ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

venerdì 21 aprile 2017

Perciò nostra Madre e Regina è intervenuta

                  ECCO VOSTRA MADRE 

Risultati immagini per la vergine ci viene data come madre

...Donna ecco i vostri figli, affinché otteniate loro la santità; affinché si lascino condurre da voi verso la mia carità perfetta che brucia come un fuoco inestinguibile. Saremo tanto più attenti alla parola di Gesù che (dice che) sua madre e nostra madre, a diverse riprese da un secolo, ci è apparsa per avvertirci solennemente della gravità dell’ora e della posta in gioco della Redenzione. La Vergine Immacolata, presente in mezzo al popolo di Dio lungo la suo storia, dal Fiat dell’Annunciazione e soprattutto dal Stabat del Calvario, si è resa ancora più presente in questi ultimi tempi. Per lo meno Ella ha manifestato la sua presenza in modo molto nuovo, più tenero e più patetico. Ricordatevi quelle apparizioni dalla Rivoluzione Francese; quelle apparizioni che non sono più circoscritti ad una anima o una congregazione, ma di cui la portata è veramente mondiale, quelle apparizioni nelle quali la Regina del cielo e della terra visita il suo popolo distratto, dimentico e ingrato, in balìa più che mai ai furori e alle manipolazioni del Nemico. Se la Fede ci permette di intravvedere lo strazio del Cuore di Nostra Signora alla sesta ora del Venerdì Santo, quando le tenebre spargono il loro tragico velo su Gerusalemme e su tutta la superficie della terra, questa stessa Fede ci rende attenti alla pena e alla sollecitudine della Vergine Maria quando si manifesta alla Rue du Bac o alla Salette, a Lourdes o a Fatima.


Imprevedibili?

Perché Trump ora è ansioso di incontrare Papa Francesco


Tanto cincischiò che si decise: Donald Trump chiederà udienza a Papa Francesco. Ecco come nel giro di ventiquattro ore il presidente Usa cerca di sistemarsi il maquillage dopo due anni di scaramucce col Papa argentino.
Retroscenismi, rumors e, soprattuto, agenda alla mano, negli ultimi giorni non si poteva che dare per definitivamente tramontata l’ipotesi di un incontro a fine maggio, quando Trump sarà in Italia per il G7. A un atterraggio romano dell’Air Force One credevano ormai in pochi. Qualcuno gongolando, qualcuno disperando: sarebbe stato il primo presidente Usa a volare in Italia evitando il Papa. Pareva tutto rinviato. Tanto che persino il portavoce presidenziale è rimasto spiazzato dall’impegno improvviso preso dal suo capo. Del quale non era informato. E ieri sera intorno alle 22 (ora di Roma) la conferma è arrivata direttamente dalla voce del miliardario newyorchese nella conferenza stampa alla Casa Bianca a conclusione del meeting col premier italiano Paolo Gentiloni.

Chi di serpente colpisce..


“GESÙ SI È FATTO
SERPENTE, DIAVOLO E PECCATO”

(BERGOGLIO) 


Il serpente e Bergoglio

BERGOGLIO MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE

Nel segno della croce, Martedì, 4 aprile 2017, da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLVII, n.79, 05/04/2017, p.8.

Ecco le linee di riflessione che il Pontefice ha proposto nella messa celebrata martedì mattina, 4 aprile, a Santa Marta.
«[…] “Quando avrete innalzato il figlio dell’uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso”». Con queste parole — ha affermato il Pontefice, riferendosi al brano tratto dal libro dei Numeri (21, 4-9) — «Gesù fa ricordare quello che è accaduto nel deserto e abbiamo sentito nella prima lettura». È il momento in cui «il popolo annoiato, il popolo che non può sopportare il cammino, si allontana dal Signore, sparla di Mosè e del Signore, e trova quei serpenti che mordono e fanno morire». Allora «il Signore dice a Mosè di fare un serpente di bronzo e innalzarlo, e la persona che subisce una ferita del serpente, e che guarda quello di bronzo, sarà guarita».

Nonostante o grazie..?

La messa è finita: chiese sempre più vuote, nonostante Bergoglio
Quello del parroco di Venezia che non celebra per mancanza di partecipanti è solo l'ultimo caso. E i più disillusi, secondo le statistiche, sono proprio adulti e anziani

ROMA - Nonostante Francesco, il cui indice di gradimento fra credenti e non credenti è sempre alto, la secolarizzazione nel nostro Paese rimane stabile e anzi, in molti territori avanza.

