ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

sabato 27 maggio 2017

No davvero; tutt’altro…

Per chi o cosa perirono i 317 martiri d’Inghilterra?



Il 4 maggio la Chiesa ricorda i Santi martiri di Gran Bretagna e Irlanda, che affrontarono il patibolo per restare fedeli al papa e alla fede cattolica, ad opera dei riformati della Chiesa scismatica anglicana, che li fecero perire in odio al Vangelo e alla Santa Messa.
Oggi si parla tanto – anche troppo – di ecumenismo, parola divenuta improvvisamente di gran moda a partire dal Concilio Vaticano II, e ormai assolutamente indispensabile nel corredo del vocabolario del cattolicesimo politically correct, cioè debitamente progressista e semi-modernista. Parola che vuole esprimere un legittimo ed encomiabile desiderio, il ritorno all’unità dei cristiani; ma che non può e non deve diventare, come invece sta diventando, specie ad opera di papa Francesco, e di una schiera di pseudo teologi e di falsi pastori, il travestimento per una sporca, blasfema operazione: inquinare e infettare la Chiesa cattolica con gli errori del protestantesimo, trasformandola in una specie di contro-chiesa sincretista, per metà cattolica e per metà protestante. 

Gli Agenti del Male

L’Isis fa strage in Egitto



Hanno assaltato un gruppo di pellegrini. Un’azione vigliacca, al solito, preparata e perseguita come un’azione militare. Il bus, con alcune macchine al seguito, era diretto al monastero di San Samuele il Confessore. E portava un gruppo di gente, tanti i bambini, che andava a pregare. L’Isis ha colpito e ne ha ammazzati 28.

L’assalto è avvenuto nella regione egiziana di Minya: gli assassini, una decina, hanno bloccato la strada con dei Suv, poi hanno iniziato l’assalto, rubando i pochi averi dei pellegrini e intimando loro di convertirsi all’islam, come riferito da padre Antonio Gabriel, parroco di  San Mina a Roma. Non hanno abiurato, sono stati uccisi. Martiri, appunto.

Gli assassini hanno pure filmato l’azione, come vuole la società dell’immagine di cui sanno usare, in maniera più che sofisticata, tutti gli strumenti e di cui si servono in maniera altrettanto sofisticata. Altro che islam tradizionale, ci troviamo di fronte a una perversione post-moderna. Ma questa è un’altra storia…

Quanta ipocrisia

Non c’è vero amore per il peccatore senza odio per il suo peccato



Uno dei più gravi malintesi della teologia morale contemporanea, specialmente a partire dalla cosiddetta “svolta antropologica” inaugurata dal Concilio Vaticano II, consiste nel pensare e nel dire che Gesù è venuto per i peccatori, senza precisa che Egli è venuto per convertire i peccatori, e non per assolverli e lasciarli tranquillamente nei loro peccati. Un po’ tutto il clima della Chiesa cattolica, negli ultimi anni, ha reso possibile il diffondersi di questa dottrina sbagliata. Può darsi che in passato si sia commesso l’errore, come sostiene padre Ermes Ronchi, di puntare troppo su una “pedagogia della paura”, insistendo esageratamente sull’aspetto punitivo della giustizia divina; ma è certo,  a nostro avviso, che, da qualche tempo in qua, si è imboccata, sempre più decisamente, la via dell’errore opposto e speculare: quella di minimizzare, sottovalutare, ignorare il peccato, e presentare il Vangelo come una dottrina morale che esorta le anima, genericamente, alla vita buona, ma non dice chiaramente quel che accade alle anime allorché scelgono di allontanarsi da Dio, sia in questa vita, sia nell’altra; anzi, a dirla tutta, dell’altra vita, e quindi anche del Giudizio finale, non si sente parlare ormai quasi per nulla.

Ora, da bombardare c’è altro

“Simulazione di matrimonio gay alle elementari”. E’ vero, l’Isis ammazza i nostri figli. E noi, invece?

Ho sacro rispetto dei morti, soprattutto quando si tratta di nemici. Ma ci sono alcune eccezioni, una delle quali stamattina ha deciso di rimettere l’anima al Signore e andare a rendergli conto di quanto combinato in terra: a 89 anni, è morto Zbigniew Brzezinski, consigliere per la sicurezza nazionale sotto l’amministrazione Carter, falco della Guerra Fredda e, soprattutto, padre nobile (si fa per dire) della delirante dottrina neo-con sorta dalle macerie delle Due Torri.

