ACTA APOSTATICAE SEDIS : come, cambiando un po' qua e un po' la, si può cambiare tutto...

giovedì 17 maggio 2018

Il “seme” e l'alluvione in corso

Bilancio di un quinquennio e prospettive future


L’articolo che segue è apparso, in francese, sull’ultimo numero della rivista Catholica (n. 139, Primavera 2018, pp. 39-48), diretta da Bernard Dumont (www.catholica.fr). Riportiamo qui il testo originale italiano (scritto nel mese di marzo).
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Il 13 marzo 2018 ricorre il quinto anniversario dell’elezione al soglio pontificio di Jorge Mario Bergoglio. È forse giunto il momento di fare un bilancio del quinquennio trascorso e tentare di prevedere, in base all’attuale situazione, i possibili scenari futuri.

Riconoscerle e detestarle

Il male dell’eresia


Testo dell'audio
Oggigiorno il male dell’Eresia non viene più adeguatamente apprezzato. Un motivo è che anche il bene della Fede non viene adeguatamente apprezzato. Il male dell’Eresia si capisce solo quando si capisca il bene della Fede. Se la Fede ci dà la conoscenza certa di Dio e l’unione a Lui ossia la vita eterna già sulla terra, l’Eresia ce ne priva; se la Fede ci mostra la strada al cielo, l’Eresia ce ne svia; se la Fede ci aiuta a superare gli ostacoli su questa strada, l’Eresia li moltiplica.
Per mostrare il vero male dell’Eresia, guardiamo il commentario dei Padri della Chiesa su un passo dell’Apocalisse, all’inizio del capitolo 9. Guardiamone una sintesi fatta da Dom Jean de Monléon OSB nel suo libro Le Sens Mystique de l’Apocalypse [45], riflettendo soprattutto sulla sua rilevanza rispetto alla piaga attuale del Modernismo.

L’altra guancia alle provocazioni dell’Occidente?

SIAMO ENTRATI A DOUMA 


Esclusivo Byoblu. L’inviata Alessandra Mulas ci mostra la Siria che i media non ci fanno vedere: i luoghi del presunto attacco chimico, le devastazioni, le tempeste di polvere, le voci e i volti dei cittadini siriani. Un documento unico.
di Alessandra Mulas 
Raccontare la Siria è sempre una straordinaria avventura. Seguo le vicende di questo paese da oltre sette anni, ben prima che ricevesse questo attacco frontale. Girare per le vie di Damasco aveva il sapore dell’Oriente, pur mostrando la sua parte “occidentalizzata” e forse è stata proprio questa la sua colpa: essere all’avanguardia pur appartenendo all’altra sponda del Mediterraneo. Si percepiva quel senso di compiutezza che concedeva a questo Stato di essere leader nella Regione mostrando di rispettare le diverse appartenenze etniche e religiose, con un sistema economico funzionante e con un debito pubblico pari allo zero. Nel 2010 in molti bussavano alla porta del Presidente Bashar al-Assad per firmare rapporti economici, culturali e di ogni altro genere.

Un nuovo “Sillabo di errori” per la Chiesa moderna…?

BENEDIZIONE DELLE COPPIE OMOSESSUALI, ORDINAZIONE SACERDOTALE DELLE DONNE, COMUNIONE PER I CONIUGI PROTESTANTI DEI CATTOLICI, SIMBOLISMO MASSONICO IN VATICANO, PRETI SPOSATI, IL PRESTITO DI ABITI SACRI DA PARTE DEL VATICANO ALLA MOSTRA DI MODA DI NEW YORK, IL CASO DEL PICCOLO ALFIE EVANS…..Intervista al vescovo Schneider che stila un nuovo “Sillabo di errori” per la Chiesa moderna…

È con molta gratitudine che oggi presentiamo ai nostri lettori un’intervista lunga e originale con il vescovo Athanasius Schneider dell’Arcidiocesi di Santa Maria ad Astana, in Kazakistan. Era così premuroso nelle sue risposte alle seguenti domande, che gli abbiamo inviato prima del recente incontro del 3 maggio dei vescovi tedeschi in Vaticano riguardo all’attuale conflitto sulla Comunione per i coniugi protestanti, nonché prima dell’apertura scandalosa della mostra “Heavenly Bodies” a New York. Era nostra intenzione porgli delle domande che gli avrebbero dato l’occasione di pubblicare una nuova specie di “Sillabo di Errori” – il nostro termine, non suo – per la Chiesa moderna, fornendo così una correzione fraterna di alcune delle gravi distorsioni del Fede che circolano non corrette nei circoli ecclesiali e nel pubblico.

