ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

domenica 13 agosto 2017

il clero o dorme o è ignorante o entrambi.


Anticlericalismo in Vaticano


Vorrei chiedere all’amico Giuliano Guzzo, sociologo, di prestarmi la sua competenza per costruire un sondaggio che grosso modo suonerebbe così: “secondo voi quanta speranza di successo ha la Chiesa quando scelga di dichiarare guerra al clero?” La scelta dell’Osservatore Romano di pubblicare le parole di Giulio Cirignano equivale infatti a una piana dichiarazione di guerra: il clero o dorme o è ignorante o entrambi.

A parte la domanda delle domande: “chi è mai Giulio Cirignano?” siamo proprio curiosi di capire dove pensa di andare il Vaticano una volta scaricati i propri preti. Forse ritiene sul serio che i preti della resistenza saranno smossi dalla profondità e dall’autorevolezza di Giulio Cirignano? Forse ritiene di poter evangelizzare il mondo facendo leva sugli endorsement di Scalfari e Bonino, sul servilismo mobile dei monsignori che ieri ossequiavano Benedetto XVI e oggi Francesco, sull’emotivismo di masse di fedeli ignoranti e inconsapevoli (il dubbio che sia proprio la sprovvedutezza a mantenere nell’allegrezza i sostenitori di Francesco, quello non viene mai?), sulla potenza delle reti Arcigay, sulla professionalità dei medici pronti a staccare la spina? Tutti in uscita con un libro di Giulio Cirignano sotto le ascelle!

Acta futuri beati jorgensi

Il vero Martin Lutero, letto attraverso i documenti


Di seguito una carrellata di articoli storici, con relativi documenti scannerizzati, su Martin Lutero e il suo rapporto con i principi, i contadini, gli ebrei, i bambini malati, il nazismo…

A ognuno il suo "Papi.."

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Se il papa riconosce in lettera la famiglia omosessuale

 «I pellegrini gay e lesbiche salutano papa Francesco». È lo striscione che questa mattina, durante il tradizionale Angelus  del papa della domenica a mezzogiorno a San Pietro, un gruppo di omosessuali cattolici aderenti alla rete nazionale “Cammini di Speranza” e al Progetto Giovani Lgbti esporrà in  piazza, al termine di un pellegrinaggio di due settimane lungo la Via Francigena, da Siena a Roma. Quasi venti anni fa, il 13 gennaio 1998, durante il pontificato di Wojtyla, Alfredo Ormando si diede  fuoco in piazza San Pietro, morendo in ospedale dieci giorni dopo, per protestare contro  l’atteggiamento discriminatorio della Chiesa cattolica nei confronti degli omosessuali. Oggi, sempre che la gendarmeria vaticana o le forze dell’ordine italiane non intervengano a rimuovere lo  striscione, invece gay e lesbiche «salutano» papa Francesco, per «esprimere vicinanza ad un  pontefice di cui vogliamo incoraggiare il cammino riformatore», spiega Andrea Rubera, portavoce  di Cammini di Speranza. «La nostra non vuole essere una provocazione – aggiunge – ma un  sostegno e un invito alla Chiesa ad allargare quelle frontiere affinché possano trovare cittadinanza  tutte le persone, nelle condizioni di vita in cui si trovano e che hanno scelto».

Nonostante se stessa

https://onepeterfive.com/wp-content/uploads/2017/05/BenedictHack.jpgLE MANI DEMOCRATICHE NELLA TORTA VATICANA: LA RINUNCIA DI BENEDETTO FORZATA DA OBAMA?

Il 17 maggio ho pubblicato un articolo sul quotidiano La Verità sulla rinuncia di papa Benedetto. Alcuni giorni prima, in una rinomata rivista geopolitica italiana chiamata Limes, il professor Germano Dottori aveva sostenuto che l’abdicazione di Joseph Ratzinger del 2013 e le dimissioni dell’ex ex premier italiano Silvio Berlusconi nel 2011, dopo una tempesta finanziaria venduta all’opinione pubblica come “crisi del debito pubblico “, erano il risultato di pressioni da parte dell’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Obama.
Secondo Dottori, Obama era desideroso di detronizzare Benedetto XVI per due motivi. Da una parte, la sua presidenza era vicina all’islam fondamentalista ( de facto promossa dal cambiamento di regime in Libia e in Egitto e la guerra civile in Siria, provocata dal disegno di politica estera dell’ex segretario di Stato Hillary Clinton), mentre Ratzinger, sin dalla sua famosa conferenza di Regensburg , era stato identificato a livello internazionale come un forte avversario dell’islamismo. D’altra parte, Obama era preoccupato degli sforzi di riconciliazione della Chiesa verso il patriarca ortodosso di Mosca, nell’ambito – ha scritto Dottori – “di un progetto geopolitico mirato all’integrazione europea-russa, attivamente sostenuto dalla Germania e dall’Italia”.

