ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 8 novembre 2015

Scisma al galoppo

Lo scisma e l’eresia (di fatto) sono già tra noi?

Cave Papam?


Chi tocca il papa muore

Se l’opinione pubblica è rimasta scandalizzata a motivo delle persone all’interno del Vaticano che sembra abbiano “trafugato” documenti riservati con danno per l’immagine di Papa Bergoglio e dei suoi collaboratori, quanto più non dovremmo sentirci scandalizzati noi cattolici davanti al progressivo picconamento della Chiesa da parte dello stesso Bergoglio? Il quale, da quando è salito al soglio pontificio non ha fatto altro che “trafugare” la vera dottrina, cioè Gesù Cristo e la Sua Parola, consegnandola nelle mani dei nemici della Chiesa, vedi Scalfari e Repubblica, perché la frantumassero e la calpestassero a forza di menzogne mai smentite da Bergoglio, anzi spesso confermate dalla sala stampa vaticana.

Di tifo si muore ancora

tifoseria papista



Che fine hanno fatto le tifoserie papiste che pensano di essere cattoliche nella misura in cui fanno il tifo per il Papa?



Cominciamo subito col rinfrescare la memoria corta di buona parte dei lettori: questo Papa è stato eletto proprio da quei cardinali che avevano fatto ogni sgambetto possibile al suo dimissionario predecessore, e la sua ascesa al soglio ha coinciso con l'improvviso silenzio dei media sui cosiddetti "scandali" che si abbattevano quotidianamente sulla Chiesa retta da Benedetto XVI ed alle enormi opposizioni e difficoltà subite durante tutto il suo pontificato. Quelle note le trovate elencate qui. Per contro, oggi, registriamo indizi evangelicamente preoccupanti (guai quando tutti parleranno bene di voi!), grazie ai quali viene meglio alla luce un fenomeno curioso: quello della riduzione del cattolicesimo a tifoseria del Papa.

Risvegli, e no

Delitto di Ancona e la chiesa (mass-mediatica) post sinodale e bergogliana senza peccato

Brutto risveglio in questa assolata seconda domenica di novembre.
I GR stanno dando la notizia del "delitto di Ancona" che turba e scuote la tradizionale calma della mia regione anche perchè sembra che l'autore dell'efferrato delitto e del gravissimo ferimento del marito della vittima sia un ragazzo di appena 18 anni mentre  per la  fidanzatina del presunto omicida,  figlia delle vittime, "si profilerebbe anche una responsabilità".
Prendo da ANSA " Tragedia ad Ancona: una donna è stata uccisa a colpi di pistola in un'abitazione, in via Crivelli, mentre il marito è stato ferito gravemente, ed è stato trasportato in ospedale ed ora lotta tra la vita e la morte. A sparare sarebbe stata una persona fuggita poi a bordo di uno scooter. ...

Il prete Bbello


Don Fabio Corazzina: “Sì alle unioni civili gay ed ai matrimoni per i preti”


Intervistato da Brescia Today, don Fabio Corazzina, già coordinatore nazionale di Pax Christi, l’associazione portata alla ribalta soprattutto da don Tonino Bello, apre alle unioni gay ed al matrimonio per i sacerdoti.

Ce l'ha fatta e ce la rifarà!

Bruxelles, niente creatività nella nomina
Da oggi Jozef De Kesel è il nuovo arcivescovo di Bruxelles-Malines, dopo che le dimissioni del predecessore, André Leonard sono state accettate dal papa al compimento dei 75 anni di età con una rapidità certamente inusuale. C’è da chiedersi, così per curiosità, perché la creatività che papa Francesco ha dimostrato a Palermo e Bologna non sia stata esercitata a Bruxelles.
Da oggi Jozef De Kesel è il nuovo arcivescovo di Bruxelles-Malines, dopo che le dimissioni del predecessore, André Leonard sono state accettate dal papa al compimento dei 75 anni di età con una rapidità certamente inusuale. Ma Leonard, aggredito anche fisicamente per la sua difesa della dottrina cattolica, era considerato evidentemente troppo conservatore. In particolare nel panorama della Chiesa belga, o di quello che ne resta.

