ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

lunedì 3 aprile 2017

Passaggio di testimone?

I segreti di Civitavecchia



59:31

Il segreto di Fatima affidato, dopo Sr. Lucia, ad un'altra bambina (oggi giovane) prescelta dalla Madonna per vigilare sulle "strane" tentazioni della Chiesa di occultarlo.

Ma che cos’è precisamente la penitenza?

Conversione: un terremoto interiore (1968) – don Divo Barsotti


Siamo nella Quaresima: la Quaresima ci richiama alla penitenza. È con la penitenza che si è iniziato il ministero di Gesù.
Ma che cos’è precisamente la penitenza? Soltanto il pentimento di quello che possiamo aver fatto di male sarebbe ben poco per caratterizzare invece quello che con questo termine intende la Chiesa e intende il Signore. Il termine “penitenza” è una traduzione molto imperfetta di un termine greco che viene usato dagli evangelisti proprio per dire il contenuto della prima predicazione di Gesù, quando inizia il suo ministero.
Il termine greco è metánoia e voi potete capire già che cosa può voler dire.Nous è la mente, è lo spirito, anzi la psiche, l’anima, e meta vuol dire proprio un capovolgimento, un rovesciamento del nostro essere interiore.
Di qui voi capite che quando noi pensiamo che penitenza voglia dire soltanto pentimento dei peccati è troppo poco. Quando pensiamo alla penitenza come al complesso di azioni afflittive, mortificanti per la nostra natura, ugualmente si dice qualcosa ma non si dice quasi nulla, perché, quando si pensa appunto ad azioni afflittive, in generale si pensa a quelle azioni afflittive che non toccano affatto il nous, lo spirito, ma toccano il corpo.


Meglio mantenere un basso profilo?


Il riassunto del lunedì. Fra Martino Campanaro


di Francesco Filipazzi

Don Minutella. In settimana è deflagrato il caso di Don Alessandro Minutella, un prete della diocesi di Palermo molto attivo sul web che ha invocato la resistenza cattolica contro la protestantizzazione della Chiesa, invitando ad organizzarsi. Il risalto avuto dal video pubblicato su YouTube ha provocato una reazione piuttosto forte da parte del vescovo Lorefice (la cui azione più nota è quella di essere andato in bici nel Duomo di Palermo) che ha praticamente rimosso il prete dalla parrocchia. Tralasciamo qui i dettagli della vicenda reperibili altrove. Viene da chiedersi se in questo periodo sia meglio mantenere un basso profilo, prediligendo l'educazione e la rassicurazione delle persone vicine (modus operandi fruttuoso, seguito da molti sacerdoti), oppure se servano questi gesti dirompenti. C'è purtroppo il rischio di ottenere l'effetto opposto e di danneggiare la buona causa e di apparire sconclusionati. Inoltre ci vorrebbe una preparazione teologica solida. Preghiamo la Madonna, Madre del Buon Consiglio, perché protegga e aiuti questo sacerdote.


Pastoral is money!


Cosa pensa Papa Francesco di Medjugorje?      


Il Vaticano si muove: per i pellegrinaggi a Medjugorje verranno tempi più stringenti. Nelle parole con cui monsignor Henryk Hoser, inviato speciale della Santa Sede a Medjugorje per motivi pastorali (pastorali, non dottrinali: a lui non competerà decidere se le apparizioni si siano verificate oppure no, ma solo di dare una migliore assistenza spirituale per i pellegrini) ha salutato la diocesi di Varsavia-Praga il 27 marzo scorso (fonte: Sir, l’agenzia stampa della Conferenza episcopale italiana) con un messaggio molto importante. Eccolo: “Medjugorje oggi è un luogo carismatico dove la gente viene con pellegrinaggi privati”, e poi: “Il fatto che vi arrivano circa 2,5 milioni di pellegrini all’anno da tutto il mondo, e che essi ne traggono un indubbio beneficio spirituale non può essere trascurato o taciuto”.