La felicità non è arrivata


ILLUSIONE DELL'UOMO MODERNO   
    
Incapace di pensare l’essere, l’uomo moderno vaga da un’illusione all’altra. Da Kant: il più rovinoso pensatore a Eco via Freud, Darwin e Marx l’umanità verso il progresso porta dell’immancabile felicità che non è arrivata
di Francesco Lamendola  

  
Se mai, in futuro, qualcuno si prenderà la briga di fare l’inventario dei guadagni e delle perdite nella storia del pensiero occidentale, crediamo che a Kant toccherà la palma del più rovinoso pensatore di tutti i tempi: colui che, non distruggendo, ma mettendo fra parentesi la philosophia perennis, ha dichiarato irraggiungibile la cosa in sé e affermato che il solo ambito ragionevole di cui occuparsi è quello dei fenomeni. A partire da quel momento, la filosofia è caduta verticalmente e nessuna speranza di farla volare di nuovo verso le altezze è mai stata neppure tentata, visto che, dopo di lui, tutti i pensatori, per una ragione o per l’altra, hanno accettato il suo presupposto fondamentale (cfr. il nostro vecchio saggio L’”Io penso kantiano” e l’autocastrazione del pensiero moderno, pubblicato sul sito di Arianna Editrice il 10/05/2007). Tutti, tranne quelli d’ispirazione cattolica; ma anch’essi, a ben guardare, hanno pesantemente risentito del nuovo paradigma instaurato dal criticismo kantiano, tanto è vero che c’è ben poco in comune fra i pensatori cristiani del XIX e XX secolo e tutti quelli che li hanno preceduti: ben poco in comune in quanto filosofi, beninteso, anche se poi, in quanto credenti, hanno sostenuto analoghe conclusioni. E che altro avrebbero dovuto fare? Per arrivare a tanto, cioè a mettere in dubbio il cristianesimo da un punto di vista cristiano, o apparentemente tale, ci voleva ancora del tempo, passando per la teologia liberale di marca protestante; i cattolici ci stiamo arrivando adesso, con la “teologia della strada” dei seguaci di papa Bergoglio (e con Bergoglio stesso).

La strategia del “Ni Ni, So So”


PEZZO GROSSO SPARA ALTO: CHIEDE A BASSETTI, DOPO IL DISCERNIMENTO SUI MIGRANTI, LA TESTA DI GALANTINO…

Pensavamo che Pezzo Grosso fosse in vacanza, godendosi un riposo meditato. Invece – nel week end di Ferragosto! – ci è arrivata una mail. Motivata, come vedrete, dalle parole di maggior saggezza che siamo riusciti ad ascoltare da un responsabile episcopale o della Cei negli ultimi mesi in tema di clandestini o migranti, come preferite chiamarli, e del traffico di esseri umani verso le nostre coste, fonte di benefici economici per quelli che sappiamo; e da cui il mondo ecclesiale non sembra escluso, anzi…Ma ecco la lettera. E poi ci riserviamo un post scriptum con la punta avvelenata…

Che cosa sarebbe la Chiesa senza i convertiti?

Per qualcuno il problema ora sono i convertiti
Non si ferma la caccia ai presunti nemici di papa Francesco. Dopo gli attacchi a giornalisti e non solo e la lista di proscrizione dei vescovi americani, ora finiscono nel mirino i convertiti. Riflessioni a proposito di un surreale dibattito accesosi negli Stati Uniti, ma che va collocato nel contesto di un clima di insofferenza verso chiunque non è allineato al "nuovo corso".

