La prospettiva spirituale del messaggio di Fatima: UNA MERAVIGLIOSA VIA DI SANTITA' CRISTIANA!
Il Cardinale Ciappi, il teologo di papi, da Pio XII a Giovanni Paolo II (all’inizio del suo pontificato): “Il Terzo Segreto dice che la grande apostasia nella Chiesa inizia dal suo vertice. La conferma ufficiale del segreto de La Salette (1846): “La Chiesa subirà una terribile crisi. Essa sarà eclissata. Roma (il Vaticano) perderà la fede e diventare la sede dell’Anticristo “.
ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...
martedì 2 gennaio 2018
Il grande fondamento della fede
[E. Barbier: I Tesori di Cornelio Alapide, vol. II; S.E.I. Torino, 1930]
1. Che cosa significa il nome di Gesù. — 2. Il nome di Gesù annunziato dai profeti. — 3. Grandezza del nome di Gesù. — 4. Il nome di Gesù è prezioso. — 5. Bisogna invocare sovente il santo nome di Gesù.
– 1. CHE COSA SIGNIFICA IL NOME DI GESÙ. — Il nome di Gesù vuol dire Salvatore e Redentore. « Nella lingua ebraica, scrive Sant’Epifanio, Gesùsignifica colui che guarisce, ovvero medico e salvatore ». L ‘ Angelo Gabriele dà egli medesimo questo senso al nome di Gesù, quando dice a Giuseppe che non tema di prendere in sposa Maria: poiché quello che è nato in Lei le viene dallo Spirito Santo. « Essa partorirà un figlio e lo chiamerai Gesù, perché libererà il suo popolo dai suoi peccati » — Vocabis nomen eius Iesum ipse enim salvum faciet populum suum a peccatis eorum ( MATTH. 1, 20-21). « Non si dà salute in nessun altro, predicava S. Pietro, se non in Gesù di Nazareth, e non è dato in terra agli uomini altro nome, in virtù del quale possano essere salvi » — Non est in alio aliquo salus. Nec enim aliud nomen est sub cœlo datum hominibus in quo oporteat nos salvos fieri (Act. IV, 12). « Il mio nome, è nuovo », dice il Signore nell’Apocalisse: — Nomen meum novum (III, 12). Il nome al quale qui si accenna è quello di Gesù; nome da lui ricevuto nella circoncisione.
Ahia-Ratzinger..!
Ratzinger riabilita Müller. Ma anche sul papa emerito piovono accuse di eresia
"Hai difeso le chiare tradizioni della fede, ma nello spirito di papa Francesco hai anche cercato di capire come possano essere vissute oggi".
È questo l'elogio che il "papa emerito" Benedetto XVI rivolge al cardinale Gerhard L. Müller, in apertura del volume pubblicato in Germania in occasione dei 70 anni del cardinale e dei 40 anni della sua ordinazione al sacerdozio.
Il 1 luglio scorso papa Francesco ha bruscamente esonerato Müller dalla carica di prefetto della congregazione per la dottrina della fede, dopo aver più volte mostrato di non gradire la sua vigilanza sulla correttezza dottrinale del proprio magistero.
Ma non per questo dovrà arrendersi, gli scrive ora Joseph Ratzinger. Perché, anche senza più un ufficio specifico, "un prete, e certamente un vescovo e un cardinale, non è mai semplicemente in pensione". Anzi: "potrai continuare anche in futuro a servire pubblicamente la fede", specie in questi "tempi confusi in cui viviamo". Servizio che effettivamente Müller sta già svolgendocon instancabile impegno.
Ratzinger riconosce all'amico cardinale di aver svolto il suo ruolo di prefetto della congregazione per la dottrina della fede nel modo giusto, coniugando cioè la competenza teologica con la "sapienza" di chi ha "ben in vista l'intera vita" della Chiesa.
Basta scegliere!
Anno nuovo… musica vecchia
Inizia un nuovo anno, il sole riprende il suo giro intorno alla terra e porterà ancora luce e calore a questo povero pianeta freddo e senza sole.
Non sembri un errore astronomico vecchio di diversi secoli, il nostro, perché è la verità più vera e più rispondente al fatto che Dio ha voluto l’uomo al centro dell’Universo, quale riflesso terreno del vero centro: Nostro Signore Gesù Cristo, Dio stesso.
E’ per questo che l’uomo non ha alcun’altra possibilità, per essere se stesso, che rimanere vincolato e dipendente da Nostro Signore, senza di che egli rimane un semplice flatus vocis.
Non sembri un errore astronomico vecchio di diversi secoli, il nostro, perché è la verità più vera e più rispondente al fatto che Dio ha voluto l’uomo al centro dell’Universo, quale riflesso terreno del vero centro: Nostro Signore Gesù Cristo, Dio stesso.
E’ per questo che l’uomo non ha alcun’altra possibilità, per essere se stesso, che rimanere vincolato e dipendente da Nostro Signore, senza di che egli rimane un semplice flatus vocis.
Buchetto su buchetto..viene giù la grande diga?
AMORIS LAETITIA: TRE VESCOVI CORAGGIOSI FANNO PROFESSIONE PUBBLICA DI FEDELTÀ ALLA DISCIPLINA DI SEMPRE DELLA CHIESA SU MATRIMONIO E EUCARESTIA.