Non solo immagini

IL MITO NEL CATTOLICESIMO

    Il cattolicesimo è perduto se rinuncia al mito in cambio della modernità. Una mistificazione che si sta attuando sotto il naso degl’inconsapevoli fedeli. Lotta del Bene contro il Male e l’auto-dissoluzione del cattolicesimo 
di Francesco Lamendola  





C’un’osservazione particolarmente acuta di quel geniaccio di Georges Sorel, in un testo che non c’entra niente con il cristianesimo, e cioè la sua opera sociologica ormai classica Réflexions sur la violence (Paris, Pages Libres, 1908, pp. 32 sgg.; cit. in Il pensiero politico di Giorgio Sorel, a cura di Giovanni Spadolini, Firenze, Le Monnier, 1972, pp. 140-141):

Un esempio ancora più schiacciante [di “mito”, nel significato che Sorel dà a questa parola] potrebbe esser quello dei cattolici che non si sono mai abbattuti in mezzo alle prove più dure, perché immaginavano che la storia della Chiesa fosse un seguirti di battaglie fra Satana e la gerarchia sostenuta da Cristo e si rappresentavano perciò ogni nuova difficoltà come un episodio di questa guerra, destinata fatalmente a sboccare nella vittoria del cattolicesimo. All’alba del sec. XIX, le persecuzioni rivoluzionarie ravvivarono questo mito della persecuzione satanica, che ha ispirato a Giuseppe De Maistre pagine eloquenti: questo ringiovanimento spiega in gran parte la rinascita religiosa che si ebbe allora. Se oggi il cattolicismo è minacciato, si deve al fatto che il mito della chiesa militante tende a sparire… I costumi dolci, scettici e soprattutto pacifici della generazione presente non sono d’altronde favorevoli alla sua conservazione; e d’altro canto gli avversari della chiesa proclamano a voce alta che non vogliono tornare a un regime di persecuzione che potrebbe ridare l’antica energia  alle immagini guerresche… Inutilmente la filosofia intellettualistica avrebbe cercati di dimostrare ai cattolici ardenti, che lottarono per tanto tempo con successo contro le tradizioni rivoluzionarie, che il mito della chiesa militante non è conforme alle teorie scientifiche, formulate dai più dotti autori secondo i metodi critici migliori:non li avrebbe persuasi. Nessun argomento avrebbe avuto la possibilità di scuotere la fede di questi uomini nelle promesse fatte alla chiesa, e, finché questa fede restava salda, il mito non poteva apparire  discutibile ai loro occhi.

Subbuglio nel sinedrio?

 Pilato, Caifa, Erode & C.: alé, tutti contro Minutella!



Conosco don Alessandro poco più che di sfuggita: ho assistito a una presentazione di un suo libro, ho scambiato quattro chiacchiere, proprio quattro, per cercare di conoscerlo meglio e non giudicare temerariamente questo sacerdote oggi veramente segno di contraddizione.

Non metterei la mano sul fuoco neanche per me stesso, figurarsi se la metto su don Minutella, però…
…quando ieri ho letto il S. Vangelo della S. Messa (forma extra-ordinaria) al versetto "Se dico la verità, perché non mi credete?", vi confesso che ho pensato a lui… e poi ho constatato che veramente quasi tutte le voci della rete, dai papisti più trinariciuti fino ai duri e puri pseudo-tradizionalisti - una e vera propio ONU della rete o ordine mondiale dei blog che dir si voglia - si sono scagliate contro questo carissimo confratello.

Ho sempre pensato che segni di santità siano una gran devozione alla Madonna e avere tutti contro: nel nostro caso possiamo spuntare entrambe le caselle; certamente ci vuole anche altro, ma le basi ci sono.

Nel loro grande?

Il vizietto dell'ateneo cattolico
Il caso dell'università cattolica di Lovanio in Belgio che ha sospeso il docente che ha parlato contro l'aborto, parte da lontano. Fin dai pontificati di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI all'Ucl si portavano avanti sperimentazioni per la fecondazione in vitro, si sostenevano l'eutanasia e la diagnosi pre impianto in palese contrasto con la Chiesa e il suo magistero. Tutto logico, allora. Ma perché continuare a chiamarsi cattolici? Una domanda che andrebbe posta ai vescovi del Paese.
Quanto è cattolica l’Università Cattolica di Lovanio (UCL)? La domanda è diventata più che lecita dopo l’esplosione del caso del professore di filosofia Stéphane Mercier che su basi completamente filosofiche, non religiose, ha affermato che l’aborto è un omicidio. L’Università prima ha aperto un’inchiesta, dissociandosi dal professore, poi ha sospeso i suoi corsi e infine ha aperto un procedimento disciplinare, che può condurre anche al suo licenziamento.