Mi ha incuriosito la strana battaglia di agosto sui convertiti. Una battaglia tutta anglo-americana, e di cui in Italia non si è avuta eco. Riassumendo, in breve. Tutto parte da un dibattito ospitato da Al Jazeera fra Austen Ivereigh, già uomo stampa dell’arcivescovo di Westminster Murphy O’Connor, grande protetto del Pontefice regnante, e Matthew Schmitz, direttore letterario del prestigioso sito-rivista USA “First Things” (clicca qui).

sabato 12 agosto 2017

« Dal Cielo! E perché sei venuta sin qui? »

Nostra Signora di Fatima e la Russia
[Attualità di Fatima, Città della Pieve – 1953, impr. ]
Il nostro mondo si è così abituato a giudicare gli eventi temporali in termini di altri eventi, che sta perdendo di vista un altro e più grande sistema di giudizio, cioè l’Eterno, che irrompe nella storia per annullare i valori meschini e triviali dello spazio e del tempo. Poiché da coloro che vivono in un universo bidimensionale, costituito soltanto dalla destra e dalla sinistra, non si può pretendere che conoscano queste manifestazioni celesti, sarà bene ricordare che le due più importanti si verificarono quando il mondo ne aveva più bisogno e quando ne era meno consapevole. Una di queste rivelazioni ebbe luogo nell’anno in cui nacquero le idee che crearono il nostro mondo decristianizzato, l’altra ebbe luogo nell’anno in cui tali idee furono tradotte in pratica. Se c’è un anno cui possiamo fare risalire la nascita del mondo moderno — e dicendo « mondo moderno » intendiamo contrapporlo al mondo cristiano — dovrebbe essere all’incirca l’anno 1858. Proprio in quell’anno John Stuart Mill scrisse l’Essay on Liberty ( « Saggio sulla Libertà » ) in cui la libertà veniva identificata nella licenza e nell’assenza di responsabilità sociale; in quello stesso anno Darwin aveva terminato la sua Origin of the Species ( « Origine della Specie» ) con la quale distoglieva l’uomo dalla visione del fine eterno e lo induceva a guardare indietro, al passato animale. Nell’anno 1858 Karl Marx, fondatore del comunismo, scrisse l’introduzione alla Critica dell’Economia Politica, nella quale glorificava l’economia come base della vita e della cultura. Da questi uomini sono venute le idee che hanno dominato il mondo per quasi un secolo — ossia, che l’uomo ha origine non già divina, bensì animale; che la sua libertà è licenza ed evasione dall’autorità e dalla legge; che, svuotato dello spirito, l’uomo è una parte integrale della materia del cosmo e perciò non ha bisogno della religione. – In quello stesso 1858, anno indubbiamente importante, l’11 febbraio, ai piedi dei Pirenei in Francia, nel piccolo villaggio di Lourdes, la Vergine Benedetta cominciò la prima di 18 apparizioni a una contadinella la cui famiglia si chiamava Soubirous. Costei è ora conosciuta come Santa Bernadette. Quattro anni dopo che la Chiesa aveva definito la dottrina dell’Immacolata Concezione, il cielo si aprì e la Signora, così bella, disse Bernadette, che certamente non poteva essere di questa terra, parlò a Bernadette in questi termini: « Io sono l’Immacolata Concezione ». Nello stesso momento in cui il mondo negava il peccato originale e, senza saperlo, diceva che ogni creatura era concepita immacolatamente, la Nostra Madre Benedetta affermava che tale prerogativa era unicamente Sua : « Io sono l’Immacolata Concezione». Ella non disse: « Io sono stata concepita immacolatamente ». C’era come un’identificazione analoga tra Lei e l’Immacolata Concezione che Dio aveva fatta sul Monte Sinai quando aveva detto: « Io sono Colui che è » . Come l’esistere è proprio di Dio, così l’Immacolata Concezione è propria della Vergine Benedetta. Se solo e unicamente Lei fu concepita immacolatamente, ne segue che chiunque altro è nato in stato di peccato originale; se non c’è peccato originale, allora tutti sono stati concepiti immacolatamente. L’attribuire alla Vergine l’unicità del privilegio contraddiceva a tutte le idee che il mondo decristianizzato cominciava allora a generare. A coloro che credono che l’uomo appartenga esclusivamente alla terra, il cielo oppone che la Madre invita gli uomini a recarsi in pellegrinaggio al suo santuario in testimonianza dello spirito; per rispondere a coloro che riducono l’uomo ad animale, e l’animale a natura, la Bella Signora esorta gli uomini ad elevarsi al di sopra dell’animale alla loro suprema vocazione nel Suo Figlio Divino; a coloro che degenerano la libertà in licenza, l’Eterno riafferma che solo la Divina Verità può donarci la gloriosa libertà dei figli di Dio; quelli che dicono che la religione è l’oppio del popolo, Ella desta dell’oppio della menzogna alla realtà della gloriosa possibilità dell’uomo di diventare un erede del cielo.