Per molti versi inquietante

Bergoglio e Pregiudizio: il Papa svelato.




43:42

Idolatrato dai laici, e in particolare dai laicisti, e contestato dai credenti. Amatissimo dalle star e dai media politicamente corretti, ma criticato da teologi e vescovi.

Orfani di tabernacoli e altari ossia di Cristo.

Gli assassini delle chiese sono gli architetti ma i mandanti sono i vescovi

Dai luoghi di culto stanno svanendo sia i tabernacoli che gli altari e dunque il cattolicesimo
Foto di Stefano Merli via Flickr
San Carlo Borromeo, tu che nelle “Instructionum fabricae et supellectilis ecclesiasticae” prescrivesti la presenza del tabernacolo sull’altar maggiore, ti segnalo che dalle chiese stanno svanendo sia i tabernacoli che gli altari e dunque il cattolicesimo. Nella chiesa medievale della Commenda, a Faenza, al posto dell’altare ho visto una tavola con sopra una tovaglia, mancavano solo i camerieri e il menù. 

Il vento dell’Argentina

NEOCHIESA GETTA LA MASCHERA


Uno ad uno alla fine gettano la maschera. I cavalli di Troia per introdurre l’ideologia omosessualista e l’educazione gender nella Chiesa; è il vento dell’Argentina, quello degli estremisti conciliari per sovvertire la dottrina 
di Francesco Lamendola  


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Ora è venuto il turno del vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, monsignor Massimo Camisasca, che ha deciso di partecipare alla veglia antiomofobia organizzata da don Palo Cugini, che si terraà il 20 maggio 2018 nella parrocchia della Regina Pacis, rovesciando le sue precedenti posizioni, (moderatamente) favorevoli al movimento delle Sentinelle in Piedi. La svolta si era già intravista lo scorso anno, con la scelta di non muovere un dito in risposta al Gay Pride; ora ha deciso di rompere gli indugi e, dopo alcuni giorni d’imbarazzato silenzio, durante i quali non ha voluto commentare né le iniziative di don Cugini, né quelle dei parrocchiani che le contestavano, si è schierato dalla parte “vincente”: quella apertamente gay-friendly. Ed è inutile che il vescovo, supportato, come sempre, dalla stampa pseudo cattolica, dichiari e ribadisca che la sua azione è perfettamente conforme alla dottrina morale della Chiesa, nella quale l’attenzione alla persona prescinde dal giudizio morale sulla omosessualità: perché il punto non è affatto questo, e lui lo sa bene. 

Il velo della superbia che li sta accecando.


Vescovi traditori che mirano solo al potere e a compiacere il re

La battaglia contro Dio, il Signore nostro Gesù Cristo e la Sua Sposa, la vera Chiesa, si è scatenata. Le lobby vincono, guadagnano terreno, mirano al potere assoluto nella Chiesa manipolando la Sacra Scrittura e il Magistero stesso della Chiesa. Oggi è la volta di un vescovo che non credevamo capace di tradire così sfacciatamente la Sposa di Cristo, l’insegnamento della Chiesa, parliamo di mons. Massimo Camisasca i cui fatti sono stati ben descritti e riportati da Riccardo Cascioli che invitiamo a leggere per capire cosa stanno facendo.