Mentre Stilum Curiae si prendeva qualche giorno di riposo – non così i suoi commentatori, e il moderatore – è giunto questo documento, che volentieri pubblichiamo e rilanciamo. Ne sono autori tre vescovi coraggiosi, + Tomash Peta, Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, + Jan Pawel Lenga, Arcivescovo-Vescovo emerito di Karaganda e + Athanasius Schneider, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, che concludono coì questo documento:
Mentre Stilum Curiae si prendeva qualche giorno di riposo – non così i suoi commentatori, e il moderatore – è giunto questo documento, che volentieri pubblichiamo e rilanciamo. Ne sono autori tre vescovi coraggiosi, + Tomash Peta, Arcivescovo Metropolita dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, + Jan Pawel Lenga, Arcivescovo-Vescovo emerito di Karaganda e + Athanasius Schneider, Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana, che concludono coì questo documento:
“Affermiamo perciò nello spirito di San Giovanni Battista, di San Giovanni Fisher, di San Tommaso Moro, della Beata Laura Vicuña e di numerosi conosciuti e sconosciuti confessori e martiri dell’indissolubilità del matrimonio:
"Un aceto sparso é il suo"
IL FALSO CRISTO DELLA NEOCHIESA
La neochiesa massonica sta creando un falso Cristo destinato a fare da specchietto per le allodole. Complimenti nel giro di neppure 5 anni Bergoglio è riuscito a far risalire dalle fogne tutto il fango possibile e immaginabile
di Francesco Lamendola
Nel precedente articolo Maria ci aveva avvertiti abbiamo ricordato la figura di don Stefano Gobbi (1930-2011), fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano, da lui concepito soprattutto come “risposta” difensiva e riparatrice alla penetrazione della massoneria all’interno della gerarchia cattolica, della quale era ben conscio, anche grazie a una serie di messaggi mariani da lui ricevuti e diffusi per mettere in guardia contro il grave pericolo. Commentando il Libro dell’Apocalisse, Maria Immacolata gli aveva spiegato il significato riposto della bestia simile a una pantera, di colore nero e che sale dal mare (Ap 13, 2), come il simbolo della massoneria che attacca la società e minaccia dall’esterno la fede cattolica; e di ciò avevamo parlato in quella sede. Adesso vogliamo proseguire il discorso, riportando la spiegazione data da Maria alla figura della bestia con due corna, simile a un agnello, che viene dalla terra e che si unisce alla bestia nera, per sferrare l’attacco finale contro i seguaci di Gesù Cristo (Ap 13, 11). Stando al messaggio da lei trasmesso a don Gobbi, questa seconda bestia rappresenta, in maniera specifica, quella parte della massoneria che è riuscita nel suo intento d’infiltrarsi all’interno del corpo vivo della Chiesa, infettandolo, ossia quella che lei stessa chiama la massoneria ecclesiastica, per indicare che ormai è qualcosa di più di una quinta colonna introdottasi nella cittadella, ma che è una vera struttura di potere, la quale agisce in maniera autonoma e perfettamente coordinata, e che si sta rapidamente impadronendo dell’intero organismo.
«Un olio sparso è il tuo nome»
Sanctissimi Nominis Jesu Ad Matutinum
Lettura 4
Sermone di san Bernardo Abate
Sermone 15 sulla Cantica, verso la metà
Non senza motivo lo Spirito Santo rassomiglia il nome dello Sposo all'olio, ed ispira alla sposa di gridare allo Sposo: «Un olio sparso è il tuo nome» Cant. 1,2. L'olio infatti illumina, nutrisce e unge. Alimenta il fuoco, nutrisce il corpo, lenisce il dolore è luce, cibo, medicina. Osserva ora lo stesso anche nel nome dello Sposo: Illumina predicato, pasce meditato, lenisce e unge invocato. Esaminiamo ciascuna di queste qualità. Donde credi sì grande e così repentina luce di fede in tutto il mondo, se non dalla predicazione del nome di Gesù? Non è forse per la luce di questo nome che Dio ci chiamò all'ammirabile sua luce; onde illuminati e vedendo in questa luce un'altra luce, meritatamente Paolo ci dice «Foste una volta tenebre, ma ora siete luce nel Signore»? Eph. 5,8.
Lettura 4
Sermone di san Bernardo Abate
Sermone 15 sulla Cantica, verso la metà
Non senza motivo lo Spirito Santo rassomiglia il nome dello Sposo all'olio, ed ispira alla sposa di gridare allo Sposo: «Un olio sparso è il tuo nome» Cant. 1,2. L'olio infatti illumina, nutrisce e unge. Alimenta il fuoco, nutrisce il corpo, lenisce il dolore è luce, cibo, medicina. Osserva ora lo stesso anche nel nome dello Sposo: Illumina predicato, pasce meditato, lenisce e unge invocato. Esaminiamo ciascuna di queste qualità. Donde credi sì grande e così repentina luce di fede in tutto il mondo, se non dalla predicazione del nome di Gesù? Non è forse per la luce di questo nome che Dio ci chiamò all'ammirabile sua luce; onde illuminati e vedendo in questa luce un'altra luce, meritatamente Paolo ci dice «Foste una volta tenebre, ma ora siete luce nel Signore»? Eph. 5,8.
Non tutto è perduto
UNA MATTINA DI INIZIO ANNO IN CAMPO DEI FIORI: CONSOLAZIONI DI UN VECCHIO PRETE
Salmo II, 4
Se ne ride chi abita i cieli,
li schernisce dall’alto il Signore.
Salmo II, 4
Nelle conversazioni con gente semplice, nelle brevi battute che scambio al mercato o per via con brave persone di umili condizioni, mi capita sempre più spesso di sentirmi dire:
Reverendo, noi siamo rimasti quelli di prima: sono i preti che sono cambiati. Ogni domenica ce n’è una nuova. E noi che possiamo fare? Anche se protestiamo, ci dicono che siamo noi a non aver capito, che dobbiamo aggiornarci, che la Chiesa di Papa Pio non c’è più. Adesso c’è Francesco, la misericordia, gli immigrati. E i preti dove stanno?
Ma per molti passa invano
FRATELLO ERRORE E SORELLA APOSTASIA - L'ERETICO DON FREDO OLIVERO CANCELLA IL CREDO ALLA MESSA DI NATALE
Nella chiesa di San Rocco a Torino, la notte di Natale, padre Chiaffredo Olivero ha pensato bene di infondere pace e serenità nei fedeli ivi raccolti, facendo pubblica dichiarazione di apostasia.
Il celebrante, al posto del Credo, ha fatto cantare un canto insulso e melenso - composto da Jean Marie Benjamin, musicata da Riz Ortolani, e interpretata da Claudio Baglioni per il film Fratello Sole, sorella Luna di Franco Zeffirelli del 1972 - ed ha così spiegato le ragioni della sua opinabilissima scelta:
Sapete perché non dico il Credo? Perché non ci credo. Se qualcuno di voi lo capisce... Io che ho studiato un po' di anni, ho capito che era una cosa che non capivo e che non potevo accettare. Cantiamo qualcos'altro che dica le cose essenziali della nostra fede: Dolce sentire.