Fra i grandi errori della civiltà moderna

CRISTO E MENZOGNA UNIVERSALE                  

Suffragio universale o Menzogna universale? Il contrasto di fondo fra la democrazia e il bene, una verità lapalissiana: sostenere che la maggioranza ha sempre ragione è palesemente falso, assurdo e immorale 
di Francesco Lamendola  


 Ci siamo chiesti, più volte, se sia giusto e necessario che la Chiesa cattolica riconosca la democrazia come l’ultima e definitiva forma legittima della politica, specie considerando quanti essa era distante da una simile idea ancora ai tempi di Pio IX, che, nel Sillabo, collocava la democrazia fra i grandi errori della civiltà moderna (cfr., in particolare, gli articoli La democrazia del numero serve a disorganizzare i popoli e a ridurli a “masse”, pubblicato sul sito di Arianna Editrice il 23/11/2015); Ma cristianesimo deve fare rima per forza con democrazia?, pubblicato su Libera Opinione il 08/03/2016, e La distruzione della coscienza è il diabolico capolavoro della democrazia totalitaria, sempre su Libera Opinione, il 06/04/2016. E questo interrogativo non dovrebbe mai spegnersi nella mente dei cattolici, perché è falso che l’unica maniera di essere leali cittadini della Stato consista nell’accettazione acritica e preliminare della democrazia quale destino finale dell’umanità, altrimenti si svolge il ruolo di cittadini sleali e, in quanto cattolici, si fornisce, eventualmente, un valido pretesto per le possibili discriminazioni e, in prospettiva, persecuzioni che già oggi vediamo profilarsi minacciose all’orizzonte: vedi il caso del predicatore cristiano che, a Londra, viene denunciato da un cittadino, arrestato dalla polizia e messo in prigione, come un comune delinquente, per aver letto in pubblico quel passo della Lettera ai Romani nel quale si parla dell’omosessualità come di un grave peccato davanti a Dio.

“Rabies theologicorum”

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Dialogo? No, grazie. Meglio la disputa

    Oggi «abbiamo a che fare con un’inflazione del dialogo. Si vuole “aprire un dialogo” con ognuno e possibilmente con tutti… Non è tanto importante l’argomento che trattiamo; è più importante la relazione che intessiamo nel dialogo. Il percorso è la meta».
Questa critica del dialogo ecumenico fine a se stesso, coltivato come un bene in sé, al di là della questione su cui si dialoga, non arriva da qualche rappresentante del conservatorismo cattolico. Anzi, l’autore non è nemmeno cattolico. Si tratta infatti di Jürgen Moltmann (Amburgo, 1926), il teologo evangelico già docente a Tubinga e autore del celebre «Theologie der Hoffnung», «Teologia della speranza», del 1964.

L'indottrinamento

                  L'italiano nuovo: ignorante, solo, inerme


Non è mai stata una questione di soldi.
Siamo stati poveri, pezzenti e luridi, ma siamo rimasti noi stessi.
I soldi non sono il problema, l'economia non è il problema. È l’acculturazione coatta il problema, l'indottrinamento. I soldi neanche esistono; se esistono, son solo il mezzo per distorcere l'umanità, sradicarla da ciò che è sempre stata e volgerla in barzelletta.
L’usura è usata per ridurre il vecchio ordine a un balocco in disuso, altro che ricchezza.
Dominare culturalmente reca il vero potere, e il potere, eventualmente, i soldi, la parte più evidente e meno importante tanto che i veri potenti i soldi manco se li portano appresso.
Gianni Agnelli girava (giustamente) senza portafoglio.
L’economia è il sicario della nuova etica al contrario.


