ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 30 aprile 2016

Adesso e nell’ora della nostra morte..!

VERGINE MARIA E ORA DELLA MORTE 

La Vergine Maria il tempo l’ora della morte. Il suo culto ha a che fare con la morte come ricorda la preghiera ma perché? Ella è stata il sommo esempio di fede: si rassegnino quei cattolici modernisti semi-protestanti 
di Francesco Lamendola  



 Il culto della Vergine Maria ha a che fare con il tempo e con l’ora della morte, come ricorda anche la preghiera a lei rivolta: Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen; mentre nel libro dell’Apocalisse incontriamo la Donna, vestita di sole  e coronata di dodici stelle, con la Luna sotto i piedi, che dà alla luce un bambino e viene perseguitata dal dragone, il quale vorrebbe divorare la sua creatura, ma non vi riesce, perché il bambino viene portato in cielo, presso il trono di Dio.
Ma perché, sulla base di queste immagini escatologiche, Maria è messa dai cristiani in relazione con il tempo e con l’ora della morte?

Tutto meno che continuità

Spaemann ad alzo zero contro il Papa: “Porta la chiesa allo scisma”

Il filosofo tedesco poco misericordioso con Francesco

Robert Spaemann, considerato il massimo filosofo tedesco cattolico contemporaneo (foto LaPresse)
Roma. “Mi è difficile capire cosa il Papa intenda quando dice che nessuno può essere condannato per sempre. Che la chiesa non possa condannare nessuno, neppure eternamente – cosa che, grazie a Dio, non può neanche fare – è qualcosa di chiaro. Però, se si tratta di relazioni sessuali che contraddicono in modo oggettivo l’ordinamento di vita cristiano, vorrei davvero sapere dal Papa dopo quanto tempo e in quali circostanze una condotta oggettivamente peccaminosa diventi gradita a Dio”. Robert Spaemann, considerato il massimo filosofo tedesco cattolico contemporaneo, amico di vecchia data di Joseph Ratzinger e suo coetaneo, vede tutto meno che continuità in Amoris laetitia, l’esortazione post sinodale firmata da Francesco lo scorso 19 marzo, festa di san Giuseppe e resa pubblica la settimana dopo Pasqua. Per Spaemann, che ha rilasciato un’ampia intervista alla sezione in lingua tedesca di Catholic news agency, la rottura rispetto al magistero precedente è evidente, se a leggere il documento è “una persona capace di pensare”.

Profezia per l'Europa

Il mondo di Dio nel mondo degli uominiIn Belgio una chiesa su due è destinata a chiudere, profezia per l'Europa. Ma non c'è da stupirsi: bisognerebbe chiedere conto a quei vescovi che per decenni si sono impegnati a inseguire il mondo anziché proporre quella novità di vita che è il cristianesimo. E che ora hanno la pretesa di rappresentare la Chiesa del futuro.
Nei giorni scorsi un giornale belga ha pubblicato un’inchiesta, ripresa in Italia da Il Foglio, che rivela la drammatica crisi della Chiesa europea di cui il Belgio – e Bruxelles in particolare – è il simbolo e la punta avanzata. Dice dunque La Libre che in Belgio una chiesa su due è destinata a chiudere e ad essere convertita in luogo di attività commerciali o addirittura – come vorrebbero alcune autorità locali e come ha suggerito il settimanale The Economist – in luoghi di culto islamici. A Bruxelles infatti solo l’1,5% della popolazione risulta cattolica praticante, pari al 12% della popolazione cattolica. Di contro il 19% dei musulmani è praticante, mentre la metà dei bambini iscritti nelle scuole statali è islamico. Il destino apparirebbe dunque segnato, ma a colpire più che l’aspetto demografico è il deserto a cui è stata ridotta la Chiesa.

Promoteautur!

I promoter delle sovversioni padovane 

Sempre all’avanguardia nella demolizione del cattolicesimo, la diocesi di Padova (che tra i suoi padri spirituali annovera Enzo Bianchi) ora ci ammannisce una conferenza per insegnarci quanto è bello accogliere gli omosessuali “nella loro totalità”. Che fine hanno fatto i quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio?

di Cristiano Lugli
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zzzzlgl1Siamo ormai stati abituati a non stupirci più di nulla da quando la mentalità americanista – e quindi laicista per eccellenza – ha preso dominio su tutto il suolo sociale, depravando le mode, i costumi, il linguaggio e creando nuove generazioni di ossessi costruiti a suon di frastuoni mass-mediatici.
L’assuefazione collettiva è ad uno stato ormai troppo elevato per poter sperare in un risveglio: sentiamo parlare in ogni momento di morti ammazzati, di violenze, di omicidi-suicidi, eppure la nostra sensibilità è talmente anestetizzata che non si crea nessun contraccolpo, solo un annichilimento davanti a tanto male che l’uomo si è costruito intorno una volta allontanatosi da Dio.

