ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

martedì 3 maggio 2016

Non si litiga coi fatti

POSSESSIONE O DISTURBI PSICHICI

    Come si distingue una persona affetta da una malattia psichica da una che è posseduta? La cultura moderna impregnata di scientismo e di secolarismo non ammette la realtà della possessione diabolica. Ma non si litiga coi fatti 
di Francesco Lamendola  



La cultura moderna, impregnata di scientismo e di secolarismo, non ammette la realtà della possessione diabolica; la considera una credenza obsoleta e retrograda, retaggio di epoche oscure e, fortunatamente, trascorse per sempre. La cultura moderna è profondamene convinta di poter spiegare, un poco alla volta, tutti i fenomeni naturali, sia fisici che psichici; e, del resto, non ammette altri fenomeni che codesti. Per definizione, essa rifiuta anche solo l’ipotesi che esista una realtà soprannaturale; e, pertanto, esclude che esistano fenomeni che non siano riconducibili ad una precisa fenomenologia fisica o psichica: si tratterebbe solo, perciò, d’imparare a riconoscerli, a studiarli, a catalogarli - e, per quanto possibile, a padroneggiarli.

El "cocalero"

Buon compleanno a Pannella, firmato Bergoglio

Qualsiasi commento è inutile, quando i fatti parlano da soli.
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La notizia
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Che cosa è avvenuto all’Occidente?


“Senza Cristo crolla la civiltà. Solo Putin l’ha capito”



MB – Questo sopra è il titolo di un recente articolo di Pat Buchanan: grande giornalista, intellettuale, conservatore di vecchio stampo (quindi ostile ai neo-conservatives),  molti anni fa si  candidò anche alla Casa Bianca, naturalmente senza esito. Traduco qui questa sua limpida diagnosi della malattia   terminale dell’Occidente. Per molti motivi,  che alcuni capiranno,  e renderanno  altri lettori  rabbiosi: non ultimo movente di questo post, lo confesso. 

“Claritatis laetitia”?

(foto aggiunta)

Non è l’opera di Bergoglio a stupire e ferire tanti cattolici, ma la sconsolata constatazione che non c’è un solo pastore dotato di lucidità, coraggio e forza per dire la verità tutta intera pubblicamente ed efficacemente. Le deludenti dichiarazioni del Card. Burke e di Mons. Schneider.

Martedì 3 maggio 2016

No, mille volte no!

Il CRISTIANO DEVE AMARE IL MONDO

Il cristiano deve amare il mondo? Papini e la sua battaglia contro la modernità. Non si può restar neutrali davanti al male non si possono amare due padroni Dio e il Diavolo chi lo pensa o è un imbecille o un agente di Satana 
di Francesco Lamendola  

Il cristiano deve amare il mondo? Si può affermare che è tenuto ad amare il mondo, in quanto il mondo è creazione di Dio e, ancor più, in quanto egli ha il dovere di amare tutto e tutti, perché – a sentire certuni - tale sarebbe la sua natura di cristiano?
Rispondiamo, dopo lunga e matura riflessione, di cui ci assumiamo tutta intera la responsabilità: no; mille volte no. Due cose si possono intendere per “mondo”, e nessuna delle due merita l’amore incondizionato del cristiano, tanto meno l’obbligo dell’amore.

Imbufalire


Loreto

La rivista mensile (bimestrale nel periodo estivo) “Il Messaggio della Santa Casa”, organo della Santuario della Santa Casa di Loreto aspetta, nella città marchigiana, una neo-pastora luterana “nella sua nuova veste” per festeggiare il suo “sacerdozio” (sic!). In un articolo si parla della “scelta” di un’assidua frequentatrice, leader del Campo Ecumenico del Santuario, tale May Heldal, “ordinata presbitero” per la chiesa Luterana Svedese di  Linköping.

Il "giudizio avventato"



Divorziati "risposati", il giudizio è sullo stato di vita
Non tocca ai preti giudicare l'anima dei fedeli


Il no all'Eucaristia si giustifica con le condizioni oggettive. La Chiesa ha sempre giudicato l'azione, solo Dio conosce lo stato di grazia di una persona. Sarebbe davvero curioso se in Amoris Laetitia, laddove il Papa chiede il "discernimento" da parte dei pastori, si intendesse un giudizio sulle anime, che la Chiesa ha sempre giudicato "avventato". "Discernimento" si deve perciò riferire ad altro, non alle possibilità di accedere alla comunione.