Le Idi di Luglio ?

 Muller "stoppa" il Papa sui divorziati risposati

La televisione americana EWTN ha mandato in onda il 25 maggio una lunga intervista di Gerhard Muller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Qui trovate il link al video, che è in inglese (anche Muller risponde in inglese alle domande poste da Raymond Arroyo).
Arroyo ha posto diverse questioni al porporato. In particolare sull’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia, e sulla confusione che è nata dalle diverse interpretazioni date, a causa dell’ambiguità del testo, il cardinale ha dichiarato: «È assolutamente impossibile che il Papa, come successore di San Pietro, il Vicario di Cristo per la Chiesa universale presenti una dottrina che sia apertamente contro le parole di Gesù Cristo». Il Papa e il magistero sono «semplicemente gli interpreti» delle parole di Cristo, e «la dottrina dell’indissolubilità matrimoniale è assolutamente chiara».

Inedito, oggi?

Papa Anatema I

cattura

C’è qualcosa di inedito, oggi, per milioni di cattolici: all’assedio di una cultura avversa, nichilista ed atea, cui gli europei sono ormai abituati, più o meno, da due secoli, si aggiunge il quotidiano fuoco amico. Sino a quattro anni orsono, infatti, la Chiesa aveva una sua unità: non mancavano, come non sono mai mancati, accanto gli approfittaotori e agli ipocriti, gli eretici, cioè coloro che miravano a distruggere il patrimonio profondo della fede. Ma dovevano in quale modo mimetizzarsi. Oggi non serve più: i media laicisti e la sede apostolica cantano e suonano sempre la stessa canzone. Aprite radio radicale: l’idolo è Bergoglio. Leggete Repubblica: l’idolo è Bergoglio. Ascoltate i discorsi dei campioni del mondialismo: non mancherà un ossequioso tributo all’attuale inquilino di santa Marta. Coloro che detestavano Benedetto e la Chiesa,oggi venerano Bergoglio.

Peregrinatio Sancti Nicolae

S.Nicola in Russia: "E' il frutto di Fatima"
Don Ubaldo in Siberia

Nel 1995 un giovane missionario della Fraternità San Carlo, don Ubaldo Orlandelli, da pochi anni arrivato ad evangelizzare la Siberia reduce dalla terribile esperienza sovietica passava per le strade di Novosibirsk portando in processione eucaristica il Santissimo Sacramento con appena cinque o sei fedeli dietro di lui. Una piccolissima processione del Corpus Domini che si snodava inosservata in una terra che aveva vissuto l’ateismo per mezzo secolo.
22 anni dopo a Mosca arriva da Bari la reliquia di San Nicola, viene accolta solennemente dal patriarca Kirill e per l’occasione si mobilita il governo: cinque km di fila per poter baciare la reliquia. Protagonista è la Chiesa ortodossa che è andata fino a Bari per farsi consegnare la sacra reliquia del santo venerato in Russia e che rimarrà in Russia fino a luglio. I giornali hanno raccontato fotograficamente la straordinaria testimonianza di fede di un popolo che 70 anni di comunismo non ha fiaccato nella devozione ai santi e alla Madonna.
Due foto che a modo loro parlano, ma che si possono accostare l’una all’altra sebbene si tratti di contesti ed epoche diverse.
Come inquadrare questo fenomeno senza ricorrere ai soliti clichè del devozionalismo? E soprattutto, che cosa è successo in questi 22 anni nei quali si è passati da una situazione di deserto a una rinascita spirituale? La distinzione tra Chiesa ortodossa o cattolica è importante da fare, ma non è decisiva in questo discorso.

La più ostacolata delle richieste della Madonna a Fatima


Mosca, Benedetto XVI e la consacrazione della Russia


La consacrazione richiesta è al contempo un riconoscimento dell’importanza che la Russia continua ad avere nel piano di Dio per la pace e un segno di profondo amore per i nostri fratelli e sorelle in Russia. Certo, il 25 marzo 1984 papa san Giovanni Paolo II ha consacrato il mondo, inclusa la Russia, al Cuore Immacolato di Maria. Ma oggi, ancora una volta, udiamo l’appello di Nostra Signora di Fatima a consacrare la Russia al suo Cuore Immacolato in accordo con le sue esplicite istruzioni (cardinale Raymond Leo Burke – Roma, 19 maggio 2017).