A dimostrarlo non ci sono soltanto gli ultimi dati Istat, ma anche diverse défaillance sul campo. L'ultima, in ordine di tempo, è di Venezia. Come ha scritto Repubblica, don Mario Sgorlon, parroco di Sant'Erasmo, la grande e fuori dal tempo "isola giardino" davanti al Lido, ha deciso di affiggere fuori dalla propria chiesa un cartello che apre uno spaccato drammatico in merito alla pratica religiosa in Italia: "La messa è sospesa per mancanza di fedeli", ha scritto. E ancora: "Don Mario è disponibile su richiesta", e a fianco il suo numero di telefono. In sostanza, ha poi spiegato lo stesso don Mario, "non c'è più tanta gente che viene alle celebrazioni e, quindi, per evitare di restare io da solo sull'altare, ho messo l'avviso. D'inverno molto spesso non viene nessuno perché fa freddo, la gente si ammala e non esce di casa; una volta ci siamo trovati in tre. Insomma, celebrare così, non ha senso".

Anche se la Chiesa cattolica non ama le statistiche - "i numeri non sempre fotografano una vitalità comunque esistente", ripetono gli ecclesiastici - la "legge" della secolarizzazione resta implacabile, nonostante il ciclone Bergoglio.

Qualcuno ci sta chiamando

SIAMO TUTTI CHIAMATI

    Siamo tutti chiamati sta a noi rispondere: tutti siamo chiamati ad amare Dio e il prossimo rispondendo alla chiamata universale. L’immensa frattura che si è venuta a creare fra la civiltà moderna e il progetto originario di Dio 
di Francesco Lamendola  




La vocazione: un tempo – sembra che sia trascorso un millennio, invece si tratta di pochi decenni – quando si parlava della vocazione, si intendeva, nove volte su dieci, la vocazione religiosa; nelle famiglie, ancora relativamente numerose, di una o due generazioni fa, si intendeva dire che un certo ragazzo o una certa ragazza avevano scelto d’intraprendere, rispettivamente, la via del seminario o quella del convento, qualche volta per partire come missionari, più spesso per dedicarsi alla vita consacrata là dove i loro superiori avessero deciso.
In effetti, almeno teoricamente, allora veniva insegnato che anche la via del matrimonio e della procreazione è una vocazione, tanto quanto lo è quella alla vita religiosa: tanto è vero che anch’essa viene pienamente attuata mediante l’accesso a un Sacramento: il Matrimonio, così come la vocazione religiosa si realizza mediante l’Ordine sacro. Sposarsi, mettere su una famiglia, avere dei figli, allevarli, educarli e prepararli alla vita, il tutto sotto la protezione di Dio, nella prospettiva di un impegno incondizionato, senza limiti di tempo, nella buona e nella cattiva sorte, sino alla fine: tale era il progetto di vita che si prospettava alla quasi totalità dei giovani che non sentivano, o non seguivano, la vocazione religiosa.

Putin irrita i turiferari*!



S.O.S. Bergoglio !!

Dite subito a Bergoglio di mobilitarsi lanciando un appello a favore dell'organizzazione "estremista" dei testimoni di geova, appena "proibita" in Russia.
Aspetto che la notizia venga commentata dalla versione italiana di Sputnik News (vale la pena seguirla ogni giorno sia perché viene attivamente censurata dai neocon, sia perché dà le notizie senza imbottirle di cretinerie come fanno i giornalisti italioti):
https://it.sputniknews.com/
(chi usa facebook può seguire http://www.facebook.com/it.sputnik )
https://letturine.blogspot.it/2017/04/sos-bergoglio.html

La Russia mette al bando i testimoni di Geova: "Sono estremisti

La Corte suprema di Mosca ha vietato ogni attività dell'organizzazione religiosa. Confiscati i beni a favore dello Stato
Da oggi in Russia è vietato essere testimoni di Geova. Lo ha deciso la Corte suprema di Mosca ha vietato ogni attività dell'organizzazione religiosa sul territorio russo.