A nudo il totalitarismo

ROMA VERGOGNA. LA RAGGI CENSURA IL MANIFESTO DI CITIZENGO SU ABORTO E FEMMINICIDIO. VERITÀ DA NON DIRE…



Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, incapace di offrire ai cittadini della capitale servizi pubblici decenti, strade senza buche e una raccolta dei rifiuti degna di un Paese civile, è attentissima a censurare le libertà di espressione individuali e collettive, e a farsi condizionare dalle solite lobby. Ieri il manifesto con cui si ricordava che l’aborto è la prima causa dell’uccisione di esseri di sesso femminile nel mondo è stato censurato dal Comune di Roma. Qui sotto riportiamo quanto scrive Citizengo, invitando i lettori di Stilum Curiae ad aderire alla campagna. Una censura che svela il vero volto conformista e ossequioso ai poteri forti del Movimento Cinque Stelle (per chi non l’avesse capito) e il suo atteggiamento illiberale e repressivo. In una sola parola: un vergogna.

mercoledì 16 maggio 2018

Così che tutti potessero credere

Fatima e l’inferno




Testo dell'audio
La verità dell’inferno, parte iniziale del “segreto” di Fatima, viene svelata ai tre pastorelli durante l’apparizione del 13 luglio 1917. La Madonna arriva in quel giorno e insiste ancora una volta che i bambini recitassero il Santo Rosario quotidiano per ottenere la pace nel mondo. Poi chiede che seguitassero ad andare lì tutti i mesi e che, ad ottobre, avrebbe fatto un grande miracolo, così che tutti potessero credere.

Al posto di un dio, è arrivato il diavolo

L'ANGELO E IL DIAVOLO


Un Angelo accompagnerà i nostri passi. Heidegger, Nietzsche dov'è il nuovo dio che tutti attendevano? da duecento anni ci si interroga sull'inerzia dello spirito europeo: la verità è che al posto di un dio è arrivato il diavolo 
di Francesco Lamendola  

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Friedrich Hölderlin sosteneva che gli dei se ne sono andati e il mondo è in attesa del dio che ancora non è venuto. Martin Heidegger, nelle sue lezioni su Hölderlin, ha ripreso questo concetto, a un buon secolo di distanza: entrambi, da prospettive diverse, fanno i conti con lo stesso problema: l'inerzia dello spirito europeo, che si attarda su "sentieri invecchiati" e non sembra capace di rompere il suo sonno, di uscire dalla sua stanchezza. Lo stesso problema è al centro della riflessione di Friedrich Nietzsche (un altro tedesco!): l'Europa deve scegliere fra le due alternative: o essere assolutamente se stessa, oppure essere nulla. Sono passati duecento anni da quando Hölderlin s'interrogava sul destino del nostro continente, e poco meno di cento da quando Heidegger ha riproposto la stessa domanda, e nessuno vede ancora il nuovo dio che tutti attendevano. Ma c'è un'altra possibilità, che forse si è già realizzata, senza che ne avessimo coscienza, senza che avessimo gli strumenti per vederla e comprenderla: al posto di un dio, è arrivato il diavolo. Ha occupato il posto che da tempo si era andato preparando; il posto che i suoi zelanti servitori, da decenni, da secoli, gli avevano preparato. Perché non si attende un nuovo dio come si attende l'arrivo di un nuovo inquilino del palazzo: non è la stessa cosa. Quando si è conosciuto il vero Dio, non può venire, dopo di Lui, un dio qualunque, come Zoroastro è venuto dopo Ishtar, e come Mithra è venuto dopo Zoroastro. Quando si è conosciuto il vero Dio, lo si può solo accogliere o rifiutare: e rifiutarlo non significa attendere un altro dio, ma il diavolo. La cosiddetta civiltà moderna - lo abbiamo detto già tante volte, e lo ripetiamo - è la civiltà del diavolo, perché è la civiltà che rifiuta Dio, intenzionalmente e deliberatamente; è la civiltà che, dopo aver conosciuto il vero Dio, lo ha rifiutato. 

Le Grazie sono ridotte

Il tema della messa e il più importante per me.

10:07
Monsignor Antonio Livi Roma, aprile 2018 

Le nuove monache di clausura siamo noi?