Il tempo passa
- RIFLESSIONI SULL'ANNO CHE VERRA'
La "teologia del Capodanno". Secondo Dio
Ad ogni passaggio di anno è ovvio pensare al tempo che passa. Ci si pensa sempre, ma al primo giorno di un anno nuovo ci si pensa di più. Quando l’uomo fa questo mette in atto una filosofia della storia; quando lo fa il cristiano si sviluppa una teologia della storia, semplice o elaborata che sia. La Chiesa ha pensato da sempre a questa “teologia del Capodanno”, come potremmo chiamarla, con l’idea che il tempo che passa non è inutile perché esiste una teologia della storia, una visione della storia non dal punto di vista nostro ma dal punto di vista di Dio.
Questo è un punto in cui oggi il cristianesimo è debole rispetto al passato. Non sembra che in giro ci siano segni di una teologia della storia come quella del De civitate Dei di Sant’Agostino. Oppure circolano teologie della storia che però chiudono Dio nella storia anziché aprire la storia a Dio. Il punto centrale, alla fine di tutti i discorsi, è proprio questo.
lunedì 1 gennaio 2018
Uomo avvisato..
MARIA CI AVEVA AVVERTITI
Le forze operanti alla distruzione del cattolicesimo. La massoneria è una minaccia interna alla Chiesa? Certamente: essa è penetrata nei suoi tessuti vitali da molto tempo, per intenderci da molto prima del Concilio Vaticano II
di Francesco Lamendola
Le forze operanti alla distruzione del cattolicesimo. La massoneria è una minaccia interna alla Chiesa? Certamente: essa è penetrata nei suoi tessuti vitali da molto tempo, per intenderci da molto prima del Concilio Vaticano II
di Francesco Lamendola
Si fa presto a scivolare nel dimenticatoio della cultura cattolica progressista e della neochiesa, se si ha avuto il torto di sollevare questioni decisive per la sopravvivenza della Chiesa e, a maggior ragione, se si è riusciti a coinvolgere migliaia o milioni di persone nella consapevolezza della necessità di un risveglio della fede, ma anche di una raddoppiata e triplicata messa in guardia nei confronti delle forze operanti alla distruzione del cattolicesimo. Fra queste forze, l’islam occupa certamente il primo posto fra quelle esterne, e la massoneria fra quelle interne. Come: la massoneria una minaccia interna alla Chiesa? Certamente: essa è penetrata nei tessuti vitali della Chiesa ormai da molto tempo: per intenderci, da molto prima del Concilio Vaticano II, anche se solamente oggi i ciechi cominciano a rendersi conto di quanta strada essa abbia fatto e di quale livello di controllo è in grado di esercitare sulla Chiesa. Uno che se n’era accorto per tempo, cioè negli anni ’20 e ’30 del Novecento, è stato san Massimiliano Kolbe; e non per altra ragione che questa, il grande santo polacco è stato silenziosamente “archiviato”, e oggi viene ricordato, se pure viene ricordato, quasi solo per essere esibito come santino della solidarietà con i “fratelli maggiori” ebrei, che egli non vedeva affatto come tali, benché abbia rischiato la vita per salvarne quanti più possibile, al tempo dell’invasione nazista della sua Polonia.
Novus Ordo ab chao
LA RIVOLUZIONE E LE RIVOLUZIONI: ANALISI ED ANALOGIE CON LA CRISI PRESENTE
Charles-Louis Müller, «La fête de la Raison dans Notre-Dame de Paris le 10 novembre 1793» |
Enciclopedia Treccani
In latino, il verbo revolvere è composto di re- e volvere, nell’accezione dirivoltare. Esso indica propriamente l’atto con il quale si solleva la zolla di terra e la si rivolta, appunto, portando ciò che è sotto sopra e ciò che sta sopra sotto. In greco la voce corrispondente è επανάστασης, che ha analoga etimologia. Nonostante nel linguaggio moderno il termine rivoluzione abbia assunto connotati ideologici positivi (vedi ad esempio la definizione della Treccani), essa dovrebbe esser intesa nella sua valenza negativa, in quanto azione volta a sovvertire l’ordine, nello stesso modo in cui il χάος, ossia il disordine, si oppone al κόσμος, che viceversa è il sistema ordinato ed armonico.
Significativamente l’idea che l’ordine derivi dal disordine, ordo ab chao, è uno dei principi massonici, secondo cui il nuovo ordine mondiale - Novus Ordo - si ottiene tramite la rivoluzione e il caos, in base al processo del solve et coagulache in filosofia ha trovato la propria formulazione nel trinomio tesi - antitesi - sintesi della dialettica hegeliana e l’applicazione odierna in ambito ecclesiastico nell’opposizione tra la dottrina rivelata, la sua negazione nell’eresia e la sua applicazione nella pastorale, tramite il cosiddetto discernimento.
La neotologia delle mezze calzette e dei calzini bucati
L’etica cristiana è legge del sacrificio o del desiderio? La versione dello psicologo Recalcati
Nel Vangelo di Luca, nella traduzione originale della frase pronunciata da Gesù nell’ultima cena e recitata durante la liturgia, in cui si dice “Questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi”, la parola sacrificio non c’è, afferma lo psicologo Massimo Recalcati nel suo libro “Contro il sacrificio. Al di là del fantasma sacrificale” (Raffaello Cortina Editore). “Questo è il mio corpo, dato per voi”, è la versione corretta propugnata dallo psicologo. Il problema di Gesù, afferma infatti Recalcati, non è vivere nel sacrificio ma liberare l’uomo “dall’ombra triste del sacrificio”. Fatto che sfugge a Nietzschenella sua fervente critica della morale cristiana, espressa in testi ben noti come “Genealogia della morale” o “Così parlo Zarathustra”.
