Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
martedì 20 maggio 2014
Favola argentina
C’era una volta un Re…
In un lontano paese, c’era una volta un Re, vedovo, che aveva un’unica figlia che adorava, destinata a ereditare non solo l’ingente patrimonio, ma soprattutto le responsabilità di governo di un intero popolo. Avvenne che la figlia, Principessa, conobbe un bravo Principe e decisero di sposarsi, con grande gioia del Re che non vedeva l’ora di dare una discendenza al suo Casato. Giunse il giorno delle nozze preparate con una magnificenza indescrivibile tra il tripudio non solo della Corte e dei più alti dignitari e nobili convenuti da ogni parte del mondo, ma anche dei sudditi che amavano il loro Re perché era buono, generoso e timorato di Dio, e si impegnava perché non venisse mai meno la Giustizia nel suo Regno.
Ateologia
La teologia atea: il caso Vito Mancuso
Nella storia della Chiesa è curioso il fenomeno per cui molti dei più feroci anticlericali siano stati ex-seminaristi. Due esempi curiosi su tutti: il dittatore Stalin e il quasi matematico Odifreddi (l’elenco è lungo).
Il teologo Vito Mancuso è a sé stante: dopo essersi spretato ha cominciato anche lui a combattere la Chiesa, ma professando contemporaneamente una forma di spiritualismo cristiano-buddhista-vegano-ecologista, un moralismo laico e sincretista basato su termini new-age come “empatia”, “armonia”, “energia” ecc.
In excelsis..?
Pietro Orlandi: "Bergoglio mi ha deluso, Emanuela resta un tabù"
"Con Francesco c'è una chiusura ancora maggiore di quella di questi 31 anni". Pietro Orlandi, fratello di Emanuela (scomparsa dal Vaticano nel 1983), si sfoga in una lunga intervista ad Affaritaliani.it: "Da Bergoglio mi aspettavo un'apertura ma mi ha deluso. Telefona a moltissime persone ma per mia madre, che sta lì a 100 metri, in 30 anni non c'è stata nemmeno una parola di conforto. C'è chi sa la verità, ma non la diranno mai perché minerebbe l'immagine della Chiesa. Coinvolti anche mafia e massoneria".
Fantasia… del lunedì
dell’ Avvocato Julo Alberto junior Scopetani
Come preannunciato ieri dal dott. Rigoletto Corsini, e scusandosi per il ritardo, l’ Avvocato Julo Alberto junior Scopetani ci ha inviato:
Lettera di Padre Giuda Rosarione Zummarco (Dicette e Facette) dei frati iscariotiti a Monsignor Albertiello Alberti-elli dei Favini che li tradizionaliste infame chiamano delli Favoni.
Lettera di Padre Giuda Rosarione Zummarco (Dicette e Facette) dei frati iscariotiti a Monsignor Albertiello Alberti-elli dei Favini che li tradizionaliste infame chiamano delli Favoni.
Colpito e affondato.
Lunedì 19 maggio, la mattina stessa dell’apertura dell’assemblea plenaria della conferenza episcopale italiana, introdotta nel pomeriggio da undiscorso del papa in persona, un laconico comunicato ha dato notizia della destituzione di un arcivescovo di primo piano nella patria di Jorge Mario Bergoglio:
“Il Santo Padre Francesco ha nominato membro della congregazione per la dottrina della fede nell’erigenda commissione di esame dei ricorsi di ecclesiastici per ‘delicta graviora’ S.E. Mons. José Luis Mollaghan, finora arcivescovo metropolita di Rosario (Argentina)”.
lunedì 19 maggio 2014
Oppubbàcco! (non ditelo a Fellay..)
Il Numero della Bestia
Mi ha sempre incuriosito il capitolo 13 dell’Apocalisse, quello in cui San Giovanni parla delle due Bestie, quella del Mare, l’Anticristo e quella della Terra, il Falso Profeta. In particolare per me sono notevoli i versetti che vanno dal 16 al 18 quelli che recitano “ Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tale cifra è seicentosessantasei.”
Nono-do sulla famiglia!
Sinodo sulla famiglia????????????????????????????????????