Dal triregno al tripapa


PIO X E CATTOLICI PROGRESSISTI                                                                                                                                 Per i cattolici progressisti Pio X colpì il modernismo per un meschino calcolo politico. La Chiesa oggi può permettersi il lusso di avere 3 papi: uno costretto alle dimissioni l’altro eletto a furor di vescovi progressisti e Scalfari di F. Lamendola  


Pio X combatté duramente il modernismo soltanto, o principalmente, per un meschino calcolo di natura politica, vale a dire per farsi amica la classe dirigente liberale e fare argine così, grazie ad essa, contro la montante marea socialista, che avrebbe sottratto alla Chiesa la direzione di una larga parte del mondo cattolico, almeno al livello delle classi inferiori?

Devo consegnare l’Isee in Vaticano?

Al direttore - Papa Francesco si scaglia contro i ricchi, esasperando la metafora del cammello e della cruna. Poi afferma che vorrebbe un mondo senza poveri. A questo punto, da credente, esigo di sapere qual è la soglia superata la quale si scende da Paradiso, o Purgatorio, direttamente all’Inferno. Devo consegnare l’Isee in Vaticano?
Jori Cherubini

Ma Gesù è venuto a salvare solo i ricchi?

di Francesco Filipazzi
La distorsione della realtà genera paradossi che risultano simpatici. Prendiamo ad esempio il magistero di Papa Francesco, che quotidianamente invita ad aiutare i poveri, a donare i propri beni. Una valanga di buonismo, da quanto traspare sui giornali travisanti, che induce solo a pensare una cosa: il Vangelo è stato scritto per i ricchi e Gesù parla solo con loro. Chissenefrega dei poveri, loro non sono ricchi che devono donare i loro beni.
E comunque se i ricchi donassero tutto, diventerebbero poveri e dopo si dovrebbe andare dagli ex poveri a chiedere loro di ridare i soldi agli ex ricchi. Dunque cari ricconi da strapazzo, non fateci lo scherzone di spogliarvi davvero dei vostri villoni. Non si sa mai che salti fuori un altro San Francesco, che poi ci tocca stravolgerlo come abbiamo fatto con quello di Assisi inventandoci che era vegano.

Parole sante, parole vere...?

IL PAPA ELOGIA RADIO MARIA
Incontrando in udienza privata i partecipanti al congresso mondiale dell'emittente, Papa Francesco ha elogiato Radio Maria, la creatura di Emanuele Ferrario diretta da padre Livio Fanzaga. Il Pontefice ha detto tra l'altro: "Radio Maria, fin dalla sua nascita, si è proposta l’obiettivo di aiutare la Chiesa nell’opera di evangelizzazione; e di farlo nel modo suo proprio, cioè con la vicinanza alle preoccupazioni e ai drammi della gente, con parole di conforto e di speranza, frutto della fede e dell’impegno di solidarietà. Un obiettivo chiaro e alto, perseguito con determinazione e costanza, che ha saputo guadagnarsi attenzione e seguito non comuni. Nel portare avanti il vostro intento vi siete fidati della Provvidenza, che non vi ha mai fatto mancare i mezzi per le necessità quotidiane: per l’ammodernamento delle tecnologie, in modo da disporre di strumenti al passo con i tempi, e per lo sviluppo della Radio, prima in Italia e poi in tanti Paesi del mondo, con una capillarità e una rapidità sorprendenti. A questo riguardo, la sfida è mantenere lo stile di sobrietà, pur nella ricerca degli strumenti adeguati. Il diffondersi di Radio Maria in tanti ambienti tra loro diversi per cultura, lingua e tradizioni, costituisce una buona notizia per tutti, perché dimostra che, quando si ha il coraggio di proporre contenuti di alto profilo a partire da una chiara appartenenza cristiana, l’iniziativa trova buona accoglienza oltre le migliori previsioni". Parole sante, parole vere.

