I Gesuiti e la scristianizzazione della Chiesa
Chi sta de-cattolicizzando la Chiesa cattolica? Ma si tratta proprio del glorioso ordine fondato da Sant’Ignazio di Loyola. In questo studio, cercheremo di capire il come e il perché di questa diabolica deriva, che segue l’intuizione del prete apostata Ernesto Buonaiuti, “guru” del modernismo italiano: «Fino ad oggi si è voluto riformare Roma senza Roma, o magari contro Roma. Bisogna riformare Roma con Roma».
L’arcivescovo di Milano, San Carlo Borromeo, che approvò l’insediamento dei Gesuiti a Lucerna nel 1578, ben presto comprese quali sarebbero state le conseguenze di quell’atto, come ci ricorda J. Huber: «Carlo Borromeo scrisse al suo confessore che la Compagnia di Gesù, governata da leader che erano più politici che religiosi, stava diventando troppo potente per preservare la moderazione e la sottomissione che erano necessari… Essa domina re, principi e signoreggia, sia sulle faccende temporali, che su quelle spirituali. Questa “pia” istituzione ha perso lo spirito che originariamente l’animava e per questo motivo saremo costretti ad abolirla…».[1] L’ordine fu poi soppresso da papa Clemente XIV[2] nel 1773 – la Compagnia sopravvisse però nei territori cattolici della Russia, perché la zarina Caterina II non concesse l’exequatur al decreto papale di soppressione –, fu ricostituito da papa Pio VII nel 1814.