Avendo rigettato il messaggio evangelico

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Sulla giusta interpretazione dell'espressione "sinagoga di Satana" (a proposito dell'analisi critica di Nostra Aetate)


Sulla giusta interpretazione dell’espressione “sinagoga di Satana”
(a proposito dell’analisi critica di Nostra  Aetate)

Nella discussione su Chiesa e Postconcilio concernente l’art. 4 della Dichiarazione Conciliare Nostra  Aetate sulle religioni non-cristiane, riguardante la religione ebraica, contro le indebite concessioni conciliari e postconciliari al giudaismo, tali da mettere in ombra o in discussione la “teologia della sostituzione” e quindi addirittura il concetto stesso di Nuova Alleanza che si sostituisce completamente all’Antica, si è ad un certo punto ricordato che nella Apocalisse di san Giovanni si usa nei confronti degli Ebrei la denominazione “sinagoga di Satana”, da intendersi, a quanto sembra, come qualificativo dell’intero ebraismo, ed anzi del popolo ebraico, in quanto negatore di Nostro Signore Gesù Cristo.
A mio avviso, invece, l’espressione non va riferita agli Ebrei in quanto tali ma solo a coloro tra di essi che si distinguevano (e si distinguono) nella persecuzione ai cristiani.

Al pessimo non c'é mai fine?

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L'ERESIA PESSIMA 


 Dovendo noi valutare un'eresia, non dobbiamo forse misurarla col male che arreca ai fedeli e ai non cattolici? Non dovremmo considerarne gli effetti? La Chiesa non avrebbe severamente condannato l'eresia, se fosse una tesi teologica che lascia come li trova coloro che vengono a contatto con essa, o suscita ripulsa e riso verso di essa, o addirittura è un mezzo per riconoscere Dio. Quanto allo stabilire quando si tratti proprio di eresia, dev'essere una dottrina capace di indurre in errore grave intorno alla fede, errore seducente, che, adottato, conduce alla peccato grave e alla perdizione.
  Prendo in esame la Dichiarazione conciliare Nostra Aetate, approfittando dell'ottima disanima pubblicata su tale documento dal Professor Paolo Pasqualucci, con particolare riguardo alle religioni non cristiane e agli uomini del mondo su cui regna il maligno.

Un granello di senape


Con l’autorità della Signora


… et in Ierusalem potestas mea (Sir 24, 15).

La tradizione liturgica d’Oriente e d’Occidente utilizza nelle feste mariane i passi dell’Antico Testamento in cui parla la Sapienza di Dio personificata. La lettura cristiana di quei testi ispirati li riferisce in prima istanza al Verbo, la Persona divina in cui sussiste la Sapienza creatrice del Padre. Anche l’interpretazione mariana, tuttavia, deve essere molto antica, dato che è comune ai due grandi “polmoni” della Chiesa; potrebbe risalire persino all’epoca apostolica o subapostolica. Non c’è per questo contraddizione, dato che la Sacra Scrittura può essere compresa a partire da varie prospettive; tra Madre e Figlio, oltretutto, c’è una tale unione e affinità che quanto appartiene all’uno per natura è proprio anche dell’altra per partecipazione. Nonostante l’ultima riforma della liturgia romana abbia completamente espunto quei testi sapienziali dalle feste della Madonna, dunque, è più che lecito – se non doveroso – cercare di conservare e comprendere una primitiva intuizione che potrebbe provenire dal più intimo di Gesù e Maria, l’apostolo che, rappresentando tutti noi, La ricevette come madre sul Calvario.

La difficoltà maggiore che sembra opporsi all’applicazione mariana è l’idea che la Vergine abbia in qualche modo cooperato alla Creazione, secondo quel che la Sapienza dice in prima persona nel capitolo ottavo del libro dei Proverbi. Certamente non si intende affermare la preesistenza della Sua anima, in accordo con un errore origeniano condannato dal II Concilio di Costantinopoli nel 553. Tuttavia l’acume contemplativo di san Giovanni, grazie alla profonda familiarità con la Madonna, potrebbe aver ricevuto una luce particolare dello Spirito Santo circa il mistero della Sua persona. Senza alcun dubbio, Ella ha cominciato ad esistere al momento della Sua concezione immacolata, ma da tutta l’eternità era ben presente nel progetto di Dio, il quale L’aveva eletta e predestinata a un compito del tutto speciale nel piano di salvezza. Su questo tutti concordano; ma come concepire un Suo eventuale ruolo nell’opera creatrice? Jean-Jacques Olier, uno dei massimi autori della Scuola francese di spiritualità, in una vetta della mistica giunge a immaginarla come una gran signora che predispone la dimora dello sposo.


venerdì 11 agosto 2017

L’origine di tutti mali della Chiesa?