ECCO LA PIETAS CRISTIANA - DON LIVIO FANZAGA, DIRETTORE DI “RADIO MARIA”, ATTACCA NUZZI E FITTIPALDI: “LI IMPICCHEREI. DEVO FARE FATICA A PREGARE PER LORO PERCHÉ MI FANNO VOMITARE. I LORO LIBRI SONO STERCO” - E POI IL CAPOLAVORO FINALE: “PERÒ SICCOME IL PAPA HA PARLATO DI PERDONO, PERDONIAMOLI” -

I nervi della Curia sono a fior di pelle. Ieri lo stesso Bertone ha annunciato querela nei confronti di Repubblica, per aver pubblicato il contenuto di un' intercettazione in cui il porporato "rideva" per i fondi concessi dal governo proprio all' ospedale Bambin Gesù…

sabato 7 novembre 2015

Bifronte allo specchio *

Sono rimasto sconcertato e scandalizzato da quanto Maurizio Blondet ha scritto in un suo recente articolo, a proposito che parole di Bergoglio ha rivolto ai Frati Francescani dell'Immacolata lo scorso 10 Giugno. 

Blondet ricorda che il discorso che fece è registrato, e sono quindi portato a ritenere, conoscendo l'onestà intellettuale di questo giornalista cattolico, che non abbia motivo di mentire. 

Medjuleaks: il cattivone é Muller!

Paolo Brosio: "Vatileaks, l'obolo di San Pietro: ecco due documenti verità. I nemici della Chiesa e di Medjugorje"
Paolo Brosio: 'Vatileaks, l'obolo di San Pietro: ecco due documenti verità. I nemici della Chiesa e di Medjugorje'
Paolo Brosio commenta per IntelligoNews le vicende che hanno suscitato scalpore e scandalo in seguito alle notizie di Vatileaks. In alcuni casi addirittura, chi ha attaccato il Papa o la Chiesa ha finito poi per puntare l’indice contro Medjugorje. Il giornalista toscano, devoto della Madonna, invita quindi tutti al pellegrinaggio dell’8 dicembre a Medjugorje per la Festa dell’Immacolata e l’apertura dell’Anno Santo dedicato al Perdono e alla Misericordia, pregando per Papa Francesco e l’unità della Chiesa. 

I faraoni di Jorge?

IL PAPA E I FARAONI DELLA CURIA. FRANCESCO CRITICA I VESCOVI CHE SPENDONO.

Ma un trattamento grillino della chiesa è una cattiva idea. Il denaro non serve solo a fare l’elemosina, e il diavolo spesso usa mezzi pauperistici per farsi sentire

L'ombrello ipaziano?

 La lotta in atto e i polli di Renzo ...

Anche gli Angeli in questo momento storico sembrano perplessi..
Alle volte provo a leggere su alcuni blog i commenti su quello che Bergoglio ha fatto o fa e il loro tono mi fa capire che è in atto una guerra  tra cattolici.. e non solo.
Grosso modo la situazione è questa: Bergoglio è circondato dai suoi che lo difendono sempre e comunque, pur arrampicandosi alle volte sugli specchi; poi sono schierati i cosiddetti cattolici  tradizionalisti, nelle cui file credo di trovarmi - se proprio devo mettermi, anche se controvoglia, una etichetta - e che esprimono spesso dubbi, quando non critiche abbastanza palesi, nei confronti dell'operato e delle parole di questo Papa; per finire, dietro di questi, si sono appostati quasi come cecchini, i cattolici tradizionalisti pentiti e risentiti che presi da Papismo compulsivo, da scrupoli basati sul fatto che "il Papa è sempre il Papa" e che "la figura del Papa non si tocca" ecc., si divertono a colpire i  tradizionalisti, rei di non rispettare il Primato petrino. 

Il grillo parlante?

=============================================== Francesco tace, ma un altro gesuita parla per lui

È Antonio Spadaro, direttore de "La Civiltà Cattolica". In un articolo sulla sua rivista ha già scritto che cosa dirà il papa sulla comunione ai divorziati risposati

di Sandro Magister


ROMA, 7 novembre 2015 – Mercoledì scorso, nella settimanale catechesi in piazza San Pietro, dopo aver ricordato che i padri sinodali gli hanno consegnato il testo delle loro conclusioni, papa Francesco si è limitato a dire con linguaggio sibillino:

"Non è questo il momento di esaminare tali conclusioni, sulle quali devo io stesso meditare".

Nell'attesa che si sciolga l'enigma sulle future mosse del papa, non resta che affidarsi a un rivelatore indiretto ma sicuro dei suoi intendimenti: il gesuita Antonio Spadaro con la rivista di cui è direttore, "La Civiltà Cattolica".