La DIOCESI DI PADOVA per le unioni di persone dello stesso sesso
La quinta tappa di
avvicinamento al sinodo dedicato alla famiglia (che vivrà un primo
momento importante in ottobre) riporta una riflessione di coniugi
Benciolini, medico legale impegnato sui temi della bioetica lui,
psicologa e psicoterapeuta lei. «In una chiesa di persone adulte –
scrivono – dev’esserci lo spazio per la voce di chi vive esperienze
omoaffettive. Sgombrando il campo da luoghi comuni pesantemente
offensivi».
14/04/2014
Osserviamo che, a differenza di altri temi, pur di grande rilevanza e complessità, sia teologica che pastorale, quello dellerelazioni omosessuali viene
qui posto per la prima volta, e in maniera esplicita, all’attenzione di
tutta la comunità dei credenti. Sentiamo, dunque, la particolare
responsabilità che questi specifici interrogativi ci pongono come laici
che vivono l’esperienza familiare e, per alcuni di noi, anche l’impegno
nello studio delle scienze umane.
Papa Francesco, la Cei e un discorso responsabile forte e misericordioso
Papa Francesco, la Cei e un discorso responsabile forte e misericordioso
Nuova puntata di "Radio Elefante", la rubrica video di Giuliano Ferrara
Per la prima volta nella storia un Papa inaugura i lavori dell'assemblea generale della Cei, la Conferenza Episcopale italiana.
© - FOGLIO QUOTIDIANO
Perché "Questo papa piace troppo"?
Il video confronto tra Giuliano Ferrara e Leoluca Orlando
Una chiacchierata su Papa Francesco sotto il sole della Sicilia tra Giuliano Ferrara e Leoluca Orlando. Un modo per capire e approfondire il perché "Questo Papa piace troppo". Ecco il video integrale del dibattito che si è tenuto a Villa Filippina a Palermo ed è stato moderato dal coordinatore di Livesicilia, Roberto Puglisi.
-
Livesicilia con Ferrara e Orlando per discutere sul Papa
- di Live Sicilia
- 1 giorno fa
- 108 visualizzazioni
© - FOGLIO QUOTIDIANO
Apriranno gli occhi?
La vera missione? In America ed Europa sulla vita, dice il card. O’Malley
Se fino a qualche decennio fa il luogo più difficile da evangelizzare sarebbero stati gli altopiani di Papua Nuova Guinea, oggi “la missione più dura che ci sia al mondo è evangelizzare gli Stati Uniti e l’Europa occidentale, dove la società vive in ciò che si può definire un residuo di cultura cristiana”. Sono parole del cardinale Sean O’Malley, durante il suo intervento al decimo National Catholic Prayer Breakfast che si è tenuto a Washington nei giorni scorsi.
Ma che carini: vogliono il bene della (loro) chiesa..!
Repubblica: basta preti celibi per il bene della Chiesa
La lettera che le 26 donne dei preti hanno scritto a Papa Bergoglio ha riaperto un dibattito in realtà mai spento sulla necessità del celibato dei preti. Scrivendo al Pontefice quelle signore che qualche tempo fa erano bollate come "concubine" chiedono attenzione, chiedono che la Chiesa apra gli occhi su questa realtà. Repubblica, in un editoriale di Vito Mancuso, si inserisce nel dibattito sostenendo di fatto la necessità, per il bene della Chiesa di abolire il celibato.
Vade retro! (a chi?)
Getty Images/Franco Origlia/Stringer |
Bergoglio vuol cambiare, i vescovi italiani non troppo
Il 19 maggio appuntamento del papa con l’assemblea dei vescovi italiani, tra divisioni e dissapori
Un anno dopo ancora in Vaticano: l’appuntamento del papa con l’assemblea dei vescovi italiani si ripete, come da tradizione, a maggio, ma stavolta c’è qualcosa che non va.
Specchio, specchio delle mie brame..
“Quei visi inespressivi”
Vescovi commissariati e in fibrillazione, alla Cei arriva il Papa. Che dirà?