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Suor Facebook

Anche le monache di clausura potranno usare i social, purché lo facciano con discrezione e sobrietà. Lo ha deciso il Vaticano modernista di papafrancesco.com. Il provvedimento colma una grave lacuna, dal momento che le suore erano gli ultimi abitanti del pianeta a non avere ancora messo «mi piace» a una foto di Chiara Ferragni. Ora potranno rimediare con «discrezione e sobrietà», parole che associate all’esibizionismo esistenziale dei social fanno tenerezza. Come dire: attaccatevi alla bottiglia, ma solo per fare gli sciacqui.

Dove non può la fede, magari riesce la fame

In vista della prossima dichiarazione dei redditi, riceviamo, condividiamo e immediatamente pubblichiamo quanto ci scrive Paolo Cii a proposito della destinazione dell’otto per mille. Dove non può la fede, magari riesce la fame.
È ormai prossima la scadenza annuale per la compilazione della dichiarazione dei redditi e della connessa scelta in merito alla destinazione dell’otto per mille. Per un cattolico si pone la questione se abbia ancora senso operare una scelta a favore della chiesa cattolica o effettuare le cosiddette offerte deducibili. A mio avviso, la risposta non può che essere negativa e mi piacerebbe che sulla questione si aprisse una discussione sui media e social che potremmo definire “di area”

Sotto gli occhi di tutti

Il Papa invita all'accoglienza dei migranti, ma i sacerdoti dicono "no"

Il Papa, quasi ogni giorno, invita le parrocchie all'accoglienza. La diocesi di Roma, però, sembra "tradire" queste aspettative. I numeri della diocesi raccontano di come gli appelli del pontefice stiano cadendo nel vuoto


Papa Francesco ha invitato i sacerdoti di Roma ad accogliere i migranti, ma solo un prete su dieci ha risposto all'appello del pontefice argentino.


Jorge Mario Bergoglio è anche vescovo di Roma, ma nella diocesi che presiede le sue volontà non sembrano essere state rispettate a dovere. Gli appelli fatti non si contano più. Dall'inizio del pontificato ad oggi Papa Francesco ha fatto riferimento a due temi su tutti: la misericordia e l'accoglienza. Qualcuno li ha definiti "mantra". La "Chiesa in uscita", quella attenta più alle periferie esistenziali ed ecclesiastiche del pianeta piuttosto che al "centro", è stata spesso tacciata di "immigrazionismo". Il Papa non ha sentito ragione e ha continuato con la sua "linea". L'Europa, abituata a pontificati meno pragmatici, ha spesso "alzato il tiro" su questa tematica. L'argentino venuto dai "confini del mondo" ha messo comunque al centro della sua azione la bontà dell'accoglienza.

Sogno-incubo-visione?


PEZZO GROSSO HA “VISTO” UNA SOLUZIONE PER IL GOVERNO. BERGOGLIO PREMIER, MA GUARDATE CHI DIVENTA PAPA…

Amici miei, ho ricevuto questa mattina un messaggio di Pezzo Grosso. Ci racconta un suo sogno-incubo-visione. Come sappiamo i sogni non sono la riproduzione esatta della realtà. Ma la trasfigurano, andando spesso alla realtà reale, quella che la nostra mente si rifiuta di ammettere. Ecco, leggiamo Pezzo Grosso tenendo a mente queste avvertenze…

“Caro Tosatti, stanotte ho avuto visioni profetiche, ho preso appunti e le scrivo subito per condividerle con lei e i suoi lettori. Ho “visto” Mattarella che, su suggerimento di Eugenio Scalfari, chiamava Papa Bergoglio chiedendogli di fare lui il Governo.

C.v.d.