Per papa Francesco padre Spadaro è tutto. Consigliere, interprete, confidente, scrivano. Non si contano i libri, gli articoli, i tweet che scrive incessantemente sul papa. Per non dire dei discorsi papali che rivelano l'impronta della sua mano.

Gulag Francesco


Breaking news: le Francescane dell'Immacolata commissariate, per un puro reato di opinione

Ci sono Ordini religiosi i cui vertici organizzano finte perquisizioni della Guardia di Finanza per truccare le elezioni interne (i Camilliani) o il cui Superiore, insieme ai confratelli, frequentava marchettari cui offriva droga (i Carmelitani scalzi), per non parlare di quelli che trovano normale stuprare i dodicenni (i Salesiani olandesi). Nessuna di queste amabili congregazioni è stato oggetto di commissariamento. Trattamento ben più aspro è invece riservato ai Francescani e alle Francescane dell'Immacolata, ancorché non sia ancora saltato fuori alcun fatto 'pruriginoso': né a sfondo sessuale, né economico (le indagini circa presunte distrazioni si sono arenate: i soldi non erano dei frati, ma di benefattori che, giustamente, sono liberi di non approvare il nuovo corso e di non consegnarli ai Commissari del Popolo inviati dal Vaticano).

Livellamento al suolo

 












Casta meretrix

Casta perché continuamente purificata e santificata dalla grazia dello Sposo celeste; meretrice perché composta di peccatori (convertiti dalla Sua parola e rigenerati dal Suo sacrificio) che ancora possono tornare a peccare o sono in via di progressiva correzione (non perché la Legge divina sia un remoto ideale da raggiungere e la sua applicazione graduale o variabile a seconda delle persone, ma perché la condizione soggettiva del peccatore gli impone una lunga lotta con gli effetti dei suoi peccati). Casta perché promessa qual vergine ad un unico Uomo (cf. 2 Cor 11, 2); meretrice perché sempre tentata – nelle sue guide come nei suoi membri – di scendere a patti col mondo, sposandone le idee fasulle e condividendone i nefasti obiettivi. Casta perché conserva incontaminata la sua fede, con cui rigenera i popoli alla vita del cielo; meretrice perché ripetutamente minacciata da errori ed eresie che non avrebbero corso se non fossero accolti da una parte di essa. Casta per i religiosi e le suore che perseguono la santità; meretrice per i sodomiti travestiti da frati e per gli alti prelati che li proteggono, perseguitando in pari tempo i primi sulla base di volgari calunnie.

Fuori controllo!

Bomba dello Spectator contro Bergoglio: “Sta distruggendo il papato”

Il Papa “fuori controllo” e le confidenze con Scalfari
Roma. Domenica scorsa, il quotidiano Repubblica ha pubblicato un articolo di Eugenio Scalfari, uno dei più celebri giornalisti del paese, in cui questi sosteneva che Papa Francesco gli aveva detto che “alla fine di percorsi più o meno lungi, tutti i divorziati che avrebbero chiesto di ricevere la comunione l’avrebbero ottenuta. I cattolici erano sbalorditi”.

Finisce l'ottava?

Septima die infra Octavam Omnium Sanctorum  Ad Matutinum
Ezek 19:1-7
1 Or tu intona un canto di pianto sui principi d'Israele,
2 E dirai: Perché tua madre, come, una lionessa, si riposò tra i leoni e in mezzo ai leoncini allevò i suoi parti?
3 E innalzò uno de' suoi leoncini, e divenne leone e imparò a rapire la preda e a divorare gli uomini.
4 E le Genti udirono di lui, e non senza riportarne ferite lo catturarono e lo condussero incatenato nella terra d'Egitto.
5 Ma ella vedendosi allora senza sostegno e che la sua speranza era perduta, prese un altro dei suoi leoncini, e lo pose a far da leone,
6 Che camminava fra i leoni e diventò leone e imparò a rapir la preda e a divorare gli uomini,
7 Imparò a fare delle vedove e render deserte le città, e così la terra co' suoi abitatori fu in desolazione alla voce del suo ruggito.