In un batter di ciglia !?

L'ostilità della Chiesa conciliare alla messa di sempre: perché?


Ciò che segue è la risposta a quanti mi chiedono di spiegare i motivi dell'ostilità che in un batter di ciglia si materializza ogni qual volta un fedele richiede la celebrazione della S.Messa tridentina al clero aderente alla nuova chiesa nata dal Concilio Vaticano II.
Nuova chiesa nata dal Concilio Vaticano II? Precisamente, perché tutte le riforme e gli orientamenti ufficiali di Roma sono delegati e imposti a nome del Concilio. Dopo il Vaticano II infatti, la maggior parte del clero ha assunto un orientamento nettamente opposto alla Tradizione, cioè al Magistero ufficiale della Chiesa. I sacerdoti hanno abbracciato in massa l'eresia protestante e liberale. Essi hanno voltato le spalle alla Chiesa di sempre, alla Messa di sempre, infettando il Corpo Mistico di Cristo con nuovi dogmi, nuove istituzioni, nuovo sacerdozio, nuovo culto, nuovo insegnamento, nuova morale... e tutto ciò a nome del Concilio al quale i fedeli si DEVONO uniformare.

lunedì 2 maggio 2016

Martirio senza fine

IRAK: QUESTO MARTIRIO SENZA FINE, PERCHE'?


Cosa sta succedendo in Irak?, “Il  parlamento di Baghdad preso d’assalto da centinaia di manifestanti, attentati, morti a centinaia”.  Già, ci eravamo tutti dimenticati dell’Irak.  Qualche scarso telegiornale ci ha mostrato di questo  ”assalto al parlamento”:  non le solite folle urlanti islamiche” sventolanti la bandiera nera,   ma uomini in abiti occidentali, che innalzavano la bandiera nazionale e che civilmente spiegavano ai giornalisti i motivi della  loro protesta  contro il loro governo. I media precisavano: sono sciiti, della “Armata del Mahdi” formata da “clerico estremista Muktada Al Sadr”.

Il segno distintivo dell'ebraicità

Ebrei. La discordia dei quattro fratelli

Conturbante attualità

1914 EPISTOLARIO OMOSESSUALE

    «Caro Gide non disperate. Non c’è malattia mortale per le anime. Potete guarire.» 1914 Epistolario in cui il cattolico Claudel scopre l’omosessualità di Gide. Se non c’è il peccato non c’è Dio; e allora chi potrà redimerci? 
di Francesco Lamendola  



C’è, nell’epistolario intercorso fra due grandi scrittori francesi, Paul Claudel (1868-1955) e André Gide (1869-1951), un passaggio cruciale, delicatissimo, estremamente intimo, che ancora oggi, letto a tanta distanza di tempo, riesce di straordinaria, conturbante attualità: quello in cui il cattolico Claudel “scopre” l’omosessualità di Gide e lo esorta a espungere dalla Nouvelle Revue Française un passaggio che suona come una apologia della pederastia, nonché a rivedere tutto il proprio orientamento esistenziale, basato su fallaci valori estetici, in nome della salvezza dell’anima.

"Chi vuole alzare i muri si situa al di fuori del Cristianesimo"?

Prendiamo atto della realtà

Polonia cancella bandiera UECredo che sia giunta l’ora di porci seriamente la domanda fondamentale dei nostri giorni:
come mai la Russia, ma ancor più la Polonia, l’Ungheria, ora anche l’Austria, tra poco la Croazia, pensano e agiscono in un modo (anti-immigrazionismo, difesa della nazionalità, del popolo, delle tradizioni, rifiuto dell’omosessualismo, e ora, almeno in Polonia, perfino della vita) che contrasta pienamente con tutto il resto dell’Europa e dell’Occidente, mentre Francia, Spagna, Inghilterra, Germania e, ovviamente (prima nella fila degli idioti), Italia, agiscono esattamente in maniera opposta?