Incredibile. Una delle voci più autorevoli della Chiesa Cattolica del nostro tempo, alla presenza di un qualificato pubblico internazionale, lo ha affermato senza mezzi termini: la più ostacolata delle richieste della Madonna a Fatima è più che mai attuale. Fra le righe, si insinua che la consacrazione del mondo effettuata da Giovanni Paolo II nel 1984 non abbia corrisposto pienamente alle esplicite istruzioni della Vergine: che la Russia fosse nominata e che l’atto coinvolgesse tutti i vescovi. Il motivo che gli aveva impedito di ottemperare al requisito principale fu rivelato dal Papa stesso, in una conversazione privata, al cardinale Paul Josef Cordes, come quest’ultimo ha rivelato il 13 maggio scorso in una conferenza a Karaganda, in Kazachistan: «Per lungo tempo, ovviamente, il Papa si era occupato della significativa missione che la Madre di Dio aveva affidato ai tre piccoli veggenti. Tuttavia si trattenne dal menzionare esplicitamente la Russia perché i diplomatici vaticani gli avevano chiesto con insistenza di non menzionare quel Paese, perché altrimenti sarebbero forse scoppiati conflitti politici».


venerdì 26 maggio 2017

“e questa consacrazione è stata accolta dal Cielo” ?

Quando ci sarà il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria? Ecco come rispose suor Lucia, veggente della Madonna. 

Nel bollettino ufficiale  della Postulazione per la beatificazione e quindi per la canonizzazione dei pastorelli di Fatima troviamo una interessantissima indicazione di suor Lucia, veggente di Fatima, sul trionfo del Cuore Immacolato di Maria profetizzato dalla Madonna a Fatima.

“Quando alcune decine di anni fa qualcuno chiese a suor Lucia quando si sarebbe convertita la Russia e se ci sarebbe voluto ancora molto tempo perché ciò accadesse, lei rispose: “la Russia si convertirà non appena ci saranno persone in numero sufficiente che traducano in pratica le richieste della Madonna”.

…il s. Padre Giovanni Paolo II, in unione con tutti i vescovi, consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria, facendo riferimento in modo particolare alla Russia.

“Pippo buono”

26 Maggio Festa di S. Filippo Neri "Breve biografia"



San Filippo Neri. il santo della gioia,definito Apostolo di Roma,
viveva nello spirito della Preghiera,della Carità, dell'Umiltà e della fraternità
e con una attenzione preferenziale ai giovani.


Breve biografia di San Filippo Neri a cura dell'Oratorio della Chiesa Nuova di Roma che custodisce il corpo del Santo

Filippo Neri nasce a Firenze il 21 luglio 1515, e riceve il battesimo nel "bel san Giovanni" dei Fiorentini il giorno seguente, festa di S. Maria Maddalena.

La famiglia dei Neri, che aveva conosciuto in passato una certa importanza, risentiva allora delle mutate condizioni politiche e viveva in modesto stato economico. Il padre, ser Francesco, era notaio, ma l'esercizio della sua professione era ristretto ad una piccola cerchia di clienti; la madre, Lucrezia da Mosciano, proveniva da una modesta famiglia del contado, e moriva poco dopo aver dato alla luce il quarto figlio.


La famiglia si trovò affidata alle cure della nuova sposa di ser Francesco, Alessandra di Michele Lenzi, che instaurò con tutti un affettuoso rapporto, soprattutto con Filippo, il secondogenito, dotato di un bellissimo carattere, pio e gentile, vivace e lieto, il "Pippo buono" che suscitava affetto ed ammirazione tra tutti i conoscenti.

Dal padre, probabilmente, Filippo ricevette la prima istruzione, che lasciò in lui soprattutto il gusto dei libri e della lettura, una passione che lo accompagnò per tutta la vita, testimoniata dall'inventario della sua biblioteca privata, lasciata in morte alla Congregazione romana, e costituita di un notevole numero di volumi. La formazione religiosa del ragazzo ebbe nel convento dei Domenicani di San Marco un centro forte e fecondo. Si respirava, in quell'ambiente, il clima spirituale del movimento savonaroliano, e per fra Girolamo Savonarola Filippo nutrì devozione lungo tutto l'arco della vita, pur nella evidente distanza dai metodi e dalle scelte del focoso predicatore apocalittico.