Lunedì la prolusione di Bergoglio. E’ la prima volta. Il cambio di registro sui temi etici. Silenzi che sanno di critica
Lunedì alle 17 Papa Francesco aprirà la sessantaseiesima Assemblea generale della Cei, nell’Aula nuova del Sinodo. Non era mai accaduto prima che fosse il Pontefice a tenere il discorso programmatico davanti ai vescovi italiani. Era stato il cardinale presidente, Angelo Bagnasco, ad annunciare nelle scorse settimane che “l’invito” a tenere la prolusione inaugurale aveva “incontrato la pronta disponibilità del Santo Padre”, che comunque – nota non marginale – “aveva in animo la medesima intenzione”. Invito o no, dunque, Francesco avrebbe in ogni caso aperto lui i lavori.
domenica 18 maggio 2014
La moglie del prete
Quei preti che lasciano per amore di una donna
Dal 1970 al 1995 ci sono stati 46mila abbandoni, non solo per un matrimonio. La lettera delle 26 donne dei preti al papa diffusa da Vatican Insider riaccende il dibattito
A riaccendere i riflettori sulla "fuga dal sacerdozio" è la lettera (divulgata da "Vatican Insider") scritta a papa Francesco da 26 donne che affermano di vivere relazioni sentimentali con dei preti. "Calcolarne il numero non è affatto semplice, esistono cifre ufficiali, diffuse dal Vaticano, ma si tratta solo di numeri indicativi a causa dell’oggettiva difficoltà a reperire i dati", spiega lo studioso Davide Romano che ha effettuato uno studio su questo tema.
Tempo di “riabilitazioni”.
Il nostro contributo alla riabilitazione di Don Lorenzo Milani
Viviamo, come ognun sa, in un luminoso momento di novità. Sulla strada del rinnovamento è oggi di gran moda la riabilitazione di personaggi che non sono stati “condannati” dai beceri reazionari, ma semplicemente giudicati dalla Storia. E allora portiamo il nostro contributo alla “riabilitazione” di Don Lorenzo Milani, così che il lettore possa conoscerlo meglio.
Su gentile concessione dell’editore Marco Solfanelli, proponiamo alla vostra attenzione il 13° capitolo del libro di Pucci Cipriani “La Memoria negata”.
Titolo del capitolo:
Mons. Luigi Stefani: quando la Carità porta il cappello alpino (pagg. 157 segg.)
In Curia, regnante il cardinal Benelli, come spesso succedeva, dissero che Sua Eminenza era assente e che, comunque, la risposta era “no”. Come poco cambian le Curie, ieri… come oggi!
E così a Monsignor Luigi Stefani — prete scomodo — non gli furono concessi i funerali nel Duomo della sua Firenze, davanti alla beneamata Misericordia dove, per oltre trent’anni, aveva svolto il suo apostolato come assistente spirituale (nominato nel 1948 dal Servo di Dio, il Cardinale Elia Dalla Costa) e a tre passi dalla chiesa di Santa Maria Margherita de’ Ricci di via del Corso, della quale era stato nominato parroco, due anni prima dal venerato arcivescovo Ermenegildo Florit, il quale, per mettere in risalto i meriti del “prete fedele”, lo aveva creato monsignore.
Su gentile concessione dell’editore Marco Solfanelli, proponiamo alla vostra attenzione il 13° capitolo del libro di Pucci Cipriani “La Memoria negata”.
Titolo del capitolo:
Mons. Luigi Stefani: quando la Carità porta il cappello alpino (pagg. 157 segg.)
In Curia, regnante il cardinal Benelli, come spesso succedeva, dissero che Sua Eminenza era assente e che, comunque, la risposta era “no”. Come poco cambian le Curie, ieri… come oggi!
E così a Monsignor Luigi Stefani — prete scomodo — non gli furono concessi i funerali nel Duomo della sua Firenze, davanti alla beneamata Misericordia dove, per oltre trent’anni, aveva svolto il suo apostolato come assistente spirituale (nominato nel 1948 dal Servo di Dio, il Cardinale Elia Dalla Costa) e a tre passi dalla chiesa di Santa Maria Margherita de’ Ricci di via del Corso, della quale era stato nominato parroco, due anni prima dal venerato arcivescovo Ermenegildo Florit, il quale, per mettere in risalto i meriti del “prete fedele”, lo aveva creato monsignore.