Sinistrati

CATTOLICI DI SINISTRA SBAGLIANO

    Ecco perché i cattolici di sinistra stanno sbagliando tutto ma proprio tutto. Un nocciolo cripto-marxista si è conservato anche dopo che l’ideologia comunista ha ammainato le sue bandiere proprio nella cittadella del cattolicesimo 
di F. Lamendola  



Nel cattolicesimo italiano, inteso come realtà di tipo anche politico e sociale (ivi compresi i partiti politici che ad esso, più o meno esplicitamente, si richiamano) sono sempre coesistite quanto meno due anime: una conservatrice e “di destra” ed una progressista o “di sinistra”.
Dal punto di vista della percezione che queste due anime hanno di se stesse, il punto di svolta, nella storia del XX secolo, è stato il Concilio Vaticano II: a partire da quel momento, gli esponenti della prima si sono sentiti sempre più come i “veri” depositari del messaggio sociale del cristianesimo; mentre i secondi sono stati sempre più relegati, e hanno finito per considerarsi essi stessi, come gli esponenti di una visione del mondo che si potrebbe dire di retroguardia, se non proprio superata e smentita dalla storia.

Il grillo scomposto, sconvolto

Alla scoperta di Amoris Laetitia (/9): Il profeta Spaemann. La oggettività come “spazio da occupare” e il tempo come “storia da negare”.

AL
 Leggendo le recenti “esternazioni scomposte” del prof. R. Spaemann si fa una certa fatica a pensare che chi parla sia un filosofo. Spaemann è talmente accecato dal cambiamento di stile e di approccio che trova in AL, che si ribella, lo chiama rottura, cerca di squalificarlo, di ingiuriarlo, di svergognarlo, pur di non ammetterlo non dico come reale, ma almeno come possibile.
Nel farlo usa i concetti in modo rozzo, greve, sgraziato. Vorrei mostrare dove stanno le sue principali “magagne”. A questo scopo è sufficiente leggere l’inizio dell’articolo su il Foglio” di ieri, col titolo Spaemann ad alzo zero contro il Papa: “Porta la chiesa allo scisma”:

I rumors di “realismo politico”si fanno insistenti

Roma e lefebvriani mai così viciniSi infittiscono i rumors su una regolarizzazione ormai prossima della Fraternità San Pio X. Una lettera dell'ex segretario del vescovo Lefebvre al superiore Fellay delinea una spinta ad accettare la proposta, che prevede la creazione di una prelatura personale, ma non pone condizioni dottrinali. Una mossa che solo un Papa come Francesco, imprevedibile e sostenuto dai media, può operare.
Il vescovo Fellay
Una lettera privata datata 19 febbraio e firmata dall’Abbé Franz Schmidberger, figura storica di spicco della Fraternità S. Pio X, già stretto collaboratore di Mons. Lefebvre, è trapelata nel web. Ora lo stesso Schmidberger ne ha autorizzato la traduzione in inglese e la pubblicazione sul blog statunitense Rorate Caeli, per evitare inutili speculazioni su di uno scritto che era stato inviato a Mons. Fellay, attuale superiore della Fraternità, e ad altre personalità della società sacerdotale. La lettera è di un certo interesse perché offre ulteriori indizi sulla possibile riconciliazione tra il Vaticano e la Fraternità, come avevamo già annunciato sulla Nuova BQ dopo l’incontro avvenuto tra il vescovo Fellay e Papa Francesco all’inizio di aprile.

Altri concili segnarono il trionfo dell’eresia

Ciò che accadde a sant’Atanasio: un insegnamento per i nostri tempi

Sant Atanasio
 C’è una storia di un grande e famoso santo che però non viene solitamente ricordata nella sua completezza. Si tratta della storia di sant’Atanasio (295-373), colui che difese il mistero dell’Incarnazione dalle minacce dell’Arianesimo, l’eresia che negava la divinità di Cristo.
Ma è proprio ciò che solitamente non si ricorda che rende questo santo molto attuale.
L’epoca in cui visse sant’Atanasio fu di grande crisi della ortodossia, cioè della dottrina autentica.