R. Beato il popolo,
* Che il Signore degli eserciti benedisse, dicendo: Tu sei opera delle mie mani, la mia eredità, o Israele.
V. Beata la nazione, che ha il Signore per suo Dio, il popolo scelto per sua eredità.
R. Che il Signore degli eserciti benedisse, dicendo: Tu sei opera delle mie mani, la mia eredità, o Israele.

venerdì 6 novembre 2015

"Se il mondo vi odia ”

Resistere e perseverare

Dinanzi al manifestarsi in tutta la sua virulenza del disfacimento liturgico e dottrinale nella Chiesa apostolica romana, crediamo siano fondamentali due aspetti che interpellano le coscienze di chiunque si dica cattolico:
- il primo è prendere consapevolezza di ciò che sta accadendo nella Chiesa “poiché – come scriveva mons. Antonio De Castro Mayer (Carta pastorale, 11 aprile 1971) - lavora nel seno della Chiesa una crisi generalizzata e senza precedenti […], crisi di autodemolizione perché, guidata da membri della Chiesa, [che]scuote in profondità la coscienza dei fedeli, in quanto li confonde in ciò che hanno di più essenziale nella religione”.
Si tratta di un'autentica cospirazione per demolire la Chiesa. Ciò si realizza facendo ricorso all'ambiguità di linguaggio e all'incertezza nell'esposizione della sana Dottrina, tacendo su alcuni misteri fondamentali del cristianesimo e arrivando persino a rimuovere alcune verità di fede.

E la pillola andrà giù?


Dolce come zucchero filato. Un'analisi del nuovo linguaggio della Chiesa


zucchero
La nota che segue è uscita in tedesco su un settimanale svizzero e sull'agenzia on line austriaca Katolische Nachrichten:

> Schöne neue Kirche: Pastorale Zuckerwatte statt Klartext
Ed è qui offerta anche al pubblico italiano. L'autore, Giuseppe Gracia, è il portavoce per i media del vescovo di Coira, Vitus Huonder, ma qui scrive a titolo personale.
Della diocesi di Coira, nel cantone dei Grigioni, i visitatori di Settimo Cielo già conoscono il vicario generale Martin Grichting, di cui hanno potuto leggere il commento critico al rapporto presinodale della conferenza episcopale svizzera:
Qui invece Giuseppe Gracia, da esperto in comunicazione, analizza il linguaggio adottato nella "Relatio finalis" del sinodo dello scorso ottobre.

“Superman contro tutti” ?

Vatileaks 2, un esercizio di menzogna e ipocrisia
I libri di Vatileaks 2
Menzogna e ipocrisia. L’operazione di lancio dei due libri di Gianluigi Nuzzi (Via Crucis) e Emiliano Fittipaldi (Avarizia) che contengono documenti relativi alle finanze in Vaticano, è anzitutto una grossa menzogna. Perché l’immagine che si vuole far passare è quella di una Chiesa marcia contro cui combatte stoicamente papa Francesco, eroe solitario. È certo un approccio coerente con la narrazione che i principali quotidiani italiani – ormai costituitisi in cartello (dicono tutti le stesse cose allo stesso modo) – stanno facendo da tempo. Ma questa è una lettura caricaturale, addirittura “diabolica” l’ha definita ieri il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. «Il Papa non è assolutamente solo – ha detto Bagnasco – è circondato e sostenuto cordialmente, affettuosamente, lealmente da tutti i vescovi. Per questo non ho nessuna preoccupazione circa questa immagine di divisione che si vuole accreditare presso l’opinione pubblica per creare ulteriore disorientamento».

Ci riuscirà da grande?

Papa Francesco: "Da piccolo volevo fare il macellaio"
Città del Vaticano, 6 novembre 2015 - Nell'intervista al giornalista e al clochard per il giornale di strada olandese Straatnieuws, Papa Francesco 'regala' anche aneddoti della sua vita privata. Ad esempio racconta che da bambino giocava a calcio ma aveva "due gambe sinistre", e che la sua più grande aspirazione era quella di diventare macellaio.

Bagno di folla per Papa Francesco.
 "Mi manca la strada", ha confessato (Olycom)
Gli intervistatori domandano: era forte a pallone? "No", risponde Bergoglio. "A Buenos Aires a quelli che giocavano il calcio come me, li chiamavano 'pata dura'. Che vuol dire avere due gambe sinistre. Ma giocavo, facevo il portiere tante volte".

En passant al braccio secolare?