Concilio e storia



La settimana scorsa il Prof. Roberto de Mattei ha pubblicato sull’agenzia d’informazione Corrispondenza Romana, un breve articolo dal titolo “Il Concilio Vaticano II e il messaggio di Fatima”, nel quale, prendendo spunto da un recente intervento di Mons. Athanasius Schneider, ribadisce la propria posizione sul Concilio Vaticano II, per poi soffermarsi su un punto specifico: la mancata consacrazione della Russia al Cuore immacolato di Maria, richiesta dalla Vergine a Fatima e sollecitata, durante il Concilio, da un gruppo di oltre cinquecento Presuli, la cui petizione fu totalmente ignorata da Paolo VI e dalla maggioranza dei Padri.


Non intendo attardarmi su quest’ultimo aspetto, a proposito del quale mi trovo pienamente d’accordo col prof. De Mattei. Il Concilio Vaticano II sembrerebbe davvero una sequela di occasioni mancate: dalla mancata condanna del comunismo alla mancata consacrazione della Russia. Va detto però che la storia non si fa con i “se”; non ci si aspetterebbe di leggere da uno storico una frase del genere: «Se la consacrazione richiesta fosse stata fatta, una pioggia di grazie sarebbe caduta sull’umanità». Sarà anche vero, ma la consacrazione… non è stata fatta. E questo è l’unico dato storico che conta.

Uomo o papa?


BURKE: ATTENTI A NON CADERE NELL’IDOLATRIA DEL PAPATO. NON OGNI PAROLA DEL PAPA È MAGISTERO…

Il cardinale Raymond Leo Burke, Patrono del Sovrano militare ordine di Malta, sta tenendo una serie di conferenze negli Stati Uniti. Il 22 luglio parlava al “Forum della Chiesa che insegna”. In quell’occasione ha notato che trattare ogni parola pronunciata dal Pontefice come se fosse insegnamento ufficiale della Chiesa sarebbe “cadere in un’idolatria del papato”.
I cattolici devono cercare di restare fedeli a Cristo e alla Chiesa che ha fondato e imparare a discernere fra “le parole dell’uomo che è papa e le parole del papa come vicario di Cristo in terra”.

Scottish not english

SCOZIA. MESSA IN RITO ANTICO DI FRONTE ALLE ROVINE DELLA CATTEDRALE DI ST ANDREWS, DISTRUTTA DAI PROTESTANTI

Scozia. Messa in rito antico di fronte alle rovine della Cattedrale di St Andrews, distrutta dai protestanti
Quella di San Ninian è una confraternita nata per promuovere la riconversione della Scozia alla fede cattolica. Lo fa attraverso le preghiere e dei pellegrinaggi nei quali vengono celebrate Messe secondo la forma straordinaria del rito romano.
Dal 5 al 7 agosto si è quindi svolto un pellegrinaggio a piedi da Edinburgo a St Andrews, sulle orme dei fedeli che nel Medioevo si recavano a chiedere l'intercessione del santo patrono della Scozia.
Al termine della tre giorni di cammino e litanie è stata celebrata la Messa di fronte alle rovine di quella che era la Cattedrale cattolica della città scozzese, saccheggiata durante la “Riforma” protestante nel 1560 e abbandonata fino a farla diventare un rudere.

A.A.A (ambiguo,atematico e apatico)

L'EQUIVOCO POST-CONCILIARE DEL «DIALOGO»: LECTIO MAGISTRALIS DEL CARDINALE BIFFI IN TRE MINUTI

Intervento a braccio del cardinale Giacomo Biffi a Bassano del Grappa (Vi), l'8 ottobre 1993, in occasione del conferimento del Premio Cultura Cattolica.
Quando il «colloquium» diventa un vocabolo a-patico

henri-de-lubac

Il dialogo si è arenato in uno sterile ed evidente convergere su convinzioni comuni e i collocutori sono sempre stati, in epoca postconciliare, più concentrati alla custodia della simpatia reciproca che alla ricerca del vero. Tutto cominciò con l’enciclica “Ecclesiam Suam” (1964) di Paolo VI. Poi ci si mise di mezzo il postconcilio e nonostante i vari tentativi di precisazione, come quello di De Lubac o di Ratzinger, il termine “dialogo” continua ad essere ambiguo, inteso come atematico e apatico.