Il narcisismo, l’esibizionismo e la superbia:
NEOCHIESA: IL BAMBINO DEL PERU'
Due preti, una maestra e buon Natale. Tra follia immigrazionista e tristo esibizionismo. Il sacerdote Greiten: "si può essere gay e sacerdoti di Gesù Cristo". Don Fredo Olivero: "Io non recito il Credo, perché non ci credo"
di Francesco Lamendola
Due preti, una maestra e buon Natale. Tra follia immigrazionista e tristo esibizionismo. Il sacerdote Greiten: "si può essere gay e sacerdoti di Gesù Cristo". Don Fredo Olivero: "Io non recito il Credo, perché non ci credo"
di Francesco Lamendola
Milwaukee, Wisconsin, parrocchia di Santa Bernadette, 17 dicembre 2017: il sacerdote, Gregory Greiten, annuncia dal pulpito ai suoi fedeli di essere omosessuale, di esserlo sempre stato, ma di averlo nascosto per anni, per la vergogna e a causa dell’insegnamento repressivo ricevuto in seminario, e tramandato dalla Chiesa cattolica; ha aggiunto di essere giunto ad accettarsi e di aver voluto dichiararsi ai suoi parrocchiani, in omaggio alla verità e perché è giunto alla conclusione che non c’è niente di sbagliato nell’essere gay. Non solo: ha terminato il suo coming out dichiarando di voler restare prete, di non pensare minimamente a dimettersi, perché si può benissimo essere gay e sacerdoti di Gesù Cristo. Non pago di questo show improvvisato, e non richiesto, che ha inutilmente offeso e scandalizzato i sentimenti di decine e centinaia di persone, venute in Chiesa per ascoltare la Parola di Dio e non la parola di un prete omofilo, il giorno dopo ha ribadito tutte queste cose dalle colonne di un giornale, il National Catholic Report, in modo che tutti i cattolici, e non solo la cerchia ristretta dei suoi parrocchiani, fosse a giorno della sua natura delle sue decisioni, nonché della sua ostentata sincerità. Ci si poteva aspettare che il suo vescovo lo avrebbe cacciato a pedate nel sedere, come si meritava, sospendendoloa divinis; o, quanto meno, che l’avrebbe chiamato per fargli una severa ramanzina e poi lo spedirlo, per un lungo periodo, a pregare e meditare in qualche convento isolato, proibendogli qualsiasi ulteriore esternazione mediatica e affidandolo, semmai, alle cure di un buon direttore spirituale, di quelli ai quali si ricorre per puntellare le fedi vacillanti e per rimettere in carreggiata gli sbandati. Niente affatto: nulla di questo genere.
Dio ci assista
Для всех друзей России
Для всех друзей России
A tutti gli amici russi -fratelli in Cristo- un saluto e l’augurio che la Sacra Famiglia possa guidarci in questo nuovo anno: buon 2018 a tutti. Dio ci assista.
https://linformatoreweb.wordpress.com/2017/12/31/для-всех-друзей-россии/
- LA SOLENNITA' DI MARIA MADRE DI DIO
“Verginità feconda”, così attiri i cristiani ai frutti di Bene
Cristiani senza la Chiesa?
Il metodo di Dio: la Chiesa.
Un Tradizionalismo individualista è un puro non-senso.
Spieghiamoci subito riguardo al termine “tradizionalista”: lo usiamo qui per farci capire dai più, ma questo termine non ci piace. Vorremmo semplicemente dire “un Cattolicesimo”, ma usiamo volutamente il termine “un tradizionalismo” perché è quello usato contro di noi per definirci nel nostro attaccamento alla Tradizione della Chiesa. Se allora questo termine ci individua nella nostra accanita salvaguardia di ciò che la Chiesa ha fatto, e non solo detto, nel passato, questo ci piace.
Ma dicevamo, un tradizionalismo individualista è un puro non senso, perché il metodo di Dio si chiama Chiesa.
Spieghiamoci subito riguardo al termine “tradizionalista”: lo usiamo qui per farci capire dai più, ma questo termine non ci piace. Vorremmo semplicemente dire “un Cattolicesimo”, ma usiamo volutamente il termine “un tradizionalismo” perché è quello usato contro di noi per definirci nel nostro attaccamento alla Tradizione della Chiesa. Se allora questo termine ci individua nella nostra accanita salvaguardia di ciò che la Chiesa ha fatto, e non solo detto, nel passato, questo ci piace.
Ma dicevamo, un tradizionalismo individualista è un puro non senso, perché il metodo di Dio si chiama Chiesa.
Ad Meliora..!
AD 2017: Si chiude 'l'età di Caino" -1999/2017 (serva di Dio Teresa Neumann). E cosa accadrà ora...?
Sono innumerevoli i personaggi che hanno parlato della gravità di questa nostra epoca; fra questi spicca la figura carismatica della mistica Teresa Neumann (serva di Dio) che è stata, nelle sue visioni simboliche, di una chiarezza e di una precisione impressionanti nel descrivere, anticipandoli, i tempi che stiamo vivendo.
È da molto tempo che mistici e veggenti fanno predizioni sul futuro del mondo, precorrendo eventi che dovranno segnare in modo indelebile la storia dell'umanità.
Vaticini che, non vi è dubbio, in questo drammatico momento della storia risultano ancora più importanti ed attuali, dati i gravissimi rischi autodistruttivi a cui siamo soggetti sul piano ambientale e umano, a causa della terribile crisi economica mondiale, delle guerre già in atto e la caduta delle risorse, che potrebbero sfociare in un conflitto mondiale.
domenica 31 dicembre 2017
Ad peiora..?
2018 – guerra o non guerra?
FONTE: SAKER.IS
Se i primi mesi del 2017 sono stati un momento di grandi speranze dopo la sconfitta storica di Hillary Clinton, l’anno sta finendo in modo cupo, quasi minaccioso. Non solo la palude ha facilmente, rapidamente e totalmente sommerso Trump, ma l’Impero Anglo-Sionista sta vacillando a causa della sua umiliante sconfitta in Siria e i neoconservatori stanno ora minacciando il nostro intero pianeta con una serie infinita di intimidazioni. Inoltre, l’amministrazione Trump ha pubblicato una Strategia di Sicurezza Nazionale [in inglese] che mostra chiaramente che l’Impero è in modalità “paranoia totale”. È ovvio che i neoconservatori sono ora tornati in controllo totale della Casa Bianca, del Congresso e dei media corporativi statunitensi. OK, forse le cose non sono ancora così brutte come nel caso in cui Hillary fosse stata eletta, ma sono abbastanza brutte da chiedersi se il prossimo anno una grande guerra sia inevitabile.