Involontaria ammissione di El Papa a quelli che perseguita.


Forse non tanti lettori ricordano chi sono i Francescani dell’Immacolata dal saio azzurro: questo ordine religioso nuovo (fondato negli anni ’70 da padre Stefano Manelli, ancora vivente) col proposito di vivere radicalmente la “regola” di San Francesco d’Assisi e una speciale offerta di sé all’Immacolata – secondo la specifica ascetica di padre Kolbe, morto martire ad Auschwitz offrendosi di sostituire un condannato a morte padre di famiglia. Questa strada severa ha richiamato un gran numero di vocazioni: 800 frati e suore, mentre gli altri ordini religiosi sono ormai vuoti e radi.
Ora, sono ormai oltre due anni che questo folto gruppo di anime, fra cui molti sacerdoti, e laici terziari, è oppresso e perseguitato.

Millenium bug


Le mie riflessioni sulla necessità di rifiutare il Concilio sine glossa hanno suscitato un certo dibattito, ma c'è chi si ostina a dire che quell'assise propone qualcosa di buono... Ecco una riflessione mattutina, vergata quando ancora la città è avvolta nel silenzio e, dopo la Messa, mi appresto a far colazione. 

Il problema, il bug del Concilio è proprio di essere pastorale, allo stesso modo in cui si è voluto che lo fosse il Sinodo. 


L'ermeneutica della rottura ?

SINODO, SCISMA E VATILEAKS, FENOMENOLOGIA DI UN DISORDINE

pentinQualche settimana fa, proprio su questo blog, mi interrogavo sul rischio di un possibile scisma che potrebbe coinvolgere l’attuale Chiesa Cattolica. Avanzai l’ipotesi, seppur in punta di piedi, proprio dallo scontro che stava avvenendo da quasi due anni in merito al Sinodo e ad alcune aperture che si davano come ormai ratificate. Il Sinodo sulla famiglia ancora non si era concluso e tutto il mondo cattolico e non era in attesa di vedere se questi cambiamenti fossero inclusi in maniera chiara e distinta all’interno della Relatio Finalis. Purtroppo il documento finale del Sinodo non ha dissipato i dubbi e le incertezze ma sembra averne creati di nuovi.

Sereno lui

“Francesco è sereno”. Per forza, Nuzzi lo aiuta….

Date per scontate le spregevoli figure, il malcostume e  le ripugnanti azioni prelatizie degli ultimi scandali vaticani, ci sia dato qui di subodorare una accorta regia. Basta mettere in rilievo la tempistica, la successione degli eventi provocati, e la loro coordinazione, che testimoniano una vasta e concorde operazione a più mani.

Casa SantaMaria (pressi SantaMarta)

Sexta die infra Octavam Omnium Sanctorum  Ad Matutinum
Dal Profeta Ezechiele
Ezek 15:1-5
1 E mi fu indirizzata la parola del Signore, dicendo:
2 Figlio dell'uomo, che si potrà fare del tralcio d'una vite (cresciuta) in mezzo a tutti i legni delle boscaglie che formano le piante delle selve?
3 Se ne caverà forse legname da farne qualche lavoro, ovvero se ne formerà un cavicchio per appendervi qualche arnese?
4 Ecco, esso è stato gettato ad alimentare il fuoco, il fuoco ne ha già consumate entrambe le estremità e la parte di mezzo è rimasta incenerita. Sarà forse ancora utile a qualche lavoro?
5 Anche quando era intero non era buono a nulla, quanto più dopo che il fuoco l'ha consumato e arso: non potrà farsene più cosa alcuna.

giovedì 5 novembre 2015

La Mandata

Un borghese grande grande 

Il disastro dei partiti, il (già poco) comune senso del pudore, il Concilio e i suoi imminenti disastri. Ecco l’inedito Guareschi polemista. In attesa che lo pubblichino.