Nel suo piccolo..?

“Madonna mi parla: ribellati a Francesco…”. Minutella parroco anti papa
“Madonna mi parla: ribellati a Francesco…”.
Minutella parroco anti papa (foto da video YouTube)
ROMA – “Madonna mi parla per via di locuzioni interiori e così anche i santi…”. Un anno e mezzo fa Alessandro Minutella parroco di Romagnolo, periferia di Palermo, fu ammonito dall’allora arcivescovo Paolo Romeo di farla finita con simili annunci e di smetterla anche di costruire sul “contatto diretto con la Madonna” assemblee e mobilitazioni di fedeli. Come non sentito, Alessandro Minutella dice di parlare con la Madonna, di ascoltare le sue parole, ma i richiami della Chiesa di Cristo non ha orecchie per sentirli.

domenica 2 aprile 2017

Pare che Gesù fosse cattolico..!?


SINDONE E SUDARIO DI OVIEDO AVVOLSERO LA STESSA PERSONA. STUDIO DELL’UCAM CONFERMA IL VANGELO DI GIOVANNI.


Un nuovo studio, compiuto in Spagna dall’Università Cattolica di Murcia (UCAM) ha confermato che la Sindone di Torino e il Santo Sudario, conservato a Oviedo hanno avvolto la stessa persona. Non solo: gli esami scientifici hanno rivelato che questa persona “soffrì una ferita” di tipo penetrante nel suo costato dopo che era già spirata. La concordanza con quanto raccontano i Vangeli, e in particolare quello attribuito a San Giovanni, che si pensa fosse presente nelle ultime ore di Cristo sul Golgota balza subito agli occhi.

Presunte guarigioni miracolose

In cerca di guarigioni miracolose

§ 1. Miracolismo antiscientifico
Marco CorvagliaI sostenitori di Medjugorje vanno talvolta alla ricerca di casi di presunte guarigioni miracolose legate al fenomeno medjugorjano, da presentare nei vari meeting di fedeli o in trasmissioni televisive, in genere acritiche.
Gli studiosi più qualificati, invece, non ricorrono al sensazionalismo e sanno che le eventuali guarigioni, di per sé stesse, non possono provare nulla.
Claude Kenesi, professore presso la facoltà di Medicina, a Parigi, e membro del Comitato Medico Internazionale di Lourdes (CMIL), tratta con prudenza e onestà questo problema. Vediamo perché. 
Egli afferma:
Ogni anno, Lourdes accoglie circa cinque milioni di pellegrini, settantamila dei quali sono malati.
[Claude Kenesi, Les guérisons de Lourdes peuvent-elles être expliquées médicalement ? in AA.VV., Les guérisons inexpliquées sont-elles miraculeuses ?, Les Éditions de l'Atelier, 2009, p. 99]
Se un malato ritiene di essere guarito a Lourdes, presenta una dichiarazione all'Ufficio delle Constatazioni Mediche, che esamina preliminarmente il caso. 
Successivamente, la documentazione passa al Comitato Medico Internazionale di Lourdes, formato da circa venti membri, nominati dal vescovo di Tarbes e Lourdes:
Il Comitato sceglie al suo interno un relatore, specialista nella malattia considerata, incaricato di procedere allo studio del dossier. [...] Una volta terminata l'investigazione, invierà il proprio rapporto a tutti i membri del Comitato. Il CMIL si pronuncerà sulla base di esso.
[Yves Chiron, Inchiesta sui miracoli di Lourdes, Lindau, 2006, p. 88]
Per affermare, sulla base delle nostre conoscenze attuali, il carattere eccezionale della guarigione è necessario un voto a scrutinio segreto (con una maggioranza dei due terzi).
[C. Kenesi, Les guérisons de Lourdes peuvent-elles être expliquées médicalement ? in AA.VV., op. cit., pp. 103-104]
Ovviamente, nessuna guarigione di Medjugorje è mai stata analizzata secondo questo protocollo.

