, solo quando il suo ufficio è vuoto e dunque al riparo da orecchie indiscrete. Oggetto della conversazione erano i tradizionalisti e di tentativi di ricucire lo strappo. La mia fonte – scrive Thavis – aveva appena cominciato a parlare descrivendoli come una sétta e come dei fanatici. Mi sedetti – nota – ed ascoltai un’esibizione verbale di mezz’ora.

Quello che emerge è un sistema organizzativo ed un modello di governo. Il lettore avrà la sorpresa di scoprirlo e di valutarlo. Oltre ai gustosi racconti, è qui il pregio veramente notevole del libro.
 FABRIZIO MASTROFINI
ROMA

 Thavis J., Diari Vaticani, Castelvecchi, Roma 2013: 288 pp., 25 euro Oppure in inglese: Vatican Diaries, Viking, 2013; USD 27,95

Cercheranno ancora Dio!?

Miseria del laicismo
Il primo gesto filosofico consiste sempre nell’esercizio del dubbio, vuoi anche nella cartesiana forma “iperbolica”, rispetto ai luoghi comuni e alle verità inerzialmente ammesse dai più. Il cosiddetto laicismo può, a giusto titolo, costituire un fecondo luogo di esercizio del dubbio filosofico. Il laiscimo – vera e propria religione del nostro tempo – si presenta urbi et orbi come ideologia neutra e avalutativa, che assume come scopo primario la liberazione dell’uomo dalle visioni assolutistiche, quando non fondamentalistiche, e dunque anzitutto da quelle religiose.

Non solo serpenti velenosi..


L'altra metà di Gaza, sospesi fra la vita e la morteStriscia di Gaza, in questo angolo di terra il conflitto è entrato nella vita di tutti i giorni. La guerra la si fa in due. Anche se i servizi giornalistici sono quasi sempre riferiti a Gaza, a di là del valico di Karni, al di qua, in territorio israeliano, il lavoro nei campi (qui è terra di contadini) non segue i cicli naturali, ma quelli del conflitto. Gli agricoltori e i braccianti, sia israeliani che immigrati stranieri, possono coltivare solo tra un allarme e l’altro. I bunker, costruiti a fianco delle serre, dentro le case, sui marciapiedi, ad ogni fermata d’autobus, sono l’ultimo bastione fra la vita e la morte.

Ma coi vescovi che ci sono, non tutto il male vien per nuocere.. anzi!


Diario Vaticano / La piaga del divorzio tra vescovo e diocesi

Papa Francesco martella contro le ambizioni di carriera. Tra cui il voler passare da una cattedra episcopale a un'altra e poi a un'altra ancora. Ma il proposito di legare indissolubilmente un vescovo alla sua diocesi è finora caduto nel vuoto. I curriculum dei cardinali ne sono la prova

di ***
CITTÀ DEL VATICANO, 6 giugno 2013 – Uno dei temi ricorrenti della predicazione di papa Jorge Mario Bergoglio è la messa in guardia dal carrierismo ecclesiastico. Più volte, sia nelle omelie delle messe mattutine a Santa Marta, sia in quelle pronunciate in occasioni solenni, il pontefice venuto "dalla fine del mondo" denuncia una tentazione antica, che in effetti risale ai tempi di Gesù, quando gli apostoli, raccontano i Vangeli, battagliavano tra loro su chi fosse il più grande.
La denuncia del carrierismo ecclesiastico non è comunque – se non per la più frequente reiterazione – un'esclusiva dell’attuale stagione papale.

Snake venom shall wakeup them? Scarcely!



Papa “buono”, quello “cattivo” e gli ebrei
Pubblichiamo la prima parte (su tre) di un'intervista a Sergio Minerbi, ex ambasciatore di Israele a Bruxelles e professore all’Università Ebraica di Gerusalemme.
Mai farsi prendere dall’entusiasmo per le prime impressioni superficiali.
Leggere sempre i documenti originali prima di esprimere un parere.

mercoledì 5 giugno 2013

De fructibus


Radcliffe scrive sul battesimo, ma in Inghilterra i sacramenti sono in calo

Il sacramento del battesimo
IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO

I numeri certificano che sono meno della metà nel confronto tra il 1964 e il 2010

E’ fresca di stampa l’edizione italiana dell’ultimo testo del domenicano inglese Timothy Radcliffe (Prendi il largo!, Queriniana 2013 pp. 384 28,50 euro) che Vatican Insider aveva recensito nel testo originale dello scorso anno (Take the Plunge Continuum London 2012). Un’appassionata analisi sul significato dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, in particolare battesimo e confermazione alla ricerca della loro incidenza sulla vita dei cristiani. A partire da una constatazione dell’esistente: “La Chiesa è in primo luogo una comunità di battezzati. Il battesimo è il grande mistero della nostra fede. Ma non sempre si ha questa impressione”.