MA INFINE QUAL E' L'OBIETTIVO
Osservare lo sfacelo della Chiesa cattolica sotto i colpi della neochiesa modernista, non basta e non basta denunciarne gli abusi, menzogne e prevaricazioni di un neoclero infedele: bisogna andare fino alla radice del problema
di Francesco Lamendola
Osservare lo sfacelo della Chiesa cattolica sotto i colpi della neochiesa modernista, non basta; non basta denunciare gli abusi, le menzogne, le prevaricazioni di un neoclero traviato e infedele; non basta segnalare la decadenza dei seminari, l’ignoranza della dottrina, l’anarchismo liturgico, il soggettivismo pastorale; bisogna andare fino alla radice del problema, e cercar di capire cosa c’’è sotto, qual è lo scopo, l’obiettivo finale di questa immensa manovra. Perché, sia chiaro, non ci si può fermare al livello psicologico, anche se certamente molti di codesti preti e vescovi “di strada”, gonfi di narcisismo patologico e di smanie di protagonismo, e molti di codesti teologi della svolta antropologica, che si credono più bravi e più profondi di sant’Agostino e san Tommaso, e molti di codesti cardinali ambiziosi e depravati sono, in realtà, gli utili idioti che il gioco delle loro passioni spinge a far da manovalanza di un disegno superiore; ma quel disegno, essi, fondamentalmente, lo ignorano, tranne in pochissimi casi. E non ci si può fermare neppure al livello sociologico e culturale, perché, sì, senza dubbio la secolarizzazione, penetrando in maniera diffusa anche all’interno della Chiesa, ha radicalmente modificato la percezione che i membri del clero hanno di sé, li ha spinti a voler essere più moderni, più al passo coi tempi, e ha fatto loro credere che solo in tal modo sarebbero stati all’altezza delle sfide di una società post-cristiana e post-moderna. Ma non basta; bisogna scavare ancora, bisogna risalire ancora.