Da Bergamo a Palermo, arriva il club dei vescovi gay-friendly

Veglie contro l'omofobia in tutta Italia e quest'anno partecipazione attiva di diversi vescovi. Ma quello che più fa rumore è la presenza di monsignor Camisasca alla veglia prevista per domenica 20 maggio a Reggio Emilia. Un comunicato dello stesso vescovo cerca di chiarire che tutto si svolgerà in linea con il Catechismo, ma a smentirlo è un vecchio documento firmato dal cardinale Ratzinger.
- LA MENZOGNA SUL RISPETTO DELLE DIVERSITA' di Raffaella Frullone 
L'annuncio della Veglia a Reggio Emilia
Fino all’anno scorso alcuni vescovi chiudevano un occhio sulla concessione di chiese per le veglie di preghiera (ecumeniche) contro l’omofobia che ogni anno si svolgono intorno al 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Quest’anno invece diversi vescovi hanno rotto ogni indugio e scendono in campo a fianco delle associazioni Lgbt cristiane. Comincia l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, una cui preghiera composta per l’occasione aprirà la veglia ecumenica domani sera, 17 maggio. Una preghiera, peraltro, che lo stesso Lorefice ha chiesto di recitare sabato e domenica scorse in tutte le messe celebrate in diocesi.

martedì 15 maggio 2018

"Non difendere la Verità equivale a negarla”

Questa chiesa conciliare non è Chiesa cattolica, dunque non ne vogliamo far parte


Siamo giunti davvero al limite perché ormai è talmente evidente quanto la chiesa conciliare tutta (non solo quella di Bergoglio!) ha gettato la maschera per rivelarsi esattamente per quello che è: la chiesa di Giuda che conduce alla perdizione. Non se ne può più di scandali che si susseguono l'uno dopo l'altro, l'uno più grave dell'altro fino a sfociare persino nella blasfemia.
Gli ultimi freschi accadimenti ne sono un esempio, un gravissimo esempio che vede una chiesa di sbandati continuamente tentare Nostro Signore. Tutto ciò accade nell'assordante silenzio di chi, sacerdote considerato difensore della Tradizione, dovrebbe alzare la voce e denunciare lo scempio che sta accadendo nella Casa del Signore, e invece tace vilmente assecondando di fatto l'andazzo che grida vendetta al cospetto di Dio. Questi pretacci, peggiori dei peggiori modernisti, diranno: “Vorrei ma non posso...” per coprire la loro vergogna perché in realtà sanno bene che è un “potrei ma non voglio”.
Inutili, a questi sordi, risuonano le parole di S.Tommaso: “Non opporsi all'errore significa approvarlo. Non difendere la Verità equivale a negarla”.
Dunque sarebbero questi i sacerdoti, i pastori che dovrebbero difendere la Fede? Dio ce ne scampi da questi impostori e nullafacenti. 

Quale è il passo di Dio?

BONHOEFFER MAESTRO NICHILISTA


Sì, certo: Bonhoeffer è un maestro del nichilismo. Il suo doppio errore consiste come quello di tutti quei teologi, anche cattolici, nel partire dall'assunto che Dio è morto e che per annunciare Cristo bisogna ripartire da zero 
di Francesco Lamendola  

 0 ESORCISTA PRETE 2

Abbiamo sostenuto, ripetutamente, che Dietrich Bonhoeffer ha svolto un ruolo fortemente negativo nello sviluppo della teologia del XX secolo, e che continua a svolgerlo, sia pure indirettamente; che è stato uno dei maestri del nichilismo e che la sua concezione di un cristianesimo areligioso e amorale, di un cristianesimo senza religione, è stata fin troppo benevolmente recepita dalle frange più spinte del’ala riformista cattolica al Concilio Vaticano II, e che il suo ruolo storico è stato quello di fare da trait-d’union fra Martin Heidegger e Karl Rahner, di saldare, cioè, il nichilismo filosofico con il nichilismo teologico, chiudendo il cerchio del nichilismo novecentesco e creando le premesse perché questo divenisse l’abito mentale, esplicito o implicito  di gran parte del pensiero della tarda modernità, fino ai giorni nostri e chi sa ancora per quanto tempo.

De curis non est disputandum?