Diamo tempo al tempo

Il pugno di Anagni

Un santo dei nostri tempi, un campione di spiritualità,
un difensore della cultura occidentale (al suo fianco, Bergoglio)
No, non c’è stata alcuna scomposizione nella tessitura del continuum tempo-spazio: l’incontro tra Donald Trump e Papa Francesco si è svolto nel migliore dei modi possibili, contemplando anche un delizioso siparietto tra Bergoglio e Melania, quando il Pontefice le ha chiesto se per caso al marito dà da mangiare la potica (“putizza”), tipico dolce sloveno.
L’ineguagliabile First Lady, per alleviare le sofferenze dei tradizionalisti che si aspettavano un’ammucchiata pazzesca durante la discussione sullo scisma Lefebvre, ha poi anche parlato italiano durante la visita al Bambin Gesù:


Scooppiato

Come ti scredito la veggente "monzese" di Medjugorje
Un settimanale di Monza annuncia la sparizione di Marija Pavlovic dopo le parole di papa Francesco su Medjugorje, lasciando intendere che dietro ci sia tutta una storia di truffe e business. Il giornale ovviamente va a ruba, ma è tutto falso: Marija è a casa e deve subire un'altra ondata di fango. E le scuse del giornalista sono da non credere....

La pagina interna del Giornale di Monza
Immaginatevi la sorpresa ieri mattina quando passando in auto davanti a un’edicola vengo attirato da una locandina che a caratteri cubitali annuncia, a proposito di Medjugorje, che «la veggente monzese è sparita», con tanto di foto di Marija Pavlovic, una dei sei veggenti, sposata con un ingegnere di Monza, dove risiede con la sua famiglia. Una notizia clamorosa, una esclusiva del Giornale di Monza, un settimanale locale che infatti è diventato subito introvabile in edicola. Bisogna fare un bel giro per trovarlo dove è già stata consegnata una ristampa: troppo ghiotta la notizia, tutti vogliono sapere.

Chi é è eretico e eterodosso?



Il “Remilia Pride” che mette alla prova anche la Chiesa.


Il 3 giugno avrà luogo a Reggio Emilia il primo gay pride dell'area mediopadana, il “Remilia Pride”.

L'evento è il più atteso dell'anno nel panorama LGBT, perché per la prima volta l'Arcigay di Bologna, di Parma, di Piacenza, di Modena e di Mantova, coadiuvati dalla locale sezione, la “Gioconda”, e patrocinati dal comune reggiano, sfileranno per le strade cittadine per chiedere il matrimonio egualitario per tutti. Al grido “Si, lo vogliamo!” gli attivisti sono pronti a rivendicare quello che per loro è un “sacrosanto diritto”: una legge che equipari le unioni civili tra persone dello stesso sesso alle normali unioni matrimoniali, godendo degli stessi diritti e degli stessi doveri delle coppie eterosessuali, regolarmente sposate.

Un «vecchio rancoroso» ?

Egitto, attacco ai cristiani copti: almeno 26 uccisi su un autobus

I cristiani copti stavano viaggiando verso il monastero di Anba Samuel. Un commando armato ha sparato contro l'autobus: almeno 35 morti, molti dei quali bambini

In Egitto torna a scorrere il sangue. E a essere brutalmente ammazzati sono, per l'ennesima volta, i cristiani copti.
Questa mattina, a Minya, città di quasi 200mila abitanti a circa 250 chilometri a sud del Cairo, è stato preso d'assalto un autobus. Ad attaccarlo è stato un commando formato da dieci persone a volto coperto che, imbracciando armi automatiche, hanno aperto il fuoco sui quaranta cristiani copti che, dalla città di Beni Suef, stavano andando al monastero di San Samuele. Ne ha ammazzati 35, alcuni dei quali erano bambini. I feriti, una ventina in tutto, sono stati trasportati presso l'ospedale di Maghagha (guarda il video).

Non sono certo Francesco d’Assisi

Dio non è cattolico; e il papa?



Chi non ricorda la conversazione, poi resa nota sotto forma d’intervista al giornale La Repubblica, con la quale il papa, eletto da pochi mesi, annunciava il suo programma e dichiarava di voler “cambiare la Chiesa”? Vale la pena di andare a rileggersi, a quasi quattro anni di distanza, quella famosa e sconcertante chiacchierata, tutta infiocchettata di “grazie”, “prego”,”le dispiace”, “ma si figuri”, “cosa gradisce bere?”, “magari un bicchier d’acqua”, “subito un bicchier d’acqua fresca per il papa!”, che somiglia più a un duetto in cui due interlocutori gigioneggiano fra loro a beneficio del pubblico. Le domande di Scalfari e le risposte del papa acquistano, a tanta distanza di tempo, un significato ancor più chiaro, e ancora più fosco, quasi sinistro, alla luce di tutto quel che è accaduto nel frattempo, fuori e soprattutto dentro la Chiesa (da: Papa Francesco ed Eugenio Scalfari, Dialogo tra credenti e non credenti, Torino, Giulio Einaudi Editore, 2013,  pp. 65-69): 

Almeno meno peggio del prevedibile?