Tacciono e se ne compiacciono..
Natale messe valide, forse, ma profanate da sacerdoti della neo-chiesa
Riteniamo dover meditare su questo Anno 2017 ma anche sul suo Natale 2017 che resterà, tristemente, legato alle fondamenta di una deriva cattolica senza precedenti nella storia della santa Chiesa e dal suo interno. Siamo in piena apostasia legalizzata, giustificata, verso la quale il Papa e i Vescovi tacciono, per non dire che quasi se ne compiacciono, dal momento che il tacere è – in questi casi – un senso di condivisione.
Alla lista comprovata dal sito La Nuova Bussola Quotidiana, cliccare qui, possiamo aggiungere tante altre tristi segnalazioni che ci sono pervenute in email, fatti provati con brevi video e fotografie di omelie e messe natalizie in piena apostasia. Si parte dalle tavolate per “cene” natalizie nelle navate delle chiese, alle TOMBOLATE con i parrocchiani, sempre in chiesa, le cui iniziative con i “veri poveri” non c’entrano nulla.
Avanti Stravolti..!
NATALE 2017
Quest'anno 2017 rimarrà come un anno esemplare a riprova dell'impazzimento dei preti e della deriva blasfema delle attuali autorità ecclesiastiche.
Prima ancora di parlare di blasfemia, occorre ricordare il vecchio adagio: “Il Signore fa impazzire chi vuol perdere”; e insieme ricordare che il demonio approfitta di tale impazzimento per suggerire bestialità facendole apparire come idee intelligenti.
Ma l'intelligenza è andata ad abitare in un luogo ormai sconosciuto a questo mondo moderno senza Dio, dove i vecchi preti cattolici sono diventati i sacerdoti del demoniaco, con tanto di copertura demenziale… quanto basta per ingannare i fedeli con una parvenza di palese imbecillità.
Riportiamo qui alcuni esempi di come si possa iniziare col banalizzare il Natale e finire col distruggere la Rivelazione divina, al solo scopo di sostituire al culto di Dio un ridicolo e devastante culto dell'uomo.
La cosa che più colpisce è che questa banalizzazione del Natale è principalmente fondata sulla falsa predicazione del tizio che il Signore, per nostra colpa, ha voluto che ci affligesse per poter mettere alla prova la nostra fede: parliamo di quel tale Bergoglio che ha palesemente scambiato il compito di “confermare i fratelli nella fede” con quello di “sviarli dalla fede”.
Il Papa?, Sì il Papa, che può essere solo un vero papa per potere svolgere il compito di portare i fedeli sulla mala strada.
Se non fosse un vero papa non potrebbe essere così pericoloso e così malvagio e così trascinante da indurre i fedeli chierici e laici alla deriva.
Sulla scorta della fissazione interessata di Bergoglio che, ubbidendo ai potenti del mondo, predica e spredica e pratica l'immigrazionismo più sfrenato e più demenziale, tanti preti, perso il bene dell'intelletto, si sono messi a confezionare “presepi” assurdi, nel profano e nel sacro, per compiacere, d'un sol colpo, il capetto romano, i committenti mondialisti e, soprattutto, la loro poltiglia che occupa la loro scatola cranica al posto del cervello.
Il posto del primo esempio spetta di diritto alla cartolina d'auguri confezionata da Comunione e Liberazione, quella stessa che una volta sembrava aspirare a tenersi ancorata all'ortodossia cattolica… evidentemente hanno sbagliato ortodossia o hanno sbagliato religione.
Natale in tenda (nomade arabo-musulmana)… sembra voler dire questa incredibile raffigurazione… addio Natale nella grotta o nella stalla… quello era il Natale cattolico!
Prima ancora di parlare di blasfemia, occorre ricordare il vecchio adagio: “Il Signore fa impazzire chi vuol perdere”; e insieme ricordare che il demonio approfitta di tale impazzimento per suggerire bestialità facendole apparire come idee intelligenti.
Ma l'intelligenza è andata ad abitare in un luogo ormai sconosciuto a questo mondo moderno senza Dio, dove i vecchi preti cattolici sono diventati i sacerdoti del demoniaco, con tanto di copertura demenziale… quanto basta per ingannare i fedeli con una parvenza di palese imbecillità.
Riportiamo qui alcuni esempi di come si possa iniziare col banalizzare il Natale e finire col distruggere la Rivelazione divina, al solo scopo di sostituire al culto di Dio un ridicolo e devastante culto dell'uomo.
La cosa che più colpisce è che questa banalizzazione del Natale è principalmente fondata sulla falsa predicazione del tizio che il Signore, per nostra colpa, ha voluto che ci affligesse per poter mettere alla prova la nostra fede: parliamo di quel tale Bergoglio che ha palesemente scambiato il compito di “confermare i fratelli nella fede” con quello di “sviarli dalla fede”.
Il Papa?, Sì il Papa, che può essere solo un vero papa per potere svolgere il compito di portare i fedeli sulla mala strada.
Se non fosse un vero papa non potrebbe essere così pericoloso e così malvagio e così trascinante da indurre i fedeli chierici e laici alla deriva.
Sulla scorta della fissazione interessata di Bergoglio che, ubbidendo ai potenti del mondo, predica e spredica e pratica l'immigrazionismo più sfrenato e più demenziale, tanti preti, perso il bene dell'intelletto, si sono messi a confezionare “presepi” assurdi, nel profano e nel sacro, per compiacere, d'un sol colpo, il capetto romano, i committenti mondialisti e, soprattutto, la loro poltiglia che occupa la loro scatola cranica al posto del cervello.
Il posto del primo esempio spetta di diritto alla cartolina d'auguri confezionata da Comunione e Liberazione, quella stessa che una volta sembrava aspirare a tenersi ancorata all'ortodossia cattolica… evidentemente hanno sbagliato ortodossia o hanno sbagliato religione.