La terza opera di misericordia spirituale

AMMONIRE I PECCATORI

    Ammonire i peccatori: dov’è finita la terza opera di misericordia spirituale? Il danno che ha prodotto, e continua a produrre, la nuovissima teologia morale del Chi sono io per giudicarlo?, è gravissimo, incalcolabile 
di Francesco Lamendola  





La chiesa un po’ troppo ecumenista dei nostri tempi, con il papa che vola a Lund per celebrare la “messa” coi luterani e poi, separatamente e quasi di malavoglia, dice la vera Messa anche per i cattolici della Scandinavia, su loro insistente richiesta, perché di essi s’era dimenticato, e son venuti a rompergli le uova nel paniere; la chiesa di monsignor Paglia, che celebra le lodi di Pannella e le innalza  fino al cielo, e intanto lascia un “buco” da 20 milioni di euro – altre fonti parlano di 35 - nel bilancio della diocesi di Terni (che poi dovremo un po’ tutti ripianare), magari anche per pagare l’orrido affresco, in duomo, del pittore sodomita Ricardo Cinalli, che dei sodomiti fa l’apoteosi “cristiana”, sempre su commissione dell’ottimo vescovo; la chiesa di teologi come Andrea Grillo, che, nella smania di accreditare le discutibili indicazioni della Amoris laetitia, denigra e offende un vescovo mite e timorato di Dio, come Carlo Caffarra, reo di “ribellione” contro il papa Francesco: ebbene, abbiamo definito tante volte questa chiesa come una “neochiesa” o una “contro-chiesa”, ed è ora che cominciamo a spiegare perché.
Una contro-chiesa è una falsa chiesa che attua un’azione speculare ed opposta a quella della vera Chiesa, la Chiesa cattolica fondata da Gesù Cristo (anche se, dice papa Francesco, Dio non è cattolico; e anche se, dice il generale dei gesuiti, Sosa Abascal, noi non sappiamo cosa realmente Gesù abbia detto, e perciò, a rigore, tutto quel che la Chiesa ha insegnato fino ad oggi andrebbe rimesso in discussione, a cominciare dai Vangeli).

Mission accomplished?


L'uomo che doveva essere eletto papa


Francesco
Missione compiuta. Dopo quattro anni di pontificato, è questo il bilancio che ne traggono i cardinali che hanno portato Jorge Mario Bergoglio a essere eletto papa.
L'operazione che ha prodotto il fenomeno Francesco nasce da molto lontano, addirittura dal 2002, quando per primo "L'Espresso" scoprì e scrisse che l'allora semisconosciuto arcivescovo di Buenos Aires era balzato in testa tra i candidati al papato, quelli veri, non di facciata.
Ha saggiato il terreno nel conclave del 2005, quando proprio su Bergoglio furono fatti confluire i voti di tutti coloro che non volevano Joseph Ratzinger papa.
Ed è andata in porto nel conclave del 2013, in buona misura perché di quel cardinale argentino tanti suoi elettori ancora sapevano troppo poco e non certo che avrebbe assestato alla Chiesa quel "salutare colpo allo stomaco" di cui ha detto pochi giorni fa il suo antagonista sconfitto in Cappella Sistina, l'arcivescovo di Milano Angelo Scola.
Tra Bergoglio e i suoi grandi elettori non c'era e non c'è consonanza piena. Lui è papa di annunci più che di realizzazioni, di allusioni più che di definizioni.

Naturalismo “cattolico”

AL NATURALISMO NON SERVONO LE CHIESE


Che crisi del Cattolicesimo! Che desolazione ci circonda! Un deserto sconfinato, pieno di ruderi, tra i quali si aggirano anime spaventate in cerca di una guida.

  Apparentemente tutto sembra al suo posto... ancora segni della storia cristiana, monumenti che ti parlano del popolo di Gesù Cristo; ancora immagini di santi... ancora croci e altari... ancora chiese, ma senza la vita dentro.
  Sì, è proprio questa l'impressione violenta: senza la vita dentro.