 Il “saudita” Trump non incanta Papa Bergoglio


Alberto Negri, Il Sole 24 Ore*

 A Papa Francesco, fine analista della guerra mondiale combattuta a pezzi, non è sfuggito il prossimo guaio che stanno preparando Trump e gli americani in Medio Oriente. E infatti ha liquidato il presidente americano in 40 minuti, lo stesso tempo del meeting tra Abbas e Trump. Il resto probabilmente lo hanno detto il segretario di Stato Parolin e Gallagher. I rapporti dal Medio Oriente da settimane sono abbastanza chiari e la visita in Arabia Saudita deve avere rafforzato le convinzioni della Santa Sede: più che la lotta all'Isis e ai foreign fighters del Califfato, gli Stati Uniti si stanno preparando ad aprire un fronte contro l'Iran e gli Hezbollah che ovviamente coinvolge la Siria di Assad. 


Il progetto di infiltrazione

Il seminarista rosso
L’infiltrazione marxista nella Chiesa
parte seconda


                                         


Il ruolo dei Gesuiti

Strumento privilegiato per questo progetto di infiltrazione è stato svolto dalla Compagnia di Gesù: se in passato i Gesuiti sono stati i nemici per eccellenza della massoneria (che ne ottenne addirittura lo scioglimento dalla Santa Sede [32]) adesso sono diventati il suo strumento elettivo «al preciso scopo di giungere a una “normalizzazione” dei rapporti con la massoneria» [33].
Con l’arrivo di un gesuita al soglio pontificale, è lecito chiedersi: «che uso farà, del suo immenso potere, l’ordine religioso di gran lunga più potente, più ricco, più colto, più duttile, più avventuroso, più scaltro in fatto di esperienza politica e diplomatica, più fornito di entrature e collegamenti con il mondo profano, con le altre religioni e con la stessa massoneria, oltre che con la grande finanza internazionale?» [34].

In realtà, da tempo l’ordine gesuita è solo esteriormente la stessa cosa di quello dei secoli passati [35]: già verso la metà del XX secolo alcuni membri dell’ordine, come Teilhard de Chardin [36], hanno suscitato polemiche e controversie con le loro audaci prese di posizione teologiche; altri, come Karl Rahner [37], hanno sostenuto apertamente la necessità di una radicale riforma della Chiesa e hanno spinto energicamente in tale direzione, fin dentro le aule del Concilio Vaticano II.
Lo stesso Concilio è stato giudicato, da più di un osservatore, come il tentativo di attuazione della riforma globale auspicata da Rahner e da altri [38]; tendenza poi sviluppata e ulteriormente approfondita sotto lo stimolo della teologia della liberazione, anch’essa nata – guarda caso – nell’ambiente dei gesuiti latino-americani [39].

giovedì 25 maggio 2017

Un Rifugio inaccessibile al demonio

“Dio vuole la Consacrazione al mio Cuore Immacolato”



E’ Maria che ci parla, è Dio che lo chiede, non vogliamo discutere, ma  capire il perché.
In questo video, e in questo articolo vi abbiamo dimostrato come fu il Venerabile Pio XII a far proprio l’Appello di Fatima istituendo la Memoria liturgica al Cuore Immacolato di Maria nel 1942 e che poi, san Giovanni Paolo II rese nuovamente obbligatoria per tutta la Chiesa nel Giubileo del 2000. Ma perchè questa speciale attenzione dei Pontefici verso il Cuore Immacolato di Maria? Perché questa urgenza e questa insistenza?

Competizione fra ospedali da campo?

Francesco contro Medjugorje: perchè?


