L’ecumenismo è un’eresia codificata dal Concilio. Bisogna ristabilire la verità: ce l’hanno fatta sotto il naso da mezzo secolo i cattolici si trovano per le mani dei concetti non cattolici, perfettamente eretici e non lo sanno
di Francesco Lamendola
Ce l’hanno fatta sotto il naso. Cioè, da mezzo secolo i cattolici si trovano per le mani dei concetti perfettamente non cattolici, perfettamente eretici, e non lo sanno, li adoperano e li maneggiano come se fossero perfettamente cattolici, perché così è stato fatto credere loro. E la cosa è riuscita talmente bene, in maniera talmente soffice e mascherata, che ormai risulta difficilissimo, quasi impossibile, reagire in maniera efficace, riportando le cose nei loro giusti termini e ristabilendo la verità anche in fatto di linguaggio. Infatti, nel linguaggio “cattolico” sono entrati dei termini, coi loro corrispondenti concetti, che, alla luce della vera dottrina, devono essere considerati delle pure e semplici eresie, ma che è impossibile chiamare in tal modo, perché ormai tutti, o quasi tutti, nella Chiesa, se ne servono con la massima disinvoltura, sono entrati nel magistero degli ultimi sei pontificati, e i vescovi e i sacerdoti li citano come elementi basilari del cosiddetto “rinnovamento” postconciliare.