LUPI TRAVESTITI DA AGNELLI
Mons. Nunzio Galantino, uno dei volti della nuova chiesa
Avevamo deciso di non enfatizzare la notizia anche perché, per dirla tutta, leggendo l'intervista concessa damons. Nunzio Galantino al quotidiano QN (Il Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione) ci siamo resi conto che ormai si è raggiunto un tale stadio di spudoratezza e traviamento che sarebbe stato meglio far passare tale intervista sotto silenzio e non far emergere l'imbarazzante situazione in cui versano anche molti vescovi (tenuti per di più a ricoprire ruoli chiave all'interno dei vertici delle autorità ecclesiali) e con essi la chiesa che con l'avvento di Papa Bergoglio si sta materializzando. Tuttavia, sollecitati dalle numerose segnalazioni dei nostri lettori, ritorniamo sull'accaduto e, con molta e molta pena, ne diamo notizia (i punti esclamativi e le sottolineature sono nostri).
Ecco le parole di mons. Nunzio Galantino, scelto da Papa Bergoglio per ricoprire il ruolo di segretario generale della Conferenza episcopale italiana: «Con Papa Francesco la Chiesa italiana ha un’occasione straordinaria di riposizionarsi rispetto alle attese spirituali, morali e culturali». Certo, nell’episcopato «in molti ancora arrancano», ma «dice una balla» chi sostiene che i vescovi in blocco «siano indietro sulla storia: abbiamo un cervello e non soffriamo della sindrome dell’imbarazzo».
Fra una settimana Francesco, unico Pontefice nella storia, terrà la prolusione iniziale dell’assemblea generale della Cei: bacchetterà i vescovi come l’anno scorso, quando vi ha incontrato per la prima volta?
Bergoglio's evangeli football club
Agostino Vallini e Crescenzio Sepe, le vite incrociate dei due cardinali. E se andassero in curva tra gli ultrà?
I suoi due scudetti da vescovo Agostino Vallini, antico supporter del Grande Torino e odierno vicario del Papa per la diocesi di Roma, non li ha festeggiati al Circo Massimo, aggiungendo un tocco di giallo al rosso della porpora, bensì all’ombra del Vesuvio, tra il 1987 e il 1990, nell’anno terzo e sesto dell’era Maradona. Una eruzione di gioia perfettamente monocromatica tra cielo e mare: “Un vero tripudio!
Non urlerà nè piangerà..|
IL MURO DELL’ APARTHEID PREPARATO A FESTA ! (Perchè Francesco non veda lo scempio di Israele ?)
“Muro bianco e check point pedonale nuovo! Sembra che lo stiano preparando a festa. Che Papa Francesco abbia nella sua mente pensato di fare un salto? E sapendo la sua imprevedibilita’ hanno messo le mani davanti? Beh se non altro chi passa non si prende la pioggia. Magra consolazione ma e’ la realta’. Fotografandolo oggi ci ho scherzato con i taxisti che mi hanno detto: “ora e’ davvero bello sister”! Avrei voluto urlare e piangere!”
Donatella Lessio
come è adesso
Per il momento.. dixit Pedro!
«Caro Francesco...». Le «donne dei preti» scrivono al Papa
La lettera di 26 firmatarie italiane «coinvolte sentimentalmente con un sacerdote o religioso»: si appellano a Bergoglio e gli chiedono di rivedere la legge sul celibato
«Caro Papa Francesco, siamo un gruppo di donne da tutte le parti d'Italia (e non solo) che ti scrive per rompere il muro di silenzio e indifferenza con cui ci scontriamo ogni giorno. Ognuna di noi sta vivendo, ha vissuto o vorrebbe vivere una relazione d'amore con un sacerdote, di cui è innamorata».