I
l duro e perentorio intervento di papa Francesco contro le apparizioni di Medjugorje durante il volo di ritorno da Fatima non è sorprendente, in quanto egli aveva in passato già espresso in modo molto chiaro la sua perplessità dinanzi a questo tipo di manifestazioni soprannaturali. Lo scorso novembre, ad esempio, aveva affermato che le rivelazioni private «sono come i fuochi d’artificio, che ti illuminano per un momento» e poi non rimarrebbe nulla, con esse «non c’è crescita, non c’è luce, non c’è niente: un istante».

Ben più di Medjugorje, quindi, è in questione, anche perché la «Madonna capo dell’ufficio postale» e Gesù stesso hanno inviato «messaggi ogni giorno» anche in altre occasioni, ad esempio a santa Faustina Kowalska, apostola della Divina Misericordia, e alla stessa suor Lucia, veggente di Fatima, la quale, dopo le apparizioni “ufficiali“, ricevette messaggi per molti anni – il culto al Cuore Immacolato di Maria, oggi riconosciuto dalla stessa Chiesa, deriva da  queste rivelazioni successive alle apparizioni a Cova da Iria. A Laus, in Francia, nel XVIII secolo la veggente Benedetta Rencurel ha avuto apparizioni per ben cinquantaquattro anni, e queste apparizioni sono state riconosciute dal vescovo diocesano di Gap.

Slap, slap.. povero Pietro e poveri noi!



Infilata in una angusta finestra mattutina, collocata fra la messa e l’udienza generale del mercoledì,  l’incontro di oggi con papa Francesco metterà davanti a “The Real Donald” il successore di Pietro:  non il capo della Città del Vaticano, nemmeno il supremo pastore del cattolicesimo romano, ma il  successore di Pietro, che come dicono di lui gli Atti degli apostoli, non ha «né oro né argento», ma è voce di unità delle chiese. Bergoglio ha fatto in silenzio una vera riforma del papato.

“Abitata” da presenze inequivocabili..

MANCHESTER SATANIC. NESSUNO E’ INNOCENTE.


Ora viene fuori che il papà dell’attentatore di Manchester, il signor Ramadan Abidi, era un uomo reclutato  dai servizi britannici, coinvolto in un vasto piano dell’esercito libico per assassinare Gheddafi,  salvato – dopo che la sua copertura era stata svelata – dai servizi che l’avevano fatto esfiltrare con la famiglia.
Il Lybia Herald lo indica come”  “un federalista della Cirenaica, che lottava per  l’autonomia della regione, ma non noto per affiliazione religiosa”.
E’ stato nella Libia orientale che  fu innescata la insurrezione tribale che  portò alla caduta ed uccisione di Gheddafi,  nel marzo 2011. Arrivarono carichi di armi dal  Katar. Truppe speciali britanniche erano sul terreno ad aiutare i rivoltosi: la BBC  riportò allora che sei elementi  SAS  erano stati catturati dalle truppe fedeli a Gheddafi;  negli stessi giorni, sei corpi speciali olandesi (sic) furono catturati nella Libia occidentale mentre, dissero, aiutavano l’esfiltrazione di loro connazionali.
(Leggere qui:
Dunque, membri della NATO  stavano  assistendo (comandando, guidando)  il Gruppo Islamico Libico Combattente, il cui capo sul fronte orientale era Abdelhakim Belhadj, noto esponente di Al Qaeda.

Profezia avverata

Profezia di Padre Pio: "Satana verrà a governare una falsa Chiesa"


Intorno al 1960 il famoso esorcista romano Gabriele Amorth (+2016) incontrò padre Pio di Pietrelcina (1968) e parlò con lui del terzo segreto di Fatima.

Amorth riferì di questo incontro in un'intervista del 2011, che è stata pubblicata solo recentemente in un libro, intitolato "The Best Kept Secret of Fatima” [Il segreto meglio custodito di Fatima].

Gli Ecclesiastici modernisti condannati da San Pio X

SAN PIO X MOTU PROPRIO “SACRORUM ANTISTITUM”  (1° settembre 1910)
La storia della Chiesa ci insegna che non pochi vescovi, durante il pontificato di papa Sarto, hanno ingenuamente  sottovalutato la gravità del pericolo modernista e ne hanno permesso la sopravvivenza. Esso, così, ha continuato a serpeggiare segretamente; poi cautamente è rinato pian piano sotto forma di nouvelle théologie o neomodernismo negli anni Trenta/Quaranta ed è stato condannato energicamente nel 1950 da Pio XII (Enciclica Humani generis); ma, dopo la morte di papa Pacelli, “il modernismo redivivo” ha sfondato senza remore ogni argine con “l’aggiornamento” di Giovanni XXIII e con il Concilio Vaticano IIInfine ha raggiunto, in maniera ostentata, il vertice dell’ultra modernismo con papa Francesco, con il quale ci si trova praticamente già nello spirito del “Vaticano III”, auspicato da Rahner, Küng e  Schillebeeckx, secondo i quali il Vaticano II si sarebbe fermato a metà strada nella “rivoluzione” della Chiesa.