Natale in tenda (nomade arabo-musulmana)… sembra voler dire questa incredibile raffigurazione… addio Natale nella grotta o nella stalla… quello era il Natale cattolico!
Tempo di marcia spensierato e disperato
L'EFFETTO "BERGOGLIO"
Il papa dilaga la fede si ritira. Anziché curarsi dell’effetto mediatico delle sue apparizioni, dei rohingia islamici perseguitati, quelli cristiani interessano meno o scaricare anatemi sulla curia, pensi alla scristianizzazione
di Marcello Veneziani
di Marcello Veneziani
Il papa dilaga, la fede si ritira
Un quarto in meno di fedeli in pochi anni, una velocità di scristianizzazione che non ha precedenti.
Anziché curarsi dell’effetto mediatico delle sue apparizioni, dei rohingia islamici perseguitati (quelli cristiani interessano meno) o di scaricare ogni anatema sui complotti e le malefatte della curia, il Papa dovrebbe preoccuparsi di una cosa tremenda per tutti, ma letale per un Pontefice: gli italiani che si dichiarano cattolici sono oggi il 60,1%, erano il 79,2% nel 2000.
Un quarto in meno in pochi anni, una velocità di scristianizzazione che non ha precedenti.
Molto rumore per molto?
Complotti vaticani
L’inchiesta sui fondi del cardinal Maradiaga, callejero e giramondo, può azzoppare il piano riformista di Papa Francesco
L’inchiesta sui fondi del cardinal Maradiaga, callejero e giramondo, può azzoppare il piano riformista di Papa Francesco
Foto LaPresse |
Roma. Chissà se quando il Papa, lo scorso 21 dicembre, parlava di complotti e richiamava cardinali e funzionari della curia romana alla fedeltà, sapeva già quello che di lì a poco sarebbe uscito sull’Espresso e destinato a non passare inosservato. Stavolta, a finire al centro della scena, è – suo malgrado – uno dei più stretti collaboratori di Francesco, il cardinale Oscar Andres Rodríguez Maradiaga, l’uomo cui Bergoglio ha affidato il coordinamento del C9, la consulta dei nove cardinali che – a fatica e con tempi eterni degni della miglior tradizione della chiesa – sta ponendo le basi per la riforma della curia e della governance vaticana. E, come in ogni Vatileaks che si rispetti, è sempre questione di soldi.
Come finirà..?
https://anticattocomunismo.files.wordpress.com/2017/12/vaticano.jpg?w=800 |
ALDO MARIA VALLI: COME LA CHIESA FINI'
Qualche osservazione sull’ultimo ‘pamphlet’ fantasioso (ma forse non troppo) e assai sbarazzino del vaticanista del TG Uno. Un ‘librino’ pubblicato, come il precedente “266. Jorge Mario Bergoglio Franciscus P.P., da ‘liberilibri’ di Macerata.
Il destino (forse) si chiamerà Solovki, arcipelago del Mar Bianco, a 160 chilometri dal Circolo polare artico, 250 dal confine con la Finlandia, 700 da San Pietroburgo, 1200 da Mosca. Da oltre quarant’anni le isole sono riserva naturale, da oltre venti inserite tra i Patrimoni dell’umanità “quali esempio di insediamento monastico nell’inospitale ambiente dell’Europa settentrionale che illustra ammirevolmente la fede, la tenacità e l’iniziativa delle comunità religiose del tardo Medioevo”.
Non credunt ergo non sunt!
- DERIVE DELLA NEO CHIESA
Al Credo non ci credo: il prete ora è libero di non avere fede
Cronache dalla neo Chiesa: «Io al Credo non ci credo». I fedeli della chiesa di San Rocco di Torino, radunati per la messa di mezzanotte si sono lasciati sfuggire una risatina di complicità. E così il parroco, don Fredo Olivero, ha annunciato in sostituzione il canto Dolce sentire. Insomma: un canto ispirato al Cantico delle creature come sostitutivo del Credo, che rappresenta l’ossatura fondante della fede di ogni battezzato.
Scivolate in chiesa
La chiesa si aggiorna
A Bernay, in Normandia, Francia,la navata diventa una pista di pattinaggio
A Bernay, in Normandia, Francia,la navata diventa una pista di pattinaggio
L’inverno c’è, il freddo e la neve pure, dove andiamo a pattinare in un luogo tranquillo, raccolto e vicino casa?
Ma semplice, nell’abbazia… tanto… chi la usa?
Piazziamo un bello strato di polietilene e… via a scivolarci sopra… tra navate millenarie, colonne gotiche, bassorilievi fatti per esprimere il sacro e capitelli ricchi di volute come nel Tempio di Salomone voluto dal Signore.
Ma semplice, nell’abbazia… tanto… chi la usa?
Piazziamo un bello strato di polietilene e… via a scivolarci sopra… tra navate millenarie, colonne gotiche, bassorilievi fatti per esprimere il sacro e capitelli ricchi di volute come nel Tempio di Salomone voluto dal Signore.
sabato 30 dicembre 2017
La penitenza non é gaya..?
IL VALORE DELLA PENITENZA
Ritrovare il senso e il valore della penitenza. Quando è che la Chiesa ha imboccato la china dell’autodistruzione e non in senso storico? senz'altro quando ha smarrito il senso e il valore della penitenza; e la pratica relativa
di Francesco Lamendola
Se dovessimo rispondere alla domanda: quando la Chiesa ha imboccato, in maniera decisiva e quasi ineluttabile, la china dell’autodistruzione; quando ha rotto i freni e permesso al veleno modernista d’inquinarla da cima a fondo? – non quando in senso storico, ne abbiamo parlato già parecchie volte, ma quando in senso morale - ebbene, senza esitare risponderemmo: quando ha smarrito il senso e il valore della penitenza, e la pratica relativa. Perché la fede va in crisi quando si tralascia la penitenza, quando se ne smarrisce l’idea, e, quindi, se ne dimentica l’insostituibile necessità; perché la crisi di fede è una crisi che nasce sempre da un peccato di superbia, dal credersi abbastanza forti, abbastanza adulti, abbastanza maturi per far da soli una buona parte del lavoro, lasciando a Dio solo il contorno. Chi comincia ad agire così, pur senza formulare un pensiero preciso, è già in procinto di perdere la fede; e il segno più certo dello smarrimento è il fatto che costui non dedica più tempo né attenzione alla penitenza.