Adelante Pedro! con juicio..dal sincretismo al concreti(ni)smo
Divorziati, Scherer: dal Sinodo un’apertura della Chiesa, con certi limiti
Parla l’Arcivescovo di San Paolo, membro del Consiglio della Segreteria: «Affermare la Parola di Gesù sempre, ma anche andare incontro alle situazioni concrete»
Sui divorziati risposati, che sarà «una delle questioni» affrontate dal Sinodo straordinario di ottobre, la Chiesa si apra «alle situazioni storiche, concrete, per dare speranza e mostrare la via della misericordia», pur resta entro «certi limiti». Lo ha affermato a Radio Vaticana il cardinale Odilo Pedro Scherer, arcivescovo di San Paolo e membro del Consiglio della Segreteria del Sinodo.
«Cosa fare? Dire che queste persone non hanno più niente a che fare con la Chiesa, che la Chiesa non ha più niente per loro?», si è domandato il Porporato brasiliano che figurava tra i papabili dello scorso Conclave.
Optional
Cattolici, attenzione, non pregate troppo…
Vicenda
dei Francescani dell’Immacolata, dichiarazioni del segretario della Cei
monsignor Galantino, ed altri “casi” che potremmo citare… “in materia”.
Che cosa hanno in comune, principalmente?
Una enorme, pesante, (forse) inimmaginabile caratteristica: sembra che la preghiera per certi cattolici sia diventata un optional, che se ne possa fare a meno, che sia inopportuna in certi casi, che se troppo “praticata” non vada proprio bene, e questo riferimento (per chi prega troppo) è specificamente rivolto ai buoni francescani dell’Immacolata, castigati in maniera tale da far pensare alla persecuzione subìta da padre Pio (oggi santo) da Pietrelcina.
di Giovanni Lugaresi
Una enorme, pesante, (forse) inimmaginabile caratteristica: sembra che la preghiera per certi cattolici sia diventata un optional, che se ne possa fare a meno, che sia inopportuna in certi casi, che se troppo “praticata” non vada proprio bene, e questo riferimento (per chi prega troppo) è specificamente rivolto ai buoni francescani dell’Immacolata, castigati in maniera tale da far pensare alla persecuzione subìta da padre Pio (oggi santo) da Pietrelcina.
di Giovanni Lugaresi
sabato 17 maggio 2014
Un Renzi in Vaticano..
Papa: M. Politi, "La rivoluzione è all'inizio, l'esito incerto"
AGI
(Salvatore
Izzo) "Ripulire lo Ior e le finanze vaticane e' una fatica immane. La
rivoluzione e' agli inizi: l'esito e' incerto e il tempo non e' molto".
Lo scrive Marco Politi, uno dei vaticanisti piu' conosciuti (firma
prima del Messaggero, poi di Repubblica, oggi del Fatto) nel suo libro
"Francesco tra i lupi", edito da Laterza. "In Vaticano - denuncia -
crescono le resistenze ai suoi audaci programmi di rifondazione della
Chiesa come la partecipazione dei vescovi al governo ecclesiale,
l'inserimento di donne ai vertici decisionali, l'approccio nuovo a
divorziati e omosessuali".
Le foglie degli alberi sono verdi in primavera
[Danilo Quinto su Introvigne, Galantino & C.] "Le foglie degli alberi sono verdi in primavera"
Le foglie degli alberi sono verdi in primavera
di Danilo Quinto
Ogni giorno, Massimo Introvigne, su La Nuova Bussola Quotidiana, «spiega ai lettori che cosa ha veramente detto il Papa». Se ne avverte il bisogno, in effetti. «Metodicamente» - egli scrive. «Non,
come scrive qualcuno, “arrampicandosi sugli specchi”, ma semplicemente
aprendo e chiudendo, con pazienza, le virgolette per far conoscere le
parole esatte del Papa e non le loro più o meno maliziose
interpretazioni». Bisogna dare atto al reggente nazionale vicario
di Alleanza Cattolica che obiettivamente supplisce alle vistose carenze
che manifestano gli organi preposti della Santa Sede, che spesso si
astengono dal commentare o dall’interpretare, forse perché comprendono –
loro - che l’impresa è così grande che quando si azzardano a farlo,
compiono danni irreparabili. Il compito che si è assunto Introvigne è,
quindi, lodevole e volenteroso.