Semina lolii


DOMANI A ROMA LAICI DI TUTTO IL MONDO DISCUTONO SULL’AMORIS LAETITIA. SOTTO LO SGUARDO DEL VATICANO E DEL PAPA.

Domani, a Roma, all’Hotel Columbus, dalle 10 di mattina fino al tardo pomeriggio un gruppo di laici cattolici, provenienti da diverse parti del mondo, esporranno le loro ragioni di perplessità e disagio nei confronti della confusione creata da interpretazioni opposte dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia”. Starà poi a chi di dovere – a chi ha cioè il compito istituzionale di creare unità e non provocare divisioni nel gregge che gli è stato affidato – decidere cosa fare.
Piacerebbe molto ai tifosi e ai palafrenieri della squadra attualmente al potere nei Sacri Palazzi che dal Convegno – che si intitola “A un anno dall’Amoris Laetitia. Fare Chiarezza” partissero anatemi, ultimatum, imposizioni e date cogenti. Per buttarle, come si dice a Roma, in caciara, e dimostrare che è un raduno di gente ostile al Papa. Resteranno delusi, molto probabilmente; e comunque, anche se così fosse, resterebbe neanche sfiorato il problema centrale: e cioè che il disagio che si avverte, la confusione e la scarsa chiarezza che si percepisce restano, e non basta qualche “balconazo” o qualche bagno di folla plaudente a dissiparlo.

giovedì 20 aprile 2017

Venghino siori, Insula vi aspetta

Noi li ospitiamo...

02:07

e loro ci ringraziano così...
https://gloria.tv/video/6QRfPsFhu2CKCzC9JBfAMW4uU

APOLOGO (di Piero Nicola)

 C'era una volta Insula, un paese di antica civiltà, il cui popolo si era stancato delle tradizioni per amore di innovazione e di progresso. Alcuni gruppi di differenti benefattori, deposto il re Arturo, avevano unanimemente proposto ai cittadini insuliti la corona regale. Entusiasti di cingersene, essi avevano applaudito all'evoluta istituzione. E siccome la sovranità collettiva era materialmente impossibile da esercitare, si convenne di delegarne le funzioni legislative e governative - secondo democrazia - a gruppi di eletti dalla maggioranza dei sovrani. Gli eletti, riconoscenti, fecero leggi liberali e magnanime, che davano le più ampie libertà, i più larghi diritti agli elettori. Acconsentendo alla liberalità già attuata dagli altri paesi amici, si mise la benevolenza al primo posto, attribuendo a tutti gli uomini bisognosi il diritto d'essere soccorsi e accolti a braccia aperte, a prescindere dai loro usi e costumi. Infatti il consesso delle nazioni onorava al più alto grado il pacifico e generoso principio di uguaglianza delle genti.

Ci lasciamo ingannare*?


MISSILI USA, GAS, MENZOGNE. PELO SULLO STOMACO DELLE POTENZE OCCIDENTALI. I VECCHI TRUCCHI SERVONO SEMPRE…

‘Aada Alìma ilà ‘iaadatiha al qadima…recita un proverbio arabo. Che vuol dire: Alìma è tornata alle sue vecchie abitudini.
Il che sembra che si attagli perfettamente al comportamento degli Stati Uniti, dei loro alleati e dei loro sostenitori per il caso siriano.
Come in Iraq nel 2003 il Segretario di Stato Colin Powell proclamava prove inoppugnabili contro Saddam per il possesso di armi di massa – che non esistevano – per dare il via al massacro di una nazione, e di più popoli, e per lanciare la grande operazione di distruzione degli equilibri in Medio Oriente, così l’episodio molto dubbio di Idlib e dei gas velenosi è servito all’amministrazione USA per bloccare a colpi di missile un possibile dialogo con Russia e Siria verso la pace in quel Paese martire.

Ponti vaticani larghi a Lampedusa, muri alti a Malta..


Cavalieri di Malta, ecco perché Papa Francesco ha escluso Festing dal conclave dell’Ordine


Il Papa che condanna i muri per una volta ne alza uno simbolico. Lo fa per impedire all’ex Gran Maestro dell’Ordine di Malta di partecipare all’elezione del suo successore il prossimo 29 aprile. Vietandogli anche di mettere piede a Roma in quei giorni. Mossa inattesa, comunicata con una lettera datata Sabato Santo e inviata all’interessato attraverso il delegato speciale di Francesco presso l’Ordine. Un ostracismo vaticano che registra soprattuto i desiderata di “molti cavalieri”.