Tu dixisti.


Cappuccetto rosso e il lupo in Vaticano : l'appello di don Elia


L'attuale leadership  vaticana riesce a turbare continuamente la mia sensibilità di provincialotto semplice ed ignorante. 
Mi ha anche scioccato il recente invito in Vaticano del candidato democratico alla Presidenza USA Bernie Sanders che ha pure incontrato per "un saluto", come previsto, Papa Francesco nella hall dell'albergo Santa Marta dove, guarda caso, il politico aveva preso alloggio dopo essere stato invitato a tenere un Conferenza in Vaticano.

Rimando all'illustre mittente l'invito di trovare uno psichiatra anche se davvero io ho pensato e penso tuttora "...che fare un saluto - ad un candidato alla Casa Bianca, invitato chissà perchè in Vaticano- sia immischiarsi in politica" . 
Tu dixisti.

Si scopron le tombe?

11 Settembre: l’uomo di Washington accusa Israele



Accusa   i neocon con nomi e  cognomi:  Paul Wolfowitz allora  viceministro al Pentagono, l’israelo-americano Michael Chertoff, il rabbino Dov Zakheim (numero 3 al Pentagono) di essersi infiltrati nel governo Bsh jr. e di aver organizzato, su istigazione di Israele,  il mega attentato dell’11 Settembre 2001.
E non è un complottista marginale: è stato  un alto funzionario del Dipartimento di Stato da Nixon a Carter a Bush-padre, esperto in guerra psicologica,  attore in operazioni coperte (come l’uccisione di Moro) per conto degli Stati Uniti. Membro fino al 2012 del Council on Foreign Relations, quindi dell’élite dell’Establisment. 

Ultrà della curva bergogliana…

Nell’universo c’è la galassia. Nella galassia, la Terra. Sulla Terra l’Europa. In Europa, l’Italia. In Italia, il Piemonte. In Piemonte, Novara (provincia e diocesi). Lì dentro sta Borgomanero. A Borgomanero c’è il Collegio Don Bosco. Che ha un direttore: il suo nome è don Giuliano Palizzi, educatore appassionato e sacerdote (per non esagerare) straripante, tutto da leggere…


Il “divorzio da Cristo”




L’oggetto del potere di Kasper e Bergoglio: l’Eucarestia


Il più becero potere clericale consiste nell’usare il sacramento dell’Eucarestia come come oggetto di potere, governando la Chiesa autocraticamente, secondo le proprie opinioni, ignorando il volere di Cristo.
Prendiamo spunto dall’articolo di Sandro Magister[1] per fare una riflessione su questa cronaca che ha dell’inquietante. Non vogliamo attribuire al Pontefice nulla di più di quanto Kasper afferma, perciò non prendetevela con noi, poiché riportiamo solo i fatti.


Nessun papa può dire: "I sacramenti sono miei!".
Nessun papa può dire: “I sacramenti sono miei!”.
Qui ci è lecito – da veri figli liberi di Dio – fare del sano discernimento su una affermazione fatta dal cardinale Kasper e attribuita al Papa che non ha nulla di cattolico, ma che ha tutta l’aria di essere una vera e propria “protestantizzazione” dell’uso dei sacramenti.
Ovvero, l’Eucaristia non è più il Soggetto, il Protagonista del Sacramento della Comunione, ma è diventata un oggetto di cui disporre a piacimento, andando ad incrementare un certo potere clericale che poi, a chiacchiere, lo si detesta e lo si condanna.