Non tutti i cardinali si sentono cardinali
Conchita Wurst, l’arcivescovo di Vienna Schönborn la “benedice”: “Merita rispetto”
Il cardinale austriaco, ex alunno di Benedetto XVI: "Non tutti che sono nati uomini, si sentono uomini e la stessa cosa può valere per le donne". L'alto prelato non è nuovo a "aperture" e incidenti diplomatici
La benedizione del cardinale Christoph Schönborn per Conchita Wurst. Nel “giardino variopinto del Signore c’è spazio per tutte le moltitudini”. L’arcivescovo di Vienna, ex alunno di Benedetto XVIe coordinatore del gruppo di discepoli del Papa emerito, i Ratzinger Schülerkreis, non nuovo adaperture anticonformiste, è intervenuto in difesa della drag queen venticinquenne che ha stravinto l’Eurovision song contest.
Voli vaticani
Notizia intrigante…osservazioni impertinenti
Dopo la notizia esclusiva diffusa dal sito americano Rorate Caeli, si sono susseguite aggiunte e precisazioni. La notizia è quella dell’incontro fra Papa Francesco e Mons. Fellay, Superiore Generale della Fraternità San Pio X, svoltosi nell’albergo Santa Marta, a tutt’oggi residenza ufficiale di papa Bergoglio.
Dopo quanto pubblicato sembra ragionevole ritenere, a tutt’oggi, 12 maggio, che vi sia stato solo un breve incontro per un saluto informale, al termine del pranzo, che peraltro papa Bergoglio avrebbe consumato, come al solito, in un angolo della sala, mentre Mons. Fellay, i suoi due Assistenti e gli ufficiali dell’EcclesiaDei: Mons. Pozzo e Mons. Di Noia, avrebbero consumato per conto loro.
Un vaticanista solitamente bene informato, nel suo pezzo ha voluto aggiungere una nota di colore: “Quando Francesco si è alzato a fine cena, il superiore della Fraternità San Pio X ha fatto lo stesso ed è andato verso il Papa, inginocchiandosi per chiedere una benedizione.” (Vatican Insider)
Non sappiamo quanto sia attendibile questo particolare, poiché a parte l’irritualità, l’informatore è notoriamente portato a descrivere i fatti in modo che coincidano con il suo convincimento che la Fraternità San Pio X debba sottomettersi incondizionatamente a Roma.
Da parte sua, la Fraternità ha tenuto a precisare che si è trattato di un brevissimo saluto di cortesia, senza implicazioni di alcun genere, per di più del tutto casuale ed estemporaneo (DICI).
Dopo quanto pubblicato sembra ragionevole ritenere, a tutt’oggi, 12 maggio, che vi sia stato solo un breve incontro per un saluto informale, al termine del pranzo, che peraltro papa Bergoglio avrebbe consumato, come al solito, in un angolo della sala, mentre Mons. Fellay, i suoi due Assistenti e gli ufficiali dell’EcclesiaDei: Mons. Pozzo e Mons. Di Noia, avrebbero consumato per conto loro.
Un vaticanista solitamente bene informato, nel suo pezzo ha voluto aggiungere una nota di colore: “Quando Francesco si è alzato a fine cena, il superiore della Fraternità San Pio X ha fatto lo stesso ed è andato verso il Papa, inginocchiandosi per chiedere una benedizione.” (Vatican Insider)
Non sappiamo quanto sia attendibile questo particolare, poiché a parte l’irritualità, l’informatore è notoriamente portato a descrivere i fatti in modo che coincidano con il suo convincimento che la Fraternità San Pio X debba sottomettersi incondizionatamente a Roma.
Da parte sua, la Fraternità ha tenuto a precisare che si è trattato di un brevissimo saluto di cortesia, senza implicazioni di alcun genere, per di più del tutto casuale ed estemporaneo (DICI).
Il Forteto, cronaca di un incubo
Ma non solo. Se per lunghissimo tempo sono stati possibili perversioni e abusi consumati nella comunità del “profeta”Rodolfo Fiesoli è anche perché molti, troppi, hanno chiuso occhi e orecchi. Un Convegno a Firenze, il 20 maggio, e un’interessante intervista su Imola Oggi.
Redazione
.