Incontro diocesano con il Papa: due punti critici importanti


“Il punto cruciale è però che il malato, alla fine dell’incontro, non è il vero soggetto, il fedele parrocchiale e di tal associazione, ma E’ LA CHIESA, e questo non lo possiamo accettare affatto, non è onesto! I malati siamo NOI, le membra che non vogliono convertirsi dal peccare, non la Chiesa, la Sposa di Cristo! Chi santifica è la vera Chiesa di Cristo, non il “popolo” e la sua pietas-popolare…”
Il 14 maggio, vedi qui testi ufficiali, c’è stato l’incontro annuale del Papa con la sua Diocesi di Roma e, per poterne parlare, o discutere, in modo sintetico ma sincero ed onesto, non in modo mediatico… abbiamo seguito la diretta e poi meditato sui testi originali. La prima sensazione che abbiamo colta è stata, finalmente, quella di un incontro che – forse per la prima volta dopo questi cinque anni – si è tornato a discutere dei veri e concreti problemi che attanagliano le comunità parrocchiali, si è parlato di fatti reali e concreti, si è parlato di vere e proprie “malattie” che hanno infettato un poco tutte le realtà della diocesi.

Una nuova stagione del Terrore

Ti diciamo in 5 punti perché la questione di Gerusalemme è così importante… e preoccupante


Ci risiamo. Si ritorna a parlare di Gerusalemme. Gli USA hanno trasferito la loro ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Dunque, anche per gli USA ormai Gerusalemme è ufficialmente capitale dello Stato d’Israele. Si temevano disordini e una rinascita dell’intifada… e così è stato.
Vediamo perché la questione di Gerusalemme è così importante e anche preoccupante. Ve lo sintetizziamo in 5 punti.

Ingannatori e ingannati

Matrimoni misti e intercomunione: cosa dice la vera Chiesa


« …tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. Ma i malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e ingannati nello stesso tempo.»(2Tim.3,12-16)
La situazione che stiamo vivendo è davvero paradossale, per non dire comica se non fosse per il fatto che non stiamo parlando di cose ed effetti sulle quali riderci sopra, ma parliamo del Sacramento del Matrimonio nel quale confluiscono altri due (Confessione ed Eucaristia) per i quali è in gioco la salvezza delle Anime, ma dove parliamo anche della Presenza reale, viva e vera di Gesù Cristo che si dona “ai suoi”, e non è affatto vero che “per TUTTI” è un diritto riceverlo nell’Eucaristia.
Ci riferiamo alle stravaganti pretese di una parte del clero e della gerarchia cattolica in Germania, capeggiata tra altri, dal cardinale Marx al cardinale Kasper, dove riferisce brillantemente mons. Nicola Bux su un articolo, che condividiamo, da La Nuova Bussola Quotidiana, cliccare qui.

La “nuova” pastorale di papa Francesco

LA FEDE, LA CHIESA E IL MONDO


Dietrich Bonhoeffer il "maestro protestante" e l’inesistente “teologia” del papa argentino: se la Chiesa è per il mondo, non è per la fede. All'origine della strisciante e inarrestabile “protestantizzazione” del cattolicesimo 
di Francesco Lamendola  

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Abbiamo già avuto modo di osservare quanto danno il troppo lodato e troppo ammirato Dietrich Bonhoeffer abbia fatto al sentimento religioso del XX secolo e quanto incautamente, per non dire colpevolmente, parecchi teologi cattolici siano andati a prendere a prestito da lui concetti e tesi fuorvianti, che non solo non hanno nulla di cattolico, ma neppure nulla di cristiano, e dai quali la fede dei cattolici non ha ricevuto altro che confusione, smarrimento, scetticismo, relativismo e indifferentismo (cfr., in particolare, il nostro articolo: Il caso Bonhoeffer alle origini della svolta antropologica nella teologia contemporanea, pubblicato sul sito di Arianna Editrice il 26/06/2008 e sul sito dell’Accademia Nuova Italia il 12/02/2018). Ma è inevitabile tornare ancora su questo teologo luterano, perché al cuore della sua concezione protestante, secolarizzata e nichilista, vi è una idea di Chiesa che, tramite il malefico influsso di Karl Rahner, passerà direttamente nella teologia cattolica a partire dal Concilio, e sempre più farà sentire la sua influenza nei decenni successivi. 