C’è di mezzo la salvezza delle anime

L’ora dei laici


L’apostasia universale, annunciata nella Sacra Scrittura e più volte predetta nelle rivelazioni private, ha raggiunto il culmine. Quanti prima si mimetizzavano sono venuti allo scoperto, cantando vittoria e denunciando così la propria ipocrisia. Fra coloro che vi si oppongono, un solo coraggioso vescovo ha finalmente alzato la voce; raddoppiamo quindi le nostre preghiere perché sia protetto dall’alto. Gli altri presuli mantengono il silenzio: lo fanno per poter continuare ad operare a servizio del loro gregge, perché hanno magari ricevuto minacce e vogliono perciò evitare di esser messi fuori gioco? Tuttavia è lecito chiedersi: al punto in cui siamo arrivati, si può ancora rimediare al disastro solo con discrete disposizioni operative, senza denunciare esplicitamente la causa della confusione e dello sbando? C’è di mezzo la salvezza delle anime, che in numero ormai incalcolabile si stanno gettando nel precipizio convinte di esservi autorizzate dal supremo Pastore, con la complicità dei loro parroci e di confessori che si rifiutano di ascoltare l’accusa dei peccati…

venerdì 29 aprile 2016

Due tipi di scetticismo

Il diavolo esiste davvero ed è il “tentatore”

“Padre nostro  … non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male” (Mt 6, 13)

“Temete piuttosto colui che ha il potere di far perire l’anima e il corpo nella Geenna” (Mt 10, 28).
“Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell’inferno, serbandoli per il giudizio” (2 Pt 2, 4).
di Carla D’Agostino Ungaretti
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zzzztntznE’ cosa ben nota che oggi quasi nessuno crede più all’esistenza del diavolo, esattamente come quasi nessuno crede più all’esistenza di Dio. I due tipi di scetticismo sono strettamente connessi e al massimo si ritiene il diavolo un mito ormai svuotato di contenuto, la personificazione letteraria dell’idea primordiale del Male, un terrificante personaggio da film horror.Tutto ciò  in uno strano miscuglio di magia, folklore, morbosità, superstizione, deviazioni psichiche, forme maniacali, il tutto alimentato dall’inadeguata o deformata conoscenza della Verità a sua volta provocata dall’aver ricevuto un’inadeguata o deformata educazione cristiana. E di tutto ciò più di una generazione dovrà rendere conto a Dio.

Verso un Governo Unico

I piani segreti per creare gli Stati Uniti d'Europa

Francia, Italia e Lussemburgo hanno firmato una dichiarazione a Roma a settembre nella quale si propone la creazione di una "Unione Generale degli Stati"
Se attuato, nella pratica il piano darebbe ancora più potere ai burocrati dell'Unione Europea (UE) a Bruxelles (capitale belga) sugli Stati membri in una serie di aree che "non dovrebbero essere limitate al campo economico o alle questioni di bilancio, al mercato interno e alla politica agricola", afferma la dichiarazione, come ha rivelato (24 aprile 2016) il quotidiano britannico Times.
"Dovrebbe comprendere tutte le questioni relative all'ideale europeo: questioni sociali e culturali, così come la politica estera, di sicurezza e di difesa", dice il documento.

Tre meno meno



Lo “spiritocentrismo” di papa Bergoglio

Quattro meno meno

Müller, lo schiaffo di Madrid.

Uno sgarbo senza precedenti è stato compiuto dall’arcivescovo di Madrid, Carlos Osoro Sierra, nei confronti del Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Gerhard Müller. Ma l’arcivescovo è accusato di aver inviato un curriculum in Vaticano in cui si attribuiva quattro lauree. E invece…

“Il pacifismo non funziona”

I martiri cristiani alla Fontana di Trevi, Bruxelles si mobilita per Asia Bibi

Stasera alle 20.00 inizierà l'evento organizzato da Aiuto alla chiesa che soffre in ricordo dei martiri cristiani. La fontana si tingerà di rosso. Intanto il Parlamento europeo si mobilita per evitare l'esecuzione di Asia Bibi, detenuta in Pakistan per blasfemia

Asia Bibi, la donna cristiana pachistana in carcere da 2.500 giorni
Inizierà questa sera alle 20.00, alla fontana di Trevi a Roma, l'evento organizzato da Aiuto alla Chiesa che soffre-Italia per sensibilizzare l'opinione pubblica sul dramma dei martiri cristiani di oggi, che come ha più volte ricordato il Papa, sono più numerosi rispetto a quelli dei primi secoli. La fontana si tingerà di rosso, il colore del sangue, e sulle sue colonne saranno proiettate immagini della persecuzione.

Ma chi me lo fa fare?