Dalla via trucis

CANONIZZARE ETTY HILLESUM? CHI ERA E COSA HA DETTO VERAMENTE LA SCRITTRICE MORTA AD AUSCHWITZ

Canonizzare Etty Hillesum? Chi era e cosa ha detto veramente la scrittrice morta ad Auschwitz
Dopo una lunga opera di promozione in ambito cattolico, il nome di Etty Hillesum è riuscito ad entrare anche nei testi per le meditazioni della solenne Via Crucis che si è tenuta al Colosseo lo scorso Venerdì Santo, scritte dalla biblista francese Anne-Marie Pelletier (nela foto a destra). Ma chi era e cosa ha detto veramente la giovane ebrea olandese morta ad Auschwitz nel 1943?
Di seguito, la voce a lei dedicata nel Dizionario elementare del pensiero pericoloso pubblicato da IdA/Il Timone.

Con materna severità

La Chiesa sta perdendo il significato dell'Eucaristia Così finisce schiava della cultura moderna
In preparazione del Convegno internazionale di sabato 22 aprile ("Fare chiarezza - A un anno dalla Amoris Laetitia"), pubblichiamo alcuni articoli che affrontano i punti nodali che sono alla base delle opposte interpretazioni che si danno dell'Amoris Laetitia e soprattutto del capitolo VIII (dedicato alle situazione irregolari). Oggi completiamo le riflessioni sull'Eucaristia (qui la prima puntata).


              Ultima cena Juan de Juanes
La lavanda dei piedi da parte della Chiesa a tutti gli uomini per accedere all’Eucaristia avviene con il battesimo, con la predicazione della penitenza, con la proposizione della sana dottrina, ecc.: in pratica con una costante e corretta pastorale.
Ma con materna severità anzitutto la Chiesa vieta - ha sempre vietato - di accedere all’Eucaristia in peccato grave o mortale. San Giovanni Paolo II nell’Enciclica Ecclesia de Eucharistia ha scritto al riguardo: «Desidero ribadire che vige e vigerà sempre nella Chiesa la norma con cui il Concilio di Trento ecc.» (n. 36). Sono parole pesanti che costringono la Chiesa di sempre a fare i conti con il Concilio di Trento su questo punto.
Il Concilio di Trento parla più volte dell’Eucaristia in relazione al peccato e con una dottrina molto ricca.

Una progressiva perdita della fede

GESU' LUCE DEL MONDO

    Gesù luce del mondo e testimone della Verità: sono le affermazioni che Gesù fa di sé e della propria missione. Concetti chiari e semplicissimi ma per una pseudo teologia modernista e progressista non è così 
di Francesco Lamendola  




Gesù è la luce del mondo e il testimone della Verità. Questo non lo diciamo noi; lo ha detto Lui di se stesso; e, per noi, ciò basta e avanza. Per un cattolico, quindi, credere in Gesù Cristo significa credere che Egli ha portato la luce in un mondo di tenebre, che è il nostro; e che è venuto a rendere testimonianza alla Verità, che è Dio. Sembrerebbero concetti semplicissimi e addirittura scontati; chiunque abbia letto il Vangelo, e lo prenda sul serio (e non faccia come padre Arturo Sosa Abascal, il quale sostiene che nessuno sa esattamente cosa Gesù abbia detto, perché ai suoi tempi non era stato ancora inventato… il registratore) dovrebbe averli perfettamente chiari nella mente e nel cuore. Eppure, non è così: sta venendo avanti una fangosa marea di pseudo teologia modernista e progressista, impregnata di relativismo, la quale prende perfino queste esplicite affermazioni di Gesù come delle colorite metafore, degli svolazzi poetici: il cattivo seme sparso dalla scuola di Ernest Renan è germogliato e sta dando, purtroppo, copiosi frutti.

Sulla collina del Vaticano..