Incredibile ma vero

Sorpresa. Tra gli uomini di Francesco c'è chi difende "Humanae vitae"

Incredibile ma vero. L'ondata revisionista che con l'evidente beneplacito di papa Francesco sta investendo l'enciclica di Paolo VI "Humanae vitae" s'è infranta in Vaticano su uno scoglio che difende tale enciclica proprio nel suo insegnamento più contestato: cioè il ricorso ai soli ritmi naturali di fecondità per l'esercizio della "paternità responsabile", e non invece ai contraccettivi artificiali, i primi ammessi, i secondi condannati.
L'elemento più sorprendente della notizia è che la persona che si è schierata controcorrente, in aperta difesa dell'insegnamento autentico di "Humanae vitae", è proprio colui che Francesco ha messo a capo due anni fa del rifondato pontificio istituto teologico Giovanni Paolo II per le scienze del matrimonio e della famiglia, cioè dell'istituto che dovrebbe sostenere e rafforzare la nuova linea della Chiesa in questa materia. È il teologo milanese PierAngelo Sequeri (nella foto), studioso di riconosciuto valore, un gigante a confronto di quel Vincenzo Paglia che teoricamente gli starebbe al di sopra, in quanto Gran Cancelliere dello stesso istituto, oltre che presidente della pontificia accademia per la vita, anche lui promosso a questo doppio incarico da papa Francesco, e notoriamente incline ad ammettere la liceità della pillola e degli altri contraccettivi.

Contra legem

Alfie, il paradosso di una morte senza autori
L'impossibilità di conoscere le cause vere della morte di Alfie Evans impedisce di accertare le reali responsabilità di medici e giudici. Anche se una cosa è chiara: si è agito contro la legge, che vieta l'eutanasia.
Torniamo a parlare della decisione dei giudici inglesi in merito al caso Alfie. Pare banale dirlo, ma  dal punto di vista giurisprudenziale la morte di Alfie non è reato: come infatti un giudice potrebbe ordinare di commettere un illecito? Detto questo però, come abbiamo già avuto modo di evidenziare (clicca qui), l’ordinamento giuridico inglese non legittima l’eutanasia, bensì la considera reato.

lunedì 14 maggio 2018

“I pastori del gregge non fanno il loro dovere"


Apparizioni mariane alle Tre Fontane (Roma): «Ecco una sintesi dei principali messaggi della Beata Vergine»

telegram.me/IstruzioneCattolica

Il contenuto della prima apparizione mariana alle Tre Fontane (Roma) non era stato reso noto e si trova negli archivi del Sant’Uffizio, ma Bruno Cornacchiola, il veggente, ne aveva fatto una fotocopia, depositata negli archivi della sua associazione, della quale il Gaeta (op. cit., p. 59) riporta i principali brani sinora inediti.

I Diari consultati da Salvatore Gaeta si trovano presso l’associazione “Schiere Arditi di Cristo Re Immortale” (SACRI) fondata da Cornacchiola. Gli “Arditi di Cristo” si occupano soprattutto di catechesi e non avevano letto i Diari di Cornacchiola, i quali contengono delle rivelazioni sorprendenti e inedite sino a che Saverio Gaeta le ha raccolte nel suo libro.

La potenza di una parola

Latino: una lingua mille risorse



Riportiamo da La Nuova Bussola Quotidiana: Sentenze e modi di dire sono approdati dall’antichità a noi, conservando intatti il loro fascino e la forza comunicativa di un tempo. Comunemente utilizziamo espressioni latine senza magari neanche pensare al fatto che siano latine. Vediamole.
Sentenze e modi di dire sono approdati dall’antichità a noi, conservando intatti il loro fascino e la forza comunicativa di un tempo. Comunemente utilizziamo espressioni latine senza magari neanche pensare al fatto che siano latine.