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Si vede troppo?

La copertina di un libro uscito in Usa.    

                      


Un’immagine da cui  energicamente ci dissociamo (solo con un modesto consiglio al Vaticano: ormai si vede troppo, santità)
Color Revolution in Eritrea, profughi qui

La tratta dei bambini

Le ONG puntano il dito sui cadaveri dei migranti annegati per segnalare ai loro fotoreporter da 120 scatti al minuto quelli da sbattere sulle prime pagine. Le ONG sono sbarcate sul mare perché non gli bastavano più i lauti finanziamenti che già prendevano con le loro campagne pubblicitarie: “Troppi bambini come Jon non hanno mangiato oggi aiutaci a farli mangiare domani” Quel bambino, dal volto scarno e dalla pancia gonfia, viene con violenza filmato in tutta la sua drammaticità per essere mostrato allo spettatore occidentale di cui si sfrutterà la pietà. L’unico obiettivo delle ONG sembra quello di arraffare soldi: “Dona 2 euro con un SMS, con il tuo aiuto gli garantisci un pasto al giorno”, “Donando 9 euro mangerà per un mese”. Ci hanno oramai abituati a vedere immagini di bambini sempre più cruente accompagnate da voci suadenti che recitano: “Mohammed non ha mangiato quest’oggi e non mangerà neanche domani!

Non si accorge o si accorge fin troppo?



Oggi sul Giornale in prima pagina scrivo contro l'invasionismo del giornale dei vescovi italiani: "Ma cos'è questa brama ecclesiastica di importare seguaci di Allah quando non si è più capaci di portare in chiesa nemmeno i battezzati? Poco dopo aver letto le parole di Tarquinio mi è caduto l'occhio sugli ultimi dati dell'anagrafe milanese: nei primi sei mesi del 2017 i matrimoni civili sono stati 1006, quelli religiosi 245 (poco più delle 214 unioni omosessuali)".

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"Il Papa e la distruzione della cristianità": Mario Giordano, drastico attacco al Pontefice

Pubblichiamo Posta Prioritaria, la rubrica in cui Mario Giordano risponde alla missiva di un lettore.
Caro Giordano, Bergoglio, nato e cresciuto in Sudamerica, non può conoscere fino in fondo né capire la storia e la civiltà europea e si adopra sistematicamente per favorire l’invasione musulmana, dimenticando che la religione cristiana, di cui dovrebbe essere il massimo rappresentante, non può che confliggere con essa. L’Italia, grazie alla politica folle e suicida di Renzi, sta subendo in prima linea quell’invasione mentre il Papa argentino se ne sta tranquillo al riparo delle alte e solide mura vaticane. Bergoglio condanna l’Europa perché non si lascia invadere (Socci), dimenticando, scientemente o meno, che esistono in Medio Oriente tanti Stati arabi, Qatar, Arabia Saudita, etc: spazi sconfinati, ricchi sfondati, e governati da loro fratelli in Allah. Perché non esorta i clandestini musulmani, a lui tanto cari da esserseli portati a Roma, lasciando nel fango e nella disperazione altrettanti profughi cristiani, a dirigere il loro cammino verso quegli Stati, che non aspettano che quel momento per erigere all’istante mura alte e solide sul modello del Vaticano?
Corrado Alessi
Milano

Che sperano..?


Papa Francesco:
profusione di bestemmie e di sollecitazioni al peccato.


Come si fa a qualificare cattolicamente questa nuova iniziativa sulfurea di Papa Francesco?
Costui, imperterrito, non perde occasione per offendere Dio e per incoraggiare il peccato, soprattutto se si tratta del peccato contro natura.
Qual è il suo scopo? Potremmo dire chissà che, ma ci sembra che sia necessario dire che il suo scopo è distruggere la Chiesa cattolica.
Stolto e illuso, come il demonio che lo ispira! Non sa che la Chiesa non può essere distrutta, perché Dio l’ha voluta e la conserva fino alla fine del mondo?
Ma in effetti, Bergoglio ha uno scopo più immediato e più pratico: condurre all’inferno quante più anime è possibile.