Risultati immagini per priorato san pio x albano laziale


Carissimi fedeli e amici,

“Resurrexit vere”! La Chiesa nel giorno di Pasqua ci ricorda come Gesù è risorto veramente. Gesù stesso aveva profetizzato più volte la sua resurrezione: “Come Giona stette tre giorni nel ventre del cetaceo, così il Figlio dell’uomo se ne starà tre giorni nel seno della terra” oppure “Io ho il potere di deporre la mia vita; ma ho pure il potere di riprenderla”. Ha dato l’appuntamento per ricominciare una vita nuova dove tutto per l’uomo è finito: alla tomba, al cimitero. Vennero amici e nemici che poterono costatare che veramente fu così come aveva detto: il terzo giorno risusciterò. Da dove tutto finisce Gesù rincomincia. Il sepolcro era vicinissimo al luogo del supplizio della Croce: la collina del Calvario ovvero luogo del cranio. Sepolcro e Calvario, tutto parlava di sconfitta, di morte e di fine della speranza. Ma è da qui che incomincia la più strepitosa delle vittorie, la vita e la Speranza. Cambiamo scenario. Non siamo più sulla collina del Calvario ma su quella del Vaticano.

In ginocchio da chi..

Grillo lanciato verso un Avvenire radioso                                        
Intervista in ginocchio a Beppe Grillo sul quotidiano dei vescovi; e dalle colonne del Corriere della Sera, il direttore di Avvenire spiega la sintonia con i 5 Stelle. Una svolta clamorosa che ha nel tentativo di salvare i soldi della Chiesa la ragione politica, ma nella dissoluzione dei princìpi della Dottrina sociale della Chiesa la causa ultima.


Una lunga intervista – versione tappetino - a Beppe Grillo sulla prima pagina di Avvenire e, contemporaneamente, il direttore di Avvenire Marco Tarquinio che dalle colonne del Corriere della Sera spiega che su tre quarti dei grandi temi, grillini e cattolici sono in piena sintonia. 

mercoledì 19 aprile 2017

Di nuovo tempo di polemiche?


I 100 anni di Fatima e il dubbio sul Quarto Segreto di suor Lucia


Anno 2017, per Fatima si avvicina il centenario ed è di nuovo tempo di polemiche sul Terzo Segreto. Era il 13 maggio 1917 quando alla Cova da Iria, in Portogallo, su un albero d’elce tre pastorelli videro una “bianca Signora”, la Madonna. La Vergine disse a Lucia dos Santos, insieme coi cuginetti Francisco e Giacinta Marto, che sarebbe ritornata lì una volta al mese. Fu di parola: e gradualmente la folla crebbe fino a quando il 13 ottobre 1917 si compì il miracolo del sole danzante davanti agli occhi di quasi 70mila persone.
Fin qui la storia. Poi vennero gli anni dell’influenza spagnola, con la morte di Francisco e Giacinta che saranno proclamati Santi a breve. In compenso, però, Fatima è sempre stata accompagnata dall’alone di mistero dei segreti e, in particolare, del terzo che conterrebbe profezie drammatiche per il terzo mondo. E che da decenni suscita continui dibattiti che nemmeno la pubblicazione integrale, nel 2000, ha dissipato.
C’È UN QUARTO SEGRETO?

I peccati contro lo Spirito Santo

OGNI PECCATO SARA' PERDONATO.C’È UN SOLO PECCATO CHE DIO NON PERDONA I PECCATI CONTRO LO SPIRITO SANTO:

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La misericordia di Dio non conosce limiti, ma chi deliberatamente rifiuta di accoglierla attraverso il pentimento, respinge il perdono dei propri peccati e la salvezza offerta dallo Spirito Santo. Un tale indurimento può portare alla impenitenza finale e alla rovina eterna.

I quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.

1-Omicidio volontario 
2-Peccato impuro contro natura 
3-Oppressione dei poveri 
4-Defraudare la giusta mercede a chi lavora 

Anche il Catechismo della Chiesa Cattolica parla di questi peccati.Ne cambia solo la dizione. Anziché chiamarli “peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio”, li chiama” peccati che gridano verso il cielo”, ma la sostanza è la stessa.
Ecco il testo: “La tradizione catechistica ricorda pure che esistono «peccati che gridano verso il cielo».
Gridano verso il cielo: il sangue di Abele (Cf Gen 4,10); il peccato dei Sodomiti (Cf Gen 18,20; Gen 19,13); il lamento del popolo oppresso in Egitto (Cf Es 3,7-10): il lamento del forestiero, della vedova e dell'orfano (Cf Es 22,20-22); l'ingiustizia verso il salariato (Cf Dt 24,14-15; Gc 5,4)” (CCC 1867).