Riscossa Cristiana si è già occupata più volte delle vicende della comunità Il Forteto (clicca QUI e QUI), in cui l’orrore era di casa, sotto la dittatura assoluta di Rodolfo Fiesoli. Ora che è diventato di pubblico dominio ciò che accadeva in un luogo nel quale avrebbero dovuto trovare rifugio e aiuto giovani in difficoltà, molte cose restano ancora da chiarire, molti interrogativi attendono una risposta.
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Riscossa Cristiana si è già occupata più volte delle vicende della comunità Il Forteto (clicca QUI e QUI), in cui l’orrore era di casa, sotto la dittatura assoluta di Rodolfo Fiesoli. Ora che è diventato di pubblico dominio ciò che accadeva in un luogo nel quale avrebbero dovuto trovare rifugio e aiuto giovani in difficoltà, molte cose restano ancora da chiarire, molti interrogativi attendono una risposta.
A Firenze, martedì 20 maggio, si terrà un Convegno – CLICCA QUI per il programma – su
“Il Forteto: destino e catastrofe del cattocomunismo”.
Lecca doc..
Interpretazioni autentiche … per sapere di volta in volta cosa intende dire veramente Bergoglio e ottenere così una seria interpretazione “autentica” vicaria, basta rivolgersi alla Bussola e a Introvigne in particolare, che non incontrerà nessuna difficoltà a formularla, almeno fino a quando non si presenti drammaticamente il caso di un “chi credete che io sia? ”. E non vorremmo allora essere nei panni dell’interprete, anche se della sua abilità nessuno può dubitare.
di Patrizia Fermani
Apprendiamo con sollievo da un editoriale di Introvigne sulla Bussola di ieri, del compito, forse meno impegnativo di quanto vorrebbe far credere l’autore, assunto ufficialmente dal suo giornale. Quello di fornire la interpretazione corretta del pensiero papale comunque e dovunque espresso. In piazza, in chiesa, ad alta quota o al microfono degli intervistatori di fiducia o in qualunque altra sede, istituzionale e non.
Apprendiamo con sollievo da un editoriale di Introvigne sulla Bussola di ieri, del compito, forse meno impegnativo di quanto vorrebbe far credere l’autore, assunto ufficialmente dal suo giornale. Quello di fornire la interpretazione corretta del pensiero papale comunque e dovunque espresso. In piazza, in chiesa, ad alta quota o al microfono degli intervistatori di fiducia o in qualunque altra sede, istituzionale e non.
venerdì 16 maggio 2014
LE SUPERCAZZOLE DEL MONSIGNORE
di Antonio Margheriti Mastino
Massì la dico la mia su mons. Nunzio
Galantino, voluto da Francesco e forse anche da Bagnasco alla segreteria
della CEI. La dico anche se onestamente mai avrei pensato di dover
sperperare così parte del mio tempo. Ma siccome sta avendo i suoi 5
minuti di notorietà eccoci qui a dirne. Ne parlo, ma senza volerci
perdere troppo tempo, e combattendo con gli sbadigli: comprendete la mia
frustrazione se passo or ora dalla lettura di Jean Guitton a questo
monsignore che per un lasso di tempo ha guadagnano il centro della
inarrestabile fiumana di parole vaticana.
Et voilà: ecco gli apostati confermati..!
Il Papa conferma la Liturgia del Cammino Neocatecumenale
Con una Lettera inviata all'iniziatore Kiko Argüello, viene riaffermata la validità degli Statuti approvati nel 2008Citta' del Vaticano,
La Segreteria di Stato ha inviato lo scorso 3 aprile una lettera del Santo Padre a Kiko Argüello, iniziatore, insieme Carmen Hernández, del Cammino Neocatecumenale, confermando la prassi liturgica del Cammino riguardo all’Eucarestia e alla Veglia Pasquale. Nella Lettera, il Santo Padre conferma che "per quanto riguarda la celebrazione della veglia pasquale e dell'Eucaristia domenicale, (...) gli articoli 12 e 13 [degli Statuti], letti nella loro interezza, costituiscono, pertanto, il quadro normativo di riferimento". Questa lettera è la risposta ad una missiva inviata in precedenza da Kiko Argüello al Papa, in cui manifestava la sua preoccupazione per alcune interpretazioni negative delle parole del Santo Padre rivolte a 12.000 neocatecumeni durante l'udienza del 1° febbraio 2014.