Chi é il Fanatico?

Papa Francesco condanna come "fanatici" i cattolici circa la chiarezza dottrinale 



Nulla é improbabile?


CEI – Bassetti Presidente? Impossibile.

terna Cei
E’ inutile attendersi che verrà scelto Monsignor Gualtiero Bassetti come Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Non sarà lui. Sarà uno tra Brambilla e Montenegro entrambi chiaramente bergogliani.

‘cattolici normali‘ ?

LEFEBVRE. NOTIZIA DI UNA NUOVA CONCESSIONE DA ROMA: ORDINARE SACERDOTI SENZA PERMESSO DEL VESCOVO DIOCESANO.

Il sito web Rorate Coeli propone un’intervista video con il vescovo Bernard Fellay, il responsabile della Fraternità Sacerdotale San Pio X.
Nell’intervista il vescovo afferma che “L’anno scorso, ho ricevuto una lettera da Roma, che mi diceva che potevamo ordinare liberamente i nostri sacerdoti senza il permesso del vescovo diocesano locale. Così posso ordinare liberamente, il che significa che l’ordinazione è riconosciuta dalla Chiesa, non solo valida ma in regola…Così questo è un passo in più nell’accettazione che noi siamo, lasciatemi dire così, ‘cattolici normali’”.

Ci penserà Lui a tenerla in carreggiata…

Ci voleva un Leone Magno, è arrivato Francesco

Un aspetto caratteristico,  e quanto mai significativo, del momento drammatico che sta vivendo la Chiesa cattolica, è che moltissimi cattolici, o sedicenti tali, non hanno percepito affatto tale drammaticità, anzi, hanno accolto il pontificato di papa Francesco, e, più in generale, tutta la “svolta” verificatasi nella Chiesa dopo il Concilio Vaticano II, come un processo sostanzialmente positivo, come un rinnovamento comunque indispensabile, se non addirittura profetico, e come un “ritorno” all’autenticità del Vangelo, nonché come un avvicinamento della Chiesa alla realtà concreta della vita dei credenti.

mercoledì 24 maggio 2017

Sta arrivando la Madonna


Se la Madonna di Fatima arriva nel quartiere (con un ricordo di Fratel Ettore)

Dalle mie parti sta arrivando la Madonna di Fatima, e ovviamente Santa Subito è al lavoro. Ieri sera, tornato a casa, ho trovato sul ballatoio un pezzo di striscione, con parole scritte in azzurro su sfondo bianco. Un altro pezzo era nell’ingresso. Poi sul tavolo c’erano palloncini da gonfiare, e forbici, colla, nastro adesivo. Quando Santa Subito ci si mette non la ferma nessuno.
Da quanto sono venuto a sapere, la frase che apparirà sullo striscione è quella rivolta da Elisabetta a Maria: «A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?». Le lettere sono state tracciate in azzurro a colpi di pennello, un’opera notevole. Credo ci sia stato anche lo zampino di qualcuna delle nostre figlie, appositamente arruolate da Santa Subito.

Papizza?

Papa Francesco e Melania Trump

Albo signanda lapillo dies. Straordinario l’incontro in Vaticano tra Papa Francesco e la famiglia Trump. Delizioso il siparietto sulla popica (o popizza), quando Bergoglio chiede a Melania se per caso dà da mangiare al marito  il tipico dolce sloveno (chissà come fa a conoscerlo, sarà per gli istriani in Argentina?).

(video completo qui)

E tu vorresti calare le vele proprio ora?



ET – ET. UN LIBRO SU VITTORIO MESSORI. NEL TEMPO TRISTE DELLA CONFUSA CHIESA DELL’AUT – AUT.