  Intanto perché la maggioranza delle chiese resta chiusa: ti aggiri nei paesi con al centro, perennemente, la casa di Dio inaccessibile, non si sa per quale prudenza! Fatte per l'incontro degli uomini con Dio, edificate per il culto e per l'adorazione di Nostro Signore Gesù Cristo presente nel Santissimo Sacramento dell'Eucarestia, le chiese restano chiuse. Una parte di esse si apre solo per una veloce messa, il tempo per esplicare il rito scheletrico rinnovato, poi la porta viene di nuovo sprangata, in attesa della prossima volta; e questo solo per i villaggi che hanno, non si sa per quanto tempo ancora, la visita del prete.

Sotto-stimano la grave crisi che attraversa la Chiesa

«Scismi, sacrilegi e poca fede scuotono la messa» Sarah rimette al centro la questione liturgica

In occasione dei dieci anni del Motu Proprio che sdoganava la messa in latino e riprendendo Benedetto XVI, il prefetto del Culto Divino ribadisce che «la crisi della Chiesa è una crisi liturgica: non possiamo chiudere gli occhi sul disastro, la devastazione e lo scisma che i promotori moderni di una liturgia viva hanno provocato rimodellando la liturgia della Chiesa secondo le loro idee». E punta il dito su molti sacerdoti e teologi «ammalati di novità» e su chi vuole cambiare il Messale con traduzioni che rigettano il linguaggio sacro di Dio. «Ma distruggendo la liturgia, si autodistrugge la Chiesa».

Coagulátum est sicut lac cor eórum (Ps 118)

Don Minutella risponde al decreto del suo vescovo e denuncia il complotto della falsa chiesa, …



34:36

In risposta al decreto del vescovo Lorefice contro don Minutella

Ecco la lettera di Lorefice a Don Minutella


Tu quale “felicità” cerchi di nascosto?


Elemosina sì, elemosina no.

    «Molti si domandano se è giusto fare l’elemosina alle persone che chiedono aiuto per strada; lei cosa risponde?».
Era il 28 febbraio 2017 quando il mensile di strada «Scarp de’ tenis» poneva questa domanda a papa Francesco. Il quale rispondeva così: «Ci sono tanti argomenti per giustificare se stessi quando non si fa l’elemosina. ”Ma come, io dono dei soldi e poi lui li spende per bere un bicchiere di vino?”. Un bicchiere di vino è l’unica felicità che ha nella vita, va bene così. Domandati piuttosto: che cosa fai tu di nascosto? Tu quale “felicità” cerchi di nascosto? Un aiuto è sempre giusto. Certo non è una buona cosa lanciare al povero solo degli spiccioli. È importante il gesto, aiutare chi chiede guardandolo negli occhi e toccando le mani. Buttare i soldi e non guardare negli occhi, non è un gesto da cristiano».
L’argomento è spinoso. Per chi, come il sottoscritto,  lavora in una zona ad altissima densità di questuanti, è davvero difficile mettere in pratica ciò che dice Francesco. Tenuto conto che in una giornata, nei pressi del Vaticano, puoi essere avvicinato anche da una dozzina di persone che chiedono la carità, risulta chiaro che un comune padre di famiglia non può donare qualcosa a tutti.

sabato 1 aprile 2017

L’alter ego di “ Mammona ”

Facebook condanna migliaia di cristiani a morte sotto la copertura del silenzio dei media USA Sa Defenza


Un report del ( MoFA ) riferisce … che pochi mesi dopo aver fornito al regime comunista cinese lo “ strumento di censura ” destinato a tenere assoggettate nazioni di quasi 1,4 miliardi di cittadini come “ oggetto di schiavitù ”, il gigante dei socialmedia  Facebook ha accettato di aiutare il Pakistan a far scoprire, a loro insaputa, i cristiani -migliaia dei quali potrebbero essere messi a morte per blasfemia contro che le nazioni di fede musulmana.
Secondo questo rapporto, Facebook ,società americana con scopo di lucro, è il più grande sito di socialmedia del mondo avendo quasi 1,9 mld di utenti mensili attivi su una popolazione mondiale di 7,4 miliardi – ma il cui automatizzato processo di ranking segreto modella la vita sociale di quasi un quinto del globo , ma senza che nessuno sia in grado di comprendere appieno le implicazioni a lungo termine che non esistevano 13 anni.