Una totale adesione a Belzebù!
«Sono gay e sono prete»
I preti che fanno coming out e ammettono che tale confessione pubblica non pregiudichi nulla del sacerdozio e del loro rapporto con i fedeli sono quelli della peggior specie. Come padre Gregory Greiten, parroco di Santa Bernardetta a Milwaukee, città del Wisconsin.La questione non riguarda il fatto che un uomo si dichiari omosessuale ma che lo sia un prete, che intenda svelarlo al mondo e che aggiunga poi di non avere intenzione di lasciare il sacerdozio. Elementi che insieme non possono coesistere senza sollevare conflitti di vario ordine.
Viva il progresso!
Papaveri e papere
L’anno politico si è concluso con un altro spaventoso attacco all’inviolabilità della vita umana, che apre a crimini ancora peggiori. Chi avrà dichiarato di non voler essere curato, quando qualcun altro deciderà al suo posto che non bisogna insistere, potrà essere soppresso. In un futuro non lontano sarà il turno di quelli che già oggi non possono esprimersi: dementi, disabili e persone in coma. La mentalità nazista ha ormai conquistato non solo i politicanti, miserabili burattini in mano ai poteri occulti, ma anche la maggioranza della popolazione e i dirigenti della “neochiesa”, che non hanno battuto un colpo. Una strategia mediatica a medio termine, soprattutto mediante popolari serie televisive, ha ipnotizzato le menti e intorpidito i cuori: nonostante i dilemmi emotivi dei personaggi, tutte le storie si concludono con un’ineluttabile sentenza di morte. E poi, per la povera Eluana e il piccolo Charlie, lasciati morire in modo disumano, quanti ancora sono stati in grado di distinguere tra una fiction e la realtà reale?
venerdì 29 dicembre 2017
Avanti voi..!
DI QUALI ALTRI SEGNI C'E' BISOGNO ?
A tutti i prudenti, i timidi e i vigliacchi "travestiti da saggi" vorremmo domandare: ma di quali altri segni avete bisogno in nome di Dio? Non capite che le anime sono in pericolo e che Gesù Cristo viene tradito un’altra voltadi Francesco Lamendola
L’11
febbraio 2013, giorno in cui Benedetto XVI annunciò pubblicamente, e
improvvisamente, la sua decisione di dimettersi a brevissimo termine,
un fulmine si abbatté sulla cupola della basilica di San Pietro, in
Vaticano.
Il
26 gennaio 2014, le due colombe liberate da papa Francesco, quale
simbolo di pace, dal balcone del palazzo vaticano, alla presenza dei
bambini e di una grande folla di fedeli, sono state immediatamente
attaccate da un corvo e da un gabbiano, i quali, sotto gli occhi
inorriditi del pubblico, ne hanno uccisa e divorata una, ferita e messa
in fuga l’altra.
Il 25 dicembre 2017, la benedizione Urbi et orbi
di papa Francesco è rimasta inspiegabilmente interrotta e pertanto, a
parere di molti, spiritualmente ineffiacace: egli ha detto, o meglio, ha
letto dal Messale: et benedictio Dei omnipotens, Patris, et Filii, et Spiritus Sancti. Amen, saltando le parole decisive: discendat super vos, et maneat semper.
Ci
sarebbero molti altri fatti strani o inquietanti da ricordare; l’elenco
sarebbe lunghissimo. Certo, per molti di essi c’è una spiegazione
perfettamente naturale, specialmente per quelli di origine “esterna”: un
temporale con tuoni e fulmini, ad esempio, a Roma, al principio di
febbraio, è un evento meteorologicamente poco probabile, ma non certo
impossibile; e l’attacco di uccelli rapaci, nel cuore delle città, ai
danni di altri volatili e di animaletti indifesi, è, senza dubbio,
qualcosa di “normale”, data l’alterazione ecologica in atto, che tende a
far sparire i piccoli uccelli e a favorire la sopravvivenza di quelli
grossi.
Ma voi chi siete?
CONOSCO GESU'
di Francesco Lamendola
Mentre san Paolo lavorava pazientemente e instancabilmente ad evangelizzare gli abitanti di Efeso, in Asia Minore, si verificò un incidente alquanto significativo, che ebbe come protagonisti alcuni esorcisti giudei, i quali, pur avendo rifiutato il Vangelo, cercavano di utilizzare il nome di Cristo nel corso dei loro riti di liberazione dal maligno, facendosi forti delle parole che avevano udite dalla bocca san Paolo, benché non ne avessero voluto accogliere il messaggio.
Crediamo che valga senz’altro la pena di rileggersi l’episodio, peraltro assai noto – verrebbe quasi da dire: il gustoso episodio, se non fosse che, sulle cose del diavolo, non c’è proprio nulla di cui scherzare – perché suggerisce delle riflessioni notevoli, anche in chiave di attualità, che non mancheremo di sviluppare (da: Atti degli Apostoli, 19, 8-20; traduzione della Bibbia di Gerusalemme):
Il Signore mi rispose
il FALSO profeta
Chiunque fa queste cose è in abominio al Signore; a causa di questi abomini, il Signore tuo Dio sta per scacciare quelle nazioni davanti a te. Tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni, di cui tu vai ad occupare il paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio.
Il Signore tuo Dio susciterà per te, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli, un profeta pari a me; a lui darete ascolto. Avrai così quanto hai chiesto al Signore tuo Dio, sull’Oreb, il giorno dell’assemblea, dicendo: Che io non oda più la voce del Signore mio Dio e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia.