Il “boom” delle “chiese piene”

La Messa Sacrificio di Cristo o esibizione del popolo?



E’ di questi giorni l’incresciosa notizia di un parroco che, per mancanza di fedeli, sospende la Messa, clicca qui per la notizia integrale dove il titolo provocatorio ma anche vero “La Messa è finita. Per mancanza di fede(li)“, effettivamente, ci spinge ad approfondire un grave ribaltamento del Protagonista che è, appunto, non “la fede dei fedeli” ma la Presenza reale di Gesù Cristo che agisce “nella persona del sacerdote”.
E’ evidente che il volantino appeso dal parroco è provocatorio, ma vogliamo anche sperare che il solerte parroco non abbia sospeso, per davvero, il Divino Sacrificio e che non creda, per davvero, che la Messa “la fanno i fedeli”, come purtroppo è di moda in questi ultimi cinquant’anni, eresia proveniente dal protestantesimo.
Basta sfogliare l’album della Chiesa “di sempre” per scoprire che le Chiese “non sono mai state piene” come si pretenderebbe volere oggi e di come queste si riempissero “solo” e sempre nelle grandi occasioni liturgiche. Il “boom” delle “chiese piene” nasce, in verità, con l’avvento della “nuova chiesa” predisposta dai grandi Movimenti dell’ultimo secolo (catecumenali, spiritualisti-carismatici sulla scia protestante dei pentecostali, focolarini, ecc…), finendo per ribaltare – in buona fede o meno non vogliamo giudicare, noi riportiamo solo i fatti reali e concreti – il vero Protagonista della Messa: non più Nostro Signore Gesù Cristo, ma i fedeli, l’assemblea (termine abusato dal protestantesimo), come a dire che senza la presenza dei fedeli, dell’assemblea, viene meno anche la Presenza reale di Gesù Cristo.

A rimorchio di un laicismo egemonico

Rivoluzione bergogliana negli Ordini Francescani:
un laico potrebbe esserne a capo




L’Ordine francescano è diviso, da alcuni secoli, in diverse branche, o Ordini, che compongono la grande famiglia francescana. Nel primo Ordine, quello dei religiosi, si trovano i Frati Minori Cappuccini, i Frati Minori Conventuali e i Frati Minori.

Al tempo di San Francesco esisteva solo un Ordine; dopo la sua morte finirono col l’acquisire maggiore importanza alcune difficoltà sull’osservanza della Regola (la seconda Regola dei Frati Minori approvata dal Papa nel 1223) che già erano sorte mentre San Francesco era ancora in vita, soprattutto riguardo alla povertà. Alla fine, nel corso di secoli, queste difficoltà diedero vita a tre Ordini francescani maschili distinti, con delle regole ed una spiritualità propria, comportando di fatto un arricchimento per la Chiesa: l’Ordine dei Frati Minori (OFM), l’Ordine dei Frati Minori Conventuali (OFM Conv.) e l’Ordine dei Frati Minori Cappuccini (OFM Cap.); a questi si aggiunse il Terz’Ordine Regolare di San Francesco.

Oggi, a parte i Frati Minori Cappuccini dipendenti dalla fondazione di Padre Eugène de Villeurbanne, a Morgon nella regione Beaujolais, Francia, i quali sono rimasti fedeli alla Tradizione della Chiesa cattolica, quasi tutti i frati delle diverse obbedienze hanno seguito la rivoluzione conciliare in tutti i suoi eccessi.

Esistono due papa Francesco?

«Dio Amore», nuovo scoop di Scalfari. Che risale a 2000 anni fa

A Eugenio Scalfari la religione piace, non c’è dubbio. Diversamente, non si spiegherebbe il suo continuo misurarsi con l’argomento, intensificatosi con l’elezione di papa Francesco, che il fondatore della Repubblica ha intervistato più volte. Tuttavia passione non fa per forza rima con competenza, quindi occuparsi di temi poco conosciuti comporta il rischio di papere. Una considerazione del tutto elementare, ma che a Scalfari non dev’essere molto chiara. Altrimenti non continuerebbe, come fa, a scrivere di cristianesimo collezionando piccoli e grandi errori. L’ultima perla religiosa Barbapapà l’ha regalata ai lettori a Pasqua, quando nel suo intervento domenicale ha scritto che il Papa «recentemente ha addirittura creato una nuova definizione del Dio unico che è la “novella” di sua Santità: lo chiama Dio Amore».