SULLA DEMOLIZIONE DELLA CHIESA E DEL PAPATO
PROFEZIA DI FATIMA SULLA DEMOLIZIONE DELLA CHIESA E DEL PAPATO
La
grande apostasia nella Religione della Verità, ha per inevitabile esito
il gran caos morale e sociale a livello globale. Non è forse ciò che si
delinea per il futuro di un mondo in mano a corrotti, atei e folli?
Alcune voci di quanti sono invischiati a
fondo in tali guai già cominciano a dichiararlo pubblicamente, come ha
fatto, per esempio Tony Blair sugli interventi degli alleati NATO: «l’intervento
occidentale per liberare la Libia da Gheddafi assassinandolo, è stata
una catastrofe; il minacciato intervento in Siria per rovesciare Assad è
ancora peggio; l’idea di cacciare dei dittatori laici s’è rivelata
cattiva, dato l’emergere distorcente di un Islam estremo così ostile
alla modernità, da configurare il più grosso pericolo alla sicurezza
globale del 21° secolo».
Ma i disastri non sono solo questi.
La barca coi buchi
La chiesa di Francesco in America perde i latinos (e non solo)
Il cardinale cappuccino Sean O’Malley, ora arcivescovo di Boston ma per molti anni prete di frontiera e fondatore nel 1973 del Centro Católico Hispano (associazione dedita ad assistere gli immigrati dell’America latina), aveva più volte lanciato l’allarme: tra i latinos l’adesione al cattolicesimo non è più granitica. Il rischio è quello di assistere a una lenta ma inarrestabile emorragia. Da qui, l’esigenza di andare a Nogales (Arizona) a celebrare una messa lungo la palizzata che segna il confine tra Stati Uniti e Messico, come avvenuto lo scorso 3 aprile.
Testiculos tenemus
La decisione ben motivata e coraggiosa del patriarca maronita Béchara Raï di accogliere il Papa in Terrasanta e alcune sue successive dichiarazioni hanno suscitato forti reazioni in Libano, una precisazione della Santa Sede e una valutazione sul merito dell’ambasciatore di Israele presso la Santa Sede Zion Evrony, Che non ha peli sulla lingua nell’esporre il suo punto di vista.
Attorno al pellegrinaggio di papa Francesco in Terrasanta si è sviluppata una vicenda particolare di interesse rilevante da diversi punti di vista, sia politico che religioso. Il tutto è nato dalla decisione del patriarca libanese maronita Béchara Raï, annunciata il 2 maggio, di voler essere presente in Terrasanta per “accogliere il Papa”.
Papesse in arrivo
Chiesa e impero. Lo schiaffo diplomatico della Germania al Vaticano
Il 7 maggio il consiglio dei ministri tedesco ha designato la democristiana Annette Schavan come nuovo ambasciatore di Germania presso la Santa Sede.
E il giorno dopo anche quello irlandese ha indicato una donna, Emma Madigan, come proprio rappresentante diplomatico presso il papa.
Non risulta che la Santa Sede avesse già concesso il gradimento alle due nomine. Se così, in entrambi i casi l’anticipata pubblicità data alle designazioni avrebbe messo la segreteria di Stato vaticana con le spalle al muro, costretta a decidere in pubblico, invece in segreto, se gradire o no le due ambasciatrici.
ESPRESSIVO
Prolusione di S. Em. Rev.ma Sig. Card. Velasio DE PAOLIS, Presidente emerito della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede
sul tema:
«I DIVORZIATI RISPOSATI E I SACRAMENTI DELL’EUCARESTIA E DELLA PENITENZA»
Premessa
Parliamo dei divorziati risposati, ma il discorso sostanzialmente vale per tutti coloro che vivono in situazioni familiari irregolari. La precisazione «risposati» sta a dire che il divorziato in quanto tale non è escluso dai sacramenti indicati nel titolo; lo è solo in quanto attenta un nuovo vincolo e comunque vive una situazione coniugale irregolare.
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