Il Signore mi rispose: Quello che hanno detto, va bene; io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole, che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. MA IL PROFETA CHE AVRÀ LA PRESUNZIONE DI DIRE IN MIO NOME UNA COSA CHE IO NON GLI HO COMANDATO DI DIRE, O CHE PARLERÀ IN NOME DI ALTRI DEI, QUEL PROFETA DOVRÀ MORIRE. Se tu pensi: Come riconosceremo la parola che il Signore non ha detta? Quando il profeta parlerà in nome del Signore e la cosa non accadrà e non si realizzerà, quella parola non l’ha detta il Signore; l’ha detta il profeta per presunzione; di lui non devi aver paura.
Libro del Deuteronomio – Capitolo 18, versetti 12-22
https://linformatoreweb.wordpress.com/2017/12/29/il-falso-profeta/
“Spunto di Riflessione: un annuncio shock dal pulpito, l’applauso dei fedeli e l’approvazione di un Vescovo”
Duccio di Buoninsegna - Gesù caccia il demonio che lo tenta.
Forse non dovrei stupirmi più. Invece ancora rimango basito per tutto quello che sta succedendo nelle Chiesa.
Un sacerdote americano, il 17 Dicembre scorso, ha annunciato dal pulpito di essere gay: “sono gay e sono un prete cattolico romano”, ha detto spiegando di non avere intenzione di lasciare il sacerdozio (La Repubblica: “sono gay e sono prete”)
Intanto mi chiedo: aveva tutta questa esigenza di annunciare dall’Ambone di essere gay? Perchè?
Ha poi aggiunto: “I preti della chiesa cattolica romana e del mondo dovrebbero incoraggiare a rompere il muro del silenzio e dire la verità sulla propria identità sessuale. Mi impegnerò a non vivere la mia vita nell’ombra del segreto. Prometto di essere autenticamente me stesso. Abbraccerò la persona che Dio ha creato in me”.
Ma le parole più assurde in merito le ha dette il suo Vescovo: “Noi supportiamo padre Greiten nel suo percorso e raccontiamo la sua storia per comprendere e vivere con lui il suo orientamento sessuale. Come insegna la Chiesa chi ha un’attrazione per persone dello stesso sesso deve essere trattato con comprensione e compassione”.
Ciò che mi fa riflettere è l’ossessione di voler dire a tutti i costi e a tutto il mondo di essere “un prete gay”. Davanti all’approvazione di Superiori e Vescovi.
La neochiesa arcobaleno è in mano alle lobby gay. Statene pur certi. E nessuno si prende la briga di combatterla. Bergoglio compreso. Ma anzi, approvano, applaudono, chiedono scusa, benedicono i gay pride.
Questo è il momento più tenebroso che ci sia mai stato nella Storia della Chiesa.
Non riesco ad aggiungere altro. Sono davvero triste.
Lascio ai vostri commenti ogni altra riflessione.
“Spunto di Riflessione: un annuncio shock dal pulpito, l’applauso dei fedeli e l’approvazione di un Vescovo”
di Fra Cristoforo
Articolo pubblicato sul sito Anonimi della Croce
e ripreso da Riscossa Cristiana
Pubblichiamo questo breve articolo più presi dalla preoccupazione che dall'indignazione.
Ogni giorno che passa il male nella Chiesa si diffonde come a macchia d'olio.
Non possiamo impedirci di pensare che l'abominazione dentro il luogo santo, ricordata da Nostro Signore, diventa sempre più aggressiva e si appresta sempre più il giorno dell'intervento divino, quando sarà pianto e stridore di denti.
Tutto questo ci incita a raddoppiare le nostre preghiere, perché il Signore abbia pietà dei nostri peccati e ci aiuti a perseverare nella fede ancor più di fronte al tradimento dei Suoi ministri: preti, vescovi e papi.
e ripreso da Riscossa Cristiana
Pubblichiamo questo breve articolo più presi dalla preoccupazione che dall'indignazione.
Ogni giorno che passa il male nella Chiesa si diffonde come a macchia d'olio.
Non possiamo impedirci di pensare che l'abominazione dentro il luogo santo, ricordata da Nostro Signore, diventa sempre più aggressiva e si appresta sempre più il giorno dell'intervento divino, quando sarà pianto e stridore di denti.
Tutto questo ci incita a raddoppiare le nostre preghiere, perché il Signore abbia pietà dei nostri peccati e ci aiuti a perseverare nella fede ancor più di fronte al tradimento dei Suoi ministri: preti, vescovi e papi.
Duccio di Buoninsegna - Gesù caccia il demonio che lo tenta.
Forse non dovrei stupirmi più. Invece ancora rimango basito per tutto quello che sta succedendo nelle Chiesa.
Un sacerdote americano, il 17 Dicembre scorso, ha annunciato dal pulpito di essere gay: “sono gay e sono un prete cattolico romano”, ha detto spiegando di non avere intenzione di lasciare il sacerdozio (La Repubblica: “sono gay e sono prete”)
Intanto mi chiedo: aveva tutta questa esigenza di annunciare dall’Ambone di essere gay? Perchè?
Ha poi aggiunto: “I preti della chiesa cattolica romana e del mondo dovrebbero incoraggiare a rompere il muro del silenzio e dire la verità sulla propria identità sessuale. Mi impegnerò a non vivere la mia vita nell’ombra del segreto. Prometto di essere autenticamente me stesso. Abbraccerò la persona che Dio ha creato in me”.
Ma le parole più assurde in merito le ha dette il suo Vescovo: “Noi supportiamo padre Greiten nel suo percorso e raccontiamo la sua storia per comprendere e vivere con lui il suo orientamento sessuale. Come insegna la Chiesa chi ha un’attrazione per persone dello stesso sesso deve essere trattato con comprensione e compassione”.
Ciò che mi fa riflettere è l’ossessione di voler dire a tutti i costi e a tutto il mondo di essere “un prete gay”. Davanti all’approvazione di Superiori e Vescovi.
La neochiesa arcobaleno è in mano alle lobby gay. Statene pur certi. E nessuno si prende la briga di combatterla. Bergoglio compreso. Ma anzi, approvano, applaudono, chiedono scusa, benedicono i gay pride.
Questo è il momento più tenebroso che ci sia mai stato nella Storia della Chiesa.
Non riesco ad aggiungere altro. Sono davvero triste.
Lascio ai vostri commenti ogni altra riflessione.
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