Le esigenti verità del “soave giogo e del leggero carico”

Lettera pastorale dei vescovi del Kazakistan in occasione del 50° anniversario dell’enciclica Humanae vitae



Sia lodato Gesù Cristo! Cari fratelli e sorelle in Cristo! L’anno corrente è marcato dal memorabile evento del 50esimo anniversario dell’enciclica Humanae vitae, con la quale il Beato Paolo VI ha confermato la dottrina del Magistero costante della Chiesa riguardante la trasmissione della vita umana. I Vescovi e gli Ordinari del Kazakistan vogliono cogliere l’occasione propizia per onorare la memoria e la perenne importanza di questa enciclica.
Durante l’ultimo incontro di tutti i nostri sacerdoti e suore religiose ad Almaty c’erano dibattiti approfonditi sul tema della preparazione dei giovani al sacramento del matrimonio. Fu fatta la proposta di trasmettere ai giovani le verità più importanti del Magistero della Chiesa riguardo al matrimonio cristiano e alla santità della vita umana dal momento del suo concepimento.

El hecho mayor

I POVERI E IL "DIO CRISTIANO"


Il Dio cristiano s’identifica coi poveri? La teologia della liberazione, alla fine ha vinto: oggi con Beroglio ispira tutta la liturgia e la dottrina, ma è una vittoria legittima o è solo un trucco, un misero castello di carte? 
di Francesco Lamendola  

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La teologia della liberazione, alla fine, ha vinto. Come il modernismo, condannato a suo tempo da Pio X, così la teologia della liberazione, benché (parzialmente) condannata da Giovani Paolo II, si è presa la rivincita più grande che potesse sognare: è divenuta il lievito di tutta la pastorale dell’attuale pontificato di Francesco; ispira tutta la liturgia e tutta la dottrina; è divenuta l’elemento centrale, senza il quale non si può nemmeno immaginare di parlare a nome della Chiesa, oggi. Ma è una vittoria legittima? E si fonda su un dato reale, oppure su un grande equivoco e su di una colossale mistificazione? La teologia della liberazione afferma l’opzione preferenziale per i poveri; non solo: essa dichiara, risolutamente, che Dio si identifica con i poveri. Benissimo; peccato che non si prenda il disturbo di spiegare e di vedere da vicino chi siano i poveri. Chi siano i poveri del Vangelo, ben s’intende, chi siano i poveri ai quali si rivolge Gesù Cristo, nelle sue azioni e nelle sue parabole e nei suoi insegnamenti; non chi sono i poveri secondo i teologi e i vescovi e i sacerdoti seguaci della teologia della liberazione. Sembrano la stessa cosa, invece sono due cose diverse: ecco il trucco. 

“To change the church”?

“La chiesa torni a essere strana”. Douthat e Papa Francesco: “Non rincorra la modernità”

L’unico approccio possibile per salvarsi dalla secolarizzazione è che il cattolicesimo si offra come alternativa alla cultura dominante, scrive il New York Times


"Una fede viva trattata come un pezzo da museo”. Così Ross Douthat definisce il Met Gala, gli oscar newyorchesi, che quest’anno aveva come tema gli “heavenly bodies”, i corpi celestiali e che nel sottotitolo parlava della “moda e dell’immaginario cattolico”. L’edizione è stata dominata da Rihanna, vestita da Papa. Tra gli oggetti messi a disposizione dal Vaticano per l’evento alcune reliquie di Giovani Paolo II e di Papa Pio IX.

Neomagistero straordinario ed “infallibile”

SUPER EX COMMENTA GALANTINO RIAPPARSO, L’ODIO PER SALVINI E GLI ATTACCHI ALL’EUCARESTIA CATTOLICA.


Super Ex ci ha scritto. Per chi non lo ricorda, Super Ex è ex di movimento per la vita, avvenire, e altro ancora, ma non è un ex della Chiesa cattolica, a cui vuole bene, e per cui soffre, come vediamo dalla sua lettera, incentrata su Galantino, Salvini, il Partito della Morte europeo e mondiale e gli attacchi in pieno svolgimento ormai da qualche anno all’eucarestia cattolica. Buona lettura. 

“Galantino è tornato ad agitarsi. Dalla sua bocca non esce che un solo slogan, uno ed un solo concetto: “più immigrati, più Europa”. Ha studi filosofici, che ama vantare, ma certamente molto limitati e monotoni.
Oppure è il magistero di Emma Bonino ad apparirgli davvero straordinario ed “infallibile”.