Fuoco d'artificio

Nelle memorie del fratello dell'ex premier, emergono i problemi e i dissidi nella Fondazione diretta da Melloni, custode del lascito di Dossetti e del Concilio come rottura con la tradizione della Chiesa. «Un presidente non teologo e una direzione che nella cultura italiana è un fuoco d'artificio per attirare risorse». Un fuoco amico insolito e autorevole, che getta ombre su una realtà potente, ricca di fondi pubblici e impenetrabile.«Scuola di Bologna, personalismi e decadenza» L'altro Prodi demolisce il “tempio” progressista

domenica 1 maggio 2016

«Dici Maggio, dici Maria».

Non c’è Maggio, senza Maria
Si è giunti finalmente al mese di Maggio: 31 giorni dedicati alla Vergine Maria. Perché dedicare un mese, questo mese, a Maria? E cosa fare praticamente per approfittare delle grazie legate a questo tempo particolare?                   
Chi non conosce il noto aforisma di San Bernardo: «Dici Maria ed Ella ti risponde Dio»? Così si potrebbe, parafrasando liberamente questa verissima sentenza, dire: «Dici Maggio, dici Maria».
Il mese di Maggio è il mese più bello per la natura: il creato si risveglia dai rigori dell’inverno, si spoglia di ogni austerità e freddezza, per vestirsi di colori e di profumi. Tutto rinasce, parla di vita e di fecondità. Ma se il mese di Maggio è il mese della fecondità della natura, tanto più vuol essere il mese della fioritura spirituale. 

Lo sventurato

Giovanni XXIII: papa buono, cattivo maestro

di Giacomo card. Biffi, Memorie e digressioni di un italiano cardinale, Cantagalli, 2007, pagg. 177-179).

Papa Roncalli morì nella solennità di Pentecoste, il 3 giugno 1963. Anch’io lo rimpiangevo, perché avevo un’invincibile simpatia per lui. M’incantavano i suoi gesti “irrituali”, ed ero rallegrato dalle sue parole spesso sorprendenti e dalle sue uscite estemporanee.

Solo la valutazione di alcune frasi mi lasciava esitante. Ed erano proprio quelle che più facilmente di altre conquistavano gli animi, perché apparivano conformi alle istintive aspirazioni degli uomini.

Vaticlash


Da Vatileaks a Vaticlash: dalla guerra dei documenti a quella dei comunicati

CUPOLA


C’era una volta Vatileaks, ossia la guerra dei documenti. Neologismo fortunato, coniato da Padre Federico Lombardi e consegnato ai posteri per descrivere, e circoscrivere, il periodo delle guerre intestine vaticane, combattute a colpi di file e carte trafugati, che portarono alle dimissioni di un Papa e a un processo senza precedenti, con l’imputazione di due giornalisti. Un conflitto in cui le star rimangono sullo sfondo ed emergono i comprimari, tra solerti maggiordomi, redivive Mata Hari e monsignori d’assalto, in anfibi e tuta mimetica.

“Le lacrime non bastano”

Sull’immigrazione Collier pone quesiti irriverenti a Merkel e Francesco

Il saggio del prof. di Oxford sul Catholic Herald
Paul Collier, professore di Economia e Politiche pubbliche alla Blavatnik School of Government dell’Università di Oxford
I nostri cuori ci stanno portando fuori strada sulla crisi dei rifugiati”. “Non indurre in tentazione: i leader politici e religiosi dell’Europa devono ricordare questo principio morale fondamentale”. Un approccio totalmente controcorrente rispetto alla melassa retorica che a ben guardare, secondo Paul Collier, è anche il modo più miope ed egoista per gestire il problema dell’immigrazione senza risolverlo, anzi aggravandolo, seppure mettendosi la coscienza a posto con qualche gesto di bontà.

Complottista anche Maria?

Isis, avvelenamento dell’aria e dei cibi nei diari del veggente delle Tre Fontane

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Ma che religione è la loro?