Esce un libro su Vittorio Messori, che intende proporre una serie di “ipotesi” intorno all’importanza dell’attività̀ intellettuale di un maestro nel campo dell’apologetica Cattolica. E’ un libro, agile, di facile lettura, ripercorre queste “ipotesi”, vie all’annuncio Cattolico suggerite da Messori ha suggerito di percorre nel corso di una ormai quarantennale attività̀.
Aurelio Porfiri, autore dell’opera, racconta: “Quando ho accennato a Vittorio Messori la mia intenzione di scrivere un libro che lo riguardava, va detto per onestà, sono stato cortesemente dissuaso dal farlo. Questo, non per sfiducia o altro, ma per quel profondo senso di riservatezza che c’è in Messori e per la paura che l’attenzione possa essere spostata su di lui, quando invece egli stesso ha speso tutta la sua vita perché́ l’attenzione fosse per il Cristo (ed anche per Maria, sua Madre, per la quale solo abbastanza tardi ha scoperto una devozione tale da dedicarle libri impegnativi). Ho dovuto rassicurarlo, gli ho spiegato che non era un libro biografico in senso stretto, ma un libro in cui, attraverso il suo lavoro di scrittore, si cercava di fare luce sul mestiere dell’apologeta, del giornalista, sull’essere cattolico a cavallo di due secoli. Spero si sia convinto delle mie buone intenzioni. Comunque, il risultato è questo libro, scritto materialmente in Hong Kong durante 10 intensi giorni, ma pensato concettualmente nell’arco di una intera vita, la mia, vita in cui i libri di Messori hanno avuto una grande importanza”.

“La luce impietosa della verità…”

Sodoma e quel significato biblico cancellato dalla predicazione della chiesa moderna



La prima misericordia di cui abbiamo bisogno è la luce impietosa della verità…” (cardinale Giacomo Biffi in Pecore e Pastori)
Ribadendo che non ci occupiamo di politica, e che abbiamo a cuore la sorte degli uomini ossia la salvezza delle nostre anime, come ha raccomandato la Vergine a Fatima affinché avessimo questo scopo quale progetto delle nostre vite, in modo apologetico vogliamo approfondire una triste realtà: il termine biblico Sodoma, con il suo tremendo significato, è scomparso dalle predicazioni della Chiesa.
Certo, anche il termine proprio “sodomia” non c’è nella Bibbia, ma Sodoma è citata in ben oltre quaranta versetti quale testimonianza negativa del comportamento degli uomini e quale monito a riguardo della giustizia divina. Famosa la frase di Gesù: “In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città.” (Mt.10,15).
Dobbiamo subito chiarire, proprio perché qui si fa apologetica e non politicache quando parliamo del PECCATO la punizione che ne consegue ricade sempre non solo sull’uomo ma, in qualche modo, anche sull’intero cosmo e questo perché, il peccato, non è una cosa da nulla, ma è ROTTURA con l’ordine generato e creato da Dio, la cui creazione è perfetta. Il peccato compiuto dagli uomini (il nostro peccare) non rimane un danno solo a se stessi, ma ricade anch’esso e rovinosamente sugli altri e sulla natura. Il Peccato Originale ha dato origine a questa rottura che ha coinvolto anche la natura, per questo nasciamo con le “malattie” o quelle che chiamiamo deformazioni, o ci ammaliamo e moriamo, riconoscendo in queste una realtà INNATURALE, non creata da Dio… come spiega san Paolo ai Romani 8,19-23.

"Il demone meridiano"?

Lobby gay e spinta per la dissoluzione della morale cattolica
La deriva attuale nasce dalla separazione di sesso e fertilità, che evidentemente è diventata una prassi anche nella Chiesa. E guarda caso teologi e vescovi a favore della comunione ai divorziati risposati sono anche per la contraccezione, la fecondazione artificiale, alle unioni gay e sono muti sull'aborto. ma la valanga non si può fermare all'ambito morale: in discussione ci sono anche la Resurrezione, la transustanziazione eucaristica....

Il 9 maggio sulla NBQ Lorenzo Bertocchi dava un resoconto puntuale dello sviluppo teologico avviato dall'enciclica Amoris laetitia (AL). Riportava che le encicliche Casti connubii di Pio XI e Humanae vitae del beato Paolo VI sulla contraccezione, Veritatis splendor sulla morale generale, l'esortazione Familiaris consortio sulla morale coniugale, entrambe di San Giovanni Paolo II, sono ormai apertamente sotto accusa. La colpa, dicono alcuni teologi, è di avere introdotto "dei blocchi di pensiero e di azione nella Chiesa cattolica", un "massimalismo morale", una "discontinuità" e una "forzatura nella lettura delle fonti tradizionali" a cui Amoris laetitia avrebbe posto rimedio.