“ La comunione ecclesiale…”

Il “caso Don Minutella”. Signor Vescovo, se ha parlato male, ci mostri dov’è il male, altrimenti perché cacciarlo?

Don Alessandro Maria Minutella omelia 31 Marzo 2017

«Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?» (Gv.18,19-23)

Allora il sommo sacerdote interrogò Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Gesù gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». Aveva appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». Gli rispose Gesù: «Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?» (Gv.18,19-23)
Don Alessandro Maria Minutella è innanzi tutto un Sacerdote, l’Alter Christus e come tale deve essere valutato il caso che andiamo ad approfondire. Così come anche il suo Vescovo che lo ha sospeso dal servizio parrocchiale è un Alter Christus, tuttavia non tutti e due possono avere ragione dei fatti, ed uno dei due è incorso nell’errore.


Dubia mănēbunt?

Testimoni da tutto il mondo con una richiesta: “Fare chiarezza” subito sull’Amoris Laetitia - VIDEO

Sabato 22 Aprile 2017 a Roma, presso l’ Hotel Columbus in Via Della Conciliazione, si terrà il convegno internazionale organizzato da La Nuova Bussola Quotidiana e dal mensile Il Timone dal titolo: “Fare chiarezza ad un anno dall’Amoris Laetitia. Perché questo titolo? E’ passato ormai un anno dalla pubblicazione dell’Esortazione post sinodale Amoris Laetitia, un documento sicuramente molto ricco e vasto. Ma l’attenzione si è concentrata soprattutto sul Capitolo 8, ovvero quello dedicato alle situazioni irregolari, con particolare riguardo alla Comunione ai divorziati e risposati. E’ chiaro che le interpretazioni in questo anno sono state molto diverse e addirittura diametralmente opposte, data anche l’oggettiva ambiguità del linguaggio utilizzato in questo capitolo.

Teologo da «gabinetto»

Il Grillo [Andrea] parlante e l’«auto da fé»




Davanti a un tale pozzo di scienza impallidiscono Tommaso d’Aquino, e i cardinali Müller e Caffarra
In questi giorni siamo investiti da una bufera simile alla invasione delle cavallette, pardon, di Grillo (l’Andrea, non il comico improvvisatosi politico dalle mani «che più pulite non si può») colui che, pensandosi teologo accreditato per la difesa d’ufficio del magistero di Papa Francesco, si permette di dare schiaffoni misericordiosi a chi non la pensa come lui.
E si presenta, come già in occasione del Convegno ecclesiale di Firenze, da un lato col suo bagaglio teologico da «gabinetto», avendo indicato la toilette come uno dei luoghi della comunione e dall’altro con la sua combattiva lettura dell’Esortazione Amoris laetitia, mostrando con tenacia quali sono in realtà i nemici da distruggere e gli amici da seguire.

Così si mente

Ora per Avvenire va bene la morte di Eluana Englaro
La proposta di legge sulle Dat, se approvata, renderebbe assolutamente legittima la morte di un paziente come Eluana Englaro. Basta leggere gli articoli della proposta e paragonarli a quanto successo allora. Eppure secondo il professor D'Agostino questa non è eutanasia. Così si mente ai lettori di Avvenire.
L'articolo del professor Francesco D'Agostino apparso Avvenire del 30 marzo e già commentato dalla Bussola ieri, contiene un passaggio "pesante": «Il disegno di legge non è in alcun modo finalizzato a introdurre in Italia una normativa che legalizzi l’eutanasia. Questo è ciò che invece sostengono alcuni tra i suoi avversari, ma per farlo devono interpretarlo in modo forzato. Onestà vuole che una legge vada valutata per ciò che dice e non per ciò che potrebbe farle dire un interprete subdolo o malevolo».
su 
Visto che il mio lavoro è di interpretare ed applicare le leggi (non di fare il filosofo), propongo al prof. D'Agostino (e ai nostri lettori) una "prova sul campo" del progetto di legge in discussione: vediamo come funzionerebbe.