La crisi delle vocazioni e la pastorale dei nostri giorni

di Corrado Gnerre
Come si può risolvere la crisi delle vocazioni senza riproporre l’ esclusivismo salvifico del Cattolicesimo? Faccio un esempio. Sono un giovane e penso di avere la vocazione al sacerdozio. So che si tratterà di una vita con numerose rinunce. Poi mi fanno capire che in realtà tutti si salvano indipendentemente dalla religione che si professa. E’ naturale che qualche dubbio mi venga. Ma chi me lo fa fare?

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Der Antichrist

Nella sua Chiesa, Kasper impone il Terrore giacobino. Per “misericordia”. 

Robert Spämann è forse il massimo filosofo cattolico vivente di lingua tedesca. Amico personale e, a suo tempo, collega di insegnamento, di Josef Ratzinger, non ha nascosto in alcuni recenti interventi il suo aperto dissenso con la linea Bergoglio. Dapprima, in un intervento su Herder Korripondenz, ha accusato Bergoglio di erigere lo spontaneismo a sistema di governo, sulla base di quello che ha apertamente definito un grave deficit culturale: «“Il suo culto della spontaneità non sta aiutando. In Vaticano, molte persone stanno già sospirando ‘oggi ha un’idea ancora diversa rispetto a quella di ieri’». Recentemente Spämann ha preso le distanze anche dall’immigrazionismo esasperato, condiviso da Frau Merkel e dal Papa, sottolineando che esiste un limite di proporzionalità, imposto dalle capacità reali di accoglienza. Buon senso, come si vede, in interventi tutt’altro che radicali.

Opportune..!

L’infallibilità del papa

Tutti i giornali parlano della lettera di Francesco ad Hans Kung, grande avversario, teologicamente parlando, di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

In tale lettera dice che si può ben discutere il dogma dell’infallibilità pontificia.
Discutere un dogma, nella Chiesa, non è possibile. Mettere in discussione tutto, di continuo, affidando tutto alla imperizia dei giornali plaudenti, crea enorme confusione e smarrimento. Ma discutere su cosa sia l’infallibilità, è oggi più che opportuno.

giovedì 28 aprile 2016

In medio non stat virtus..


Spaemann: "È il caos eretto a principio con un tratto di penna"


spaemann
Il professor Robert Spaemann, 89 anni, coetaneo e amico di Joseph Ratzinger, è professore emerito di filosofia presso la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera. È uno dei maggiori filosofi e teologi cattolici tedeschi. Vive a Stoccarda. Il suo ultimo libro uscito in Italia è: "Dio e il mondo. Un'autobiografia in forma di dialogo", edito da Cantagalli nel 2014.
Questa che segue è la traduzione dell'intervista sulla “Amoris lætitia” che egli ha dato in esclusiva ad Anian Christoph Wimmer per l'edizione tedesca di Catholic News Agency del 28 aprile:

Macello in corso

Le suore martiri e le voci dei cristiani perseguitati Per non dimenticare chi è stato ucciso per la fede
Le quattro suore indiane uccise nello Yemen
Si tingerà di rosso anche per le suore di Aden questa sera la Fontana di Trevi. A ormai qualche settimana di distanza dalla loro barbara uccisione nello Yemen, la manifestazione in favore dei cristiani perseguitati promossa a Roma dall'Aiuto alla Chiesa che Soffre tornerà oggi a fare memoria anche di sister Anselm, sister Margherite, sister Reginette e sister Judit, le Missionarie della Carità col grembiule sopra il sari orrendamente insanguinato dai miliziani dell'Isis. 

I muri non sono tutti uguali?

I muri non sono tutti uguali per la sinistra mondialista, quelli in Israele sotto silenzio

Confine austriaco al Brennero
L’Austria si è decisa: il governo austriaco vuole blindare il confine al Brennero per scongiurare l’invasione africana che arriva dalll’Italia ma Renzi  ed Alfano non ci stanno e minacciano  di richiedere sanzioni alla UE contro l’Austria.
Contro il  piano austriaco arriva l’altolà del presidente del consiglio italiano: “L’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”, scrive nella sua newsletter Enews, Matteo Renzi.
Il “fiorentino” e’ intimamente convinto di avere la Storia dalla sua parte, come tutti i mondialisti, sicuri che il processo di costruzione di una società’ multiculturale e cosmopolita sia ormai inarrestabile, un destino manifesto per i paesi europei in quanto deciso dalle centrali di potere che si trovano a Washington, stabilito dall’ONU, dal FMI, appoggiato  dalla UE e sostenuto anche da Papa Francesco.