di Alessandro Gnocchi

grschA ridosso delle elezioni del 1963, in una lettera al figlio, Giovannino Guareschi diceva “Coi disegni del ‘Borghese’ hanno fatto volantini e manifesti. Mi fa piacere. Significa che non sono proprio finito”. Se c’è uno stato d’animo al fondo della raccolta degli articoli scritti per il “Borghese” di Mario Tedeschi tra il 1963 e il 1968 preparata dai figli Alberto e Carlotta, lo si percepisce in quella stupita constatazione di non essere “proprio finito”. Lo si respira, quasi lo si tocca nelle pagine, di cui alcune inedite, in attesa di essere pubblicate da Rizzoli ormai da tempo. Carlotta, che è morta il 25 ottobre, conosceva bene il Guareschi che ci sta dentro, sofferente e irrequieto per il degradare dei tempi, e ne aveva una tenerezza immagonita. Ma quel Guareschi è ancora troppo inedito e si stenta a riconoscergli il valore di intelligenze critica che le pagine del “Borghese” esibiscono invece in tutta la sua profondità. Se si vuole trovare un paragone che ne regga il calibro, non si deve evocare Pier Paolo Pasolini, come si è fatto, ma Leonardo Sciascia. Pasolini era una sorta di Guareschi al contrario, girato a testa in giù, mentre Sciascia ne era il riscontro speculare, dalla fustigazione dei costumi fino alle considerazioni sulla religione.

Non c'é limite al picco?

Johan Bonny a Bruxelles? 
Voci belghe e anglosassoni danno per imminente la nomina a Bruxelles come nuovo arcivescovo di Johan Bonny, attuale presule di Anversa. Bonny, già collaboratore del card. Walter Kasper, e beniamino del cardinale Danneels, a lungo titolare di Bruxelles, e la cui gestione ha segnato il picco di una crisi profonda della Chiesa belga, è certamente una figura controversa.

Voci belghe e anglosassoni danno per imminente la nomina a Bruxelles come nuovo arcivescovo di Johan Bonny, attuale presule di Anversa. Bonny, già collaboratore del card. Walter Kasper, e beniamino del cardinale Danneels, a lungo titolare di Bruxelles, e la cui gestione ha segnato il picco di una crisi profonda della Chiesa belga, è certamente una figura controversa.

Al cesso, al cesso!

La guerra culturale si vince nei bagni di Houston

L’America progressista boccia le grottesche follie lgbt

New York. La guerra culturale si combatte innanzitutto nei cessi pubblici, e in quelli di Houston martedì ha vinto il fronte conservatore. Una ordinanza antidiscriminazione a tinte arcobaleno che permetteva, fra le altre cose, ai transgender di scegliere il bagno che meglio li rappresentava (in attesa della diffusione globale della toilette neutra) è arrivata all’esame degli elettori sotto forma di quesito referendario, e loro l’hanno seppellita sotto una maggioranza da oltre il 62 per cento.

Cui prodest?

L'implosione del "sistema Chiesa Cattolica" : dubbi e scandali (amplificati)


L'autorevole  Corriere della Sera, da sempre apprezzato per  serietà ed equilibrio tattico, ha dedicato anche oggi unarticolo sui recenti sviluppi delle notizie "violate" in Vaticano, una questione tutta circoscritta in ambienti iper-bergogliani.
Dire che la "notizia" più sconvolgente per un semplice e umile cattolico è quella che mette automaticamente in dubbio la limpidezza, acclarata nei secoli anche dagli ambienti più anticlericali, circa i processi, severissimi, sui miracoli dei futuri "beati" o "santi" !
Amici miei  sta crollando tutto!
Si mettono persino in dubbio le canonizzazioni : il deposito  più sacro e serio  di Santa Madre Chiesa !

Non bastava diaconessa?

La Papessa che sussurrava all'orecchio di Renzi ( di Andrea Morigi)



Ambiziosa, esplosiva, controversa, Francesca Immacolata Chaouqui, 33 anni, aspirava a entrare in tutte le stanze più segrete del Vaticano. È riuscita a visitarne perfino le carceri. Vi ha trascorso soltanto una notte, quanto basta a consacrarla definitivamente come la «papessa». È il nomignolo che lei stessa diffondeva dal suo profilo Facebook, rispondendo ironicamente ai tanti denigratori che l’accusavano di essere una denigratrice. Lei negava.

Retroglossa



Il sito Chiesa e postconcilio pubblica oggi la traduzione di un lungo ed articolato intervento di Mons. Athanasius Schneider, dal titolo Una porta sul retro, per l'accesso ad una prassi neo-mosaica, nella Relazione finale del Sinodo.