L'ARCIVESCOVO IN BICICLETTA

Se l’arcivescovo vuol farsi un giro in bicicletta nel presbiterio della cattedrale. Lo show circense di sua Eccellenza Reverendissima Corrado Lorefice fra gli applausi servili di alcuni sacerdoti: ma che religione è la loro?
di Francesco Lamendola  




Mercoledì 27 aprile 2016: si apre a Palermo il Giubileo degli Sportivi. Recita lo slogan: Realizziamo il gol [sic] più bello attraversando la porta, segno di Cristo, che ci riconduce alla misericordia del Padre. Hanno aderito il Centro Sportivo Italiano, il C.O.N.I., l’Unione Stampa Sportiva Italiana di Sicilia e il Panathlon International, sezione di Palermo. Nell’ambito delle manifestazioni è previsto un Trofeo della Misericordia fra le squadre di calcio per i ragazzi degli oratori parrocchiali.  

Verso i beni eterni




Terrena despicere et amare coelestia.

 Quante volte, nelle orazioni della liturgia tradizionale, la Chiesa fa chiedere questo, “disprezzare le cose della terra e amare quelle del Cielo”! Quante volte nella Sacra Scrittura vi è un continuo richiamo ad alzare lo sguardo alle cose eterne:

 Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra (Col 3,1-2).

 E' il frutto cosciente della Pasqua cristiana: siccome Cristo è risorto ed è asceso alla destra del Padre, tu sai che la vita vera è la vita eterna e devi ormai vivere proteso verso ciò che è definitivo.

sabato 30 aprile 2016

Adesso e nell’ora della nostra morte..!

VERGINE MARIA E ORA DELLA MORTE 

La Vergine Maria il tempo l’ora della morte. Il suo culto ha a che fare con la morte come ricorda la preghiera ma perché? Ella è stata il sommo esempio di fede: si rassegnino quei cattolici modernisti semi-protestanti 
di Francesco Lamendola  



 Il culto della Vergine Maria ha a che fare con il tempo e con l’ora della morte, come ricorda anche la preghiera a lei rivolta: Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen; mentre nel libro dell’Apocalisse incontriamo la Donna, vestita di sole  e coronata di dodici stelle, con la Luna sotto i piedi, che dà alla luce un bambino e viene perseguitata dal dragone, il quale vorrebbe divorare la sua creatura, ma non vi riesce, perché il bambino viene portato in cielo, presso il trono di Dio.
Ma perché, sulla base di queste immagini escatologiche, Maria è messa dai cristiani in relazione con il tempo e con l’ora della morte?

Tutto meno che continuità

Spaemann ad alzo zero contro il Papa: “Porta la chiesa allo scisma”

Il filosofo tedesco poco misericordioso con Francesco

Robert Spaemann, considerato il massimo filosofo tedesco cattolico contemporaneo (foto LaPresse)
Roma. “Mi è difficile capire cosa il Papa intenda quando dice che nessuno può essere condannato per sempre. Che la chiesa non possa condannare nessuno, neppure eternamente – cosa che, grazie a Dio, non può neanche fare – è qualcosa di chiaro. Però, se si tratta di relazioni sessuali che contraddicono in modo oggettivo l’ordinamento di vita cristiano, vorrei davvero sapere dal Papa dopo quanto tempo e in quali circostanze una condotta oggettivamente peccaminosa diventi gradita a Dio”. Robert Spaemann, considerato il massimo filosofo tedesco cattolico contemporaneo, amico di vecchia data di Joseph Ratzinger e suo coetaneo, vede tutto meno che continuità in Amoris laetitia, l’esortazione post sinodale firmata da Francesco lo scorso 19 marzo, festa di san Giuseppe e resa pubblica la settimana dopo Pasqua. Per Spaemann, che ha rilasciato un’ampia intervista alla sezione in lingua tedesca di Catholic news agency, la rottura rispetto al magistero precedente è evidente, se a leggere il documento è “una persona capace di pensare”.