Darwinismo cattogesuita

Raphus cucullatus (Dodo) 
Era inetto al volo, si nutriva di frutti e nidificava a terra. Si estinse rapidamente nella seconda metà del XVII secolo (Wikipediahttp://www.enzopennetta.it/2015/10/la-teoria-del-gender-non-e-darwinianamente-sostenibile/

L’evoluzione della dottrina spiegata da «Civiltà Cattolica»
Nel prossimo numero della rivista un articolo di padre Rausch riporta esempi di come l’insegnamento dottrinale si sia sviluppato e abbia subito correzioni e contestualizzazioni «guidate dalla fedeltà al kerygma essenziale e ai princìpi che esprimono l’aspetto duraturo del messaggio cristiano»

      L’evoluzione della dottrina e dell’identità cristiana al centro di un articolo della Civiltà Cattolica

L’obiettivo dell’articolo è implicito ed è quello di entrare nel dibattito che ha affiancato il lavoro dei Sinodi sulla famiglia continuando ora dopo la pubblicazione dell’esortazione apostolica «Amoris laetitia»: è possibile e in che termini uno sviluppo della dottrina?  

Sul prossimo numero di «Civiltà Cattolica» l’argomento è proposto in un articolo di padre Thomas P. Rausch, intitolato «Missione pastorale della Chiesa». L’autore parte dalla domanda che si pose nel V secolo san Vincenzo di Lerino: «Un progresso della religione ci può essere nella Chiesa di Cristo?». Quesito oggi traducibile così: «Come si custodisce e trasmette nel tempo il prezioso deposito della fede? In che senso si può parlare di “evoluzione” della dottrina»? Il santo rispondeva affermativamente, proponendo l’esempio delle membra del corpo umano, che sono certamente diverse dal bambino all’adulto e poi nella persona anziana, pur rimanendo sempre le stesse. E dunque si può rispondere di sì, secondo Vincenzo da Lerino, «a condizione però che si tratti veramente di un progresso nella fede e non di un cambiamento. È caratteristico del progresso che ogni realtà si sviluppi intrinsecamente, mentre il cambiamento implica il passaggio di una data cosa a qualcos’altro di diverso». 

In Vaticano voleranno gli elefanti..




Viganò promette lacrime. Le tante ombre del modello Disney


Se il modello della riforma della comunicazione della Chiesa è la Disney, in Vaticano voleranno gli elefanti. Un modello che mons. Viganò declina secondo «il principio fondamentale che è quello apostolico»: precisazione importante, considerando la fama della multinazionale americana in tema di religione e diritti dei lavoratori. Una riforma “a cipolla” dove la professione verrà prima dell’etica e che farà «piangere qualcuno». Parola di cineasta.

"È così che i lupi devono prendere una decisione".

L'opzione tedesca del papa argentino

Il cardinale Kasper e l'ala progressista della Chiesa di Germania hanno ottenuto ciò che volevano. Sulla comunione ai divorziati risposati Francesco è dalla loro parte. L'aveva deciso da tempo e così ha fatto

di Sandro Magister



ROMA, 28 aprile 2016 – La conferma definitiva dell'adesione di papa Francesco alla soluzione tedesca della cruciale questione della comunione ai divorziati risposati l'ha data il più celebre dei cardinali e teologi di Germania, Walter Kasper, nell'intervista del 22 aprile al quotidiano di Aquisgrana "Aachener Zeitung":

> Kardinal Kasper: Was Franziskus von der Kirche und Europa erwartet

Intervista qui sintetizzata in inglese:

> Kasper: Pope Intends “Not to Preserve Everything as it has Been”

Grazie all'esortazione postsinodale "Amoris lætitia" – ha detto Kasper – i vescovi tedeschi hanno ora "il vento in poppa per risolvere tali situazioni in un modo umano".

E ha raccontato questo episodio rivelatore. Tempo fa un prete di sua conoscenza aveva deciso di non proibire a una madre risposata di fare anche lei la comunione nel giorno della prima comunione di sua figlia. E lui stesso, Kasper, aveva aiutato quel prete a decidere così, sicuro che avesse "pienamente ragione". Il cardinale riferì poi la cosa al papa, che approvò la scelta e gli disse: "È così che un pastore deve prendere una decisione".