Il tempo dei falsari

1517-2017:
500 anni di sovversione protestante


1517 – 1617 – Un secolo di luteroterrorismo

Parte seconda







Dal terrorismo fisico al terrorismo intellettuale


Resta un grande paradosso: il protestantesimo, che si è imposto dappertutto col terrore, è riuscito a darsi un’immagine pacifica e non violenta, scaricando sulla Chiesa la responsabilità dei fiumi di sangue che ha fatto scorrere.

Nell’immaginazione collettiva, il protestante è un docile perseguitato. Il cattolico un feroce persecutore.
Come ha potuto imporsi una tale inversione della realtà?


Anche i gesti hanno la loro importanza

MA CHE PAPA E' BERGOGLIO ?

 E' inquietante. La particolarissima versione del cattolicesimo di Bergoglio: non partecipa alla processione del Corpus Domini, né s’inginocchia davanti al Santissimo, che papa è? Ma è questo il papa che la Chiesa aspettava?                                            di  Francesco Lamendola                                                          


Il coro dei fan di papa Francesco innalza fino al cielo la sua pastorale democratica e progressista, e strilla come un pollaio assalito da una volpe se qualcuno, per caso, come i quattro cardinali dei dubia sulla Amoris laetitia, avanza qualche perplessità, qualche riserva, qualche richiesta di chiarimento a proposito delle sue sparate, delle sue tesi temerarie, della sua misericordia a senso unico, poco cristiana e molto laica; però le immagini  dei suoi silenzi, dei suoi gesti mancati, quelle non “passano”, per saperne qualcosa bisogna affidarsi alla rete informatica o a qualche rarissimo resoconto giornalistico non ancora del tutto asservito al potere dominante.

L’importante è non rimanere soli?


La prova soprannaturale a cui siamo chiamati in questi tempi è la solitudine o, se va bene, la compagnia di pochi veri fratelli, magari titubanti e intimiditi dalla constatazione di essere isolati. Non la si affronta nascondendosi nella folla osannante, nelle conventicole cavillose, nelle élites da operetta. Anzi, la si abbraccia perché è la condizione naturale e soprannaturale in cui ogni cristiano ha sempre affrontato l’unica battaglia che conta veramente, quella per la vita eterna. Non si va in Paradiso in comitiva. E per allenarsi a morire da soli bisogna imparare a vivere da soli.

Le condizioni poste dalla Madonna


Fatima e la Russia


Un giorno, l’Immacolata regnerà sul Cremlino e dal Cremlino sul mondo intero (san Massimiliano Maria Kolbe).

In viaggio tra il Giappone e la Polonia, negli anni ’30, padre Kolbe attraversò l’Unione Sovietica sulla Transiberiana. Facendo tappa a Mosca, avrebbe pronunciato queste parole profetiche sulla Piazza Rossa, secondo le testimonianze raccolte dal servita Pierre Caillon (cf. La consécration de la Russie aux très Saints Cœurs de Jésus et de Marie, Paris 1983, 16-17). L’ardente apostolo dell’Immacolata non poteva certo conoscere il “Segreto” di Fatima, le cui prime due parti sarebbero state rivelate da suor Lucia, per ordine del Vescovo di Leiria, soltanto nel 1941. Questa predizione, perciò, può essere di aiuto per comprendere come mai la Madonna abbia chiesto la consacrazione della Russia al Suo Cuore Immacolato: proprio quell’immenso Paese, evidentemente, ha un ruolo speciale nei disegni di Dio per gli ultimi tempi.

venerdì 31 marzo 2017

Fare felice il prossimo.. (oh happy rc*)

PALERMO. IL VESCOVO IN BICICLETTA TOGLIE LA PARROCCHIA E IMPONE IL SILENZIO AL PRETE CRITICO.


Il Vescovo di Palermo, Corrado Lorefice, ha imposto a don Alessandro Minutella di lasciare la parrocchia di cui è responsabile entro quindici giorni, di mantenere il più rigoroso silenzio e di prendersi un periodo di riposo. Qui sotto l’annuncio pubblicato da don Minutella stesso, che alle 17.30 in parrocchia spiegherà il provvedimento, motivato, a quanto sembra, dal suo non essere “in comunione ecclesiale”.