Profezia per l'Europa

Il mondo di Dio nel mondo degli uominiIn Belgio una chiesa su due è destinata a chiudere, profezia per l'Europa. Ma non c'è da stupirsi: bisognerebbe chiedere conto a quei vescovi che per decenni si sono impegnati a inseguire il mondo anziché proporre quella novità di vita che è il cristianesimo. E che ora hanno la pretesa di rappresentare la Chiesa del futuro.
Nei giorni scorsi un giornale belga ha pubblicato un’inchiesta, ripresa in Italia da Il Foglio, che rivela la drammatica crisi della Chiesa europea di cui il Belgio – e Bruxelles in particolare – è il simbolo e la punta avanzata. Dice dunque La Libre che in Belgio una chiesa su due è destinata a chiudere e ad essere convertita in luogo di attività commerciali o addirittura – come vorrebbero alcune autorità locali e come ha suggerito il settimanale The Economist – in luoghi di culto islamici. A Bruxelles infatti solo l’1,5% della popolazione risulta cattolica praticante, pari al 12% della popolazione cattolica. Di contro il 19% dei musulmani è praticante, mentre la metà dei bambini iscritti nelle scuole statali è islamico. Il destino apparirebbe dunque segnato, ma a colpire più che l’aspetto demografico è il deserto a cui è stata ridotta la Chiesa.

Promoteautur!

I promoter delle sovversioni padovane 

Sempre all’avanguardia nella demolizione del cattolicesimo, la diocesi di Padova (che tra i suoi padri spirituali annovera Enzo Bianchi) ora ci ammannisce una conferenza per insegnarci quanto è bello accogliere gli omosessuali “nella loro totalità”. Che fine hanno fatto i quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio?

di Cristiano Lugli
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zzzzlgl1Siamo ormai stati abituati a non stupirci più di nulla da quando la mentalità americanista – e quindi laicista per eccellenza – ha preso dominio su tutto il suolo sociale, depravando le mode, i costumi, il linguaggio e creando nuove generazioni di ossessi costruiti a suon di frastuoni mass-mediatici.
L’assuefazione collettiva è ad uno stato ormai troppo elevato per poter sperare in un risveglio: sentiamo parlare in ogni momento di morti ammazzati, di violenze, di omicidi-suicidi, eppure la nostra sensibilità è talmente anestetizzata che non si crea nessun contraccolpo, solo un annichilimento davanti a tanto male che l’uomo si è costruito intorno una volta allontanatosi da Dio.

Tu dixisti.


Cappuccetto rosso e il lupo in Vaticano : l'appello di don Elia


L'attuale leadership  vaticana riesce a turbare continuamente la mia sensibilità di provincialotto semplice ed ignorante. 
Mi ha anche scioccato il recente invito in Vaticano del candidato democratico alla Presidenza USA Bernie Sanders che ha pure incontrato per "un saluto", come previsto, Papa Francesco nella hall dell'albergo Santa Marta dove, guarda caso, il politico aveva preso alloggio dopo essere stato invitato a tenere un Conferenza in Vaticano.

Rimando all'illustre mittente l'invito di trovare uno psichiatra anche se davvero io ho pensato e penso tuttora "...che fare un saluto - ad un candidato alla Casa Bianca, invitato chissà perchè in Vaticano- sia immischiarsi in politica" . 
Tu dixisti.

Si scopron le tombe?

11 Settembre: l’uomo di Washington accusa Israele



Accusa   i neocon con nomi e  cognomi:  Paul Wolfowitz allora  viceministro al Pentagono, l’israelo-americano Michael Chertoff, il rabbino Dov Zakheim (numero 3 al Pentagono) di essersi infiltrati nel governo Bsh jr. e di aver organizzato, su istigazione di Israele,  il mega attentato dell’11 Settembre 2001.
E non è un complottista marginale: è stato  un alto funzionario del Dipartimento di Stato da Nixon a Carter a Bush-padre, esperto in guerra psicologica,  attore in operazioni coperte (come l’uccisione di Moro) per conto degli Stati Uniti. Membro fino al 2012 del Council on Foreign Relations, quindi dell’élite dell’Establisment. 

Ultrà della curva bergogliana…

Nell’universo c’è la galassia. Nella galassia, la Terra. Sulla Terra l’Europa. In Europa, l’Italia. In Italia, il Piemonte. In Piemonte, Novara (provincia e diocesi). Lì dentro sta Borgomanero. A Borgomanero c’è il Collegio Don Bosco. Che ha un direttore: il suo nome è don Giuliano Palizzi, educatore appassionato e sacerdote (per non esagerare) straripante, tutto da leggere…