Qualche spiraglio aperto


Don Serafino Tognetti: “Più attenzione alle apparizioni della Madonna delle Ghiaie” 


madonna_ghiaie_bonate“Le apparizioni della Madonna delle Ghiaie meritano maggior attenzione e approfondimento, contengono spunti da non sottovalutare, di grande attualità”. Lo dice don Serafino Tognetti, Superiore della Comunità dei Figli di Dio (la Comunità fondata da don Divo Barsotti del quale egli è il successore), in merito alle  apparizioni mariane di Ghiaie Bonate ( Bergamo). A Ghiaie (dove è stata eretta una cappella), la Madonna apparve alla piccola  Adelaide Roncalli, di sette anni, tra il 13 e il 31 Maggio 1944. In una di queste apparizioni,  la nona, Maria ricordava il valore della famiglia e chiedeva in merito, pazienza, mitezza, fedeltà. In sostanza, Maria a Ghiaie ha ricordato la centralità della famiglia.

Una teologia senza la fede

HAMILTON E LA MORTE DI DIO

    Una teologia senza la fede è come un albero secco che pretenda di dare ancora frutti. La cultura cristiana statunitense negli ani ’60 ’70 è stata investita da una corrente passata alla storia come teologia della morte di Dio 
di Francesco Lamendola  



La cultura cristiana statunitense, negli ani ’60 e ’70, è stata investita da una corrente passata alla storia come “teologia della morte di Dio”. Ne hanno fatto parte pensatori, quasi tutti, di estrazione protestante, appartenenti a diverse chiese: Thomas J. J. Altizer (del quale ci siamo già occupati nell’articolo: Thomas J. J. Altizer, ovvero il grande equivoco fondato sulla teologia della “morte di Dio”, pubblicato su Il Corriere delle Regioni il 27/03/2015), William Hamilton (del quale intendiamo parlare adesso), Harvey Cox (della Chiesa Battista), Paul van Buren (della Chiesa episcopale) e Gabriel Vahanian (l’unico non americano: un francese che, però, ha insegnato per un quarto di secolo negli Stati Uniti; e, comunque, protestante egli pure).
Si è trattato, come abbiamo già provato a mettere in luce, di un grande e, nel migliore dei casi; nel peggiore, di un suicidio deliberato della teologia, camuffato da qualcosa d’altro, ma, in effetti, caratterizzato da un continuo giocare a nascondino con l’ateismo più o meno esplicito, più o meno programmatico.

I neo Gesuiti a complotto..?

Francesco apre il caso dell’infallibilità del Papa



Il teologo Küng aveva scritto a Bergoglio chiedendogli una riflessione: «Mi ha risposto con una lettera fraterna, apprezzando le mie considerazioni. Non ha posto limiti alla discussione sul dogma» sancito dal Concilio Vaticano I e da Pio IX il 18 luglio 1870

mercoledì 27 aprile 2016

Chi ha paura del Papa Nero?


Complotto mondiale: la verità vi prego sui Gesuiti


-Redazione Antimassoneria-Untitled-1-720x14
TEORIA COMPLOTTISTICA E ORIGINE DELLA LEGGENDA NERA SUI GESUITIUntitled-1-720x14
la verità vi prego sui gesuitiCon il diffondersi delle teorie sul complotto mondialista sono sorti numerosissimi siti, blog e libri curati perlopiù da protestanti, ufologi-rettiliani o dagli stessi massoni- che hanno diffuso la voce secondo cui al vertice della piramide demoniaca si troverebbe nientemeno che l’ordine della Compagnia di Gesù, ovvero i gesuiti guidati dalla massima autorità dell’ordine: il preposito generale (“papa nero”). Che laChiesa Cattolica soffra di continue infiltrazioni e abbia al suo interno anche personaggi corrotti che sostengono i loro piani per ingenuità o malafede non c’è bisogno di spiegarlo, ma ovviamente questa non è un problema che riguarda solo l’ordine dei gesuiti, ma anche gli altri ordini religiosi. Tuttavia il discorso qui è un pochino diverso: i debunker non sostengono che l’ordine soffra di una nefasta infiltrazione, ma che siano i gesuiti a dirigere la cospirazione mondialista, il chè è molto diverso.