Peiora tempora currunt..

Chiude il sito "Anonimi della Croce"                   Risultati immagini per Chiude il sito "Anonimi della Croce"                       



Un saluto dagli Anonimi della Croce: la nostra avventura finisce qui
Carissimi lettori,
la nostra avventura giunge al termine. Vi ringraziamo di cuore per averci seguito in questi tre mesi. La nostra mail rimarrà attiva qualora vogliate scriverci (anonimidellacroce@scryptmail.com) .
È giunto il momento di chiudere questo sito internet. Vi porteremo nel cuore e nelle nostre preghiere. Pregate per noi.
Fra Cristoforo
Finan Di Lindisfarne
P.s. Il nostro lascito a testimonianza delle cose da noi riportate:
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Sulla strada da prendere

CARA MARISA, TI SCRIVO 

    Ti ha colpito il mio articolo "La bestemmia di Pasqua di papa Francesco", lo stesso giorno ho scritto e pubblicato anche "Il peggiore scandalo è restare in silenzio", sempre dedicato al medesimo argomento 
di Francesco Lamendola  



Cara Marisa, ti scrivo. Non so chi sei; ho visto il tuo commento su un blog che riporta i miei articoli da Il Corriere delle Regioni. Ti ha colpito il mio articolo La bestemmia di Pasqua di papa Francesco, pubblicato la mattina di Lunedì di Pasqua. Devo dire che il pomeriggio di quello stesso giorno ho scritto e pubblicato anche un secondo articolo, intitolato Il peggiore scandalo è restare in silenzio, sempre dedicato al medesimo argomento: l’omelia pasquale di papa Francesco, e, più in generale, lo stile e i contenuto dottrinali e pastorali del suo pontificato. Può darsi che già lì tu abbia trovato, almeno in parte, le risposte alle domande che ponevi; comunque, pensando non solo a te, ma a tutti i possibili lettori, desidero prendere lo spunto dalle tue sollecitazioni per tentar di chiarire ulteriormente il mio punto di vista. Beninteso, con la doverosa premessa che qui non si tratta di me o di nessun altro in particolare, ma del disagio sempre più grave, e dei danni forse irreparabili, che questo pontefice sta infliggendo alla Sposa di Cristo, la Chiesa.

Una Chiesa alla rovescia

Ciò che accadde all'Ultima Cena fa chiarezza: si può accedere all'Eucarestia solo se purificati

In preparazione del Convegno internazionale di sabato 22 aprile ("Fare chiarezza - A un anno dalla Amoris Laetitia"), pubblichiamo alcuni articoli che affrontano i punti nodali che sono alla base delle opposte interpretazioni che si danno dell'Amoris Laetitia e soprattutto del capitolo VIII (dedicato alle situazione irregolari). Iniziamo perciò da una prima riflessione sull'Eucarestia, il sacramento maggiormente incompreso e messo in discussione da alcune interpretazioni riguardo alla possibilità per i divorziati risposati di accedere ai sacramenti.

                    Il Cenacolo, Beato Angelico

«(Voi mariti e mogli) non rifiutatevi l’un l’altro, se non di comune accordo e temporaneamente, per dedicarvi alla preghiera» (1Cor 7,3). A partire da qui, san Gerolamo († 420) - notoriamente un “patito” della verginità e della vedovanza, tanto che i suoi avversari lo accusavano di intrattenere più amicizie femminili che maschili (all’epoca era un’accusa; oggi potrebbe essere un complimento di... non essere quello che in idioma felsineo si definisce un “busone”!) - San Gerolamo, dicevo, a partire da qui prosegue: «Che cosa è più grande: pregare o ricevere il corpo di Cristo? Certamente ricevere il corpo di Cristo. Ma se ciò che è di meno (= pregare) è impedito dall’unione carnale, ciò che è di più (= ricevere il corpo di Cristo) ne sarà molto di più impedito» (Lettera 49,15 A Pammachio; cf anche Contro Gioviniano I,7).